Rivolta in Tibet: il vero volto dei media occidentali
Videolink Posted by Rory Winter |
Mercoledì 19 marzo 2008
Rivolta
in Tibet & fondi del governo USA
Chimes of Freedom
Vi sono indizi da
tutte le direzioni che l'azione in corso da parte dei tibetani in
esilio e di alcune persone in Tibet siano, almeno in parte, un
tentativo finanziato dagli USA per un'altra 'rivoluzione colorata' Posted by Rory Winter |
17 marzo 2008 La rivolta in Tibet ed i fondi del governo U.S.A. China Hand chiede se le proteste in corso qua e là per il Tibet siano una intifada tibetana. Secondo la mia opinione, il paragone è alquanto una sciocchezza. Helena Cobban mette in evidenza alcune differenze. Ma entrambe sembrano lasciarsi sfuggire il punto principale. Vi sono indizi da tutte le direzioni che l'azione in corso da parte dei tibetani in esilio e di alcune persone in Tibet siano, almeno in parte, un tentativo finanziato dagli USA per un'altra 'rivoluzione colorata'. Alcuni degli indizi sono raccolti sotto. Prego aggiungere a questi L'attuale protesta da ogni parte in Tibet in collegamento con le prossime Olimpiadi in Cina è stata pianificata e discussa ad una conferenza a New Delhi nel giugno 2007: La mattina presto del secondo conclusivo giorno, oltre duecento indiani e tibetani hanno ascoltato Jamyang Norbu, noto scrittore tibetano ed attivista veterano per l'indipendenza del Tibet, mentre spiegava come i prossimi due anni siano cruciali per il Tibet, e come le Olimpiadi possano procurare per ai tibetani l'unica possibilità per apparire e protestare "come una forza potente". Ha notato che, a meno che non avvengano proteste di massa, il Tibet continuerebbe a scivolare fuori dalla mappa mondiale, lasciando molto poco per cui protestare. La strategia incita a proteste internazionali, una marcia di esuli dall'India al Tibet e proteste all'interno del Tibet. Mentre era in corso quella conferenza, l'ambasciatore USA in India era in consultazione con il Dalai Lama: L'ambasciatore USA in India David Mulford si trova a Dharamsala per una visita di due giorni, iniziata ieri quando si è incontrato con il leader tibetano esiliato, Sua Santità il Dalai Lama e con il Primo Ministro tibetano in esilio (Kalon Tripa), Prof. Samdhong Rinpoche. Secondo un rapporto, i funzionari USA chiamano il viaggio parte dei loro contatti periodici con il governo tibetano in esilio, sebbene lo scopo primario della visita finora non possa essere accertato. ... L'ultima visita di un funzionario USA segue rapidamente la simile visita del Sottosegretario di Stato USA Paula Dobriansky a Dharamsala lo scorso novembre. Paula Dobriansky è Sotto-Segretario di Stato per la Democrazia & gli Affari Globali ed un membro del PNAC neocon. E' stata coinvolta in rivoluzioni colorate in Europa orientale e ha coniato la frase "Rivoluzione dei cedri" per il pasticcio libanese. In gennaio diverse organizzazioni hanno annunciato le proteste in corso attualmente: Cinque organizzazioni tibetane di primo piano che si rivolgono ai tibetani in esilio per tenere una marcia di protesta verso il Tibet prima dei Giochi Olimpici di Pechino del 2008 hanno oggi rilasciato una registrazione con modulo di dichiarazione per iniziare formalmente a registrare le persono che vi prendono parte. ... Quando è stato loro chiesto della probabile reazione dei tibetani all'interno del Tibet, Mr Ngawang Woebar, presidente del Movimento Gu-Chu-Sum del Tibet (Associazione degli ex Prigionieri politici) ha detto, "La loro determinazione a sacrificarsi per la libertà del Tibet è indiscutibile ed anche più decisa della nostra". La loro dichiarazione non chiede l'autonomia del Tibet, ma l'indipendenza: Le Olimpiadi del 2008 segneranno il culmine di quasi 50 anni di resistenza tibetana in esilio. Utilizzeremo questo momento storico per rafforzare il movimento per la libertà del Tibet e riportare in Tibet la nostra lotta dell'esilio per la libertà. Attraverso un lavoro indefesso ed un saldo impegno per la verità e la giustizia, provocheremo un'altra rivolta che scuoterà il controllo della Cina in Tibet e segnerà l'inizio della fine dell'occupazione cinese. In ulteriore preparazione, in febbraio sono state impartite delle "sessioni di addestramento" da diverse delle ONG che hanno incitato alle proteste: A quaranta attivisti dei movimenti di base che rappresentano le venticinque comunità tibetane in tutta l'India è stato impartito un Addestramento Avanzato di Attivismo di base ed assistenza nel periodo 15-17 febbraio 2008 alla Lower TCV School, Dharamshala. Questo seminario ha rafforzato il coordinamento fra il Movimento di rivolta del popolo tibetano organizzato da cinque importanti ONG: Congresso della Gioventù Tibetana, Movimento Gu-Chu-Sum del Tibet, Partito Nazionale Democratico del Tibet e Studenti per un Tibet Libero (India). A parte i capi delle cinque organizzazioni, il seminario di 3 giorni è stato deliberato anche da Karma Yeshi, membro del Parlamento Tibetano in Esilio e redattore capo della Voce del Tibet, Ven. Lobsang Jinpa, redattore di Sheja (Newsletter Tibetana), Tendor, vice direttore di SFT Headquarters, New York e da Lobsang Yeshi, ex vice presidente del Congresso della Gioventù Tibetana. Le materie dell'addestramento includono Importanza del movimento coordinato, Scenario politico cinese contemporaneo, Strategia e visione, Situazione all'interno del Tibet, Politica delle Olimpiadi, Media e messaggistica, Azione diretta non violenta e Strategia di raccolta fondi. Torneremo ad alcune delle organizzazioni menzionate sopra. Ma osservate queste sessioni di addestramento e come sembrano essere una copia di quelle compiute con movimenti studenteschi durante le rivoluzioni colorate. Come nota Wikipedia: Attivisti di Otpor in Serbia e di Pora in Ucraina hanno detto che le pubblicazioni e l'istruzione che hanno ricevuto dal personale dell'Istituto Albert Einstein degli USA è stato strumentale alla formazione delle loro strategie. L'Istituto Albert Einstein ha tradotto in tibetano i suoi due principali libri d'istruzione per la 'rivoluzione colorata'. Uno ha la prefazione del Dalai Lama. Nel 1959 la CIA ha organizzato e finanziato la ribellione in Tibet e la fuga del Dalai Lama. Il programma della CIA terminò alla fine degli anni '60, ma sotto Reagan venne iniziata una nuova iniziativa e da allora i governi USA sponsorizzano delle cosiddette Organizzazioni Non Governative che hanno finanziato molte delle organizzazioni esuli tibetane. La maggior parte di questi sforzi vengono etichettati come 'umanitari' oppure come 'promozione della democrazia'. Un rapporto (pdf) del 2007 del Servizio Ricerche del Congresso elenca svariate organizzazioni USA che attualmente forniscono denaro dei contribuenti alle organizzazioni di esuli tibetani. Il sommario dice: Gli stanziamenti delle operazioni estere degli Stati Uniti per la Repubblica Popolare Cinese (PRC) sostengono in primo luogo i programmi relativi alla democrazia, particolarmente educazione allo stato di diritto ed appoggiano le comunità tibetane. Il Congresso USA ha giocato un ruolo principale nel procurare finanziamenti per tali programmi, che sono cresciuti da 10 milioni di dollari nell'anno fiscale 2002 a 23 milioni di dollari nell'anno fiscale 2006. Sotto Attori Chiave il rapporto elenca l'Ufficio Democrazia, Diritti Umani e Lavoro (DRL) del Dipartimento di Stato. Quell'Ufficio è parte dell'organizzazione di Paula Dobriansky. Il Congresso ha sostenuto l'aumento dei finanziamenti per il Fondo Diritti Umani e Democrazia (HRDF) del DRL. Le assegnazioni allo HRDF sono cresciute da una media annuale di 13 milioni di dollari negli anni fiscali 2001-2002 a 33,7 milioni di dollari negli anni fiscali 2002-2005. Il Congresso ha stabilito 63 milioni di dollari per lo HRDF nell'anno fiscale 2006. I programmi per la Cina rappresentano circa il 25% della spesa per il suo Fondo per la Democrazia. La maggior parte del finanziamento del DRL va alle ONG degli USA, comprese università, mentre alcune sub-assegnazioni vanno alle "ONG associate" della PRC. Una nota a piè di pagina spiega: A causa di sensitività politica, il DRL non rende noti i nomi dei destinatari delle sue assegnazioni. Un altro Attore Chiave elencato è il National Endowment for Democracy (NED): Il NED è stato creato da ed ottiene quasi tutti i suoi finanziamenti dal governo degli Stati Uniti. [...] Durante il periodo degli anni fiscali 1999-2003, circa il 38% dei finanziamenti del governo USA ai programmi relativi alla democrazia in Cina sono stati distribuiti attraverso il NED E' difficile decifrare dove vada tutto questo denaro. Il sito web del NED elenca alcuni dei destinatari dei suoi programmi importanti. Questi includono:
Movimento
Gu-Chu-Sum del Tibet - $40.000 Notate che queste organizzazioni sono le stesse che hanno incitato ed organizzato l'attuale rivolta. (Per informazioni addizionali sull'ingerenza del NED date uno sguardo a questo rapporto del South Asia Analysis Group). Mentre questi gruppi sembrano dissentire completamente dal Dalai Lama poiché richiedono l'indipendenza mentre ufficialmente il Dalai Lama chiede soltanto l'autonomia, questo potrebbe non essere realmente così. Tutte le organizzazioni di cui sopra affermano di essere appoggiate dal Dalai Lama. Ricevono denaro dalle stesse fonti dalle quali il Dalai Lama riceve il suo assegno. Una delle fonti finanziarie principali del Dalai Lama sembra essere il Fondo Tibet con base a New York. Nel suo rapporto del 2002 il Fondo dichiarava: Nel 2002 il Fondo Tibet è diventato una PVO (Organizzazione Volontaria Privata) registrata dell'USAID. Dal momento che nessuna delle assegnazioni in conformità alla Legge Assistenza Estera USA potrebbe essere resa disponibile per nessuna PVO che non sia registrata con l'USAID, questo importante passo ora ci rende idonei a richiedere le risorse di assistenza dell'USAID, compresi sovvenzioni, accordi cooperativi e sussidi. L'ultimo rapporto di bilancio disponibile del Fondo è del 2005 (pdf). In questo il Fondo elenca 2,5 milioni di dollari di sovvenzioni del governo USA su entrate totali di 5 milioni di dollari. La maggior parte di queste sovvenzioni sono dall'Ufficio Popolazione, Rifugiati e Migrazione del Dipartimento di Stato che pure è parte dell'organizzazione della Dobriansky. Il fondo stesso spende 2,7 milioni in sovvenzioni e contratti ad altre organizzazioni e ha dato 500.000 dollari all''ufficio del Dalai Lama'. Vi è molta propaganda riguardante i numeri ed i 'fatti' lanciati sul Tibet. Nel 2000 un lungo articolo di una rivista indiana ne ha smontati molti. Raccomando di leggerlo per capire che vi è almeno un punto di vista alternativo a ciò che sostiene il miscuglio delle ONG esuli tibetane finanziate dagli USA. Le proteste in corso da parte degli esuli tibetani ed in Tibet sono almeno in parte finanziate con il denaro del governo USA e hanno analogie con le rivoluzioni colorate. Diversamente da quelle rischiano di fallire. Il governo indiano ha fermato la marcia degli esuli ed i cinesi faranno in modo che in Tibet sia soppressa qualsiasi protesta. Gli USA sostengono da molti anni "Sua Santità il Dalai Lama", una figura pittoresca ma teocratica. E' una delle loro briscole per fare pressione sulla Cina ogni volta che pensino che questo sia appropriato. Ora spiegatemi ancora come questo si colleghi in qualche modo a Gaza. Postato da b il 17 marzo 2008
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La guerra segreta della CIA in TibetKenneth Conboy e James Morrison
Aprile 2002 La sfida contro l'oppressione cinese è una caratteristica distintiva della vita tibetana da più di quattro decenni, visibilmente simbolizzata soprattutto dal grandemente riverito Dalai Lama. Ma la storia della resistenza tibetana intreccia una tappezzeria molto più ricca di quanto si potrebbe immaginare. Kenneth Conboy e James Morrison rivelano come la Central Intelligence Agency americana abbia incoraggiato la rivolta del Tibet contro la Cina--ed alla fine sia arrivata a controllare il suo nascente movimento di resistenza. Forniscono la prima esauriente ed anche la più irresistibile descrizione di questa poco nota impresa dell'agenzia. La guerra segreta della CIA in Tibet porta i lettori dai campi di addestramento nelle Colorado Rockies alla scena di operazioni clandestine sulle Himalaya, facendo la cronaca della collaborazione dell'agenzia nell'assicurare il passaggio al sicuro del Dalai Lama in India ed il conseguente avvio di una delle più remote campagne coperte della Guerra Fredda. Conboy e Morrison forniscono dettagli in precedenza non riferiti su missioni segrete intraprese in condizioni straordinariamente dure. Il loro libro si sviluppa grandemente su precedenti memorie di ufficiali della CIA prendendo nota praticamente di tutti i principali partecipanti dell'agenzia con dettagli di operazioni clandestine. Chiama anche come testimoni le persone che hanno diretto e combattuto nel programma--compresi agenti tibetani e nepalesi, ufficiali dei servizi segreti indiani ed anche equipaggi di aeroplani delle missioni. Conboy e Morrison si affannano a raccontare la storia da tutte le prospettive, particolarmente da quella degli ex guerriglieri tibetani, molti dei quali hanno espresso pubblicamente le loro opinioni per la prima volta qui. Gli autori raccontano anche come il Tibet abbia portato l'America e l'India a diventare associati segreti nel corso di diverse amministrazioni presidenziali e citano dozzine di documenti di informazioni indiani e tibetani direttamente relativi a queste operazioni coperte. Mentre il movimento di liberazione tibetano continua ad attrarre sostegno internazionale, lo status del Tibet rimane una questione di contenzioso a Washington e Pechino. Questo libro porta i lettori all'interno di una guerra coperta combattuta con sangue tibetano e patrocinio degli USA e ci permette di comprendere meglio la vera natura di quella controversia. "La verità su una delle più tragiche operazioni coperte della CIA. Ufficiali dell'agenzia nel Selvaggio Est; conflitto nazionalista, religioso ed etnico--questa è roba da grande racconto, che gli autori raccontano in affascinante dettaglio".John Prados, autore di Presidents' Secret Wars: CIA and Pentagon Covert Operations from World War II Through the Persian Gulf "Un magistrale resoconto di come la CIA cercò di giocare il 'nuovo grande gioco' sul tetto del mondo".--David F. Rudgers, autore di Creating the Secret State: Origins of the Central Intelligence Agency, 1943–1947 "Un eccellente ed impressionante studi di una importante operazione coperta della CIA durante la Guerra Fredda".--William M. Leary, autore di Perilous Missions: Civil Air Transport and CIA Covert Operations in Asia KENNETH CONBOY è un ex analista politico e vice direttore della Heritage Foundation i cui altri libri includono Spies and Commandos:How America Lost the Secret War in North Vietnam e Spies in the Himalayas: Secret Missions and Perilous Climbs. Il defunto JAMES MORRISON era un veterano dell'esercito trentenne e l'ultimo ufficiale istruttore del progetto Unità sponsorizzato dalla CIA. E' stato coautore di numerosi libri con Conboy, compreso Shadow War: The CIA's Secret War in Laos.
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La BBC tenta di legittimare un "governo tibetano in esilio"
Chimes of Freedom
Postato su MEDIALENS da RMS, Email del 17 marzo 2008 Tutti i notiziari mattutini della BBC citano un "governo tibetano in esilio" quando non esiste nessun organo simile, a parte da [nelle] menti di un gruppo autonominatosi di esuli tibetani guidati da un despota milionario. Nessun singolo paese al mondo riconosce un simile governo, compreso l'ONU. Chi ha mai eletto questo "governo"? Quando e dove? Come al solito la BBC si è precipitata a sensazionalizzare gli orchestrati eventi degli ultimi giorni e ripescare i soliti "esperti" ad offrire le loro astiose opinioni. E' stato comunque gradevole ascoltare stamattina il Prof. Barry Southman su R4 che spiegava nei dettagli le sue opinioni sulla realtà della situazione riguardante il Tibet. Ha reso chiaro che il disordine è stato agitato principalmente dalla violenta "Organizzazione della Gioventù Tibetana" con sede negli USA e generosamente finanziata dalla CIA. Ha citato una intervista di questo gruppo al "Chicago tribune" che diceva che avrebbe utilizzato le Olimpiadi di Pechino per stimolare agitazioni comprendenti l'"uso della violenza". Il Prof. Southman ha anche affermato che la situazione in Tibet era complessa, vi sono molte tensioni etniche tra mercanti tibetani che sono avversi ai mercanti Han, ai mercanti musulmani cinesi e ad altri. Anche gruppi di monaci sono stati impegnati in attività collegate alla violenza. La maggior parte delle imprese sono state attaccate e quelli uccisi erano cinesi. Ha anche detto piuttosto sensatamente, come hanno detto molti in questo board, che creare piccoli "stati indipendenti" (cioè il Kosovo) porta alla violenza ed all'instabilità. Ha reso chiaro che nessun governo al mondo ha mai riconosciuto un Tibet indipendente, ONU incluso. Le pretese di pulizia etnica culturale fatte dal Dalai Lama ha detto che erano paurosamente esagerate e non ha visto "affatto nessuna prova di questo".
La BBC ha
riferito le affermazioni del
Dalai Lama di 100 persone uccise
dalla polizia cinese, non vi è un singolo brandello di prova di
questo, dove sono i corpi? Dopo tutto, pochi giorni fa la BBC
trasmetteva fieramente immagini dal Tibet, se vi erano 100 corpi
sparsi qua e là, nessuno pensa che qualcuno, in qualche posto,
avrebbe scattato delle foto? Leggetelo qui
[Versione italiana:
FEUDALESIMO
BONARIO: IL MITO DEL TIBET] Posted by Rory Winter * * * Approfondimenti:Chi vuole balcanizzare la Cina e perché Tibet: Indagine su una fotografia manipolata The Dalai Lama—what Richard Gere won’t tell you "Democratic Imperialism": Tibet, China, and the National Endowment for Democracy The Role of the CIA: Behind the Dalai Lama’s Holy CloakHuman Rights and Media Manipulation Hey, Tibet’s been part of China for 700 years plus! Risky Geopolitical Game: Washington Plays ‘Tibet Roulette’ with China VIDEO: The Lhasa Riots: "Peaceful Protest" according to the Western media China and America: The Tibet Human Rights PsyOp Tibetan Youth Congress (TYC) is a terror group VIDEO: The Tibet Riots: What Really Happened VIDEO: Five girls burned to death in Lhasa riot Western Media Fabrications regarding the Tibet Riots VIDEO: Il monaco tibetano attore Anti-China protests made in USA, not TibetMonaco, attore o monaco-attore? How CIA helped Dalai Lama to end up in exile
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