…. Ed ho visto di tutto e il contrario di tutto. E continuo a non sapere da che parte stiamo noi italiani.
Ma stiamo davvero dalla nostra parte? Esiste su questo pianeta un popolo più contraddittorio di noi? Siamo sentimentali, buoni, comprensivi, brava gente. E appena ci danno un brandello di potere siamo feroci oppressori dei nostri stessi connazionali figuriamoci degli altri: ben lo sanno in Libia e in Eritrea. Però mandiamo missionari, per cure ipocrite che servono più a far male che a curare. A parte quelli fra i missionari che imparano la lingua del posto, le usanze e i riti e la storia, e diventano i principali nemici se non della gerarchia ecclesiastica di quella coloniale degli oppressori, e che occorre prima o poi allontanare.

Cronache non ufficiali di due spie italiane
Massimo Mongai

 

LIBRI

INDICE PAG. 3

PRESENTE! 

lettere dalla trincea del Bersagliere Tito Sbolci
a cura di Enny Satta NovAntico Edit.Pinerolo

   

BU-NGEM
(Il pozzo del diavolo o Rommel e i Bersaglieri)
Enrico Genovesi

Longanesi Loescher Milano 1968

   

 

Prigioniero di Tito 1945-46
Un Bersagliere nei campi di concentramento Jugoslavi
Lionello Rossi Kobau

Mursia 2001
 

   

I LAGER DEI SAVOIA
Fulvio Izzo

Ed. Controcorrente 1999

   

Cronache non ufficiali di due spie italiane 
 

Massimo Mongai
Robin Edizioni 2004

   
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L'appartamento di Hercule Poirot era arredato in uno stile essenzialmente moderno. Scintillava di cromature. Le sue poltrone, per quanto confortevolmente imbottite, avevano una linea squadrata e senza compromessi. Proprio al centro di una di queste poltrone stava seduto, ordinato e composto, Hercule Poirot. Di fronte a lui, in un'altra poltrona, sedeva il dottor Burton, professore dell'All Souls, intento a sorseggiare con aria da intenditore un bicchiere di Chateau Mouton Rothschild offertogli da Poirot. Non c'era niente di ordinato e composto nel dottor Burton. Era grassoccio, trasandato e, sotto un ciuffo di capelli bianchi, il faccione rubizzo irradiava bonarietà. Aveva una risatina chioccia, profonda e un po' ansante e l'abitudine di ricoprire se stesso e quanto gli stava intorno di cenere di tabacco. Invano Poirot lo circondava di portacenere.

Agatha Christie

- Le fatiche di Hercule - Mondadori, trad. Grazia Griffini