Roger Federer entra definitivamente nella storia del tennis. Lo svizzero nella sua ottava finale di Wimbledon ha
battuto per 4-6 7-5 6-3 6-4 Andy Murray, primo britannico arrivato all'atto decisivo sui campi dell'All England Club dopo
74 anni. Per Federer è il settimo trionfo a Wimbledon, tanti quanti ne aveva raccolti nell'Era Open solo Pete Sampras,
ma soprattutto spodestando Novak Djokovic eguaglia Sampras come settimane al primo posto nella classifica
mondiale, 286, numero che aumenterà a 287 già tra nove giorni perché la settimana dopo la prossima i primi del
mondo non hanno punti da difendere. Murray è partito benissimo vincendo il primo set e tenendo vivo il sogno degli
spettatori di rivedere sul trono di Wimbledon dopo 76 anni ma Federer nel dodicesimo gioco del secondo set ha
brekkato lo scozzese andando un set pari. Sull'1-1 40-0 servizio Federer è arrivata la pioggia e il campo centrale è
stato coperto dal tetto, da quel momento la partita ha preso decisamente la direzione dello svizzero che ha strappato
nuovamente il servizio al suo avversario in un interminabile sesto gioco del terzo set e nel quinto gioco del quarto set
chiuso con uno strepitoso passante di rovescio, solo l'ultimo di una serie di colpi e di magie che hanno fatto rivedere
ai suoi tifosi il miglior Roger Federer, quello che da molti è ritenuto il più grande tennista di sempre. Dopo tre ore e
24 minuti di gioco Federer rompe un digiuno che nei tornei dello Slam durava dall'Australian Open del 2010, onore
delle armi a un Murray che durante la premiazione non riusciva nemmeno a parlare dalla commozione, lo scozzese
perde la quarta finale dello Slam su quattro ma sotto la cura di Ivan Lendl il primo trionfo non è lontano. A Federer
manca ancora un trofeo, l'oro olimpico in singolare, e avrà l'occasione di sfatare questo tabù proprio sui campi di
Wimbledon tra poche settimane.