Mama Bea Tekielski



La Folle (Isadora Isl 9010) 2lp

Beatrice “Mama Bea” Tekielski resta una misconosciuta autrice nonostante le origini italiane, a cavallo tra rock e avanguardia pura. Dotata di una voce di spaventevole versatilità, questa franciosa di origini italo-polacche si era affacciata piuttosto timidamente sulle scene all'inizio degli anni '70 per poi alterarsi dai seguenti album in una misteriosa creatura astratta, invasata e seducente.
Una voce alla Piaf più estrema di Patti Smith. La Folle , doppio Lp del '76 è una prova coraggiosa e singolare nel panorama discografico, pervasa da una tensione allucinante, violenta, se si vuole anche punk, che sbalordisce nella propria agguerrita gioiosa, spiritualità vocale e strumentale.

Se la title track è il nocciolo dell'album, e "Visages" una canzone indimenticabile, “La Mort-musik” sta qui come “Land” stava su Horses di Patti Smith. Circondata da piano, tastiere, effetti e chitarre lisergiche la Tekielski sovverte e spadroneggia abbandonandosi a crescendo, recite sconvolte, primitivismi vocali che mimano navigate cosmiche, in cui la nostra non ha timore a guardare Tim Buckley negli occhi.

Seguiranno opere più commestibili (come l'ottimo “Pour un bebe robot” noto qui l'interessamento di Bowie), persino riletture di propri album ("Visages") dove questa seducente musa non smarrirà la propria peculiare veemente comunicativa.

(2006)