Il modello standard

La forza debole si pensa sia mediata dai bosoni W+,W- e Z0 (particelle con spin 1). Queste vengono indicate come particelle con carica debole proprio come un quark ha carica di colore. Allora, ciascuna particella elementare può avere massa, carica elettrica, carica di colore e carica debole. Le interazioni deboli cariche sono le uniche che alterano il diverso sapore dei quark.

Per esempio:

Tutti i quark che si trovano scritti a sinistra compaiono anche a destra. Comunque, quando un quark emette un bosone (virtuale) W+ o W- , cambia la sua carica elettrica e, quindi, il suo sapore. I processi deboli più frequenti comprendono transizioni tra quark all'interno della stessa generazione, ma transizioni più rare avvengono tra quark +2/3 e quark -1/3.
Naturalmente una o più di queste può essere nulla. Al momento, gli scienziati ritengono che le particelle veramente elementari siano i leptoni e i quark, e i mediatori di forza siano i gluoni, il fotone, W+, W-, Z0 e il gravitone.

Nel 1979 S. Glashow, A. Salam e S. Weinberg vinsero il premio Nobel per aver sviluppato la teoria che unificò l’interazione elettromagnetica e debole. Questa teoria elettrodebole postula che l’interazione elettromagnetica e debole abbiano la stessa intensità per energie delle particelle molto elevate. Allora, le due interazioni sono viste come due manifestazioni di una singola interazione unificante elettrodebole. La combinazione della teoria elettrodebole e della teoria QCD per l’interazione nucleare viene chiamata "modello standard".

Questa teoria è quella che, attualmente, gode di maggior credito ed alla quale Gell-Mann stesso ha contribuito. Il modello standard però, pur spiegando bene ogni cosa, e pur essendo stato confermato più volte dai risultati degli esperimenti, non può esprimere tutto. E’ un’ottima teoria provvisoria ma, per esempio, lascia fuori la gravità. Inoltre presuppone un gran numero di valori iniziali del tutto arbitrari, per cui è difficile considerarlo realmente la teoria fondamentale.



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