Il Planetario di Archimede
 
UN FRAMMENTO DEL PLANETARIO DI ARCHIMEDE DA OLBIA
     
Nel corso del nono Incontro di Archeoastronomia, organizzato il 6 maggio 2009 dalla Sezione di Archeoastronomia dell'Unione Astrofili Napoletani presso l'aula "Piazzi" dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, l'Ing. Giovanni Pastore, docente di Costruzioni Meccaniche presso l'Università di Bari, ha illustrato l'affascinante ipotesi secondo cui un frammento metallico, rinvenuto nel corso di uno scavo archeologico ad Olbia, potrebbe aver fatto parte del perduto "Planetario di Archimede", descritto da fonti romane posteriori.
La puntuale, accurata analisi del reperto ha considerato sia l'inusitata forma dei denti dell'ingranaggio, che risulta poi "reinventata" solo nel XVII secolo d.C., sia la composizione chimica che, al riscontro delle analisi fisico-chimiche effettuate, si è rivelata essere ottone e non bronzo come era sembrato inizialmente.
Il Prof. Pastore ha inoltre ricostruito il probabile tragitto del planetario che, al seguito del console Marco Claudio Marcello nei suoi spostamenti in Spagna e poi nel nord Africa, è andato smarrito poco prima del naufragio della nave nell'ultimo viaggio, in cui perse la vita anche il suo possessore.
La datazione della giacitura primaria, effettuata su basi stratigrafiche dall'archeologo Rubens D'Oriano Della Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro, che ne è lo scopritore, risulta attestata nella prima metà del II secolo a.C., coerentemente con il periodo in cui il Planetario è andato perso.

All'incontro, oltre ai componenti della Sezione di Archeoastronomia dell'UAN e ad alcuni Soci della stessa Unione, hanno partecipato il Prof. Mario Pagano (Soprintendente ai Beni Archeologici di Caserta e Benevento), l'Ing. Flavio Russo (autore di "L'artiglieria delle legioni Romane", Libreria dello Stato, Roma 2004), il Prof. Cesare Rossi (docente di Meccanica Applicata presso la Facoltà di Ingegneria della "Federico II" di Napoli) ed un pubblico attento e numeroso composto da astronomi, archeologi, giornalisti e alcuni allievi del Liceo Caccioppoli accompagnati dalla Prof. Raudazzo.

Il Relatore è stato presentato prima dal Prof. Edgardo Filippone, Presidente dell'UAN, che ha portato anche i saluti del Dott. Luigi Colangeli, Direttore dell'Osservatorio (INAF-OAC), poi da Franco Ruggieri, Coordinatore della Sezione di Archeoastronomia.
Prima dell'inizio dei lavori è stata consegnata sia al Dott. Mario Pagano che all'Ing. Giovanni Pastore una copia in anteprima del filmato "Calendari Lunari a Cuma" realizzato dalla Sezione di Astronomia dell'UAN, di prossima pubblicazione sul sito dell'UAN, che illustra una scoperta effettuata dagli autori.
   
Foto 1, da sinistra: Franco Ruggieri, Edgardo Filippone e Giovanni Pastore all'inizio della conferenza. Foto 2, Il pubblico, fra cui i proff. M.Pagano, F.Russo e C.Rossi (a destra, accanto al proiettore, visibili anche nella foto 3 di spalle)
   
Foto 3 e 4, il Prof. Pastore illustra il probabile tragitto del Planetario durante i viaggi di Marcello
   
Foto 5, Giovanni Pastore e Franco Ruggieri rispondono alle domande del pubblico.
Foto 6, l'inevitabile conclusione dei lavori.
   
Per ulteriori approfondimenti: http://www.giovannipastore.it/23-UNIONE_SARDA_20-03-2009.htm
http://www.giovannipastore.it/20-SOLE_24_ORE_16-10-2008.htm
http://www.giovannipastore.it/ANTIKYTHERA.htm
   
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