Thierry van Compernolle cittadino onorario di Soleto

 

Venerdì 22 agosto 2008, alle ore 21, in Largo Osanna, il Consiglio Comunale di Soleto ha deliberato di conferire la cittadinanza onoraria al professor Thierry van Compernolle, archeologo belga  di fama internazionale che ha contribuito in maniera determinante alla diffusione ed all'arricchimento di una parte del nostro patrimonio culturale attraverso il ritrovamento, il 21 agosto del 2003,  della ormai famosa "mappa di Soleto".

 

Thierry Van Compernolle sin dal 1991 (anno di inizio degli scavi archeologici) ha imparato a conoscere Soleto e si è integrato nella comunità soletana facendosi apprezzare per le sue doti intellettuali e umane.

"Thierry", come confidenzialmente viene chiamato dai soletani, ha portato alla luce una straordinaria ricchezza di reperti riuscendo, con la sua professionalità e cordialità, a coinvolgere nelle sue ricerche la gente del paese.

L' importante riconoscimento tributato dal consiglio comunale traduce il pensiero comune dei soletani.

 

 

 

Ricordiamo che la "mappa di Soleto", ritrovata in zona "Fontanelle" dai soletani Mario Antonio Episcopo e Luigi Resta, sotto la guida di Thierry Van Compernolle, è custodita al Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

Realizzata circa 2.500 anni fa, la mappa è un ostrakon (così chiamato per la sua forma incavata a guscio di conchiglia), un frammento di un vaso di terracotta di fattura economica.

Il frammento,  che rappresenta la mappa più antica sino ad ora conosciuta dell’antichità classica, è grande quanto un francobollo (5,9x2,8 cm)

 

L’ostrakon era parte di un vaso. Quando fu usato era già un frammento, su cui vennero tracciate prima la linea ad individuazione del Salento e poi i puntini a segnalazione dei centri messapici. Secondo gli studiosi, sull’ostrakon si può notare l’intervento di più mani perché la grafia non è uniforme.

Sulla minuscola mappa vi sono incisi, in lettere dell'alfabeto greco, i nomi di 13 località: una greca (Taras-Taranto) e 12 messapiche (5 in forma abbreviata) tra le quali si riconoscono Otranto, Nardò, Ugento, Santa Maria di Leuca e Soleto.

Lo studio è stato compiuto da Carlo De Simone. Egli ha potuto individuare rappresentate sull’ostrakon la città di Tàras (Taranto), quella di Hydr(ous) (Otranto), Bas (indicante il centro messapico di Vaste), Ozan (Ugento), Nar (forse Nardò), Bal (Alezio), Sol (Soleto). Le incertezze riguardano i toponimi Graxa (Gallipoli?, Porto Cesareo?), Stu (Sternatia?), Lios (Leuca?), Mios (Muro Leccese?), Phil (Roca Vecchia?), Lik (Castro?).