Una
mattina del 1945 Daniel
Sempere, il protagonista e la principale voce narrativa del romanzo, si sveglia
all'alba del suo undicesimo compleanno angosciato perché non riesce a ricordare
il volto della madre morta anni addietro. Per distrarlo il padre, un libraio
antiquario, lo porta al Cimitero dei libri dimenticati una labirintica e
"gigantesca biblioteca dalle geometrie impossibili" nella quale i
bibliofili della città raccolgono le opere altrimenti destinate a perdersi
nell'oblio. Lì, secondo tradizione, il padre invita Daniel ad adottare uno dei
libri e a promettere di averne cura per tutta la vita. Qui
Daniel entra in possesso del libro intitolato proprio L'ombra del vento
di un autore sconosciuto, Julián Carax che cambierà
il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla
figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città.
Il romanzo entusiasma Daniel e lo spinge a cercare altri libri dello scrittore.
Scopre così che quella in suo possesso potrebbe essere l'unica copia
sopravvissuta di tutte le opere di Carax perché da anni un uomo sfigurato dal
fuoco che si presenta col nome di Laín Coubert, il personaggio del demonio nel
romanzo di Julián, brucia sistematicamente i libri dello scrittore. Intrigato
dal mistero che aleggia intorno all'autore, Daniel inizia un'indagine destinata
a protrarsi dieci anni durante i quali ricompone i frammenti di un'esistenza
segnata da un'infanzia infelice, intricate vicende familiari, amori fatali,
violenza e omicidi. Mentre svolge le sue ricerche, Daniel si trova a vivere
delle esperienze stranamente simili a quelle di Carax stesso, tanto che abbiamo
spesso l’impressione di leggere un romanzo nel romanzo.
Daniel
ha un aiutante: Fermín Romero de Torres, un vagabondo coltissimo che afferma di
essere stato un agente repubblicano e che il ragazzo riscatta da una vita di
strada e di alcol assoldandolo come cercalibri per la bottega del padre. Fermín,
uomo di grande cultura e acume è uno dei personaggi più letterari e memorabili
del romanzo che proprio nella caratterizzazione accurata dei protagonisti ha uno
dei suoi poli di attrazione.
L'ombra
del vento, prima ancora che un romanzo poliziesco, sentimentale, è una
celebrazione della letteratura, una rappresentazione dei legami fra arte e vita;
il libro di Carax, infatti, segna il destino del protagonista e gli permette di
ritrovare se stesso e quindi il volto perduto della madre. Il romanzo è
soprattutto una celebrazione della lettura e della sua capacità di infondere
vita alle cose e agli uomini: Daniel, con il suo amore autentico per il libro di
Julián, dona nuova vita all'opera e al suo autore che, come si legge nel testo,
"viveva nei suoi libri", aveva riposto la propria anima nelle sue
storie. Carax-Coubert cessa di distruggere i propri romanzi e di
autodistruggersi quando si rende conto che l'ultimo esemplare esistente
appartiene un ragazzino che nutre per lui e per la sua opera un interesse puro,
estraneo a qualsiasi proposito commerciale.