LA FUTA ILLUSTRATA - Parte 1 – - di Federico Maestrami
Molte volte ho
notato che la gente che ci sente parlare della futa e delle sue corve non si
ritrova.. quindi ho deciso di sbattermi un attimo e di creare una piccola
guida illustrata della futa e dei suoi punti più ..
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Usciamo dal
paese di Pianoro Vecchio e ci troviamo ad affrontare una secca a destra
seguita immediatamente da una secca a sinistra (occhio.. di solito le gomme
sono ancora fredde..). Si affronta il tornantino
a sx che immette in un lunghissimo curvone veloce (attenzione il raggio è
variabile.. e la curva è cieca). |
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Le curve della cantoniera portano al rettilineo di zula, spesso sporco e pericoloso per il passaggio dei camion di ghiaia dei cantieri TAV. In fondo a questo rettilineo troviamo la curva zula. Trattasi di una magnifica piega a destra (occhio alla testa perché il guard rail è alto..) che immette su un piccolo semirettilineo con scollinamento (sempre gli stessi lo chiamano rettilineo della penna 2).
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Questo conduce dritto ad una delle curve più difficili ed affascinanti della futa: La curva dei matti. Si tratta di una curva a sx con forte pendenza e raggio variabile inculatorio, la tendenza infatti è quella di trovarsi quasi sempre larghi oppure troppo stretti con lo sterzo chiuso.. prestare molta attenzione!
La curva dei matti porta ad una veloce S dx sx dx che immette in un tratto abbastanza veloce il quale conduce al rampino.
Godetevi il rush
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Dopo il rampino inizia il tratto più veloce e “da pelo” della SS65. La curva “191” apre questo tratto (inutile spiegare questa denominazione). Seguita da una veloce esse in discesa che proprio perché veloce deve essere molto fisica per fare girare la moto, troviamo la curva “141” che con una difficile staccata a moto piegata immette nella fabbrica 1.
Ci scusiamo se la clip non rende fedelmente l'emozione di questo tratto ma il traffico e la ragione imponevano giudizio.
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Da qui mediante una curva fotocopia della “141” si giunge alla curva della fabbrica 2. Attenzione lo scollinamento che segue è su un cambio di direzione, per non andare lunghi è necessario anticipare questo cambio prendendosi il proprio tempo.
A questo punto Arriviamo al cavatappi:
questa S dx sx in salita è l’esatto assomiglia molto alla celebre curva di
Laguna Seca. Molto lento, deve essere affrontato con la moto che guizza.
Mai chiudere completamente il gas per non scaricare le sospensioni. Il
modo migliore per affrontarla è una guida fluida ed incisiva.
Eccovi il solito esempio pratico
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Segue la
curva dell’albero: Curva a dx molto veloce
con un albero in traiettoria testa… OCCHIO!!!
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Ci vediamo alla prossima tappa…
La Prova dei Sabbioni
OSSOM
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