Come si usa

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    settaggi di base
       

           

   I settaggi di base per una piena funzionalità della macchina, quando la si incomincia ad utilizzare per la prima volta oppure si monta un nuovo obiettivo, si riducono sostanzialmente alla determinazione della posizione della standarta in cui, con quel particolare obiettivo montato, sono a fuoco gli oggetti "all'infinito".
Per fare questo, si utilizzerà la messa a fuoco su vetro smerigliato, con l'aiuto di una lente di ingrandimento e la testa sotto un panno nero che ci aiuterà ad eliminare riflessi e luci spurie.
   
  Collocata la macchina su un treppiede robusto e ben fermo, si apre completamente il coperchio e si controlla che il binario sia nella posizione "tutto dentro" il corpo macchina. Si libera quindi la leva di blocco, si estrae la standarta fino a farle superare di poco la cerniera di articolazione del coperchio e si lascia la leva sbloccata.
   
 

Si inseriscono quindi negli appositi solchi a fianco del binario gli "infinity stops", senza stringere completamente le piccole viti di blocco ed alzando la "aletta" di ognuno dei blocchetti. Gli "stop dell'infinito" devono poter scorrere con una certa libertà lungo il solco; saranno fissati in seguito.
   
  Si passa poi dietro la macchina e si inquadra un qualunque oggetto ad almeno 400 metri di distanza. Con l'otturatore in posizione T e l'obiettivo alla massima apertura si mette a fuoco con la massima precisione, muovendo a mano la standarta, senza agire sulle manopole di focheggiatura.  
Ottenuta la messa a fuoco all'infinito, si gira la leva e si blocca la standarta. Si passa quindi davanti alla macchina e si spingono gli "stop" verso la standarta fino ad entrare in contatto con essa e si controlla che la standarta non si sia lievemente messa di sbieco sul binario (in questo caso occorre raddrizzarla e ricontrollare la messa a fuoco). Quindi, con un piccolo giravite, si fissano le viti di blocco degli "stop", stringendole a fondo ma senza forzature (attenzione, l'intaglio sulla testa delle viti è delicato).  Infine si controlla che entrambi abbiano la "aletta" alzata.
  E se non ho gli "infinity stop" ?
  Sono una comodità (alla prossima apertura della macchina sarà più facile portare la standarta nella posizione giusta), ma non sono indispensabili. Si potrà infatti indicare la posizione corretta del margine della standarta facendo un segno con un pennarello indelebile su entrambi i solchi laterali. 
   
  A questo punto, sempre senza toccare le manopole di focheggiatura, si procede a fissare la scala delle distanze, specifica per la lunghezza focale dell'obiettivo.
 
La scala delle distanze è composta da due pezzi. Quello più piccolo ha, sotto la scala visibile con i numeri dei "piedi", uno zoccoletto che si infila nello stesso solco dello "stop" (con il segno di ∞ verso il corpo macchina) fino a portarlo a qualche centimetro da esso e poi lo si fissa con una vite. La sbarretta più lunga si fissa con due viti all'interno del coperchio, a fianco del binario, con il segno di ∞ esattamente in corrispondenza dello stesso segno sulla sbarretta più corta e sempre verso l'interno della macchina; eventualmente, si allenta la vite di fissaggio della sbarretta corta e si riposiziona esattamente .
  In questo modo sono stati correttamente settati gli stop e la scala delle distanze per quell'obiettivo.  Se si dispone di un secondo obiettivo si ripete la procedura anche per esso, con una seconda serie di "stop" e di scala delle distanze, contrassegnando ad esempio con un'etichetta o con un altro segno a quale obiettivo si riferiscono.
  E se non ho la scala delle distanze ?
Anche la scala delle distanze è una comodità in più, ma non è indispensabile. Si possono incollare due etichette: la prima, sul solco, potrebbe recare solo il segno dell'infinito e, poco più sopra, una freccetta. La seconda, più lunga, va incollata a fianco.  Poi si inquadrano oggetti posti a distanze standard e note (per esempio, 20 metri, 10 metri, 8 metri, 5 metri, 3 metri) e, mettendo bene a fuoco, si segna sull'etichetta lunga la posizione di queste varie distanze esattamente in corrispondenza della freccia segnata sull'etichetta corta.
   
  Questa fase di calibrazione iniziale deve essere compiuta una sola volta, quando si monta un nuovo obiettivo.  Se la macchina ha già gli "stop" e la scala montata, è comunque opportuno controllare ugualmente - con la procedura vista sopra - che il settaggio sia corretto: potrebbe essere stata montata la scala di un diverso obiettivo o gli "stop" potrebbero essersi mossi accidentalmente.
  A questo punto, per rendere completamente funzionale la macchina ed in particolare il telemetro, si può procedere al montaggio della camma, relativa sempre alla lunghezza focale di quel determinato obiettivo. Il montaggio della camma richiede una procedura particolare, che viene descritta in un altro capitolo.
   
   
 

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