LA FUTA ILLUSTRATA

-         Parte 1 –

-          

di Federico Maestrami

 

 

 

 

Molte volte ho notato che la gente che ci sente parlare della futa e delle sue corve non si ritrova.. quindi ho deciso di sbattermi un attimo e di creare una piccola guida illustrata della futa e dei suoi punti più ..
La denominazione delle curve è venuta col tempo e per noi (dissidenza) è ormai entrata nell'italiano corrente.. alcune curve hanno questi nomi da generazioni di piloti (es: fabbrica e curva dei matti) le altre sono nomi appunto entrati a fare parte del gergo futaiolo da poco.. ma decisamente di utilizzo quotidiano.

 

Usciamo dal paese di Pianoro Vecchio e ci troviamo ad affrontare una secca a destra seguita immediatamente da una secca a sinistra (occhio.. di solito le gomme sono ancora fredde..). Si affronta il tornantino a sx che immette in un lunghissimo curvone veloce (attenzione il raggio è variabile.. e la curva è cieca).
Dopo il curvone veloce a dx ci si trova ad affrontare una velocissima esse sx dx il cui scollinamento finale porta su un lungo rettilineo (qualcuno lo chiama il rettilineo della penna..). Prestare molta attenzione per la presenza di una strada che si immette da dx.
Proseguendo si incontra una semi dx che immette nella prima delle due curve della cantoniera. Queste due curve, all’apparenza semplici ed intuitive sono in realtà insidiose curve a 90 gradi con tendenza a portarti nell’altra corsia. Nella guida sportiva devono essere affrontate in maniera molto fisica senza cercare la massima piega.

Un esempio pratico senza voler insegnare nulla a nessuno è questo

 

Le curve della cantoniera portano al rettilineo di zula, spesso sporco e pericoloso per il passaggio dei camion di ghiaia dei cantieri TAV. In fondo a questo rettilineo troviamo la curva zula. Trattasi di una magnifica piega a destra (occhio alla testa perché il guard rail è alto..) che immette su un piccolo semirettilineo con scollinamento (sempre gli stessi lo chiamano rettilineo della penna 2).

 

Questo conduce dritto ad una delle curve più difficili ed affascinanti della futa: La curva dei matti. Si tratta di una curva a sx con forte pendenza e raggio variabile inculatorio, la tendenza infatti è quella di trovarsi quasi sempre larghi oppure troppo stretti con lo sterzo chiuso.. prestare molta attenzione!

 

La curva dei matti porta ad una veloce S

dx sx dx che immette in un tratto abbastanza veloce il quale conduce al rampino.

 

Godetevi il rush

 

Dopo il rampino inizia il tratto più veloce e “da pelo” della SS65. La curva “191” apre questo tratto (inutile spiegare questa denominazione). Seguita da una veloce esse in discesa che proprio perché veloce deve essere molto fisica per fare girare la moto, troviamo la curva “141” che con una difficile staccata a moto piegata immette nella fabbrica 1.

 

Ci scusiamo se la clip non rende fedelmente l'emozione di questo tratto ma il traffico e la ragione imponevano giudizio.

 

 

 

Da qui mediante una curva fotocopia della “141” si giunge alla curva della fabbrica 2. Attenzione lo scollinamento che segue è su un cambio di direzione, per non andare lunghi è necessario anticipare questo cambio prendendosi il proprio tempo.

A questo punto Arriviamo al cavatappi: questa S dx sx in salita è l’esatto assomiglia molto alla celebre curva di Laguna Seca. Molto lento, deve essere affrontato con la moto che guizza. Mai chiudere completamente il gas per non scaricare le sospensioni. Il modo migliore per affrontarla è una guida fluida ed incisiva.
Seguono le due quadre a dx queste due curve molto veloci sono se affrontate in maniera ossoma diventano una sola raccordata.

 

Eccovi il solito esempio pratico


 

 

Segue la curva dell’albero: Curva a dx molto veloce con un albero in traiettoria testa… OCCHIO!!!
Rettilineo di livergnano e paese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci vediamo alla prossima tappa…

 

     La Prova dei Sabbioni

 

 

 

 

 

 

 

OSSOM