Le metamorfosi di Salvatore Magli


MetamorfosiLa pittura di Salvatore Magli è caratterizzata da una panica percezione della realtà circostante. Nei suoi dipinti l'elemento umano (in particolare figure femminili) diventa un tutt'uno con la natura in una sorta di osmosi e compenetrazione di energie che preannunciano metamorfosi insolite e dall'indefinita risoluzione finale. Il sentimento universale di un'evoluzione creatrice è alla base della poetica e della poietica di Magli che interpreta la sostanza vitale del cosmo e la identifica con il principio femminile (yang) nell'atto in cui diventa creatore non di una vita, ma della vita stessa. Per Magli, infatti, la donna-natura plasma e trasforma la materia ed egli la immagina come un essere ibrido, un ponte tra il mondo vegetale, la vita sensualmente animale e la spiritualità umana. Significativo, a tal proposito, il quadro "Metamorfosi" in cui un silenzioso e desolato paesaggio fa da sfondo a due figure che hanno caratteristiche fisiche del tutto umane, ma sono il frutto della surreale trasformazione di una donna in un'aquila e di un tronco d'albero in un uomo (o viceversa?). Se da un lato l'enigmatico volto, quasi scolpito e imprigionato tra il tronco di un albero e i rami che si schiudono, rappresenta la saggezza del mondo vegetale statico e contemplativo, nell'atteggiamento aggressivo della donna aquila si può percepire la forza vitale della natura.