AUGUSTO BUONO LIBERO

a cura di Giorgio Barba



Augusto Buono Libero (Benemeglio), nato a San Buono (Ch) il 22/08/1943, ufficiale di marina, risiede ormai da molti anni a Gallipoli.
Ha pubblicato un libro di racconti, Mare chiuso L'isola della luce, favola mitica sulla nascita di Gallipoli; L'isola e il leone , rivisitazione poetica di una delle pagine più gloriose della storia di Gallipoli; i drammi teatrali Il caso Gesù, I naufraghi, Banchina Lido, Ipotesi cancro Dialoghi salentini, Un uomo inutile, La santina di Gallipoli, Il buffone di Gallipoli..
Ideatore del Concorso nazionale Città di Gallipoli "L'uomo e il mare", Augusto Buono Libero ha legato sempre più la sua personalità artistica a Gallipoli e al Salento in genere, dove ha trovato le sue più profonde radici culturali, un contatto vivo con il mare e una naturale ispirazione per la sua attività letteraria.
Pur non avendo mai pubblicato una raccolta poetica, compone poesie sin dal 1966 - molte delle quali sono state edite su riviste e antologie - seguendo un'evoluzione tecnica, stilistica e contenutistica personale. Difatti dalle iniziali reminiscenze ungarettiane e dai paesaggi di certo realismo magico il poeta ha sviluppato un suo modo di far poesia che non rifugge l'imprecisione, la vaghezza, l'indeterminatezza, circondando di un alone, di un'aura, di un non so che di misterioso, di misterico, di mistico ogni pur minimo particolare che si impregna così di significati imprevedibili e simbolici riscontrabili, peraltro, nella tradizione fatalistica, orfica e islamica dei popoli meridionali.
Egli si sente partecipe del destino di milioni e milioni di persone, di un popolo condannato alle tenebre dell'oblio da una condizione storico-geografica penalizzante, ma che tuttavia spera ancora in un riscatto sociale. Noi "viviamo - dice il poeta - e moriremo sconosciuti / e dimentichi da tutti / ... Noi restiamo qui in attesa d'un altro miracolo, / forse di un altro Cristo che sconti i nostri antichi mali" (Un altro Cristo)