Dall'immagine tesa



Dall'immagine tesa
vigilo l'istante
con imminenza di attesa
e non aspetto nessuno:
nell'ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono
e non aspetto nessuno:
fra quattro mura
stupefatte di spazio
pił che un deserto
non aspetto nessuno:
ma deve venire;
verrą, se resisto,
a sbocciare non visto,
verrą d'improvviso,
quando meno l'avverto:
verrą quasi perdono
di quanto fa morire,
verrą a farmi certo
del suo e mio tesoro,
verrą come ristoro
delle mie e sue pene,
verrą, forse gią viene
il suo bisbiglio.



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