(immagini Valeria Romanin)


 
 
Padre Albino Candido: poesie
scheda


Fra le pietre
del torrente
risciacquo pensieri
che affondano
nella fresca canzone
dell’acqua
e affiorano
in bollicine
turchine



Rami che tendono al cielo
le punte verdi. Aghi e
foglie irrequiete.
Sono le montagne che
si susseguono a catena
e creano lo sfondo del
quadro, dove il cielo
si abbassa sul bosco di
abeti e sullo specchio del
lago.


 


Rintocchi di campane
si spandono
su borgate lontane
riaprono vie solitarie
nel cuore
dove affiorano immaginarie
orme di vita
Echi di lampi di cieli
sopravissuti
su fiori di gracili steli


 

 
 




SERA

Sono rami fragili le ore
le giornate
frutti immaturi.
Nei cieli
bianche ali
di nubi


 

 

 


 




Padre Albino Candido nasce a Ludaria di Rigolato il 4 aprile 1916, da Luzi, mugnaio e Antonina Puschiasis, terz’ultimo di sette figli. A 13 anni lasciato il paese prosegue gli studi come  “probando” all’Istituto Missioni dell’ordine dei Frati Servi di Maria a Monte Berico. Terminato il Ginnasio, trascorre l’anno di noviziato a Isola Vicentina, frequenta in seguito il liceo a Venezia e il quadriennio di studi teologici a Monte Berico. Ordinato sacerdote il 18 agosto 1940, gli viene affidato l’insegnamento delle materie letterarie, che proseguirà per circa 35 anni nei seminari dell’Ordine, a Follina, Udine, Isola Vicentina, Monte Berico, Asiago.

Missionario per alcuni anni in Argentina e Bolivia, morirà a Udine nel Convento della B.V. delle Grazie dov’era impegnato nel ministero della Confessione e nella collaborazione al Bollettino del Santuario. Verrà sepolto a Rigolato.

Per un brano di Frà Albino Candido sul pellegrinaggio a Maria Luggau, vai alla relativa pagina