Gli obiettivi, gli otturatori:

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    tipi di otturatori
      pulizia sommaria

           

  Se si valuta che i tempi di un otturatore sono starati, è possibile che una pulizia sommaria, eliminando sporcizia e residui solidificati di vecchi lubrificanti (se utilizzati all'origine o da possessori precedenti), possa risolvere gran parte del problema.
 

Gli obiettivi utilizzati nella Graflex Crown Graphic (e nelle altre macchine grande formato) sono divisi in tre parti: una lente frontale, una lente posteriore ed in mezzo l'otturatore, con incorporato il diaframma.
Smontato l'obiettivo dalla machina e messe da parte le due lenti, per eseguire una pulizia sommaria sono necessari solo un flacone di benzina per accendini (Ronsonol o Zippo sono equivalenti) ed eventualmente dei semplici attrezzi: piccoli giravite ed un attrezzo per levare l'anello frontale, subito sotto la lente frontale; a questo scopo si possono talvolta utilizzare le punte di forbici, opportunamente sagomate. Ma è un modo pericoloso, che può rigare l'anello e colpire le lamelle dell'otturatore. Molto meglio per questo scopo usare l'apposito attrezzo.
  ATTENZIONE 1: non usare altri tipi di solvente (acetone, trielina, acquaragia o addirittura gasolio). Possono danneggiare le vernici, lasciare residui, corrodere parti in gomma. Usare solo ed esclusivamente benzina per accendini (evitando di fumare nelle vicinanze...)
ATTENZIONE 2: alcuni tipi di otturatore possono avere le lamelle del diaframma o dell'otturatore fatte di cartoncino con collanti particolari (così risultano alcuni vecchi otturatori Ilex). La procedura indicata qui non è adatta per loro: le lamelle potrebbero gonfiarsi e deformarsi. PRIMA DI APPLICARE QUESTA PROCEDURA ACCERTARSI CHE LE LAMELLE SIANO METALLICHE.  Occorre procurarsi una debole calamita (quella sul retro dei caratteri usati per le lavagne magnetiche va bene) e passarla in prossimità delle lamelle del diaframma chiuso, nella zona centrale, con l'otturatore tutto aperto; lo stesso esperimento si ripete con diaframma tutto aperto ed otturatore chiuso.  Se si percepisce un'attrazione tra diaframma od otturatore e calamita, le lamelle non sono di cartoncino.
 
 

Talvolta il "coperchio" dell'otturatore è incastrato a baionetta e per liberarlo occorre ruotare un piccolo nottolino. Ruotandolo fino a fargli mostrare la parte smussata verso il centro, il coperchio può essere girato e rimosso.
 

Così appare l'otturatore dopo la rimozione del coperchio.
Può essere già sufficiente per iniziare la pulizia.
Tenendo il coperchio ben stretto contro il corpo dell'otturatore (molle o perni sottostanti potrebbero spingerlo verso l'alto), lo si irrora generosamente e ripetutamente (facendo scolare dentro un recipiente sottostante) di benzina. Contemporaneamente si scatta più e più volte, con tutti i tempi, aprendo e chiudendo i diaframmi. Si piega l'otturatore in tutte le direzioni, in modo che l'eccesso di benzina fuoriesca da vari lati, trascinando con se i residui.
   L'operazione deve essere ripetuta più volte, attivando anche l'autoscatto se presente, sempre con il coperchio ben stretto.

 

 

 

Potreste non resistere alla tentazione di vedere "che cosa c'è sotto".  Ecco a fianco che cosa vedreste.  A meno che non siate veramente esperti, non introducete pennelli, punte di cacciavite, cotton-fioc o altro: alcune molle sono critiche ed hanno le dimensioni di un capello.  Quando l'otturatore è aperto, non capovolgetelo in basso: qualcosa potrebbe saltare fuori.

 

 

 

 

 

 

Toltavi la curiosità, rimettete il coperchio con cautela: in questo modello, occorre fare attenzione ad alcuni pernetti sporgenti sulla sinistra, ad uno sulla destra ed alla lamella sotto la leva di armamento, che deve incastrarsi in una fessura sotto il bordo del coperchio. Il consiglio è di rimuoverla svitando la vite indicata dalla freccia e di rimontarla dopo che il coperchio è stato fissato.
 

Questo è un altro otturatore, di marca Kodak: apparentemente più semplice, ma anch'esso con i suoi punti critici.
  Quando praticamente avrete finito il flacone, rimontate il coperchio, rimontate l'eventuale anello di tenuta e lasciate evaporare bene la benzina, anche aiutandovi con l'uso molto moderato di un asciugacapelli. Durante questa fase, continuate a scattare ed a manovrare i diaframmi.

A meno che non siate veramente esperti, non lubrificate, non usate olio di nessun tipo e neanche grassi. Gli otturatori sono "abituati a lavorare all'asciutto" (soprattutto per quanto riguarda i diaframmi e le lamelle dell'otturatore) e solo in pochissime parti potrebbe essere opportuno (ma non necessario) usare quantità infinitesime di grasso al molibdeno o al teflon (reperibili nei negozi di modellismo).

Potrebbe essere opportuno far precedere la pulizia "dinamica" appena descritta da un bagno di benzina: si mette l'otturatore in un recipiente e lo si ricopre di benzina, lasciandovelo almeno 2-3 ore. Si inizia poi la pulizia sopra descritta, utilizzando benzina pulita.
     
 

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