La famiglia Gualtieri si propone in un allestimento totalmente rinnovato: il tema concernente la vita di Gesù, è distribuito in 14 scene.

ORARI DI APERTURA

Dalle ore 14,00 alle ore 18,00.
Dal 25 dicembre 2002 al 6 gennaio 2003 tutti i giorni.
Dal 11 al 26 gennaio solo festivi e prefestivi.
I gruppi si ricevono anche fuori orario prenotando al tel./fax 0543.922787 (Pro Loco)
Predappio Alta (m. 230 s.l.m.) più comunemente chiamata LA PRE' sorge attorno ad un castello medievale arroccato su una collina dell'entroterra romagnolo, nella valle bagnata dal fiume Rabbi. II castello, di cui rimane solo il maschio di difesa, fu costruito nel 1283 da Giovanni d'Epie (d'Appio).
L'attuale presepio di Predappio Alta, allestito già da più anni a questa parte dalla Pro Loco in quelle che la tradizione popolare ha sempre chiamato le grotte della solfatara (al groti dla suifunéra), merita certamente una ricerca di maggior ampiezza e di più vasto respiro storico di quanto noi al momento veniamo esponendo sia per il suo grande afflusso di visitatori, che per ricchezza di particolari e suggestione scenografica.
Questi antri del sottosuolo scavati un tempo per estrarne lo zolfo diventarono poi durante l'ultima guerra un rifugio antiaereo per molte famiglie di Predappio Alta. Le grotte hanno scenari naturali di particolare bellezza: la grotta dei pipistrelli, così detta perché luogo di svernamento e letargo di questi mammiferi alati; la grotta del lago, con acque sulfuree in continuo ricambio; la grotta del trono ed altre caverne e cunicoli. In tale contesto un gruppo di giovani nel 1982, pensò bene di trascorrere la notte di Natale in una delle grotte della solfatara e così da una semplice ma diversa esperienza di vita all'idea del Presepio il passo fu breve.
Dal Natale del 1983 si è allestito, in forma sempre diversa, un Presepio che è un faro che richiama le moltitudini. E noi siamo fermamente convinti che le migliaia e migliaia di persone che di anno in anno vi convengono se ne ripartono con un'eco nel cuore; avvertono quell'attimo che 2000 anni or sono tenne sospeso il creato fra lo stupore e la meraviglia e oggi per risentire, sia pure lontanamente, una parvenza di quella scintilla di fede dobbiamo scendere in una grotta, quasi a nasconderci al mondo esterno per capire che nel silenzio dei secoli sta la voce dell'eterno.