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  Zyklon B

Dalla testimonianza di Filip Müller, superstite delle cinque liquidazioni del Sonderkommando di Auschwitz:"Nei crematori II e III, le cosiddette SS addette alla disinfezione introducevano i cristalli di gas Zyklon dal soffitto, e nei crematori IV e V da aperture laterali. Con cinque o sei cassette di gas uccidevano duemila persone. Gli addetti alla disinfezione arrivavano in un veicolo segnato da una croce rossa e scortavano le colonne per far loro credere che li accompagnavano al bagno ... . La morte per gas durava da dieci a quindici minuti. Il momento più terribile era l'apertura della camera a gas, quella visione intollerabile: le persone, schiacciate come basalto, blocchi compatti di pietra. Come crollavano fuori dalle camere a gas! L'ho visto parecchie volte ... il gas, quando cominciava ad agire, si propagava dal basso in alto. E nella lotta spaventosa che si scatenava - perché era una lotta - nelle camere a gas toglievano la luce, era buio, non ci si vedeva, e i più forti volevano sempre salire, salire più in alto. Certamente sentivano che più si saliva meno mancava l'aria... si scatenava una battaglia. E nello stesso tempo quasi tutti si precipitavano verso la porta. Era un fatto psicologico, la porta era lì ... ci si avventavano, come per forzarla. Irreprimibile istinto in quella lotta contro la morte. Ed è per questo che i bambini e i più deboli, i vecchi, si trovavano sempre sotto gli altri. E i più forti sopra. In quella lotta di morte, il padre non sapeva più che suo figlio era lì, sotto di lui. (Quando si aprivano le porte) Cadevano ... cadevano come un blocco di pietra ... una valanga di grossi blocchi di pietra che cadono da un camion. E dove era stato versato lo Zyklon, era vuoto. Nel posto dei cristalli non c'era nessuno. Sì. Tutto uno spazio vuoto. Evidentemente le vittime sentivano che in quel punto lo Zyklon agiva di più. Le persone erano ... erano ferite, perché nel buio avveniva una mischia, si dibattevano, lottavano. Sporchi, insozzati, sanguinanti dalle orecchie, dal naso. Certe volte si notava pure che quelli che giacevano al suolo erano, a causa della pressione degli altri, totalmente irriconoscibili ... certi bambini avevano il cranio fracassato ...".

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