Creation Of Sunlight (1968, Pirate Records 1976, Void Records 1980, Mystic 7 200?)

Nonostante qualche timida ristampa, tra anni 70, 80 e 00, Creation Of Sunlight e il loro pop-syche resterà una prova per pochi eletti.
Sette gli elementi che compongono la line-up: Jerry Griffin e Gary Young, principali compositori e arrangiatori, assieme con Carl Estrella, Bob Morgan, Ron Clark, Don Sain, Steve Montagne. Nel 1968 danno vita a una vulcanica stagione di incisioni che non ebbe più seguito.

Suoni di chitarre fuzz/wah, organo Hammond in dosi generose che preconizza l’avvento della stagione proto-prog, intarsi di voci beat e armonie in febbre sunshine pop, miscelate efficacemente in una prova senza dubbio convincente e in fin dei conti compatta, frutto di compilazioni tra diversi 7’’ ed album abortiti –il cui nome doveva essere “Sunstroke”, ma: “This recording never got beyond the acetate stage and is a monster, monster rarity that has not been reissued”-.

Definiscono il proprio progetto “the sound of young ambition”. In effetti, Creation Of Sunlight è un ensemble anche avvenirista, comunque intenso e significativo.
“David” è un pezzo pop da grido con un ritornello affascinato e sublime, che somiglia istintivamente a qualcosa di Orpheus e Alzo & Udine.

Altra standout track poi nello spettrale vivido romanticismo di “light without heat” con tanto di volteggi di flauto e ricami di piano, e nell’Eden pop bucolico ed invasato di “Sometimes a woman”, tra fiati e vocalismi da unifauno.