IL GRUPPO FAMIGLIA
CHE COSA È
II gruppo famiglia è un gruppo di persone, non necessariamente coppie,
che scelgono di stare insieme con lo stile proprio di una famiglia affiatata, illuminata
dalla Parola del Signore e dal Magistero.
Il gruppo famiglia non nasce come risposta ai bisogni dei singoli, da una comune visione
sociale, quanto dal progetto di salvezza cui tutti i cristiani sono chiamati.
L'ambito per eccellenza in cui il gruppo famiglia si forma e si sviluppa è quello della
parrocchia poiché proprio a livello locale si gioca il futuro della Chiesa.
COME SI AVVIA
Un gruppo famiglia che vuole avere buone speranze di riuscita non può
nascere ne dal caso ne dalla buona volontà delle singole coppie; deve trovare degli
strumenti di formazione o quanto meno dei modelli di riferimento.
Questo foglio può essere un esempio di riferimento anche se lo strumento migliore è
quello offerto dalla rete di collegamento della propria zona o Diocesi e dai gruppi che
già vi operano.
Dalla zona possono infatti scaturire proposte quali la scuola di formazione, di cui
abbiamo parlato nello scorso numero, e un aiuto concreto come quello che può dare una
coppia di un gruppo già avviato offrendosi per il pilotaggio (vedi più avanti alla voce
"II servizio").
Il pilotaggio è forse l'unico metodo per avviare un nuovo gruppo in una zona, in una
diocesi priva di rete di collegamento.
COME SI CONDUCE
II gruppo deve essere composto da 5 a 7 coppie (da 10 a 14 persone);
questo numero è quello che, dall'esperienza, è risultato essere ottimale per permettere
lo scambio di esperienze nei tempi degli incontri.
Il gruppo si deve dare un programma di formazione permanente che nei primi due anni può
essere quello della scuola di formazione o quello proposto dalla coppia pilota e in
quelli successivi va scelto con le modalità che si vedranno più avanti.
Appena avviato il gruppo deve darsi una coppia responsabile e scegliersi un sacerdote, o
un religioso/a incaricato dal parroco.
LA COPPIA RESPONSABILE
Ogni gruppo famiglia deve avere una coppia responsabile perché, se
tutti sono su un piano di parità, nessuno spontaneamente si assumerà gli oneri che la
conduzione di un gruppo comporta.
La coppia responsabile non è una coppia eccezionale, dotata di istruzione e doti
particolari; il suo compito è quello di farsi carico della conduzione del gruppo,
preparando il materiale necessario per ogni incontro, avvisando le altre coppie degli
impegni comuni, facendosi presente presso quelle coppie che vivono dei momenti particolari
di sofferenza o di disagio, rappresentando il gruppo nella parrocchia.
Durante gli incontri la coppia responsabile è custode del tempo e del metodo di lavoro
scelto, guida il gruppo con tatto, ma con fermezza, attraverso i vari momenti
dell'incontro, intervenendo per fermare gli interventi troppo lunghi o per riportare la
comunicazione sul tema proposto.
Quando un gruppo è avviato, la coppia responsabile, eletta con voto segreto, resta in
carica per un anno e poi viene sostituita da un'altra coppia del gruppo.
Se una coppia svolge bene il suo servizio verrebbe naturale riconfermarla; al contrario,
il ricambio è molto utile per far venire fuori il potenziale, i talenti che sicuramente
ci sono in altre coppie del gruppo e che altrimenti corrono il rischio di restare
inespressi.
IL SACERDOTE
II modo con cui il sacerdote si relaziona con le coppie di un gruppo
famiglia ha delle caratteristiche diverse da quelle cui è stato abituato spesso nella
pratica pastorale: nel gruppo famiglia infatti il sacerdote si mette su un piano di
parità con gli altri mèmbri del gruppo pur senza venir meno alle proprie prerogative e
al proprio ministero sacerdotale.
Nella vita di un gruppo ci sono delle iniziative che il sacerdote, nei limiti del
possibile, non deve prendere: non tocca a lui infatti ricordare gli impegni e le scadenze
(questo è compito della coppia responsabile) e neppure deve tenere relazioni, fare
conferenze, avere l'ultima parola su un argomento.
Al contrario, come adulto tra adulti pur restando responsabile della catechesi, porta nel
gruppo i carismi del suo ministero e, come segno della comunità, svolge la funzione di
congiunzione e comunione con gli altri gruppi parrocchiali.
Egli permette inoltre la complementarietà dei due carismi: quello del celibato e quello
del matrimonio, rendendo così il gruppo autentica esperienza di Chiesa.
IL PROGRAMMA ANNUALE
Un gruppo già avviato si deve dare ogni anno un programma di
formazione prendendo spunto innanzi tutto dai nodi che sono emersi nel gruppo durante la
giornata di chiusura.
Il programma va integrato con le indicazioni della zona/vicaria, della diocesi,
dell'Ufficio Famiglia della CEI.
LA GIORNATA DI APERTURA
È fondamentale svolgere questa giornata ogni anno, di solito a fine
settembre; la si può tenere a livello diocesano o, se manca questo livello nel
collegamento, a livello zonale/vicariale.
In questa giornata non possono mancare: momenti di preghiera prolungata; la presentazione
del tema dell'anno; lavori di gruppo per precisare e approfondire il tema presentato;
l'assemblea conclusiva e di sintesi; la S. Messa presieduta, se possibile, dal Vescovo o
da un suo delegato.
Il segretariato diocesano o la coppia responsabile di zona raccoglie quanto emerso,
facendo in modo che diventi patrimonio comune e serva da orientamento.
LA GIORNATA DI CHIUSURA
È opportuno che questa giornata si tenga ogni anno a fine maggio.
Lo svolgimento della giornata è analogo a quella di apertura salvo che nei gruppi si
parlerà anche dei nodi che si sono evidenziati nell'anno appena trascorso in modo che,
partendo da essi e alla luce degli orientamenti della Diocesi e dell'Ufficio Famiglia
presso la CEI, si possa formulare il programma per l'anno successivo e definire il
"tema dell'anno".
IL SERVIZIO
Il servizio nasce dal bisogno del singolo e della coppia di
testimoniare, nell'agire, la propria fede. Ogni persona o coppia si avvierà al servizio
quando si sentirà pronta scegliendo quello che le è più congeniale e possibilmente
nell'ambito della propria parrocchia.
Ricordiamoci, in ogni caso, che il primo servizio per lo sposato è quello che svolge
all'interno della propria famiglia.
Un importante servizio che una coppia può fare, soprattutto se è stata coppia
responsabile, è quello del pilotaggio: si tratta, pur rimanendo inseriti nel gruppo di
origine, di aiutare un nuovo gruppo a imparare i diversi metodi di lavoro, facendogli fare
nel contempo un cammino di formazione analogo a quello che può offrire una zona con la
scuola.
Il pilotaggio può risultare un ottimo metodo per tenere agganciate le coppie di fidanzati
cui si è fatto il corso di preparazione al Matrimonio o le famiglie che sono state
preparate per il Battesimo dei figli.
IL COLLEGAMENTO
II primo collegamento tra gruppi famiglia si realizza a livello
zonale/vicariale.
Tra tutte le coppie responsabili dei gruppi viene eletta, con voto segreto, la coppia
responsabile di zona che resta in carica per tre anni.
Questa coppia, insieme alle altre coppie responsabili, costituisce una commissione
zonale/vicariale collaborando col sacerdote delegato, a livello di zona, per la pastorale
della famiglia.
Il secondo livello di collegamento è diocesano ed è costituito da un segretariato dei
gruppi famiglia, composto da tutte le coppie responsabili di zona. Tra queste viene
eletta, con voto segreto, la coppia segretario che resta in carica per tre anni.
Opera già diversi anni un terzo livello di collegamento, quello nazionale. Questo
collegamento ha due strumenti: il foglio che state leggendo e gli incontri finora tenuti a
Castelnuovo Fogliani (PC) a inizio aprile e a fine settembre; tali incontri sono aperti
soprattutto alle coppie responsabili dei gruppi, dei pilotaggi, delle zone/vicarie, dei
segretariati diocesani.