GLI INCIDENTI DI LIVORNO (1960)

(TRATTO DA " LA NOSTRA STORIA"-1958/1962- IL 1° GRUPPO TATTICO PARACADUTISTI) autori: Gen. Dario ORRU' e Gen. Giovanni GIOSTRA

…Per quanto attiene agli INCIDENTI DI LIVORNO nell'aprile 60, mentre si rimanda alla successiva, specifica trattazione, sembra opportuno anticipare qualche nota fondamentale. Un giornalista locale, rievocando nel 99 i fatti del 60, parla di "scontri provocati dai Paracadutisti della Folgore". Si tratta di una affermazione apodittica, non suffragata da uno straccio di prova e seguita da argomentazioni inconsistenti. I Paracadutisti avevano la colpa di esistere e mai hanno avuto alcunché contro la città. Essi erano ben consapevoli del concetto etico di forza, inteso come privilegio di servire in armi la Patria amatissima ( una costante, questa, del Paracadutismo Militare di ogni tempo) , la libertà e la giustizia. Il loro comportamento fu una prova di disciplina, di coraggio, di compattezza. Certo, come dichiarò in seguito il Gen. LI GOBBI, " non si possono allevare conigli e pretendere poi di avere leoni, o viceversa". La controparte invece faceva politica con mezzi " impropri ". Erano gli anni bui della guerra fredda. Lo dimostrano l'afflusso di " rinforzi" dalla regione, gli scontri con le Forze dell'Ordine quando i Paracadutisti erano rientrati in Caserma o erano in esercitazione fuori sede, i danni arrecati agli automezzi civili e agli edifici, lo sciopero indetto dalla CGIL, ma non dalla CISL e dalla UIL, la presa delle distanze dai riottosi, da parte di numerosi partiti.

Cominciamo con i fatti.

Venerdì 15 aprile - antivigilia di Pasqua

Nella mattinata un gruppo navale di appoggio alla Marina Militare degli Stati Uniti composto dalle navi Pogtetorpe , Donner e Jork-County , attracca all'Andana degli Anelli per una visita di due settimane. Il Comando del Presidio Militare stabilisce, come è normale in questi casi, l'impiego di ronde miste (MP e Paracadutisti) per fronteggiare eventuali intemperanze dei marinai . Più di un terzo dei Paracadutisti del Gruppo Tattico partono per la licenza o il permesso Pasquale.

Sabato 16 aprile - Vigilia di Pasqua

Intorno alle 17,30 , in piazza della Repubblica , si verificano scontri tra giovani livornesi e marinai americani in stato di ebbrezza . Il duro intervento della ronda nei confronti dei marinai risolve la situazione.

Domenica 17 aprile - Pasqua

Non si verificarono incidenti . Il "TIRRENO" riporta quelli del giorno precedente .

Lunedì dell'Angelo - 18 aprile

In via Grande , all'altezza del cinema La Gran Guardia , nuovi incidenti tra alcuni giovani livornesi e marinai americani coinvolgono la ronda dei Paracadutisti intenta ad evitare l'aggravarsi della situazione . La ronda , insultata e aggredita , si difende come può e costringe i primi ad allontanarsi ma questi pronunciano minacce per la sera successiva . I militari di ronda riferiscono l'accaduto , al rientro in caserma .

Martedì 19 aprile

I Paracadutisti si dirigono alla spicciolata verso piazza Grande , come è consentito dal servizio di autobus . Le minacce della sera precedente sono tradotte in realtà : i Paracadutisti sono attesi ed aggrediti da gruppi numerosi di giovani . Gli scontri dilagano rapidamente . Gli Ufficiali e Sottufficiali presenti intervengono per evitare il peggio e inquadrano i Paracadutisti che rientrano in Caserma cantando. Vengono operati 13 fermi dalle Forze dell'Ordine nel frattempo intervenute .

Mercoledì 20 aprile

Per prudenza le autorità competenti decidono che i Paracadutisti svolgano una esercitazione notturna sulle colline livornesi sottraendoli così alla libera uscita . In città si verificano scontri tra cittadini , accorsi in piazza Grande ad attendere i Paracadutisti in libera uscita , e Forze dell'Ordine con feriti e danni vari . I fermi furono 55 .

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Giovedì 21 aprile

E' la giornata degli incidenti più gravi ma anche l'ultima . La libera uscita dei Paracadutisti resta incerta fino all'ultimo , poi arriva la decisione favorevole da Roma. Gli Ufficiali e i Sottufficiali , su ordine del Comandante del CMP , allo scopo di concorrere al controllo della situazione , raggiungono il centro per primi usando mezzi privati e sono subito fatti segno ad aggressioni da parte da giovani armati di sassi . Sono feriti il Cap. Podestà ed altri . In via Grande si tenta di arrovesciare un'autovettura del Comando del Gruppo Tattico . I primi Paracadutisti sono bersagliati dal lancio di tavoli , sedie , biciclette e quant'altro . Una muraglia umana tenta di bloccare il libero movimento dei militari . Lo scontro è inevitabile . Intervengono le Forze dell'Ordine . Dopo meno di un'ora i Paracadutisti , radunati dagli Ufficiali , sono ricondotti in Caserma , mentre gli scontri tra le Forze di Polizia e i giovani livornesi si protraggono per ore con danni alle persone e alle proprietà pubbliche e private. Vengono operati 144 fermi .

Venerdì 22 aprile

La CGIL indice uno sciopero di protesta . La CISL e la UIL si dissociano . Anche il direttore del "IL TIRRENO" condanna lo sciopero e invita i lavoratori a non aderirvi . Alcuni partiti condannano la connotazione politica assunta dagli avvenimenti per responsabilità della estrema sinistra. Quest'ultima organizza e controlla una "manifestazione pacifica" in città , in assenza dei Paracadutisti che trattenuti in Caserma "a disposizione delle autorità per eventuali interventi di ordine pubblico".

Sabato 23 aprile

Tutti i partiti politici hanno concordato una azione unitaria volta a rasserenare gli animi . I Paracadutisti restano in Caserma , ancora a disposizione per eventuali interventi di ordine pubblico .

Domenica 24 aprile

I Paracadutisti sono autorizzati alla libera uscita ma con esclusione del centro della città . Non vi sono incidenti . Nei giorni successivi riprende la libera uscita senza limitazioni e senza incidenti .

L'interpretazione dei fatti non presenta particolari difficoltà : gli incidenti tra i giovani livornesi e i marinai americani iniziati il 16 aprile in piazza della Repubblica coinvolgono due giorni dopo la ronda dei Paracadutisti mentre questa è nell'espletamento del suo servizio . L'aggressione alla ronda è la premessa di ciò che avviene nei giorni successivi. La storia dei complimenti alle ragazze da parte dei Paracadutisti è frutto di fantasia e non si adatta certo a queste…latitudini . Le molestie alle ragazze da parte di marinai americani in stato di ebbrezza appaiono invece più credibili come causa degli incidenti del 16 aprile , come si legge sul "IL TIRRENO" del 17 . Dopo l'aggressione alla ronda , nell'ambito del Gruppo Tattico: - vengono potenziati i servizi di sorveglianza in città , coinvolgendovi i comandanti ; - viene raccomandato ai Paracadutisti di mantenere comportamento irreprensibile , di evitare rischiosi movimenti isolati , di ignorare provocazioni verbali ma di reagire ad eventuali aggressioni. Non si poteva pretendere che i Paracadutisti porgessero l'altra guancia, ma si poteva fare affidamento sul loro senso di disciplina , intesa come autodisciplina o abitudine a compiere il proprio dovere per convinzione. Qualcuno ha accennato a "leggerezza degli Ufficiali" nel consentire la libera uscita nei giorni critici . Non vi fu alcuna leggerezza . Gli Ufficiali del Gruppo Tattico non avevano alcun titolo per disporre l'abolizione della libera uscita se non ricorrendo ad una improponibile e vietatissima punizione collettiva . Inoltre, le autorità competenti decisero che non era certo il caso di dar via libera alla "piazza" mortificando nel contempo i Paracadutisti . Infine, la democrazia tende a garantire i diritti di tutti , nel rispetto delle leggi. A tal proposito , quante iniziative o manifestazioni sono autorizzate pur in presenza di rischio di incidenti? Si inseriva però un elemento destabilizzante : il veleno dell'avversione politica . I Paracadutisti ne erano immuni ma non altrettanto la controparte che li tacciava di fascisti , chiedeva "l'ingresso della democrazia nelle Caserme" ed altro. L'assioma Paracadutisti = fascisti è stato a lungo cavalcato dell'estrema sinistra . Fu ripresentato in forma agghiacciante in occasione della sciagura della Meloria con una scritta sul muro dello stadio : "46 Paracadutisti morti = 46 fascisti in meno - niente lacrime"…

P… C … C …

par. Paolo Frediani