Molti atleti, desiderano
acquistare più forza e più massa muscolare, ma raramente riescono a farlo
velocemente; anzi spesso – malgrado la costanza e gli sforzi profusi - non ci
riescono proprio.
Si legge molto – sulle
riviste, su internet, ecc. – degli allenamenti dei campioni o delle ultimo
“miracoloso” metodo sviluppato da qualche presunto “esperto”…
Ma se tutti questi metodi
e queste informazioni non portano a risultati tangibili, perché continuare a
sprecare il proprio tempo e le proprie energie? Se un metodo fino a questo
momento non ha funzionato, non aspettatevi che tra qualche tempo (per magia?)
cominci a produrre risultati.
Evidentemente c’è
qualcosa di sbagliato… occorre cercare di liberarsi dai pregiudizi e
riflettere. Ma riflettere su cosa?
·
Ad esempio, che il classico
tizio che sviluppa un metodo “miracoloso” a bimestre, potrebbe essere più esperto di marketing che di
allenamento…
·
Ad esempio, che l’allenamento
del “campione”, potrebbe non essere adatto ad un atleta medio in quanto il
“campione” potrebbe essere particolarmente dotato e potrebbe far uso di
farmaci…
·
Ad esempio, che molte idee che
vanno per la maggiore siano più basate sul sentito dire o sulla comodità che
supportate da valide ragioni…
A proposito del fatto che
molte idee che vanno per la maggiore siano più basate sul sentito dire o sulla
comodità che supportate da valide ragioni, personalmente ritengo che - a meno
di evidenti carenze di un distretto muscolare - l’allenamento in cui si
utilizzano delle split non sia una pregevole scelta. Come mai? Beh, ecco qualche
considerazione, magari “controcorrente”…
q
Se andiamo a vedere le tabelle
di allenamento degli strong-man del passato (prima che entrasse in campo il
doping), notiamo che erano per la maggior parte (se non addirittura tutte) delle
tabelle full-body… e quegli strong-man erano grossi e forti!
q
Spesso si vedono nelle palestre
delle tabelle in cui si allenano 1-2 muscoli al giorno e tali schemi sono
“giustificati” nella seguente maniera: “perché così i muscoli hanno 7 giorni per recuperare…”. Ciò di
cui non ci si rende conto è che – con tale procedura - ogni giorno vengono
sollecitati i reni, il fegato, il cuore, il sistema nervoso, ecc. ecc. … e il
tempo per far recuperare questi organi quando viene dato? Senza dimenticare il
fatto che il sovrallenamento parte dal sistema nervoso e non certo dal singolo
muscolo…
q
Con una split (tabelle A B o
tabelle A B C) mediamente, si allenano i singoli gruppi muscolari ogni 7-9
giorni; con una tabella full-body invece, i singoli gruppi muscolari vengono
allenati mediamente ogni 3-5 giorni. Quindi – per ogni singolo muscolo - c’è
un maggior numero di allenamenti, in un determinato periodo di tempo.
q
Alcuni autori, hanno fatto un
parallelo tra le operazioni di lotta/caccia che nel corso dell’evoluzione
abbiamo perseguito per migliaia di anni e l’allenamento. Facciamo adesso un
po’ mente locale: se abbiamo davanti una tigre con i denti a sciabola, che
facciamo? Se è lunedì la colpiamo con i calci (se è il giorno dei
quadricipiti), se è martedì la prendiamo a pugni (se è il giorno di petto e
tricipiti)… o viceversa, cerchiamo di utilizzare nella lotta tutti i muscoli
che abbiamo? Il corpo funziona all’unisono e non a settori.
Quando da giovanissimo,
mi avvicinai al mondo dei pesi, ricordo che tra i tanti aneddoti che leggevo sul
nostro sport, uno spiccava decisamente su tutti: il Colorado Experiment.
La “storia” narra che
sotto la supervisione di Arthur Jones (inventore delle macchine Nautilus e
allenatore di Mike Mentzer) un atleta di nome Casey Viator riuscì con degli
allenamenti estremamente brevi (non più di 3 ore a settimana di training) a
guadagnare 28 kg di muscoli in un solo mese!!!!
Si è molto parlato del
perché dei sorprendenti risultati di quell’esperimento.
I “maligni”
asserivano che Viator era un atleta particolarmente dotato (vero!); che Viator
aveva presumibilmente fatto uso di farmaci; che gli allenamenti brevi e poco
frequenti erano una stupidaggine poiché “in realtà” Viator dopo aver
completato gli allenamenti sotto la supervisione di Arthur Jones, andava di
nascosto in un’altra palestra ad allenarsi per qualche oretta…
I fautori
dell’esperimento, sostenevano invece che il “segreto” stava nella brevità
degli allenamenti e/o nella loro estrema intensità ed infrequenza…
Tuttavia, non ci si è
mai soffermati su un “particolare”
che - a mio modo di vedere - è stato uno (se non, addirittura il principale)
dei motivi basilari della riuscita
dell’esperimento...
Nel paragrafo precedente, ho
cercato di evidenziare il fatto che non sempre certe "modalità" di
impostazione del training molto diffuse (nel caso specifico, le split-routines)
siano il meglio… e che le spesso accantonate tabelle full-body, in molti casi
(soprattutto per atleti che non usano farmaci) possono risultare davvero
produttive!
In questo articolo desidero
presentare un programma basato su delle tabelle full-body, potenziato dal
contributo di un concetto che ha destato molto entusiasmo nei lettori: l'intensità incrociata.
Come ormai saprete (…se non
vi siete persi i miei scritti relativi all'argomento) i programmi ad intensità
incrociata si basano sul principio che occorre splittare le differenti
componenti del recupero. Ricordate certe affermazioni di alcuni (presunti)
esperti del settore, sul fatto che occorre un certo tempo per recuperare? Beh,
il fatto che parlino al singolare, manifesta che hanno le idee davvero poco
chiare (e quindi che esperti sono?) sull'argomento… e pensare che alcuni di
questi signori con le idee poco chiare, hanno
- supportati da cospicue operazioni di marketing - addirittura
architettato e diffuso dei metodi di allenamento! Per forza che poi non
crescete!
Comunque, continuiamo col
discorso. La progettazione dell'allenamento durante l'anno, comporta
un'organizzazione a lunga scadenza (Macrociclo), un'organizzazione a media
scadenza (Mesociclo) ed un'organizzazione a breve scadenza (Microciclo). In
realtà, le tabelle ad intensità incrociata non comportano grossi
stravolgimenti nel Macrociclo che può essere impostato in maniera più o meno
tradizionale. Viceversa, i Microcicli e per riflesso i Mesocicli devono
rispettare delle regole piuttosto circoscritte.
Per quanto riguarda i
Macrocicli, verrà adottata una periodizzazione piuttosto semplice che consiste
essenzialmente nell'alternanza di Mesocicli detti di accumulo
(maggiori informazioni sul concetto si possono trovare nel mio e-book The
Training) con Mesocicli detti di intensificazione.
Ecco un esempio completo di
tabelle (A1 e A2 che costituiscono un microciclo) per la fase di accumulo (ovviamente - come già accennato - per completare e dare
un senso al programma di lavoro occorre associare anche le tabelle di intensificazione).
NB: in base al principio
dell'intensità incrociata, le tabelle A1 comprendono degli allenamenti in
modalità pesante per alcuni muscoli e degli allenamenti in modalità leggera
per altri muscoli; nelle tabelle A2, le relative modalità - per i vari muscoli
- si invertono (completando così il microciclo).
Tabelle
"Full-body" - Fase di accumulo
Tabella A1 |
Serie |
Ripetiz. |
Riposo |
Modalità |
Squat |
3 |
8-10 |
120” |
+ 3/4 mezze |
Stacchi a gambe (quasi) tese |
3 |
8-10 |
60“ |
-
10% |
Pulley
basso |
3 |
8-10 |
90“ |
+
2 F |
Distensioni su panca con 2 manubri |
3 |
8-10 |
60“ |
-
10% |
Calf
machine |
3 |
8-10 |
60“ |
+
2 Stripping |
Alzate al mento |
3 |
8-10 |
60” |
- 10% |
Bicipiti con 2 manubri |
2 |
8-10 |
60” |
+
2 Stripping |
French press con bil. angolato |
2 |
8-10 |
60” |
- 10% |
Hyperextension |
2 |
12-15 |
45” |
Quasi al limite |
Crunch |
2 |
12-15 |
45” |
Quasi al limite |
Tabella A2 |
Serie |
Ripetiz. |
Riposo |
Modalità |
Stacchi a gambe (quasi) tese |
3 |
8-10 |
90” |
+
2 Stripping |
Squat |
3 |
8-10 |
60“ |
- 10% |
Distensioni su panca con 2 manubri |
3 |
8-10 |
90“ |
+
2 F |
Pulley
basso |
3 |
8-10 |
60“ |
-
10% |
Alzate al mento |
3 |
8-10 |
60“ |
+
2 Stripping |
Calf machine |
3 |
8-10 |
60“ |
- 10% |
French press con bil. angolato |
2 |
8-10 |
60” |
+
2 F |
Bicipiti con 2 manubri |
2 |
8-10 |
60” |
- 10% |
Hyperextension |
2 |
12-15 |
45” |
Quasi al limite |
Crunch |
2 |
12-15 |
45” |
Quasi al limite |
Francesco Currò, docente ASI/CONI, docente dell’Accademia del
Fitness, preparatore atletico e personal trainer, è autore dei libri “Il Sistema a Frequenza Multipla”,
"Le Tabelle Full-Body" e del nuovo e-book “The Training". Per maggiori informazioni
potete scrivere all’indirizzo email x_shadow@hotmail.com, visitare i siti Web http://web.infinito.it/utenti/x/x_shadow/
oppure http://digilander.libero.it/francescocurro/ o telefonare al seguente
numero: 349/23.333.23.
Bibliografia:
-
Accademia del Fitness – Dispensa relativa al
Corso di primo livello per istruttori di Body-Building
-
Dott.
Alessandro Gelli - "Come ottenere un fisico forte bello e
sano, nell'intimità di casa vostra"
-
Francesco
Currò – “Il sistema a frequenza multipla”, Edizioni RED 2002
-
Francesco
Currò – E-book “The Training”
-
Prof.
Giacomo Zaccone - “Accrescimento e trasformazione di muscoli: nuove frontiere
della biologia molecolare” - Cultura Fisica & Fitness n° 358 p. 61-67