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San Falco, le feste del tradizionale agosto a Palena...? Una cosa per tradizionalisti..? NIENTE AFFATTO! La tradizione è semplicemente un patrimonio che si tramanda e nel passaggio generazionale cambiano i linguaggi, il modo di porsi.. ma l'anima e il cuore, anche se giovani, sono sempre autentici e quindi non possono che raccontare, in ultima analisi, l'essenza di una comunità.. come quella di Palena, la sua storia..le sue tradizioni.. Ecco un contributo di Eugenia Napoleone che con questo intervento inaugura la collaborazione con questo sito. |
ESTATE 2011: PALENA, RIECCOCI! Ovviamente, per noi giovani con almeno una goccia di sangue palenese nelle vene, non è una novità trascorrere agosto tra i caldi colori della Maiella e il dolce fracasso dell’Aventino: anche per noi, l’estate a Palena non è che una tradizione da ripetere e da vivere anno dopo anno.
Di eventi, in tre settimane, ce ne sono stati diversi, da un’inedita notte bianca, fino alla festa degli Alpini, passando per il tradizionale “Jazz sotto la Torre” e per uno spumeggiante concerto degli Everqueen. E poi, immancabile, ecco il cuore di tutta l’estate palenese che torna a pulsare instancabile, da secoli, quando la pesante statua d’argento del patrono San Falco scende le scale della sua chiesa, e si avvia solenne, chiana chian, ma con brio, tra le strade e i vicoli del paese, attorniata da una banda festosa e da tutto il popolo commosso e devoto. E lì in mezzo, tra la folla, sotto le luminarie del corso e della vij arret a San Rocc, ci siamo noi, noi che sulla carta d’identità abbiamo stampato un anno tra il 1985 e il 1994, noi che vogliamo goderci queste giornate insieme, prima di rinchiuderci di nuovo nelle scuole o nelle università, noi che, in cuor nostro, ci sentiamo parte insostituibile di questa Palain fatta di tradizioni, suoni e unicità. Perché, alla fine, non importa se veniamo svegliati la mattina dagli spari che aprono le feste, o dalla banda che passa proprio sotto casa, mentre tra gli sbadigli volano, immancabili, gli improperi; non importa se il concerto è quello dei Camaleonti e non quello dei Bon Jovi; non importa. Perché tanto noi si sta bene insieme anche mentre si segue la processione o mentre si ammirano i fuochi dall’ Ara Falchett’ nel freddo di una notte di fine agosto.
Eugenia Napoleone 30 agosto 2011 |