A.I.R.A.S. – PADOVA

Corso di formazione

in Fitoterapia Scientifica

II°Anno 2000/2001                         

 

 

 

Eddy Savio – Erborista

 

 

TESI FINALE

 

 

 

IL TRATTAMENTO

DELLE DISLIPIDEMIE

NELLA PRATICA ERBORISTICA

 

 

 

 

Relatore: Dr. Maurizio Corradin

 

 

 

 

 

 

Anno 2001

 

 

 

INDICE

Indice
Introduzione                                                                     3

Cos’è il colesterolo                                                                3

 

Piante interessate nel trattamento delle dislipidemie                  6
Monografie                                                                       7
1° gruppo: aglio,carciofo, guggul, rosmarino, tarassaco        7

2° gruppo: curcuma ,crisantello, olivo                                     13

3° gruppo: glucommannano, psillio                                              17

4° gruppo:betulla, elicriso, eupatoria, fieno greco, saponaria       19
5° gruppo: olio di pesce, olio di lino                                        25
Esperienza con gruppo di clienti                                              26
Composizioni erboristiche                                                  30
Bibliografia                                                                       32

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INTRODUZIONE

 

Sempre più spesso, in Erboristeria, i clienti cercano soluzioni provenienti da rimedi naturali al  problema del colesterolo che negli ultimi anni  si è presentato con una frequenza sempre maggiore. Le cause sono note: i paesi occidentali hanno per questa patologia un’incidenza altissima rispetto a chi non conosce per niente il problema e cioè i popoli dei Paesi meno industrializzati. Il colesterolo può infatti essere definita una malattia del benessere, causata da un’alimentazione volutamente industriale, dallo stress dei ritmi giornalieri, dalla eccessiva sedentarietà. Colesterolo significa arteriosclerosi e in conseguenza, malattie cardiovascolari.

 

I clienti che solitamente si avvicinano all’erboristeria per cercare un qualche rimedio alle più comuni affezioni, sono persone mosse per lo più da quel che si definisce una recente cultura dei consumi e di immagine che vede “il naturale”, con le piante e uno stile di vita sano, condizione certa per mantenere od ottenere uno stato di salute e di benessere psico-fisico ottimali. Alcuni clienti sono bene informati sull’uso e sull’efficacia di principi attivi delle piante. Altri, che sono la maggioranza, fanno riferimento ad articoli trovati nei più disparati giornali di moda o di costume o ai messaggi somministrati dalla pubblicità e dalla televisione. Altri entrano in erboristeria motivando una scarsa risposta avuta con i trattamenti farmacologici e quindi cercano una soluzione diversa da quella proposta dal medico.

Cos’è il colesterolo

Di colesterolo tutti ne parlano e a ragione, considerando i recenti eventi emersi dall’uso della cerivastatina e il caso Lipobay. Etimologicamente la parola colesterolo deriva dalla fusione di due termini: colè,bile e stros, solido.

Cos’è dunque il colesterolo? E’ un grasso presente nel plasma assieme ai trigliceridi e ai fosfolipidi. Per la loro elevata insolubilità essi non possono circolare liberi in un mezzo acquoso come è il plasma e vengono pertanto trasportati in complessi monomolecolari specializzati, le lipoproteine.

Elettive, sono le piante migliorative della funzionalità epatica nel trattamento del colesterolo. La pratica erboristica fa sicuro riferimento a queste piante, la cui azione farmacologia sul fegato è certa e ben documentata attraverso ricerche moderne. A ciò si aggiunge il contributo dato dalla selezione naturale derivante dalla plurisecolare tradizione erboristica.

 

 

L’ipercolesterolemia si verifica quando la concentrazione di colesterolo nel plasma supera i 200 mg/dl. Può avere causa genetica o primaria o secondaria (patologia legata a ipotiroidismo, diabete, gotta, pancreatite, ostruzioni biliari, alcolismo, patologie renali, gravidanza, uso di progestinici). Questo disturbo del metabolismo lipidico può derivare sia dalla sintesi eccessiva che dalla ritardata degradazione delle lipoproteine vettrici del colesterolo; i ritmi di vita odierni, l’alimentazione, lo stress, sono causa scatenante di questo problema, in altri casi c’è una predisposizione ereditaria o ancora la connessione dello squilibrio lipidico ad altri fattori di rischio preesistenti quali diabete, ipertensione, gotta, ipotiroidismo, sindromi nefrosiche, abuso di alcol e fumo. Normalmente il colesterolo non è una sostanza dannosa per l’organismo, anzi è necessario nella formazione dei grassi biliari o ancora nella sintesi degli ormoni e della vitamina D. La presenza del colesterolo nel sangue, in molti organi e nelle membrane cellulari è fisiologica e il suo tasso in un organismo  sano, in presenza di una dieta corretta e di un metabolismo funzionale ,  è sottoposto  a regolazione automatica, che permette di mantenere inalterati  i valori  considerati “nella norma”: per il colesterolo viene assunto come “normale” un valore (o colesterolemia) corrispondente a 180 – 220 mg di colesterolo per decilitro di sangue. Quando viene raggiunta una concentrazione superiole a tali livelli, aumenta notevolmente anche il rischio di formazione di depositi a livello dei tessuti e delle pareti di vasi arteriosi, sotto forma di placche (ateromi) che causano un lento e  progressivo irrigidimento della struttura del vaso sanguineo (fase iniziale del processo di arteriosclerosi) nonché l’eventuale occlusione del lume vasale stesso.

E’ inoltre bene specificare che l’arteriosclerosi può rappresentare, in molti casi, solo una parte del quadro complessivo: infatti quando le alterazioni metaboliche sono associate agli altri fattori di rischio sopraccitati, si possono eventualmente prevedere anche importanti complicanze a livello cardiaco (infarto, angina) e a livello cerebrovascolare (ictus).

Ma il vero problema non risiede nel valore complessivo del colesterolo nel sangue, quanto piuttosto nel rapporto esistente tra le diverse frazioni che lo compongono: il colesterolo, come d’altronde gli altri grassi, viene veicolato nel sangue ad opera di alcune proteine idrofile prodotte dal fegato: l’insieme di grasso e proteine viene definito lipoproteina.

Esistono quindi diversi tipi di lipoproteine, classificati in base alla loro densità, ma tra le quali le più conosciute sono senz’altro:

-         le lipoproteine a bassa densità o LDL (Low density Lipoproteins) addette alla veicolazione del colesterolo del fegato ai tessuti  e favorendo, di conseguenza, la sua tendenza fisiologica a depositarsi a livello delle pareti dei vasi arteriosi.

-         Le lipoproteine ad alta densità o HDL (High Density Lipoproteins) addette alla veicolazione del colesterolo del cosiddetto “trasporto inverso” ossia dai tessuti al fegato. Ne risulta che questo ultimo tipo di lipoproteine, soprattutto in concentrazioni ematiche superiori a 60 mg svolge un ausilio nella rimozione dei grassi dall’organismo e quindi di porzione delle arterie. Infatti, valori apprezzabili di tale lipoproteina sono stati riscontrati in individui che conducono vita sana, esercitano un costante esercizio fisico, seguono una dieta povera di grassi animali e ricca di vegetali. Vita sana, esercizio fisico costante, alimentazione normocalorica, dieta ipolipidica, eliminazione di alcool e fumo comportano notevoli vantaggi anche sotto l’aspetto preventivo oltre che curativo.


 

Piante interessate al trattamento delle dislipidemie

 

Sono molte ed interessanti. Possono e vengono raccomandate associate a sostanze che provengono dal regno animale di sicuro valore terapeutico cioè olio di fegato di pesce ricco in EPA e DHA. Si possono suddividere in:

-         piante che agiscono sulla sintesi dei lipidi: Aglio, Carciofo, Guggul, Rosmarino, Tarassaco

-         piante che agiscono sulla eliminazione dei lipidi: Curcuma, Crisantello, Olivo

-         piante che riducono l’assorbimento intestinale dei lipidi: Glucomannano, Psilio.

-         Piante di uso comune nella pratica erboristica con attività ipocolesterolemizzante: Eupatoria, Saponaria, Fieno Greco, Betulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MONOGRAFIE

 

AGLIO(Allium Sativum L.)LILIACEAE

 

Habitat

Pianta comune dei climi temperati

Parte impiegata

Bulbi

Principi attivi

Composti solforati: allicina, diallilsulfuro, S-allicisteina, Y-glutamilcisteina, ajoene.

Attività farmacologia  

Attività ipolipemizzante, antiaggregante piastrinica e fibrinolitica. Attività anti ipertensiva. Azione antisettica (l’allicina è attiva in diluizione di 1/100.000 contro numerosi batteri gram positivi e gram negativi: stafilococco, streptococco, pneumococco, batteri intestinali.)

Indicazioni terapeutiche

Ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia. Ipertensione. Prevenzione della malattia aterosclerotica e delle sue complicanze tromboemboliche.

L’attività ipolipedemizzante e antiaterogena è dimostrata da recenti e numerosi studi. E’ noto da tempo che un supplemento dietetico di aglio riduce l’iperlipemia e rallenta lo sviluppo delle placche aterosclerotiche indotte sperimentalmente nel coniglio con una dieta aterogena. Recenti ricerche hanno dimostrato l’attività ipocolesterolemizzante della droga nel ratto reso iperlipedemico con una dieta ricca di colesterolo; sempre nel ratto sono stati osservati un ridotto accumulo di colesterolo nella parete arteriosa e una ridotta formazione di placche ateriosclerotiche.

Si osserva la ridotta incidenza di ipercolesterolemia e cardiopatia ischemica osservata nei paesi del sud europa abituati ad una dieta mediterranea ricca di aglio.

E ancora, alcune recenti segnalazioni affermano che gli estratti di piante del genere allium avrebbero anche proprietà antibiotiche nei confronti dell’helicobacter pilori, che come sappiamo è l’agente causale di molte ulcere gastriche e rappresenta un importante fattore di rischio per il cancro gastrico.

Posologia  

Fitocomplesso totale: opercolo da 390 mg. (titolato allo 0,625% in allicina; metodo di determinazione: HPLC F.E.)

Corrispondente a 2 mg di principio attivo.

3 opercoli al dì pari ad una posologia di 6 mg. Pro die di allicina.

Concentrato oleoso: opercolo da 320 mg.; 3 opercoli a giorno.

T.M. 30-50 gocce per 3 volte al giorno

Date le numerose reazioni chimiche ed enzimatiche che avvengono durante l’essicamento e l’estrazione dei principi attivi è consigliabile l’assunzione di aglio fresco nell’ordine di 4 gr. di bulbo il dì (dispensa Corso Fitoterapia Scientifica 1° anno A.I.R.A.S)

Effetti collaterali

L’aglio non è adatto a soggetti effetti da dermatiti, dermatosi squamose, irritazioni allo stomaco e all’intestino, né alle nutrici poiché altera il latte e provoca coliche ai neonati. Controindicato nei fatti congestivi polmonari: tossi sanguinolente, tossi secche e forti febbri.

 

CARCIOFO(Cynara Scolymus L.)

COMPOSITAE

 

Habitat

Originario delle regioni mediterranee dove cresce spontaneamente, è diffusamente coltivato in Europa

Parte impiegata

Foglie

Principi attivi

Acidi caffeilchinici: acidi monocaffeilchinici (acido clorogenico, criptoclorogenico, neoclorogenico) e acidi dicaffeilchinici (cinarina).

Eterosidi flavonoidici

Lattoni sesquiterpenici

Attività farmacologia  

Attività epatoprotettrice, colagoga, coleretica. Attività ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante e diuretica.

Indicazioni terapeutiche

Lieve insufficienza epatica, disordini epatobiliari.

Ipercolesterolemie e ipertrigliceridemie. Aterosclerosi, diabete, ritenzione idrica, cellulite, iperuricemia, iperazotemia, oliguria, stipsi, ittero.

Posologia  

T.M. 40-50 gocce per 2-3 volte pro die prima dei pasti

Concentrato totale: opercolo da 234 mg. (titolato al 3.0% in acidi caffeilchinici calcolati come acido clorogenico; metodo di determinazione Farmacopea Italiana corrispondente a 7 mg di principi attivi;

4 opercoli al giorno, pari ad una posologia di 28 mg/die di acidi caffeilchinici.

Effetti collaterali

Per i suoi effetti stimolanti sulla produzione biliare e la contrazione della cistifellea e delle vie biliari, il carciofo deve essere utilizzato con cautela nei soggetti con calcolosi biliare.

Il carciofo e i suoi preparati possono determinare nella donna che allatta, riduzione della secrezione lattea.

 

GUGGUL (Commiphora mukul Hook)BURSERACEAE

 

Habitat

Pianta dell’Asia, regioni dell’India, Pakistan

Parte impiegata

Essudato resinoso

Principi attivi

Lignani: guggullignani I e II

Diterpeni: mukulolo, cembrene

Steroidi: Z-guggulsterone, Z-guggulsterolo, Z-guggulsterolo I, II, III, IV.

Gomma polissacaridica

Attività farmacologia  

Ipocolesterolemizzante, ipotrigliceridemizzante, antiatrogena, dimagrante.

Indicazioni terapeutiche

Ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, malattia aterosclerotica, eccessi ponderali

Posologia  

T.M. 25 gocce in poca acqua 2-3 volte al dì

Effetti collaterali

I preparati di Guggul possono provocare leggeri disturbi gastrointestinali

 

ROSMARINO(Officinalis L.)LABIATE

 

Habitat

Pianta comune e spontanea nelle regioni mediterranee.

Parte impiegata

Foglie e giovani getti

Principi attivi

Olio essenziale 1,5-2,5%: cineolo, canfora, alfa-pinene, borneolo libero ed esterificato, limonane ecc.;

Flavonoidi: apigenina, luteolina, diosmetina ecc.;

Diterpeni: pinocrosalvina, rosmanolo,

Triterpeni: alfa e beta-amirina, betulina, acido ursolico

Acidi fenolici: acido rosmarinico, acido labiatico, acido clorogenico, acido caffeico

 

Attività farmacologia  

Tonica generale, stimolante del sistema circolatorio, colagogo, coleretica, diuretica antireumatica, antisettica, emmenagoga, antinfiammatoria.

Indicazioni terapeutiche

Ipotensione, astenia, convalescenze, depressione nervosa, epatocolecistopatie, ipercolesterolemie, ipertrigliceridemie, cefalea, emicrania.

Posologia  

Nel trattamento specifico del colesterolo viene previsto l’uso dell’plio essenziale di rosmarino per la marcata attività nella produzione biliare e per l’effetto depurativo sul sangue.

T.M. 35-40 gocce per 3 volte il  dì prima dei pasti

O.E. 3-5 gocce per 2-3 volte il dì

Effetti collaterali

Controindicato l’uso in gravidanza. In particolari soggetti il rosmarino può determinare insonnia.

 

TARASSACO (Tarassaco officinalis Weber)COMPOSITAE

Nome comune:dente di cane,piscialletto

 

Habitat

E’ una pianta spontanea presente in Europa

Parte impiegata

Radice e pianta intera

Principi attivi

Triterpeni: taraxolo, taraxerolo, taraxasterolo, betaamirina, armidiolo;

Steroli: stigmasterolo, beta-sitosterolo;

Sesquiterpeni lattonici: taraxacoside, germacranolide, tetraidroridentina B.

Carotenoidi: luteina, violaxantina, tarassicina, flavoxantina, criptosantina.

Acidi fenolici: ac.caffeico, ac.p-idrossifenilacetico

Aminoacidi, inolina, pectine, colina, vitamina A, B1, B2, C, Potassio.

Attività farmacologica

Tonica generale, eupeptica, coleretica, colagoga, lassativa, diuretica, ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante.

Indicazioni terapeutiche

Epatocolecistopatie, colecistiti, stipsi, litiasi biliare, reumatismi, acne, ipercolesterolemia, cellulite, obesità da ritenzione idrica, edemi, iperuricemia, diabete, anoressia.

Posologia  

T.M. 50 gocce per 3 volte il dì prima o lontano dai pasti.

Decotto della radice al 10% , 2-3 tazze/pro die

Tossicità ed effetti secondari

I preparati a base di tarassaco sono controindicati in soggetti con microcalcoli alla colecisti, in quanto agiscono come colecistocinetici, e in soggetti sofferenti di ulcera peptica, in quanto stimolanti delle secrezioni gastriche.

 

CURCUMA(Curcuma Longa L.)ZINGIBERACEAE

 

Habitat

Pianta erbacea originaria dell’India e coltivata nelle regioni tropicali dell’Asia Orientale

Parte impiegata

radice

Principi attivi

Olio essenziale contenente il 50% di curcumene e per l’1% di L-Canfora;

Curcumina: (sostanza colorante ad azione colagoga)

Amidi e pentosani.

Attività farmacologia  

Colagoga-coleretica, antispasmodica, ipocolesterolemizzante, (essenza)

Indicazioni terapeutiche

Insufficienza epatica, congestione epatica, ritenzione biliare, litiasi biliare, colecistiti, angiocolite, ipercolesterolemie.

Posologia  

2-3 gr. di polvere di curcuma con acqua prima dei pasti principali

T.M. 30 gocce per 3 volte il dì

Effetti collaterali

Dosi elevate di curcuma possono irritare la mucosa gastrica.

Controindicata nei sofferenti di ulcera peptica e gastrite.    

 

CRISANTELLO AMERICANO(Crysanthellum americanum L.)ASTERACEE

c

Habitat

Terreni poveri e silicei di zone montane africane e sudamericane

Parte impiegata

Pianta intera fiorita

Principi attivi

Componenti princiipali: olio essenziale: glucosil-7-luteolina, glucosil-7-eriodictolo, mareina, maritimetina.

Triterpeni: crisantellina A, crisantellina B.

Acidi polifenolici: Ac. Caffeico, Ac. Clorogenico,

Sesquiterpeni, diterpeni. 

Attività farmacologia  

Attività epatoprotettrice, coleretica, colagoga, antilitiasica ipocolesterolemizzante, ipolipemizzante, vasculotropa, antinfiammatoria, vasoprotettrice, adattogena.

Indicazioni terapeutiche

Epatiti acute e croniche (cirrosi alcoliche e tossiche); calcolosi biliare, calcolosi renale, calcolosi salivare. Ipercolesterolomia, Ipertrigliceridemia, arteriti con acrocianosi, varici, emorroidi. Disturbi della microcircolazione. Stress psicofisici.

L’utilizzo di questa pianta è importante nel trattamento delle epatopatie sia tossiche che alcoliche come pure nelle sequele post epatitiche virali. In questi casi si può notare una netta diminuzione della astenia che accompagna questo tipo di patologie e quindi una ripresa della funzionalità epatica. Pazienti sofferenti di gonfiore addominale con nausea e meteorismo ottengono una giusta risposta nelle assunzioni di crisantello.

Una indicazione molto importante è nei confronti delle ipercolesterolemie resistenti, ipercolesterolemie da stress, ipercolesterolemie dei grossi mangiatori. Da ricordare l’attività antistress e antifatica (NATOM ottobre 1987).

Posologia  

Pianta secca in decotto: una tazza 2-3 volte al dì

E.F. un cucchiaio 3 volte al dì con acqua.

T.M. 40-50 gocce per 3 volte al dì prima dei pasti

Effetti collaterali

Durante la terapia possono manifestarsi nausea, gastralgia o cefalea. In questi casi si somministra il preparato a stomaco pieno.

 

OLIVO(Olea Europaea)OLEACEAE

 

Habitat

Arbusto o albero sempreverde  presente in tutto il Mediterraneo

Parte impiegata

Foglia, corteccia, gemme

Principi attivi

Secoiridoidi: oleuropeina, elenoide, oleoside

Flavonoidi: apigenina, luteolina, luteolin- 4-glucoside, olivina.

Triterpeni: ac. oleanolico, ac. Maslinico, l’eritrodiolo, acido glicolico ad azione diuretica epato-renale;

Alcaloidi: cincomina, olivina, cinconidina.

Sesquiterpeni; drinoni, tannini, acidi polifenolici, sostanze amare

Attività farmacologia  

Febbrifughe, ipoglicemizzanti, diuretiche, ipotensive, ipocolesterolemizzanti, antiateriosclerotiche.

Alla oleuropeina e all’elenoide sono dovute le proprietà ipotensive e vasodilatatorie prevalentemente a livello delle arterie e delle coronarie. L’oleuropeina è inoltre spasmolitica e antiossidante. I prodotti ottenuti dalle foglie, determinano ipotensione tramite un meccanismo di vasodilatazione periferica. Hanno una buona tollerabilità e non provocano depressione sul cuore. Riducono la viscosità ematica e favoriscono la diuresi.

Nelle foglie sono presenti acidi grassi polinsaturi (ac.alfa-linolenico) che possono ridurre il colesterolo LDL e aumentare HDL. Ciò le rende indicate nel trattamento degli ipertesi con aterosclerosi. Questi acidi grassi sono utili per la formazione di trombaxano e prostaglandine, utili nel mantenere l’integrità dei  vasi. Sempre all’europeoside sarebbe dovuta la proprietà ipoglicemizzante. Importante l’attività di drenaggio e di stimolo epato-pancreatico dei preparati con i giovani getti di olivo.l

Indicazioni terapeutiche

Diabete, ipercolesterolemie, aterosclerosi, ipertensione.

Posologia  

T.M. 30 gocce per 3 volte il dì prima dei pasti

Gemmoderivato 50 gocce per due volte die ai pasti

Effetti collaterali

Nessun effetto documentato    

 

GLUCOMMANNANO(Amorphophallus Koniac)ARACEAE

 

Habitat

Pianta di origine asiatica

Parte impiegata

Polisaccaridi presenti nella radice

Principi attivi

Polisaccaride a catena lineare formato da catene di glucoso  e mannoso uniti da legami  beta 1-4. Il peso molecolare è di circa 2 milioni.

Attività farmacologia  

L’attività farmacologia è data dal suo forte indice di rigonfiamento. La polvere di glucommanano, assunta con abbondante acqua e prima dei pasti, ha la proprietà di rigonfiarsi fino a 200 volte il volume originale divenendo vischiosa. Viene così aumentata la viscosità del contenuto gastrointestinale e rallentato lo svuotamento dello stomaco. Si ha quindi una diminuzione dell’appetito grazie a questo meccanismo meccanico. L’assorbimento del cibo nell’intestino viene rallentato facilitando l’evacuazione. Si può così ottenere una riduzione anche dei livelli di colesterolo. Recenti studi hanno evidenziato la riduzione del colesterolo e dell’ LDL dopo 8 settimane di trattamento con il glucomannano oltre a una riduzione del peso corporeo su soggetti obesi. Le attività del glucomannano sul metabolismo del glucosio e dei lipidi, ha indotto alcuni autori ad ipotizzare un possibile effetto benefico sul processo ateriosclerotico. In effetti quando il glucomannano è aggiunto ad una dieta ricca di colesterolo nell’animale da esperimento, l’incremento della lipemia e della colesterolemia è ridotto, come pure la progressione delle lesioni ateromatose dell’arteria.

Indicazioni terapeutiche

Ipercolesterolemia, stipsi, infiammazioni intestinali, diabete non insulino dipendente.

Posologia  

Fitocomplesso totale: opercolo da 334 mg. (titolato in indice di rigonfiamento = 70;) metodo di determinazione Farmacopea Italiana.

6 opercoli al dì da assumere 30 min. prima dei pasti con parecchia acqua

Effetti collaterali

Nessun effetto documentato . Il glucomannano può ridurre l’assorbimento di farmaci somministrati contemporaneamente.   

 

PSILLIO(Plantago Psyllium L.) PLANTAGINACEAE

 

Habitat

zone mediterranee,prati, pascoli, pianta diffusa.

Parte impiegata

i semi

Principi attivi

mucillaggini(10-12%),sali di potassio, oligoelementi, l'eterosideaucuboside

Attività farmacologia  

lassativo meccanico, riduco l'assorbimento dei grassi nell'intestino

Indicazioni terapeutiche

stipsi, ipercolesterolemia

Posologia  

1 o 2 cucchiai da minestra di  semi in un bicchiere d' acqua.Macerati tutta la notte si beve tutto il mattino a digiuno.

Effetti collaterali

le preparazioni a base di psillio sono
controindicate in presenza di ilei

 

BETULLA(Betulla pendula Roth) BETULACEAE

 

Habitat

albero slanciato,raggiunge i 30 m.di altezza, e'molto diffuso in tutte le regioni dal clima temperato e a clima freddo.

Parte impiegata

foglie giovani(in alternativa anche le gemme e la corteccia dei giovani rami)

Principi attivi

saponine(fino al3%) Olio essenziale: betulinolo
glicosidi flavonici:iperoside,luteolina,quercitina
resine,sostanze amare, metilpentosani

Attività farmacologia  

potente
diuretico,ipocolesterolemizzante,antipiretico, antisettico delle vie
urinarie, azoturico, uricosurico, anticellulitico.

Indicazioni terapeutiche

ipercolesterolemia, oliguria,idropsia, edemi cardio-renali, iperuricemia, iperazotemia, litiasi renale

Posologia  

infuso di foglie al 4% (100 ml di acqua bollente 4 gr. infuso 10 minuti) una tazza per 3volte il di lontano dai pasti
T.M. 30-40 gocce x 2-3 volte il di lontano dai pasti
E.F. 20 gocce x 2-3 volte il di

Effetti collaterali

non si conoscono effetti collaterali

 

ELICRISO(Helicrhysum italicum ROTH)ASTERACEAE

c

Habitat

Piantina spontanea presente in tutto il bacino del mediterraneo

Parte impiegata

I capolini

Principi attivi

Olio essenziale (0,05-0,15%): nerolo,nerilacetato,alfa e beta pinene,geraniolo, isovaleranale, 4,7-dimetil-6 acten-3-one,betadichetoni;

Flavonoidi (0,5%) : isosalipurposide, naringenina, elicrisina A e B, Kaempferolo, apiogenina, luteolina ecc.

Ftialidi: 5-metossi-7-idrossiftalidi, 5, 7-dimetossiftalidi;

Piranoderivati: arenolo, omoarenolo;

Lattoni sesquiterpenici: xantanolidi, guaianolidi

Triterpeni; steroli; cumarine; acidi fenolici; carotenoidi

 

Attività farmacologia  

I flavonoidi e le ftalidi possiedono un effetto colecistocinetico e spasmolitico associato a riduzione del tasso colesterolemico. Contemporaneamente si osserva un incremento della produzione delle secrezioni pancreatiche e gastriche. Si è potuta evidenziare un’azione antibatterica e antimicotica. I flavonoidi e i piranoderivati hanno attività antiradicalica e riducono le infiammazioni tipiche delle allergie e delle patologie connettivali e autoimmuni. Il fitocomplesso riduce l’amplificazione dei meccanismi che contribuiscono alle crisi allergiche a livello delle vie respiratorie e della cute. Si è dimostrata l’ efficacia degli estratti nelle dermatosi sia per uso esterno che interno.  

Indicazioni terapeutiche

Come colecistocinetico e stimolante pancreatico, ipocolesterolemizzante, affezioni di tipo allergico, dermatosi e patologie connettivali.

Posologia  

Pianta secca in infuso: 4-5 gr.; una tazza 2-3 volte al dì

T.M. 40-50 gocce per 2-3 volte al dì prima dei pasti

Effetti collaterali

Non documentati

 

 

EUPATORIO (Eupatorium Cannabinum L.) COMPOSITAE

Nome comune:canapa d’acqua, cannavo selvaggio.

 

Habitat

lungo i corsi d’acqua, luoghi umidi e paludosi delle zone montane dell’Europa, Asia Minore e Africa settentrionale.       

Parte impiegata

pianta intera fiorita

Componenti principali

olio e olio essenziale (0,5%); alfa –terpinene; p-cimene; timolo; azulene; acetato di inerile; germanene D.

lattoni sesquitertepenici: eupatoriopicrina

flavonoidi

alcaloidi pirrolizidinici: supinina; amabilina

polisaccaridi; euparina; eupatopicina; latcacerolo; inulina; resina.

Attività farmacologia  

immunostimolante; colagogo; leggermente lassativo; ipocolestrolemizzante.

Indicazioni terapeutiche

affezioni virali; influenze; stipsi blanda; ipercolesterolemia. Eupatorio è tra le piante di dominio quasi esclusivamente erboristico per migliorare l’attività digestiva e curare i disturbi epatici. Possiede effettivamente proprietà stomachiche amaro –toniche, colagoghe ed ad alte dosi lassative. Adatto anche nei casi di debolezza generale. Nella pratica erboristica viene riportato anche un uso esterno della pianta come risolutivo e vulnerario nel trattamento di piaghe umide e torbide, ulcere (decotto) ed eczemi ribelli (infuso concentrato).

Posologia  

TM 30 gocce per 3 volte il dì in poca acqua

Tossicità ed effetti secondari

come tutte le piante che contengono alcaloidi l’Eupatorio va usato solo per cure brevi (massimo due settimane). Controindicato in soggetti affetti da epatopatie (F. Mearelli con TM 1992)

 

 

 

 

 

FIENO GRECO(Trigonella Foenum-Graecum L.)

PAPILIONACEAE

 

Habitat

Pianta dell’Asia occidentale, è coltivata estesamente

Parte impiegata

semi

Principi attivi

Olio essenziale

Alcaloidi

Saponosidi steroidici

Flavonoidi

Mucillagini, proteine, olio, vitamina A, B1, C, sostanze amare.

Attività farmacologia  

Tonica – anabolizzante, rimineralizzante, espettorante, ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante, galattogena.

Indicazioni terapeutiche

Disturbi della nutrizione e dell’accrescimento, magrezza, anoressia, osteoporosi, stati di deperimento, anemie, convalescenze, iperglicemia, ipercolesterolemia.

Posologia  

T.M. 50 gocce in poca acqua 2-3 volte al dì lontano dai pasti

Effetti collaterali

I preparati di fieno greco non devono essere usati in gravidanza perché aumentano la contrattilità dell’utero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SAPONARIA(Saponaria officinalis L.)CARYOPHYLLACEAE

 

Habitat

Pianta presente in quasi tutti i continenti a clima temperato.

Parte impiegata

Pianta intera fiorita.

Principi attivi

Saponine (fino al 5%)

Flavonoidi

Acido gli colico, acido glicerico,

Attività farmacologica

Espettorante, mucolitica, depurativa, antidermopatica, ipocolesterolemizzante, coleretica, diaforetica.

Indicazioni terapeutiche

Dermatosi croniche, eczemi desquamanti, psoriasi, acne, bronchiti, ipercolesterolemia, gotta.

Posologia

T.M. 20-30 gocce 3 volte pro die prima dei pasti

Decotto al 10% una tazza per 2 volte al dì prima dei pasti

Controindicazioni e precauzioni d’uso

Le saponine possono essere irritanti per la mucosa gastrica ed intestinale provocando nausea e vomito. Tutte le piante a base di saponine possono facilitare l’assorbimento dei principi attivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OLIO DI FEGATO DI PESCE

E OLIO DI LINO

 

Molto utile risulta essere l' integrazione nella normale dieta di oli ricchi in acidi grassi  omega -3. Moltissimi studi hanno confermato come l'uso di acidi grassi polinsaturi della serie omega -3 comporti una diminuzione dell'incidenza della mallattia aterosclerotica e delle sue complicanze. Gli acidi grassi omega-3 sono presenti in grandi concentrazioni soprattutto nei pesci di mare ed in particolare nei pesci che popolano i mari freddi. Si osserva che la popolazione eschimese, costretta ad un forte consumo di pesce, ha una incidenza di cardiopatia ischemica dieci volte inferiore rispetto a quella propria degli abitanti dei paesi occidentali, grandi consumatori di carne. Tale protezione vascolare fu attribuita non tanto a fattori di tipo genetico ma alle abitudini dietetico - nutrizionale. Questa azione cardioprottettiva è da imputarsi agli acidi grassi polinsaturi della serie omega -3 presenti nella dieta ed in particolare all'acido eicosapentaenoico (EPA) e all'acido docosaenoico (DHA) Il rapporto di polinsaturi omega -6 e omega-3 nelle menbrane biologiche ha mantenuto per milioni di anni un rapporto stimato intorno a 1:1; negli
ultimi 100-150 anni si e' assistito ad una sensibile alterazione  di tale rapporto che si è portato al valore di circa 10 a 1 a causa della minor assunzione di alimenti ricchi in omega-3. Contemporaneamente a questa alterazione si è assistito al graduale aumento dell'aterosclerosi . Risulta quindi importante mantenere più basso il rapporto omega-6/omega-3 nell'alimentazione (come valore ottimale si considera in rapporto
omega-6/omega-3 intorno a 5:1). Numerosi studi epidemiologici hanno rilevato che elevati livelli del colesterolo e di lipoproteine in particolare LDL e VLDL –principale trasportatore dei trigliceridi nel plasma- sono associati ad una aumentata incidenza di aterosclerosi ( che riflette direttamente in un aumento di cardiopatie ischemiche ); proprio in base a questo dato  di fatto il controllo dei valori dei lipidi nel sangue è uno degli aspetti decisivi nella prevenzione e nella terapia del processo aterosclerotico. Data la complessa patogenesi del processo aterosclerotico e l'intervento di numerosissimi fattori che concorrono all'instaurarsi ed al progredire di tale processo degenerativo riveste una peculiare importanza l'individuazione di un'integrazione dietetica che possa intervenire in modo multifattoriale sulle  cause che determinano l'instaurarsi e l'aggravarsi della patologia cardiovascolare in genere. L'integrazione dietetica con olio di pesce ad alto contenuto di EPA e DHA, grazie all’efficacia nel ridurre i livelli di lipidi nel sangue, rappresenta un mezzo importante nel controlllare l'aterosclerosi inoltre data la complessità di fattori che è in grado di modulare consente - come sarà illustrato nel proseguo - una terapia multi funzionale dei disordini cardiovascolari in genere.

L’ olio di lino  e' ad alto contenuto di acidi grassi polinsaturi omega 3  e omega 6(polinsaturi 68% di cui 50% omega -3 e 12% omega -6) e rappresenta la fonte piu' abbondante dell'acido grasso essenziale acido alfalinoleico (ALA) che grazie alla conversione in vivo in EPA e DHA consente di aumentare i livelli endogeni di questi due ultimi acidi. Le proprietà dell' olio di lino sono quindi riducibili all' olio di pesci.

 

 

ESPERIENZA

CON UN GRUPPO DI CLIENTI

 

Considerando i risultati positivi  ottenuti nella pratica erboristica e confidando in una collaborazione con i miei clienti, ho chiesto in via confidenziale di avere la possibilità di raccogliere le analisi del sangue con ricerca per il colesterolo, prima e dopo il trattamento fatto con alcuni rimedi naturali. “L’esperimento” ha avuto un discreto successo grazie alla disponibilità e alla curiosità di alcuni miei clienti che mi hanno assicurato un certo impegno nell’assunzione del rimedio naturale e il rispetto del programma dietetico (dove questo era necessario). In allegato sono disponibili i dati che ho acquisito in questo periodo.

 

1° caso


Signora di 41 anni,sana, sportiva,non usa farmaci,segue una corretta alimentazione. Infermiera professionale. Riferisce di avere il colesterolo superiore alla norma da molti anni.

 

Analisi   del 14-8-2000

Analisi del 25-7-2001

colesterolo totale    276mg.%

242mg.%

HDL 92mg.%

HDL 75mg.%

LDL 163mg.%

LDL128mg.%

trigliceridi 196 mg%

103.mg%

 

Assume per due mesi un fitocomplesso cosi' composto:


olio di pesce ad alto titolo di EPA eDHA
estratto 1:10 di guggul
estratto 1:10 di aglio
O.E. rosmarino
opercolo in gelatina naturale da 470 mg. ciascuno
3 opercoli mattino e sera

                                                            
                                                                                                  

Commento:sta ancora assumendo  il fitocomplesso.Si osserva la diminuzione delle LDL e del colesterolo totale

2° caso


signora di46 anni,sana ,non segue particolari diete,casalinga,da qualche anno ha problemi di colesterolo Assume saltuariamente ansiolitici
i dati riferiti dalle analisi antecedenti il trattamento sono i seguenti

 

Analisi del 29-10-1999

Analisi del 22-5-2001

colesterolo totale 235mg.%    

colesterolo totale 182mg  

HDL43mg.

HDL 36

LDL 174mg.

(non ho il riferimento per LDL)


la signora ha assunto per 60 giorni un fitocomplesso cosi' composto:
carciofo estr.secco(2% cinarina)

boldo estr.secco(0.05% boldina)

tarassaco estr.secco 4:1,
cardo mariano estr.secco(2% similarina),fumaria estr.secco 4:1, combretto
estr.secco 5:1
1 tavoletta tre volte il di
la signora riferisce un miglioramento della digestione e la regolarizzazione dell' intestino
 
3° caso

 

Signore di 43 anni,sano ,madre con ipercolesterolemia ,forte mangiatore,sovrappeso.

 

Analisi del 31-3-2000

Analisi 15-5-2001

colesterolo totale 234mg% 

colesterolo totale 211mg%

HDL 43mg%

HDL 40mg%

LDL 170mg%

LDL 137mg%

                                     
ha assunto per 6 settimane la seg. composizione
Carciofo  est.secco(2% cinarina)
Boldo est.secco(0.05%boldina)
Tarassaco est. secco 4:1
Cardo mariano est.secco(2%similarina)
Fumaria est.secco 4:1
Combreto est.secco 5:1

1 tav.x3 volte il di (tav.da 0.7g.)

 


4° caso

 

Signore di 65 anni,pensionato ,non soffre di particolari patologie.E' in terapia da una decina d'anni per l'ipertensione.colesterolo famigliare.Ha iniziato il trattamento 50 giorni fa.

 

Analisi del 30-4-2001

Analisi del 21-9-2001

colesterolo totale272mg.%

Colesterolo totale 254mg%

HDL 39 mg.% 

HDL 42mg%

        

                              

Sta assumendo un preparato cosi' composto

Olio di pesce 62%

est. 1:10 guggul  28%

est. aglio 9.78%

O.E. rosmarino  0.02%

rosmaridifenolo 0.02%

opercolo in gelatina naturale da 470 mg. ciascuno

3 op. mattino e sera

 

 

5° caso

 

Signora 49  anni,sportiva,normopeso ,sana.In menopausa da 12 mesi circa.Infermiera prof., soffre di ipercolesterolemia negli ultimi 10 anni

 

Analisi del 20-3-2001

Analisi del 28-5-2001

colesterolo totale 257 mg%

Colesterolo totale 229mg%

HDL  73 mg%

HDL85 mg%

LDL 164mg % 

LDL 123 mg%

                                      

                                      

Ha assunto per 2 mesi

Sta assumendo un preparato cosi' composto

Olio di pesce 62%

est. 1:10 guggul  28%

est. aglio 9.78%

O.E. rosmarino  0.02%

rosmaridifenolo 0.02%

opercolo in gelatina naturale da 470 mg. ciascuno

3 op. mattino e sera

 

 

 

 

 

 

 

 

6° caso

 

Signore 52 anni ,normopeso,non usa farmaci.Non segue diete.Operaio. Donatore di sangue

 

Analisi del 15-2-2001

Analisi del13-4-2001

colesterolo totale222 mg%

colesterolo totale 214 mg%

glicemia 155mg%

glicemia 80 mg%

trigliceridi 476 mg%

trigliceridi 155 mg%

                                                        

                

Ha assunto per 7 settimane il seguente preparato:

Olio di pesce 62%

est. 1:10 guggul  28%

est. aglio 9.78%

O.E. rosmarino  0.02%

rosmaridifenolo 0.02%

opercolo in gelatina naturale da 470 mg. ciascuno

3 op. mattino e sera

 

 

7° caso

 

Signora di 53 anni, sana, impiegata, normopeso, in menopausa da due anni. Colesterolo fuori norma da 10 anni Analisi fatte dopo 8 settimane di trattamento

 

Analisi del 29-12-2000

Analisi del 17-5-2001

colesterolo totale 272 mg%

Colesterolo totale 237mg%

              

 

ha assunto la seg. preparazione

Olio di pesce 62%

est. 1:10 guggul  28%

est. aglio 9.78%

O.E. rosmarino  0.02%

rosmaridifenolo 0.02%

opercolo in gelatina naturale da 470 mg. ciascuno

3 op. mattino e sera

 

  

 

8° caso

 

Signore 46 anni,postumi da incidente stradale ,ha subito un intervento chirurgico. Non assume farmaci. Si sente debilitato.

 

Analisi del  9-1-2001

Analisi del 13-2-2001

Colesterolo totale 240mg%

Colesterolo totale 216mg%

GOT    91 U /L 

GOT26 U/ L

GPT  60 U / L

GPT26 U / L

 

                                   

Ha assunto per un mese una tisana cosi composta

Desmodium pianta gr.50

elicriso fiori gr 50

carciofo foglie gr 50

boldo foglie  gr 20

frangula cort.  gr 30

in infuso un litro il di ,prima e lontano dai pasti.

    



 

ALCUNE FORMULE

di prodotti erboristici atte

al trattamento delle ipercolesterolemie



olio di fegato di pesce ad alto titolo di EPA e DHA( minimo 70%)62%
estratto di guggul 1:10 oleoresina in olio di lino 28%
estratto di aglio 1:10 in olio di lino 9.78%
O.E. rosmarino  0,2%
rosmaridifenolo 0,02%


Curcuma T.M.  10,35 g
Carciofo T.M.  13,8 g
Cardo mariano T.M. 13,8 g
Tarassaco T.M.   18,24 g
Secale cereale  M.G. 6,9g
Rosmarino off. M.G. 6,9 g
Sali minerali   0,0022 g

 

 



Carciofo est.secco (2% cinarina)
Boldo est. secco (0,05% boldina)
Tarassaco est.secco 4:1
Cardo mariano est.secco(2% silimarina)
Fumaria est. secco 4:1
Combreto est. secco 5:1


Tisana colesterolo
Carciofo fgl. t.t. 50g
Tarassaco rad. t.t. 50 g
Biancospino fiori  30g
Betulla fgl t.t. 30g
Menta fgl  t.t. 20g
1/4 di acqua bollente 1 cucchiaio di tisana.Infuso 20 minuti.
Filtrare e bere 3-4 tazze il di prima e lontano dai pasti

Tisana colesterolo(Chierighin)
Carciofo foglie t.t.30
Orthosiphon foglie t.t. 30
Cicoria rad.t.t.20
Biancospino fiori e fgl 10
Vischio foglie t.t.10
Fagiolo bacello t.t. 10
Betulla foglie t.t.10
Un cucchiaio raso della miscela in infuso bollente x 10 minuti e x una tazza
d'acqua.
Bere dopo i due pasti principali

 

 



Bibliografia

 

 

 

Rossi,M.,Tinture madri in Fitoterapia Studio Edizioni MI 1992

Benigni R, Capra C., Cattorini P.E. Piante Medicinali Chimica farmacologica e terapia 2 volumi  Ed. Inverni Della Beffa Milano  1962

Spignoli G.,Mercati V., Bonconpagni E: Guida Bibliografica ai piu' noti Fitoterapici

ABOCA Sansepolcro 1999

Sezione ricerche Aboca :Mercati V., Ghiara C.,Fulceri S.: Il trattamento differenziato delle dislipidemie.Materiale tecnico informativo.Aboca 1998

Di Stanislao C., Paoluzzi L.,: Phitos  Ed.Me.Na.Bi.1992

Ceccherelli F., Corradin M., Di Stanislao C.,e aut.:dispense 1' anno corso Fitoterapia Scientifica A.I.R.A.S. PD 2000

Pedretti M., L'Erborista moderno Erboristeria Domani Libri Milano 1980

Della Loggia R.: Piante Officinali per infusi e tisane OEMF spa MI 1993

Mearelli F.,Sgrignani M., Terapia moderna  con Tinture Madri,Gemmoderivati e Oligoelementi Ed.Planta Medica 1992

Curti R., Herbarium  Ed.Diakronia Vigevano 1988

Chiereghin P. Farmacia Verde Ed .Calderini1986