I BERSAGLIERI

E IL CINEMA

  Il Brigante di Tacca del Lupo

di Pietro Germi 


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Regia di Pietro Germi
Soggetto : tratto dal romanzo di Riccardo Bacchelli, ridotto per lo schermo da Federico Fellini, Pietro Germi e Tullio Pinelli 
Sceneggiatura: Germi, Pinelli e Fausto Tozzi
Fotografia: Leonida Barboni
Aiuto-regia: Giorgio Arlorio
Musica: Carlo Rustichelli
Scenografia: Carlo Egidi
Costumi: Werther
Montaggio: Rolando Benedetti
Direttore di produzione: Antonio Musu
Produzione: Luigi Rovere per la Cines-Lux 

Interpreti e personaggi:
Amedeo Nazzari (Giordani capitano dei Bersaglieri)
Cosetta Greco (Zitamaria)
Saro Urzì (il commissario Francesco Siceli)
Fausto Tozzi (il tenente Magistrelli)
Aldo Bufi-Landi (il tenente Righi)
Vincenzo Musolino (Carmine)

Oscar Andriani (il generale)
Alfredo Bini (De Giustino)
Amedeo Trilli (il sergente Trilli)
Natale Cirino (il sindaco Lo Cascio)
Paolo Reale (Ferioli)
Aldo Lorenzon (il medico)

locandine e immagini sono tratte da

http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/scheda.php?film=14318

 

il brigante di tacca del lupo http://www.youtube.com/watch?v=uMnNiLaYYEQ&feature=related film completo

Diretto da Germi nel 1952, Il brigante di Tacca del Lupo è un film storico, moderno come 1860 di Blasetti (1934). Se Blasetti aveva raccontato la liberazione del Sud ad opera dei garibaldini, Germi ne descrive le conseguenze: ossia la guerra civile o "brigantaggio". Nel film si apprezzano il realismo della ricostruzione e delle psicologie, il tentativo di ridurre l'epopea a cronaca storica sulle ambiguità del Risorgimento e della Storia in generale. Sono abbastanza crude ed eloquenti alcune immagini, ad esempio quelle del saccheggio di Melfi, e le sequenze di battaglia in generale. Scene simili si ritroveranno in Senso di Luchino Visconti (1954). Germi come aveva già fatto in “In nome della legge” (1949) gira in pratica un western alla John Ford e racconta tutto questo usando lo stile del cinema d'azione classico, basato essenzialmente sul montaggio accurato e incalzante, e marce nelle terre di nessuno. I primi piani laterali dei trombettieri che suonano la carica, gli interventi sbrigativi e senza anestesia dei medici militari, la missione dell'esercito nei luoghi dove si annidano i nemici, le imboscate, gli attacchi con l'arrivano i nostri finale. Il capitano Giordani (Amedeo Nazzari) invece è un militare alla John Wayne, che deve risolvere con le fucilate ciò che i politici non sanno risolvere con le parole: integerrimo, testardo, instancabile, inflessibile.

La trama -1863. La compagnia bersaglieri del capitano Giordani deve liberare una zona della Basilicata dal bandito Raffa Raffa, fedele ai Borboni. Il capitano è per i metodi spicci; il commissario di polizia, Siceli, ex funzionario borbonico, è per un lavoro più sottile che sfrutti le opposte passioni vive nell'ambiente. Durante un'azione di rastrellamento viene catturata Zitamaria, una giovane donna che ha subito violenza da Raffa Raffa. Ma la donna fugge quasi subito. Con l'aiuto di suo marito, Siceli scopre il rifugio del bandito riducendo a questioni private la giustizia. Accorre Giordani con una pattuglia e ingaggia battaglia. Raffa Raffa viene ucciso a coltellate dal marito offeso. Ci sono di John Ford, i feriti, i morti, le veglie attorno al fuoco, la tristezza delle cose compiute, delle vittorie inutili. Il film si conclude con un presentat'arm, con il conto dei morti e dei feriti, mentre il vento soffia sulle piume dei bersaglieri che ritorneranno a casa e sulle croci di quelli rimasti con una popolazione si spera meno ostile. 

  THE BRIGAND OF TACCA DI LUPO
The leader of crack bersaglieri (sharpshooters) takes on brutal bandits pillaging the South. During the long, bloody campaign, Captain Giordano (Amedeo Nazzari) crosses paths with a woman kidnapped and dishonored by Raffa Raffa, the bandit leader; her vengeful husband; and a cop whose allegiance seems to be up for grabs. Germi demonstrates a clear-eyed understanding of the complex socio-political forces that feed into the battle for control of the mountainous South, as well as his love of John Ford's masterful Western compositions and stylistic expressions of strong men at war in a beautiful but dangerous landscape. (The director's "maniacal attention to detail" included nightly coating the undersides of the leaves on trees with white paint, so that they would give off an intermittent shimmer when quivering in the breeze; and whitewashing all the houses on one side of a street in order to heighten the contrast with the buildings opposite!)

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