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IL LINGUAGGIO DEL LAGER

di Hans Marsalek

 

L'elenco incompleto delle espressioni, utilizzate nel lager, che compaiono qui in ordine alfabetico, testimonia la brutalità perversa della vita del campo e le difficoltà linguistiche, verificatesi tra i prigionieri, che provenivano da tutta l'Europa. L'unica lingua ufficiale, di uso corrente, che era permessa era quella tedesca; tutti gli ordini, gli ordinamenti, le funzioni sul lavoro, le richieste, le lettere, ecc., dovevano essere presentate e scritte in lingua tedesca. Per poter comunicare, la maggior parte dei prigionieri stranieri, sotto il controllo dei detenuti­funzionari criminali, doveva apprendere, durante i primi giorni di vita nel lager, alcune espressioni di uso corrente tedesche, oltre alla denominazione e alla pronuncia relativa alle cariche delle SS. Per la maggior parte dei polacchi, degli spagnoli, degli jugoslavi, dei cechi, dei cittadini sovietici, dei francesi e dei belgi, il corpo insegnante (per la lingua tedesca) era rappresentato principalmente dai criminali. Il dialetto viennese e i modi di espressione, tipici della malavita austriaca e tedesca, esercitarono un influsso sulla lingua comune dei detenuti stranieri.

 

A

Abgang

Espressione ufficiale, utilizzata dalle SS, con i seguenti significati: scarcerazione, trasferimento, esecuzione, assassinio oppure decesso dei detenuti.

 

Abspritzen

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare uccisione per mezzo d'iniezioni.

 

Abreibung

Espressione delle SS, utilizzata per indicare maltrattamento.

 

Achtung

Segnale di allarme dei detenuti, in particolare dell'anziano di blocco oppure del Capo, per indicare il controllo delle baracche da parte degli appartenenti alle SS. I prigionieri dovevano stare in piedi in posizione eretta, con le mani sulla cucitura dei pantaloni, e rivolgendo lo sguardo agli appartenenti alle SS.

 

Achtzehn

Segnale di allarme dei detenuti, emesso prima del sopraggiungere delle SS oppure dei Capos. Il segnale di cessato allarme si esprimeva con la parola "Zwanzig" (venti).

 

Afrikakorps

Unità militare, costituita da detenuti, che fu istituita alla fine del marzo 1945. Gli appartenenti a questa unità portavano vecchie uniformi dell'esercito del "Corpo africano" tedesco, da cui attinse il nome.

 

Aktion

Espressione delle SS, utilizzata per indicare rappresaglie di massa, interrogatori di massa, maltrattamenti di interi Kommandos di lavoro, fucilazioni di consistenti unità di detenuti, ecc..

 

Alle Rader rollen für den Sieg!

Motto utilizzato circa dall' inverno del 1943/44, in numerose aziende di produzione di materiale bellico, ove venivano impiegati detenuti.

 

Alles raus!

Ordine, impartito dagli appartenenti alle SS e dal personale di blocco, di scendere dai vagoni ferroviari in stazione, oppure di uscire dalle baracche, per prendere posizione sulla piazza antistante.

 

Alte Nummer

Espressione dei detenuti; con "Alte Nummer" (vecchio numero) si indicava un detenuto, che presentava un numero basso di registrazione. A volte, al posto di "Alte Nummer" si usava l'espressione "alter Häftling" (vecchio detenuto), benché non si riferisse mai all' anzianità del detenuto, bensì di un individuo, che era stato internato da molti anni nel KL. Gli "Alte Nummern" godevano di una posizione particolare nel lager, presso i detenuti, presso le SS e anche nel caso in cui non fossero detenuti-funzionari.

 

Appell

Appello di conteggio dei detenuti, che avveniva tre volte al giorno e, dall'estate del 1943, due volte al giorno.

 

Arbeitsdienstführer

Sottufficiale delle SS, responsabile della formazione dei Kommandos di lavoro, delle marce e del rendimento di lavoro dei detenuti.

 

Arbeitseinsatz

Con questo termine si intendeva o un dipartimento dell'amministrazione dei KL, oppure il vero e proprio impiego dei prigionieri come manodopera.

 

Arbeitskommando formieren!

Ordine impartito dopo l'appello della mattina e di mezzogiorno.

 

Arbeitsunfähige

Detenuti malati, invalidi e fisicamente deboli.

 

Arschkolonne

Espressione delle SS, utilizzata per designare detenuti particolarmente deboli, che si collocavano alla fine delle colonne di marcia.

 

Arztmelder

Espressione delle SS e dei detenuti. Un detenuto malato, che si metteva in lista per una visita medica.

 

Asta

Un pastore tedesco femmina, che fu addestrato all'attacco dei detenuti. Apparteneva al III Schutzhaftlagerführer Streitweiser.

 

Aso

Definizione delle SS, utilizzata per designare detenuti asociali.

 

Auf der Flucht erschossen

Espressione delle SS, utilizzata per indicare la fucilazione di detenuti, sebbene fosse simulata la fuga.

 

Auffliegen

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare il trapelare di un'azione vietata.

 

Aufhängen

I detenuti venivano appesi nel vuoto, con le mani legate (all'altezza dei polsi e con i palmi girati) ad una traversa della baracca. In base all'umore delle SS o alla gravità della pena, le vittime rimanevano appese per un periodo di tempo, che poteva giungere ad un'ora.

 

Avanti!

Espressione delle SS e dei Capos, divenuta comu­ne negli anni 1944 e 1945, il cui significato è: rapidamente, velocemente. In quel periodo, erano giunti nel lager molti italiani.

 

B

Badeaktion

Definizione delle SS, utilizzata per indicare l'uccisione dei detenuti, nelle stanze adibite a bagno.

 

Bad Ischl

Definizione in codice delle SS, utilizzata per indi­care i trasporti a scopi di gassatura, diretti al castello di Hartheim.

 

Bademeister

Espressione dei detenuti di Gusen, utilizzata per indicare l'Hauptscharführer Jentzsch, poiché era stato l'iniziatore dell'assassinio dei malati e dei deboli, per mezzo del getto di acqua fredda (nel bagno dei detenuti).

 

Bahnhof

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare quella stanza dell'edificio adibito ai malati, che si trovava a Gusen (Blocco 31), ove venivano portati i malati di dissenteria.

 

Banda swin

Saubande, offesa polacca per gli appartenenti alle SS.

 

Baum

Espressione delle SS, utilizzata nel momento in cui i detenuti venivano appesi e sollevati sui pali oppure sulle traverse. Vedi "Aufhängen".

 

Bandit

Offesa, utilizzata dalle SS, per designare i cittadini jugoslavi internati e i partigiani.

 

Bandzior

Espressione dei detenuti polacchi, utilizzata per indicare criminali.

 

Basar

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare quel territorio del lager ove, di sera, avvenivano scambi e baratti tra i detenuti. Vedi "Valuta".

 

Befriedigung

Nome in codice delle SS, utilizzato per indicare azioni rilevanti di liquidazione dei detenuti.

 

Begrüßung

Nome in codice, utilizzato per indicare maltrattamenti, che venivano attuati dagli organi delle SS, durante la presentazione e l'interrogatorio di detenuti, appena giunti nel lager. I cosiddetti "saluti" avevano luogo dopo il trasporto, o nel Dipartimento politico, oppure dinanzi alla baracca adibita a lavanderia.

 

Bettenbauen

Espressione dei detenuti e delle SS. Ordine particolarmente accurato dei letti e delle coperte.

 

Bewegung

Espressione dei detenuti e delle SS, utilizzata per indicare lavori veloci, a volte il passo di corsa du­rante il lavoro. Nel corso degli anni, i detenuti fecero di questa espressione un segnale d'allarme.

 

Biegel

Espressione dei detenuti e delle SS, utilizzata per indicare un asse da stiro, che veniva utilizzata per creare superfici esattamente livellate e per formare gli angoli perfetti dei pagliericci, ovvero dei materassi dei detenuti.

 

Birnkopf

Offesa rivolta dalle SS a detenuti, che esercitavano professioni intellettuali.

 

Bistro

Espressione dei detenuti, con il significato di "più velocemente". Deriva dalla lingua russa.

 

Blechnapf

Ciotola per il cibo dei detenuti. Espressione dei detenuti e delle SS.

 

Block

Baracca dei detenuti, abitazione dei prigionieri, abbreviata in Bl.

 

Blockführer

Appartenente alle SS, che esercitava la sorveglianza sui detenuti di una particolare baracca (Blocco).

 

Bock

Attrezzatura di legno, simile ad un tavolo, utilizzata per l'esecuzione della pena corporale.

 

Bordell

Dall'anno 1942, esisteva, a Mauthausen e a Gusen, un bordello per i detenuti tedeschi. Alla fine del 1943, anche i detenuti di altre nazioni potevano visitare i bordelli.

 

Bordellschein

Per la visita di un bordello era necessaria la presenza di un modulo relativo, assegnato dall'Ufficio dello scrivano.

 

Bolschewiken

Espressione delle SS, utilizzata per indicare detenuti comunisti tedeschi ed austriaci, nonché sovietici.

 

Boxer

Definizione dei detenuti, in particolare del Führer di rapporto Müller (1942-1943). Müller aveva l'abitudine di maltrattare i detenuti, dopo averli atterrati con un primo colpo.

 

Brauner

Definizione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare Roma e Sinti, che dovevano portare, negli anni compresi tra il 1938 e il 1940, un triangolo marrone come segno di riconoscimento.

 

Brausepulver

Nome in codice delle SS, utilizzato per indicare il figlio del Maresciallo italiano Mario Badoglio, che si trovava, dall'estate 1944, nell' "Arrest" del lager.

 

Bramburi

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare le patate; questa espressione deriva dalla lingua ceca e fu introdotta nel lager dai criminali viennesi.

 

Bunker

Chiamato anche cella, era l'edificio che serviva alla detenzione nel KL.

 

C

Camela

Espressione dei detenuti, di origine spagnola, con il significato di ciotola per il cibo. Camela significava anche una ciotola piena di minestrone di rape.

 

Campo

Espressione dei detenuti, con il significato di campo di concentramento; deriva dalla lingua italiana.

 

Capo

Espressione dei detenuti e delle SS. Un prigioniero, che veniva impiegato dalle SS come detenuto con compiti direttivi per determinati ambiti di lavoro oppure per Kommandos. L'espressione deriva dalla lingua italiana e venne utilizzata dai lavoratori semplici italiani, che erano stati impiegati in Baviera, negli anni '30. Questo termine fu introdotto inizialmente nel KL di Dachau, successivamente entrò a far parte della terminologia ufficiale di tutti i KL tedeschi.

 

Caracho-Weg

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare un tragitto, percorso dai prigionieri giornalmente, tra le baracche delle SS; iniziava presso l'entrata principale e finiva presso la scala della cava di pietra. "Caracho" è un'offesa di origine spagnola.

 

Chinese

Espressione dei detenuti e delle SS, utilizzata per indicare i detenuti di origine asiatica e africana, le cui lingue madri non furono mai tradotte nel lager.

 

Chlopak

Espressione dei detenuti polacchi, con significato di giovane uomo, oppure anche di un uomo fisicamente forte.

 

Cholera

Espressione dei detenuti. Un'offesa dei detenuti polacchi.

 

Czapka

Espressione dei detenuti, che significa cappello e che deriva dalla lingua polacca.

D

Daj chleba

Supplica russa e polacca, espressa per ricevere pane.

 

Dalli, dalli!

Espressione degli appartenenti alle SS e dei detenuti tedeschi, con il significato di "velocemente, oppure immediatamente".

 

Dawai

Espressione dei detenuti, in particolare dei cittadini sovietici, con il significato di "dammi qui". Quando gli appartenenti alle SS oppure i Capos utilizzavano questa espressione, intendevano con ciò "più velocemente, immediatamente", oppure "lascia".

 

Der rasche Gang des Onkel Pepi (oder Josef)

Nome in codice dei detenuti comunisti (negli anni 1943 - 1945), utilizzato per indicare l'avanzata delle truppe sovietiche. Gli austriaci utilizzavano il nome proprio di Pepi, i tedeschi quello di Josef. Con le parole Pepi e Josef si indicava Stalin.

 

Dicke Luft

Un'espressione dei detenuti, utilizzata per indicare situazioni, nelle quali era considerato pericolo di vita incontrare una SS oppure un Capo.

 

Dir gefällt es hier? Was?

Domanda delle SS, rivolta ai detenuti ebrei (fino all'inverno 1942/43), che non erano stati ancora uccisi.

 

Dirigieren

Espressione delle SS, con il significato di sostituire detenuti nel loro posto di lavoro, oppure di trasferirli in un altro lager.

 

Dirlewanger

Un'unità militare delle SS, originariamente costituita da elementi primitivi, successivamente da detenuti scarcerati oppure persone "inaffidabili dal punto di vista politico". Dirlewanger era Comandante Supremo di questa unità.

 

Dolmetscher

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare bastoni di legno oppure di gomma. La maggior parte dei detenuti-funzionari, che parlavano lingua tedesca, "traduceva" i propri ordini per mezzo di questo bastone.

 

Drava

Una marca di sigarette jugoslave di contrabbando, che venivano vendute ai detenuti nella mensa del lager.

 

Du Dreckjüderle, Du Stinktier, Du Stierbeutel, Du Naserter

Parole di insulto, espresse dagli appartenenti alle SS, per indicare nuovi arrivati ebrei.

 

Drecksack, Dreckskerl, Dreckvieh

Parole di insulto dei detenuti e delle SS.

 

Drillich

Vestito bianco-blu gessato, utilizzato dai detenuti; questa era un'espressione ufficiale del lager.

 

Durch den Kamin fliegen (gehen)

Espressione delle SS. Una velata minaccia delle SS, nei confronti dei nuovi arrivati. Significava che il detenuto, al quale era stata rivolta la parola, doveva temere la sua uccisione e il suo incenerimento nel crematorio.

 

Durchkämmen

Espressione delle SS, usata per indicare il controllo delle baracche dei detenuti, al fine di trovare oggetti proibiti e materiale politico; spesso questa espressione veniva utilizzata solamente a fini vessatori e per creare divisioni tra i detenuti.

 

Durchstecherei

Espressione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare scambio di corrispondenza clandestino, da parte dei detenuti, oppure anche rapporti illegali tra i detenuti e gli appartenenti alle SS.

 

Duschogubka

Vedi "Gaswagen" (autocarri per la gassatura).

 

E

Effektenkammer

Una baracca, che si trovava all'esterno del lager, oppure anche un Kommando di lavoro. Nella "camera degli effetti personali", venivano custoditi tutti gli oggetti, che erano stati portati via ai detenuti, al momento del loro arresto. Una fonte di ladrocinio per gli appartenenti alle SS e per i detenuti.

 

Ehrenhäftlinge

Dalla primavera del 1944, si trovarono nel KL di Mauthausen, numerosi "detenuti d'onore". Per la maggior parte si trattava di politici ungheresi e di appartenenti alla nobiltà, che non dovevano eseguire alcun lavoro.

 

Eierschädel

Parola di insulto delle SS, nei confronti degli intellettuali.

 

Ein bißl rascher als sonst

Una sollecitazione frequente delle SS (e anche dei Capos) per esortare a "camminare e lavorare più velocemente".

 

Eindeutschungsfähig

Espressione delle SS, utilizzata per indicare alcuni polacchi e cechi che, secondo il giudizio delle SS, potevano diventare tedeschi.

 

Eine Laus Dein Tod!

Titolo di un manifesto, che si trovava in ogni blocco (dal 1941 al 1943).

 

Eintopf

Pranzo di mezzogiorno giornaliero per i detenuti, costituito da navone e patate.

 

Einsatz

Vedi "Arbeitseinsatz" (impiego di manodopera).

 

Ein Schlag

Una porzione di cibo, somministrata con un mestolo. Nel caso in cui fosse stata data una seconda porzione di cibo, in caso del tutto eccezionale, essa veniva chiamata "Nachschlag" (seconda porzione).

 

Elektrozaun

Recinzione di filo spinato ad alta tensione, disposto intorno al lager.

 

Empfang

Espressione delle SS, utilizzata per indicare i maltrattamenti dei nuovi arrivati. Vedi "Begrüßung".

 

Entwesung

Nome in codice delle SS, utilizzato per indicare la gassatura dei detenuti. La camera a gas si chiamava ufficialmente "Entwesungskammer" (camera di disinfestazione), oppure anche "Desinfektions­kammer" (camera di disinfezione).

 

Erdbewegung

Un Kommando molto pericoloso, per nuovi arrivati e malati. Durante i lavori di livellamento e di scavo, molti detenuti furono fucilati "auf der Flucht".

 

Erholungsheim

Nome in codice delle SS, utilizzato per indicare l'impianto di gassatura di Hartheim.

 

Erholungslager

Nome in codice delle SS, utilizzato per indicare il lager III (aprile 1945). I detenuti, che erano stati concentrati là, dovevano essere uccisi nella camera a gas di Mauthausen. Vedi anche "Genesungslager" .

 

Ewige Maus

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare quel prigioniero, che era stato incaricato da un Collettivo, o nell'ambito del blocco, o della propria "compagnia da tavolo", oppure da un Gruppo Nazionale, di rubare (organizzare) generi alimentari oppure abbigliamento, sul suo posto di lavoro. Per questo scopo, alcuni detenuti furono introdotti clandestinamente in determinati Kommandos.

 

Ex

Abbreviazioni ufficiale delle SS, per indicare l'esecuzione.

 

F

Fallschirmspringer

Detenuti - per la maggior parte cittadini ebrei olandesi - che erano stati costretti dalle SS, oppure dai Capos, a saltare nel vuoto da una parete rocciosa della cava di pietra WL Graben. Questa espressione fu, poi, utilizzata anche dai detenuti.

 

Familie

Nome in codice dei detenuti comunisti, utilizzato per indicare l'Organizzazione Comunista clandestina nel lager, e anche al di fuori di esso.

 

Fantomas

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare quegli autobus, che trasportavano i malati e i detenuti fisicamente deboli dal lager nel "Genesungslager" del castello di Hartheim.

 

Fertigmachen

Espressione dei detenuti e delle SS, indicante l'atto di spingere qualcuno alla confessione (o meglio costringere), oppure l'assassinio di qualcuno.

 

Fetzenpost

Espressione dei detenuti delle SS, utilizzata per indicare autobus della posta, che trasportavano i detenuti ad Hartheim e da Hartheim i vestiti e la biancheria degli assassinati (1944).

 

Filiallager

Sottocampo del KLM.

 

Filou

Espressione delle SS, utilizzata per indicare una persona smaliziata ed intelligente. Le SS utilizzavano questa espressione solamente nei confronti di detenuti privilegiati.

 

Filzen

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare l'ispezione di persone. Normalmente durante la marcia di ritorno dai posti di lavoro, venivano ispezionati nel Jourhaus o tutti i prigionieri di un Kommando di lavoro, oppure alcuni detenuti, che erano stati scelti.

 

Franzuski

Espressione dei detenuti polacchi e russi, utilizzata per indicare prigionieri francesi.

 

Freitod

Espressione delle SS; nel KLM c'erano le seguenti tipologie di suicidio: "Freitod per impiccagione, per mezzo della recinzione elettrificata, a causa d'incidente (l'essere investiti da un veicolo), a causa di problemi medici, a causa di un salto nel vuoto, a causa di una caduta da un dirupo" e "Freitod per affogamento".

 

G

Gaswagen

Un autocarro a furgone, chiuso ermeticamente, nel quale i detenuti, durante il viaggio da Mauthausen a Gusen e da Gusen a Mauthausen, venivano assassinati. Dal momento che il tragitto era troppo breve, questo metodo di sterminio non ebbe molto successo. Dopo numerosi viaggi, questo metodo di sterminio non fu più usato (primavera 1942). I prigionieri slavi chiamavano l'autocarro "Duschogubka", gli altri detenuti "Fantomas" oppure anche "Miena"; l'autocarro sopracitato fu scambiato spesso per un camion, che trasportava alcuni nuovi arrivati oppure cadaveri, dalla stazione di Mauthausen al lager.

 

Gebet

Un'espressione dei detenuti, che indicava il fatto di aver confessato durante l'interrogatorio, oppure di aver ammesso qualcosa.

 

1 Ge

Abbreviazione ufficiale, per indicare una sentinella delle SS armata.

 

Geheimnistrager

Espressione delle SS, utilizzata per indicare detenuti-funzionari dirigenti e anche i detenuti del crematorio e del Kommando di Bunker (factotum).

 

Genesungslager

Nome in codice ufficiale delle SS, utilizzato per indicare il lager III nel KL ove, il 19 aprile 1945, furono concentrati detenuti fisicamente deboli, per poi essere uccisi nella camera a gas.

 

Genesungstransport

Nome in codice ufficiale delle SS, utilizzato per indicare i trasporti di detenuti nella camera a gas del castello di Hartheim.

 

GESTAPO-Juden

Espressione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare detenuti ebrei, che erano stati internati da un ufficio o direzione della GESTAPO nel KLM, e che erano stati notificati da un ordine di arresto per motivi di pubblica sicurezza. Confronta con "Transport-juden".

 

Glaspapier

Per la pulitura delle cassette degli utensili, i detenuti ricevettero, a Mauthausen e a Gusen, di tanto in tanto, carta vetrata (fino all'inizio del 1944). Questa attività apparteneva ai maltrattamenti del lager.

 

Gnadenschuß

Dopo l'esecuzione, il direttore della sentenza capitale somministrava alle vittime, che non erano ancora decedute, un colpo di grazia alla tempia con la pistola.

 

Granucha

Espressione dei detenuti (attinta dalla lingua spagnola), con significato di amico, camerata, tuttavia anche di persona smaliziata ed intelligente.

 

G'streifte

Espressione, utilizzata dalla popolazione per indicare i detenuti di Mauthausen; si riferiva all'abbigliamento gessato dei detenuti.

 

Gut verstehen - nix verstehen?

Domande, che venivano poste da quasi tutti i detenuti a quelli che parlavano altre lingue. Dopo la formulazione di ogni frase, si chiedeva o "gut verstehen" oppure "nix verstehen".

 

Gymnastik

Espressione delle SS, utilizzata per indicare esercitazioni ginniche forzate, che erano state ordinate, come il rotolarsi a terra, lo strisciare, il saltare, ecc.. Nell'uso linguistico quotidiano dei detenuti, "Gymnastik" significava il fatto di rispondere, durante un interrogatorio, in modo tale da suscitare l'impressione di essere innocenti, salvando pertanto la propria vita.

 

H

Hackfleisch

Espressione delle SS, utilizzata per indicare pesanti maltrattamenti.

 

Häfenbruder

Espressione, utilizzata dai detenuti viennesi, per indicare i criminali.

 

Hasenhüpfen

Espressione delle SS, utilizzata per indicare una "caccia ai detenuti", che aveva luogo sulla piazza dell'appello, utilizzando cani addestrati; le vittime dovevano strisciare carponi, saltare qua e là, rannicchiati.

 

Hasenjagd

Espressione delle SS, utilizzata per indicare rastrellamenti, riguardanti detenuti, che erano fuggiti.

 

Hau ab

Espressione delle SS. Ordine di allontanarsi, o meglio di "sparire". Anche detenuti tedeschi utilizzarono questa espressione.

 

Haudegen

Nome in codice, utilizzato ufficialmente dalle SS, per indicare l'esecuzione per mezzo della ghigliottina.

 

Heckenschützen

Espressione delle SS, utilizzata per indicare detenuti polacchi, che vennero internati negli anni 1940 e 1941.

 

Heil-und Pflegeanstalt Ybbs a. d. Donau

Nome in codice, utilizzato per indicare l'impianto di gassatura di Hartheim.

 

Heilbare und Unheilbare

Espressione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare detenuti selezionati. I prigionieri venivano alloggiati nelle baracche e suddivisi in "curabili" (nella stanza A) ed in "incurabili" (nella stanza B).

 

Heini

Parola di insulto dei Capos. Riguardava i detenuti che, in base al giudizio di coloro che offendevano, non si erano comportati adeguatamente e con abilità durante il lavoro.

 

Himbeerpflücker

Nome in codice delle SS, utilizzato per indicare colonne di malati e di invalidi che, a volte, provvisti di contenitori di latta, venivano mandati a raccogliere bacche, per poi essere, in realtà, fucilati "auf der Fluche'.

 

Himmelfahrtskommando

Espressione dei detenuti e delle SS, utilizzata per indicare gruppi di prigionieri, che dovevano essere liquidati (come, ad esempio: malati, invalidi oppure fisicamente deboli), tuttavia utilizzata anche per indicare quei Kommandos di lavoro, che si occupavano del recupero di proiettili inesplosi (1945).

 

Himmel-Herrgott-Sakrament

Si tratta di una imprecazione, spesso utilizzata dagli appartenenti alle SS, di origine bavarese. A volte questa imprecazione fu utilizzata come espressione di una piacevole sorpresa.

 

Himmelhund

Parola d'insulto delle SS.

 

Himmelkommando

Vedi:

"Himmelfahrtskommando" e "Himbeerpflücker"

 

Himmlerstraße

Denominata anche Heinistraße. Espressione dei detenuti tedeschi, utilizzata per indicare una striscia sul capo dei detenuti, rapata a zero, della larghezza di circa 3 cm. Questa striscia partiva dalla fronte per raggiungere la nuca, ed era stata probabilmente ordinata da Himmler. Vedi anche "Lausrinne oder-straße".

 

Hispanier

Espressione dei detenuti polacchi e russi, utilizzata per indicare gli spagnoli.

 

Hiwis

Espressione delle SS, utilizzata per indicare gli ex-prigionieri di guerra sovietici, che prestavano servizio nell'esercito tedesco. Vedi anche "LeV.".

 

Holzkopf

Parola di insulto delle SS, utilizzata tuttavia anche dai detenuti eminenti.

 

Holznarkose

Espressione dei detenuti e delle SS. Gli infermieri-detenuti colpivano, con uno zoccolo di legno oppure con un altro oggetto, la testa di quel detenuto, che doveva essere operato. Quando la vittima, a causa dei colpi, sveniva, l'operazione iniziava (anni 1940 e 1941, Revier).

 

Holzpantinen

Tipo di calzatura, utilizzata dai detenuti.

 

1 Hu

Abbreviazione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare un Führer, responsabile dell'addestramento dei cani.

 

Hurensohn

Si tratta di un insulto particolarmente comune tra le SS.

 

I

Im Gleichschritt, marsch

Grido dei Capos, rivolto al Kommando, eseguito all'inizio delle marce.

 

Immer gucken

Un segnale d'allarme dei detenuti spagnoli, che con ciò avvisavano di osservare attentamente la zona circostante, per non essere sorpresi da un appartenente alle SS, oppure da un Capo.

 

Industriehof

Sezione di una fabbrica, che si trovava nelle dirette vicinanze del lager di Gusen.

 

Intelligenzler

Espressione delle SS, per indicare detenuti polacchi e cechi che, a causa di problemi alla vista, portavano occhiali. Coloro che portavano occhiali venivano odiati dalle SS (1940-1942), poiché in questo modo essi esibivano "un difetto fisico" e, per giunta, si presentavano come intellettuali. Pertanto i "portatori di occhiali con montatura in corno" furono maltrattati in modo particolarmente sadico rispetto ai comuni detenuti. Solamente nel caso in cui i "ciechi" appartenessero al gruppo delle persone eminenti, oppure fossero detenuti tedeschi ed austriaci, "un portatore d'occhiali" poteva vivere senza rischi particolari. "Intelligenzler" aveva il significato, nel KLM, di un essere inferiore, sgradevole, se non addirittura ritardato dal punto di vista mentale.

 

Interessengebiet

Terreno, amministrato dalle autorità del lager, che si trovava intorno al campo di concentramento. Per quanto riguarda Mauthausen, questo territorio era rappresentato dalle cave di pietra, dal Frellerhof, dalle fabbriche e dai prati, nonché dal bosco, che si trovava nelle dirette vicinanze del KL.

 

Invaliden

Espressione del lager, utilizzata per indicare detenuti malati e deboli, che dovevano essere uccisi come "gente senza valore".

 

J

Jourhaus

Ufficio degli organi delle SS, localizzato nella torre, che si trovava presso l'entrata principale del lager dei detenuti.

 

Jordan-Panzer vor!

Espressione dei Capos e delle SS, utilizzata durante i massacri dei detenuti ebrei. Così, ad esempio, quando i detenuti ebrei furono utilizzati nei lavori di costruzione del Krankenlager, chiamato Loren, vennero incitati alla corsa, per mezzo di tale grido ingiurioso (1941-1942).

 

Judas

Espressione dei detenuti e delle SS, utilizzata per indicare uno "spioncino" delle porte del bordello, delle celle del bunker e della camera a gas.

 

Juden!

"Chi è responsabile della nostra disgrazia? Gli ebrei!". Normalmente durante la marcia dei Kommandos di lavoro, e nel momento in cui le colonne passavano dinanzi agli appartenenti alle SS, i Capos del Kommando degli ebrei chiedevano a voce alta: "Chi è responsabile della nostra disgrazia?". I detenuti ebrei dovevano rispondere, gridando, esattamente: "Ebrei!", oppure anche "gli ebrei!" (194l/42).

 

Julfest

Al posto della celebrazione della festività natalizia, su ordine di Himmler, RFSS, fu festeggiato un cosiddetto "Julfest" (festa del solstizio d'estate). In seguito al Julfest, venivano distribuiti a determinati appartenenti alle SS, doni cerimoniali del RFSS come, ad esempio, distintivi, anelli d'onore delle SS, pugnali d'onore del RFSS, raffigurazioni di cavalieri, ecc..

 

Junge

Definizione dei detenuti, per indicare giovani o bambini, che alcuni anziani di blocco e potenti Capos utilizzavano come personale di servizio, oppure come "oggetti di piacere".

 

K

Kader

Espressione dei detenuti comunisti, utilizzata per indicare i funzionari di grado superiore del loro partito, che erano stati internati nel lager.

 

Kalter Arsch

Espressione dei detenuti e delle SS, utilizzata per indicare deceduti, oppure per minacciare qualcuno di morte; si diceva "ti verrà il culo freddo".

 

Kaminfeger

Espressione delle SS, utilizzata per indicare detenuti deboli o malati. Con ciò si indicava il fatto che i cadaveri dei detenuti in questione, sarebbero stati bruciati rapidamente nel crematorio e che "sarebbero stati dispersi velocemente attraverso il camino".

 

Kaminfutter

Questo termine ha lo stesso significato di "Kaminfeger".

 

Kaninchenfleisch

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare la carne di gatto.

 

Kantine

Ufficio di distribuzione (situato nel lager) di merce di scarto, che poteva essere comprata, a volte, dai detenuti, inizialmente con denaro, successivamente con i cosiddetti "tagliandi-premio".

 

Kanzeljuden

Insulto delle SS, che riguardava i preti.

 

Kaputt gehen

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare la morte.

 

Kartoffelpuffer

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare una omelette, fatta di patate crude grattugiate, che poteva essere ordinata da alcune persone eminenti del lager.

 

Kartoschki

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare le patate e attinta dalla lingua russa.

 

Kassiber

Scritto segreto dei detenuti, indirizzato ad altri prigionieri (eventualmente nel bunker) oppure a familiari. La corrispondenza clandestina veniva punita, senza eccezione, con la morte.

 

Kessel

Espressione dei detenuti e delle SS. Recipiente per il cibo, costituito inizialmente da legno, successivamente da una lamiera d'acciaio nera.

 

King-Kong

Espressione dei detenuti, per indicare l'anziano di lager, di nome Magnus Keller, che si trovò a Mauthausen, Ebensee e a Gunskirchen.

 

Kippe

Espressione delle SS e dei detenuti, che indicava il mozzicone delle sigarette.

 

Klagemauer

Muro, che si trovava presso il Jourhaus, ove i prigionieri, dopo l'arresto, venivano disposti con il viso rivolto contro la parete.

 

Klauen

Espressione dei detenuti, con significato di "rubare". Principalmente significava furto tra i detenuti. Questa espressione fu utilizzata principalmente da tedeschi.

 

Kluft

Espressione dei detenuti. Indumenti dei detenuti.

 

Klutschnik

Espressione dei detenuti. Custode delle chiavi del cosiddetto Kriegsgefangenenlager (lager dei prigionieri di guerra) e, successivamente, della Quarantena.

 

Kohldampf

Espressione dei detenuti tedeschi, utilizzata per indicare la fame.

 

Kommandanturarrest

Definizione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare l'edificio del Lagerarrest, chiamato anche bunker oppure cella.

 

Kommando aufgelöst

Comunicazione di un Capo, al momento del suo rientro nel lager, nel caso in cui tutti i detenuti del suo Kommando di lavoro fossero stati picchiati a morte oppure fucilati.

 

Kommissare

Espressione delle SS, utilizzata per indicare l'Intellighenzia sovietica, proveniente dalle fila dei prigionieri di guerra (1941/42).

 

Konserve

Espressione dei medici delle SS, utilizzata per indicare detenuti malati oppure sani, che erano stati prescelti nel Revier (reparto ospedaliero normale), nel Sonderrevier (reparto ospedaliero speciale), oppure nel Sanitätslager (lager infermieristico), per operazioni sperimentali eseguite dai medici delle SS. Anche alcuni cadaveri, preparati chimicamente, furono chiamati "Konserven".

 

Konstellation

Chiamata anche "konstellaca". Nome in codice dei detenuti; una domanda, riguardante il tipo di comportamento del corpo di sorveglianza delle SS (in un determinato Kommando di lavoro, nella baracca, oppure nel Jourhaus). Con alcuni appartenenti alle SS, era più facile (meno pericoloso) "organizzare" qualcosa e, se nel Jourhaus prestavano servizio appartenenti alle SS "non particolarmente zelanti", si potevano introdurre di nascosto nel lager, indumenti e generi alimentari. La domanda era, così, formulata: "Konstellaca?" e la risposta: "gut" (bene), oppure "nix gut" (non bene).

 

Krematoriumreif

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare detenuti fisicamente deboli e malati.

 

Kretiner

Espressione delle SS, utilizzata per indicare detenuti malati e deboli.

 

Kugel-Aktion

Espressione ufficiale della Gestapo, utilizzata per indicare l'esecuzione capitale di alcune categorie di detenuti, per mezzo della fucilazione. L'abbreviazione era "K-Aktion" (Azione K).

 

Kuhtreiber

Nome in codice dei detenuti, utilizzata per indicare l'Armata Americana.

 

Kugelfang

Un pendio, che si trovava presso il luogo di fucilazione, di fronte al Blocco nr. 20.

 

Kurvi syn

Un insulto dei detenuti slavi, che significava "il figlio di una puttana".

 

Kuttenscheißer

Insulto delle SS, utilizzato per indicare i preti, gli ecclesiastici e i monaci.

 

Kyffhäuser

Espressione delle SS, utilizzata per indicare appartenenti alle SS che, nell'anno 1939, furono incorporati nelle Schutzstaffeln, provenendo dall'Associazione Kyfthäuser. Nella gerarchia dell'ordine delle SS, gli ex-appartenenti all'Associazione Kyfthäuser rappresentavano una sezione supplementare della squadra originaria delle SS all'interno del lager.

 

L

Lagerältester

Espressione delle SS e dei detenuti. La seconda funzione più importante dei detenuti, nel KL di Mauthausen.

 

Lagerlatrine

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare informazioni di diverso tipo, per la maggior parte ottimistiche, che passavano da persona a persona e, normalmente, non corrispondevano a verità. Nella confusione linguistica di Mauthausen, accadeva spesso che, in seguito a una traduzione errata, le notizie più irreali si propagassero con velocità fulminea.

 

Lagerschreiber

Espressione delle SS e dei detenuti. Funzione, svolta dai detenuti, nel KLM.

 

Lagerstraße

Spazio, che si trovava tra le baracche.

 

Läufer (Lagerläufer)

Un detenuto, che si trovava nel Jourhaus e che era incaricato, da parte delle SS, di svolgere compiti di diverso genere. Le comunicazioni degli ordini verbali dovevano avvenire "di corsa".

 

Laufschritt

Determinate categorie di detenuti - soprattutto di appartenenti alla compagnia di punizione - dovevano, a volte, eseguire il loro lavoro "di corsa".

 

Lauskontrolle

Più volte al mese, di sera, i detenuti venivano sottoposti ad un controllo su un'eventuale infestazione da pidocchi.

 

Lausrinne

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare le rasature dei capelli, a forma di striatura. Vedi anche "Himmlerrinne, oppure Himmlerstraße".

 

Leichenzüchter

Espressione dei detenuti. Detenuti malati, che giacevano sul secondo oppure terzo piano di un letto a castello, nel reparto ospedaliero speciale, oppure nel lager infermieristico e che non annunciavano il decesso del loro camerata, ricevendo, al posto del morto, il cibo per un determinato periodo: vale a dire, ricevevano una doppia porzione di cibo. Tali malati furono chiamati "Leichenztüchter".

 

LeV.

Abbreviazione delle SS, utilizzata per indicare "Landeseigene Verbände" (Associazioni Federali della propria nazione): per la maggior parte si trattava di ex-prigionieri di guerra sovietici, che prestavano servizio nell'esercito tedesco. Vedi HiWi e Lubliner.

 

Links, zwei, drei

Grido dei Capos, affinché i Kommandos di lavoro marciassero a passo.

 

Loch in der Birne

Espressione delle SS e dei detenuti. Significava essere uccisi con un colpo di arma da fuoco alla testa, oppure essere feriti al cranio.

 

Los, los

Un ordine usuale delle SS e dei Capos, utilizzato per indicare l'inizio del lavoro.

 

Löwenzaun

Anche "Löwengitter". Una espressione dei detenuti, utilizzata per indicare un passaggio protetto da grate metalliche, che conduceva alla costruzione di gallerie ad Ebensee, Peggau e Leibnitz.

 

Lubliner

Espressione delle SS, per indicare ex-prigionieri di guerra sovietici, che combattevano nell'ambito dell' esercito tedesco e che erano stati trasferiti nel KLM, in seguito a gravi ferite, come invalidi (provenienti dal KL di Majdanek presso Lublin).

 

M

Makkaroni

Espressione offensiva dei detenuti, utilizzata per indicare prigionieri italiani.

 

Mamatschi

Deriva dalla canzone "Mamatschi, regalami un cavallino ...". Con ciò erano indicati quei detenuti più anziani, che si occupavano di detenuti più giovani - a volte omosessuali -.

 

Margarine

Ogni domenica sera, dovevano essere assegnati ad ogni detenuto, 25 gr. di margarina.

 

Marmelade

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare tracce di sangue, sparse dopo i maltrattamenti.

 

Marmeladinger

Vezzeggiativo, utilizzato per indicare un detenuto spagnolo, che era stato sorpreso durante il furto di un secchio, contenente 3 kg. di marmellata e che per questo, dovette mangiare l'intero contenuto, ingurgitandolo in un colpo. Egli prestò servizio, per anni ed anni, nel bunker, come factotum.

 

Maus

Nome in codice delle SS, utilizzato per indicare il figlio dell'Amministratore del Reich ungherese, Horthy, che si trovava, dall'autunno del 1944, nel Lagerarrest.

 

Miena

Autocarro furgonato, chiuso ermeticamente, adibito al trasporto di detenuti particolari. Spesso "Miena" fu utilizzato per il trasferimento di quei detenuti, che giungevano alla stazione di Mauthausen e che venivano trasferiti direttamente nel bunker (Arrest), per essere liquidati.

 

Mekka

Nome in codice dei detenuti comunisti, utilizzato per indicare Mosca, l'Internazionale Comunista oppure il Partito Comunista dell'UdSSR.

 

Mischka

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare ciotole per il cibo.

 

Milde Sorte

Marca di sigarette, che venivano vendute ai detenuti.

 

Miserabliger

Insulto delle SS, utilizzato per indicare detenuti affamati oppure malvestiti.

 

Mistbiene

Insulto delle SS, rivolto a detenuti o persone che, secondo il giudizio delle SS, erano disonesti, falsi e crudeli.

 

Most

Una bevanda alcolica, richiesta dai detenuti eminenti. Fu introdotta clandestinamente nel lager, da parte di quei detenuti, che lavoravano all'esterno del KZ.

 

M-Träger

Si trattava di alcuni detenuti SV criminali (a custodia per motivi di sicurezza), che erano stati condannati a causa di assassinio, di pesanti crimini sessuali oppure a causa di incendio colposo e che, pertanto, erano stati internati nel lager; dovevano portare, al di sotto del loro simbolo di riconoscimento verde, una "M" ben visibile.

 

Muselmann

Detenuto affamato e completamente privo di forze. Una definizione delle SS, che fu utilizzata anche dai prigionieri. Vedi anche "Kretiner" oppure "Schwimmer". Il modo di camminare insicuro dei detenuti, completamente spossati, i loro movimenti delle mani e l'inclinazione del corpo in avanti, risvegliavano l'impressione che i detenuti pregassero nel rito musulmano. Da ciò deriva probabilmente l'espressione "musulmano".

 

Mutterlager

Definizione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare il lager principale di Mauthausen.

 

Mützen ab - Mützen auf

Ordine, impartito durante l'appello.

 

N

Nachschlag

Espressione dei detenuti, indicante una seconda porzione di cibo, assegnata dal responsabile di blocco.

 

Nachtruhe

Il periodo di tempo compreso tra le ore 21,00 e le ore 4,45.

 

Natürliche Auslese

Espressione delle 55, utilizzata per indicare una decimazione sistematica e consapevole, attuata costringendo i prigionieri ad eccessive prestazioni di lavoro, soprattutto i detenuti della "Quarantena" (dal 1940 al 1943). Alcuni detenuti politici si riferivano, con l'espressione "natürliche Auslese" (se­lezione naturale), alle SS e volevano esprimere il concetto secondo il quale gli appartenenti alle SS rappresentavano la selezione naturale del popolo tedesco.

 

Neuzugang

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare detenuti giunti da poco tempo nel lager. Dopo due o tre giorni, il "Neuzugang"diventava un "Zugang".

 

Niemec

Espressione dei detenuti polacchi, utilizzata per indicare detenuti tedeschi.

 

Niete

Espressione delle SS, utilizzata per indicare detenuti che, o a causa della costituzione fisica, oppure per altri motivi, non erano totalmente utilizzabili nel lavoro. "Nieten" fu anche la denominazione di quei detenuti, che non erano nella condizione di "organizzare" o rubare oggetti di uso comune oppure generi alimentari, commissionati dagli appartenenti alle SS.

 

Nix camela - nix travacho

Espressione dei detenuti tedesco-spagnoli, con il significato di: "niente lavoro - niente cibo!"

 

Nix travacho, du gucken

Espressione dei detenuti tedesco-spagnoli, con il significato di: "non lavorare molto e osservare se l'appartenente alle SS oppure il Capo stanno guardando". Infatti molto lavoro significava, nel KLM, la morte.

 

Nutte

Espressione delle SS, utilizzata per indicare le prostitute.

 

O

Obercapo

Espressione dei detenuti e delle SS, utilizzata per indicare il primo detenuto con compiti direttivi, che si trovava nei Kommandos di lavoro numericamente più importanti. L'Obercapo esisteva solamente nei luoghi ove si trovavano numerosi Capos.

 

Obozow

Espressione dei detenuti polacchi, utilizzata per indicare il lager.

 

Orden

Con ciò ci si riferiva a lavagne, con scritte infamanti, che i detenuti, fuggiti e ricatturati, dovevano portare prima dell'esecuzione capitale.

 

Organisieren

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare il furto, soprattutto di generi alimentari e di oggetti riguardanti l'abbigliamento.

 

P

Pacholek

Insulto dei detenuti polacchi, con significato di servitore, ragazzo oppure garzone, nel linguaggio usato normalmente nel lager "detenuto privo di nerbo morale".

 

Pallawatsch

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare la confusione linguistica del lager; deriva dal dialetto viennese.

 

Papirosa

Espressione dei detenuti russi, utilizzata per indicare una sigaretta.

 

Paraschutist

Espressione delle SS, utilizzata per indicare i detenuti, che venivano gettati giù dal muro della cava di pietra.

 

Partisan

Espressione delle SS, utilizzata per indicare i detenuti jugoslavi.

 

Patschke

Definizione, derivata dalla lingua polacca, utilizzata per indicare pacchetti di generi alimentari (Paczka). Questa espressione fu utilizzata, nel lager, anche da non polacchi.

 

Paulino

Un detenuto spagnolo, che svolgeva il ruolo di boxeur sulla piazza dell'appello, normalmente di domenica pomeriggio. Dal momento che usciva vittorioso dallo scontro con gli avversari tedeschi, veniva sostenuto e glorificato dai prigionieri non tedeschi.

 

1 Pi

Abbreviazione ufficiale, utilizzata per indicare un sottufficiale delle SS. Il sottufficiale era armato solamente di una pistola e, pertanto, l'abbreviazione è "Pi".

 

Polack

Espressione delle SS, utilizzata per indicare i polacchi; tuttavia ha anche un significato generale, riferito a tutti gli slavi.

 

Polenschwein, Polensau, polnischer Sauhund

Insulto delle SS, rivolto ai detenuti polacchi.

 

Postenkette

Espressione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare le sentinelle delle SS, disposte intorno al lager. Vi era una grande catena di postazioni e una piccola catena di postazioni.

 

Pramienscheine

Buoni-tagliando, introdotti dalle SS, nell'anno 1943.

 

Prominenter

Detenuto-funzionario, oppure detenuto speciale. Le persone eminenti disponevano di diritti speciali come, ad esempio, quello di vivere nel Blocco nr. 2, oppure di dormire nella stanza di soggiorno, ove i letti erano provvisti di lenzuola. Essi avevano numerose possibilità di "organizzare" porzioni extra di cibo; alcuni potevano avere un taglio di capelli normale, e tutti erano vestiti in modo migliore.

 

Prominentenblock

Baracca dei prigionieri per i detenuti-funzionari, oppure per il personale di servizio delle SS. Nel KLM si trattava del Blocco nr. 2, a Gusen dei Blocchi nr. 1 e nr. 2.

 

Puff

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare il bordello del lager.

 

Q

Quarantäne

Una serie di determinate baracche del lager centrale e di quello di Gusen, ove solamente i nuovi arrivati venivano alloggiati, allo scopo di constatare se fossero portatori di una malattia contagiosa. I nuovi arrivati rimanevano nella Quarantena dai 14 ai 21 giorni e venivano "selezionati" su posti di lavoro isolati: i detenuti deboli e anziani venivano picchiati a morte oppure fucilati e i rimanenti, dopo la fine del periodo di quarantena, venivano trasferiti in un'altra baracca oppure in un lager secondario.

 

R

Rabbiner

Espressione delle SS, utilizzata per indicare ebrei ortodossi.

 

Rabotaj pomalu oder nur "pomalu"

Espressione dei detenuti polacchi e russi, indicante l'ordine seguente: "lavorare lentamente".

 

Rapportführer

Un sottufficiale delle SS, al quale erano sottomessi i Führer di blocco delle SS, e che era responsabile del silenzio e dell'ordine nel lager dei detenuti.

 

Reichsheini

Espressione dei detenuti politici tedeschi, utilizzata per indicare il Reichführer delle SS e della Polizia Heinrich Himmler.

 

Revier

Definizione ufficiale, utilizzata per indicare l' ospedale del lager.

 

Ringe

Nel "muro del pianto", presso il Jourhaus, erano cementati anelli di ferro, ai quali alcuni detenuti venivano legati.

 

Rosaroter

Definizione dei detenuti, utilizzata per indicare un detenuto omosessuale (poiché gli omosessuali portavano un triangolo rosa-rosso).

 

Roter

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare un detenuto polacco (poiché i politici portavano un triangolo rosso).

 

Rost umbauen

Espressione delle SS e dei Capos. Quando detenuti fisicamente forti oppure grassi venivano internati nel lager, spesso venivano derisi, a causa del loro peso, dagli appartenenti alle SS oppure dai Capos. Consueta era l'osservazione: "Per te toglieremo la ruggine". La parola "Rost" (ruggine) è qui usata metaforicamente, indicando, in realtà, la grata del forno crematorio.

 

Rübe

Espressione delle SS, per indicare la testa. "Rübe verlieren" (letteralmente "perdere la testa") significava "essere uccisi".

 

Ruhe!

Espressione dei detenuti del personale di blocco. Un ordine, che veniva dato numerose volte durante il giorno. Così, ad esempio, in occasione della colazione, in bagno (mentre i detenuti si lavavano), a mezzogiorno durante il pranzo, di sera durante la ripartizione del pane, ed infine alle ore 21,00, quando veniva ordinato il silenzio. Questo termine fu utilizzato anche come segnale d'allarme.

 

Rund geht's

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare maltrattamenti, oppure vessazioni di massa.

 

Runde

Alcuni gruppi di detenuti, per motivi penali, venivano "cacciati" in cerchio, sulla piazza dell'appello. I prigionieri dovevano girare intorno, strisciare carponi sul pavimento e saltare. L'atto di essere cacciati in cerchio, fu chiamato "Runde". Vedi anche "Sport".

 

Russenlager

Inizialmente il lager per i prigionieri di guerra (che includeva le Baracche dalla nr. 16 alla nr. 19) fu chiamato "Russenlager" (il lager dei russi); successivamente questa definizione fu assegnata al Sanitätslager (lager infermieristico), costruito sotto il lager principale.

 

Russki

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare i prigionieri sovietici.

 

RU

Annotazione non ufficiale delle SS e della GESTAPO, con il significato di "Rückkehr unerwünscht" (ritorno indesiderato).

 

S

Saboteur

Espressione delle SS, utilizzata per indicare inabili al lavoro, oppure detenuti anziani, che vennero assassinati.

 

Sack

Insulto delle SS, per designare soprattutto detenuti deboli.

 

Säckel

Espressione del Comandante di lager Ziereis, utilizzata per indicare determinati detenuti, da lui posti in condizioni di privilegio.

 

Sanatorium

"Sanatorio dei detenuti Ischl", "Sanatorio di Dachau", "Sanatorio dei detenuti Ybbs sul Danubio" erano nomi in codice, per designare Hartheim.

 

Sardinen

I nuovi arrivati nelle baracche della quarantena venivano disposti a sardine, prima di dormire. Si dovevano distendere in modo tale da alternare testa e piedi.

 

Sauna

Espressione delle SS, utilizzata per indicare il sollevamento dei detenuti, che erano appesi ai pali o alle traverse. La vittima sudava e, pertanto, nacque la definizione di "Sauna".

 

Saujude, Sautscheche, Sauschweine, Saupolack

Insulti tipici delle SS.

 

SB

Abbreviazione ufficiale, con il significato di trattamento speciale; il detenuto in questione doveva essere ucciso.

 

Scheißer

Espressione delle SS e dei detenuti; malati di dissenteria.

 

Scheißerkolonne

In questo modo fu denominata una parte della compagnia di punizione, che si trovava a Gusen negli anni 1940 e 1942, e che era stata impiegata per la pulizia delle fosse, piene di feci. Questi detenuti, negli anni 1940 e 1941, spesso ebrei, dovevano lavorare nudi e rappresentavano, in questo modo, uno "spettacolo divertente" d'umiliazione per gli appartenenti alle SS. Tuttavia, dal momento che coloro che erano impiegati in questo lavoro, venivano meno maltrattati di coloro che si trovavano nella compagnia di punizione e che, pertanto, erano costretti a lavorare nella cava di pietra, la pulitura delle fosse delle feci era considerata un'agevolazione.

 

Schlag

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare una porzione di cibo: un mestolo di cibo oppure di caffé.

 

Schlawiner

Espressione delle SS. Fu utilizzata come insulto, tuttavia significava anche "furbo, saputello, astuto" e, con ciò, non venivano indicati solamente i detenuti slavi.

 

Schmalzkopf

Insulto degli appartenenti alle SS di origine tedesca.

 

Schmuckstück

Espressione delle SS e dei detenuti, per indicare detenuti particolarmente laceri, sporchi, oppure malati. Normalmente i nuovi arrivati, che venivano trasportati per intere settimane nei vagoni adibiti a bestiame, tuttavia a volte anche prigionieri, che si trovavano nel lager già da lungo tempo, e che si erano abbandonati totalmente al proprio destino, furono chiamati "gioielli".

 

Schmutzfink

Insulto delle SS, utilizzato nei confronti dei detenuti che, secondo il giudizio delle SS, non erano "puliti", oppure che avevano compiuto un'azione riprovevole.

 

Schonzettel

Definizione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare un certificato, emesso dal medico delle SS, che forniva al detenuto la possibilità di lavorare da uno a sette giorni nella sua baracca abitativa.

 

Schrank Vedi "Spind".

 

Schtubovi

Espressione dei detenuti polacchi e russi, utilizzata per indicare l'anziano di Stube.

 

Schupo

Abbreviazione per "Polizia di Pubblica Sicurezza", organi di Polizia in uniforme, che scortavano i detenuti durante il tragitto alla stazione di Mauthausen, oppure nel lager.

 

Schüssel

Recipienti per il cibo dei detenuti.

 

Schutzhaft

Espressione della Gestapo, utilizzata per indicare il tipo di arresto (limitato oppure illimitato).

 

Schwarzer

Definizione dei detenuti, utilizzata per indicare i prigionieri asociali, poiché portavano un triangolo nero, come riconoscimento.

 

Schweinehund

Un insulto molto usuale delle SS.

 

Schwimmer

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare detenuti particolarmente deboli dal punto di vista fisico, che a causa del loro stato barcollavano, inciampavano, tentando di aggrapparsi a qualcosa. Tutti questi movimenti risvegliavano l'impressione che tali persone compissero movimenti tipici del nuoto. Vedi anche "Muselmänner".

 

Schwung

Definizione delle SS e dei detenuti. Garzoni detenuti, attivi presso i Führer superiori.

 

Senorita

Inizialmente si trattava di una definizione, utilizzata dai detenuti spagnoli e successivamente da altri, per indicare giovani, che venivano usati da detenuti-funzionari omosessuali, come oggetti di piacere. Vedi anche "Junge".

 

Siebzehnter- Mai-Geborener

Un'espressione, che veniva utilizzata principalmente da detenuti tedeschi e che riguardava un pri­gioniero condannato secondo il § 175 del codice penale tedesco, a causa di omosessualità, oppure per motivi di prevenzione.

 

Simulanten

Un insulto spesso usato dagli appartenenti alle SS, nei confronti di detenuti malati e fisicamente deboli. I detenuti, che si erano registrati per una visita medica erano "Simulanten".

 

Simulantenkommando

Definizione delle SS, utilizzata per indicare determinati Kommandos di lavoro, che non lavoravano in modo intenso; tuttavia anche per designare Kommandos di lavoro, costituiti da malati e deboli.

 

Sondermischung

Tipo di sigarette, che venivano vendute ai detenuti.

 

Sonderbau

Espressione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare il bordello, la camera a gas, gli impianti del crematorio e la prigione del lager.

 

Sonderhäftlinge

Espressione delle SS. Detenuti privilegiati del grado di lager I, che furono internati nel grado III, ovvero nel lager di Mauthausen.

 

Sonderrevier

Un cosiddetto edificio ospedaliero (Blocco nr. 19 e nr. 20).

 

Sonnenaufgang

Nome in codice dei detenuti politici, di origine tedesca ed austriaca, utilizzato per indicare la liberazione, la vittoria sull'esercito tedesco, oppure la sconfitta del fascismo tedesco.

 

Spaniak

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare detenuti spagnoli.

 

Spanier gut – Alemania (oder Niemec) nix gut

Espressione dei detenuti, che significava ciò che segue: "I detenuti-funzionari spagnoli, presenti nel lager, sono persone per bene, mentre i tedeschi e gli austriaci non sono per bene (non sono degni di fiducia)".

 

Spielkasten

Espressione dei detenuti, tipica della Germania settentrionale, utilizzata per indicare una fisarmonica.

 

Spatz

Soprannome di Spatzenegger, Hauptscharführer e Kommandoführer nella cava di pietra di Wiener Graben.

 

Speckjäger

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare prigionieri, che evitavano un lavoro pesante, oppure che venivano sorpresi in un qualche furto. All'interno del collettivo dei detenuti, lo "Speckjäger" era considerato come un elemento asociale e non cameratesco, mentre gli appartenenti alle SS e alcuni criminali tedesco-austriaci vedevano in lui un prigioniero, che lottava senza remore, per la sopravvivenza. Detenuti-funzionari, particolarmente forti fisicamente, furono chiamati a volte, dagli ufficiali delle SS, scherzosamente "Speckjäger". Alcuni detenuti polacchi e cechi chiamavano quegli appartenenti alle SS, che lavoravano nell'ufficio della posta, che controllavano i pacchetti di generi alimentari e che rubavano generi preziosi (tra i quali anche speck), "Speckjäger".

 

Spind

Una cassetta di legno dalla forma allungata, posta in alto, che si trovava nella stanza adibita a soggiorno, messa a disposizione di 4-6 prigionieri, ove venivano custoditi alcuni utensili dei detenuti.

 

Sport

Espressione delle SS, utilizzata per indicare esercitazioni ginniche punitive, come il correre in cerchio, lo strisciare carponi, il saltellare, le flessioni sulle ginocchia (salto della rana), il camminare in posizione di flessione sulle ginocchia (passo dell'anatra), il distendersi, l'alzarsi, ecc..

 

Spritzbach

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare il medico locale delle SS Dr. Krebsbach, poiché assassinava i detenuti con una iniezione di benzina al cuore.

 

Spritzen

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare l'iniezione di un liquido mortale nel cuore.

 

Sprungkarten

Tagliando necessario per entrare nel bordello. Espressione dei detenuti.

 

Svina exkursiona

Combinazione di parole di origine slava, trancese e tedesca, con il significato di "Sau- Exkursion" (escursione del "maiale"). Prima di ogni visita, il lager dei detenuti veniva preparato adeguatamente. La piazza dell'appello doveva essere pulita e deserta. Le sentenze capitali e le fucilazioni "auf der Flucht" non avevano luogo. I visitatori veniva condotti nella cucina dei detenuti, ove poco prima era stato macellato un maiale. Da ciò deriva l'espressione "Sau-Exkursion", sebbene alcuni detenuti intendessero con "Sau" la carne macellata del maiale e altri, i visitatori, oppure gli appartenenti alle SS.

 

SS-Sprüche

In tutte le stanze, su differenti oggetti del lager, la dirigenza delle SS faceva scrivere motti e parole d'ordine:

 

Nelle stanze delle SS:

Il mio onore si chiama fedeltà. Noi non temiamo nessuno al mondo, ci basta il fatto che tutti gli altri temano noi.

Nelle baracche dei detenuti:

C'è una strada per giungere alla libertà. Le sue pietre miliari si chiamano: ubbidienza, diligenza, ordine, pulizia, sincerità, spirito di sacrificio e amore per la patria.

Nella piazza dell'appello a Gusen:

Se giorno o notte, non importa. Lo scampanio risuona. Un segno: inizia il tuo dovere.

Nel crematorio di Ebensee:

Vermi schifosi non devono cibarsi del mio corpo, la pura fiamma deve assaporarmi in un colpo solo; ho sempre amato il calore e la luce, pertanto bruciatemi e non seppellitemi!

Scritte intimidatorie per detenuti fuggiti e ricatturati:

Perchè anelare alla lontananza, quando il bene è così vicino. Sono di nuovo qua! A cavallo del diavolo! Volevo volare via - ora sono di nuovo a casa!

Espressione che, alcuni detenuti (anche coloro che non parlavano la lingua tedesca), su ordine delle SS, dovevano recitare in determinate occasioni:

La scarcerazione dal KZ è la liberazione dell'anima attraverso il camino del crematorio.

 

Steinernes Herz

Apprendisti-scalpellini sovietici avevano ricavato dalla pietra, piccoli cuori. Essi portavano i cuori come talismano al collo e volevano, in questo modo, indicare che il loro fine era quello di essere duri come la pietra, per resistere e non crollare.

 

Stockschläge

Colpi, inferti sul fondo schiena con un nerbo di bue. La vittima doveva contare a voce alta, durante l'esecuzione ufficiale della pena.

 

Streifen

Laccature rosse, di una lunghezza di circa 20-40 cm, situate sul retro delle giacche civili e dei mantelli (dei detenuti) (1943-1945).

 

Strich

Espressione dei detenuti. Una linea divisoria sulla piazza dell'appello, all'altezza dell'Ufficio dello scrivano. Solamente fino a quel punto, i prigionieri passeggiavano, nei momenti liberi, non potendo varcare tale linea poiché nelle vicinanze del suddetto "Strich" si trovavano i cani Asta e Lord, mentre il potentissimo scrivano Leitzinger, che si trovava nell'ufficio suddetto, mandava, senza un motivo ben definito, i detenuti, che a volte oltrepassavano tale linea, nella compagnia di punizione.

 

Stubendienst

Normalmente si trattava di detenuti giovani, ai quali erano stati affidati la pulizia del blocco, il ritiro del cibo, della biancheria, dei vestiti e del materiale combustibile.

 

T

Tachenierer

Espressione delle SS, utilizzata per indicare il servizio relativo alle stanze (A e B) e i detenuti che, secondo il giudizio delle SS, non lavoravano a sufficienza.

 

Taliano

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare prigionieri italiani.

 

Taufe

Un'espressione delle SS, utilizzata per indicare la selezione dei detenuti, che avveniva sul posto di lavoro, durante la quale i deboli venivano fucilati oppure picchiati a morte. I sopravvissuti venivano "generati e partoriti per la seconda volta", nonché "battezzati", Ciò riguardava principalmente i nuovi arrivati, provenienti dalla quarantena.

 

Tempo, Tempo

Espressione delle SS e dei Capos, utilizzata per stimolare i detenuti a lavorare velocemente.

 

Teppert

Espressione dei detenuti, con il significato di stupido, sciocco, limitato e rimbambito. Alcuni detenuti stranieri intendevano, utilizzando la parola "teppert", anche il commettere un errore.

 

Tibetanische Gebetsmühle

Uno strumento di tortura delle SS, costituito da bastoncini di metallo, che venivano disposti tra le dita della vittima e uniti l'uno all'altro, per mezzo di viti, o semplicemente con la mano.

 

Tiger

Definizione dei detenuti, utilizzata per indicare il Capo Müller, che negli anni 1941/42 diresse la costruzione del Krankenlager.

 

Todesblock

Espressione dei detenuti, utilizzata per indicare il Blocco nr. 20.

 

Trage

Espressione dei detenuti. Esistevano due tipi di gerle di legno:

1. Una gerla, di forma simile ad una cassetta, provvista di due manici sul lato frontale e altre due sul lato posteriore, utilizzata per il trasporto di pane, vestiario, ecc.. Questa gerla fu utilizzata anche per l'uccisione di detenuti deboli oppure malati. La gerla veniva deposta sul corpo di un detenuto privo di forze, che veniva ucciso per mezzo del getto di ac­qua fredda di una doccia.

2. Una gerla, che si poneva sulle spalle, dalla forma simile ad una "L", usata per il trasporto di pietre. Queste gerle venivano assegnate ai detenuti della compagnia di punizione.

 

Transport

Espressione ufficiale delle SS, per la creazione di un Kommando, che doveva essere trasferito o in un sottocampo, o in un altro KL, oppure al fine di essere sterminato (camera a gas, Hartheim, iniezione al cuore, "raccoglitori di lamponi", ecc.).

 

Transportjuden

Definizione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare detenuti ebrei, che venivano "trasportati" dal RSHA IV B 4 (rapporto di Eichmann), mentre, di fatto, erano stati scelti per essere assassinati. Una minima parte degli "ebrei da trasporto" fisicamente più forti, fu scelta per essere impiegata in un KL. Tali prigionieri, che provenivano dall'Est, dal giugno del 1944, furono internati nel KLM.

 

Transportkolonne

Espressione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare la colonna dei detenuti-trasportatori. Essi trasportavano pane, vestiti, pietre e anche cadaveri.

 

Travacho

Lavoro; deriva dalla lingua spagnola.

 

Tschik

Mozzicone di sigaretta.

 

Turm

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare entrambe le torri di controllo, che si trovavano presso l'entrata principale. "Stare in piedi presso la torre" significava per il detenuto in questione, una pena, un trasferimento, un interrogatorio, un'esecuzione oppure anche una scarcerazione.

 

Türmen

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare la fuga dei prigionieri. A volte questa espressione veniva usata anche dalle SS, quando esse volevano indicare il fatto che qualcuno si allontanava dal lavoro, oppure che, con l'inganno, non voleva eseguire una prestazione di lavoro.

 

Turnen Vedi "Sport".

 

U

Überstellung

Espressione delle SS, utilizzata per indicare il trasferimento dei detenuti da un lager ad un altro, oppure da un posto di lavoro ad uno differente.

 

Übung

Il personale di blocco della quarantena eseguiva, con i nuovi arrivati, il rituale del "Mützen ab, Mützen auf", il saluto degli appartenenti alle SS, il riconoscimento e la pronuncia dei gradi delle SS, ecc.; Per ore ed ore, per giorni e giorni, le persone, che non avevano una conoscenza approfondita della lingua tedesca, si esercitavano verbalmente.

 

Umlegen

Espressione delle SS, indicante l'azione di uccidere, di picchiare a morte.

 

Umschulung

Espressione ufficiale delle SS, indicante la rieducazione dei detenuti politici e criminali.

 

Um 6 Uhf rollt die Birne

Espressione delle SS, utilizzata come minaccia. Normalmente alle ore 18,00, nel lager, venivano portate a termine le esecuzioni capitali.

 

"und das wollte nach Berlin marschieren!"

Una frase convenzionale, utilizzata dagli appartenenti alle SS, nel momento di arrivo dei detenuti polacchi, negli anni 1940 e 1941.

 

Unek

Un anziano di blocco, crudele, psicopatico, proveniente da Vienna e responsabile delle Baracche nr. 13 e nr. 7. Era organizzatore principale delle partite di calcio e degli incontri di box, che avvenivano nel lager. Fu impiegato anche come boia.

 

Untermensch

Espressione delle SS, indicante soprattutto prigionieri di guerra ebrei, alcuni slavi e sovietici.

 

Uwaga

Espressione dei detenuti polacchi, con il significato di "attenzione !"

V

Valuta

Un' espressione dei detenuti, indicante sigarette e tabacco, che nel lager fungevano da denaro. Un pezzo di pane costava, a seconda della domanda e dell'offerta, da 30 a 50 sigarette, un gatto morto circa 20, un cane di taglia piccola circa 30, una porzione di zuppa di rape circa 5-6 sigarette, una cinghia da calzoni circa 3, una fetta di salume circa 1-2 sigarette.

 

Verzinken

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare il tradimento; eventualmente anche il fatto di aver deposto testimonianze durante l'interrogatorio. Il traditore veniva chiamato Zinker.

 

Vierzehn-f-dreizehn ("14 f 13")

Un nome in codice, utilizzato per indicare le azioni di gassatura di prigionieri teoricamente malati di mente.

 

Vogel

Espressione delle SS, utilizzata per indicare quel detenuto, che fuggiva e che veniva riportato nel lager, dopo la cattura.

 

Volksschädlinge

Un'espressione, spesso usata nella terminologia delle SS, per indicare gli oppositori del regime del terrore nazista.

 

W

Wanderer

Definizione dei detenuti, utilizzata per indicare quel prigioniero, che riusciva spesso a cambiare il Kommando di lavoro.

 

Warum bist du hier?

Una domanda convenzionale, che veniva posta migliaia di volte dagli appartenenti alle SS ai nuovi arrivati. Se un detenuto rispondeva temporeggiando, oppure sosteneva di non conoscere il motivo del suo internamento, veniva maltrattato. Secondo il giudizio delle SS, ogni detenuto doveva conoscere il motivo del proprio internamento.

 

Wasserpolacken

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare gli appartenenti alle SS, che provenivano dalla Slesia.

 

Weckruf

Ogni giorno alle ore 4,45, i detenuti venivano svegliati da colpi di gong.

 

Weg von hier!

Espressione dei detenuti-funzionari, utilizzata per liberare il passaggio, nel caso in cui fosse giunto un appartenente alle SS.

 

Wehrunwäürdiger

Espressione ufficiale delle SS, utilizzata per indicare detenuti austriaci e tedeschi, che venivano considerati "non degni" di prestare servizio nell'Esercito Tedesco.

 

Wenga, wenga

Espressione dei detenuti, con il significato di velocemente, più velocemente. Deriva dalla lingua spagnola. Anche le SS utilizzarono occasionalmente questa espressione.

 

Winkelcapo

Espressione delle SS e dei detenuti, utilizzata per indicare un sottocapo. Nel caso di Kommandos di lavoro numericamente rilevanti, c'era un Obercapo, un Capo e un Winkelcapo. Gli ultimi sovracitati portavano, sul braccio sinistro della giacca, come simbolo di riconoscimento, una striscia nera spezzata in due, all'interno del triangolo.

 

Wollt ihr laufen, ihr faulen Hunde, ihr Drecksacke!

Ordine delle SS, di eseguire lo "Sport", oppure incitamento del Capo, durante il lavoro.

 

WuWa

Espressione delle SS, utilizzata per indicare le "Armi miracolose".

 

Z

Zaramustafa

Definizione delle SS, utilizzata per indicare detenuti musulmani, di origine jugoslava.

 

Zaster

Espressione dei detenuti, indicante denaro, utilizzata prevalentemente dai criminali viennesi.

 

Zebras

Espressione della popolazione, indicante i detenuti; deriva dall'abbigliamento a strisce dei detenuti.

 

Zellengebaude,Zellenbau

Espressione delle SS, indicante la prigione del lager, chiamata anche edificio speciale.

 

Zigeuner

Espressione delle SS, indicante Roma e Sinti; i detenuti AZR furono chiamati anche zingari.

 

Zirkus plechovi

Espressione dei detenuti, indicante l'Armata Tedesca, durante la marcia di rimpatrio negli anni 1943-1945. Deriva dalla lingua polacca e significa "Blechzirkus", ovvero "circo di ferro" (per la presenza di truppe corazzate).

 

Zugang

Nuovi detenuti, chiamati anche "Neuzugange".

 

Zukunft

Espressione in codice dei detenuti, indicante il periodo successivo alla liberazione del lager.

 

Zulukaffer

Espressione delle SS, indicante un detenuto, che non comprendeva la lingua tedesca e che, pertanto, non capiva il contenuto degli ordini.

 

Zupa (Zuppa)

Espressione dei detenuti polacchi e russi, indicante la zuppa; con ciò ci si riferiva al minestrone di rape.

da Hans Marsalek, Il campo di concentramento di Mauthausen

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