TESSUTO OSSEO

Tessuto di tipo connettivale composto di cellule, fibre e sostanza fondamentale amorfa (componenti extracellulari sono calcificati)

Caratteristiche fisico-chimiche

 

Struttura macroscopica

Nelle ossa lunghe la diafisi è come un cilindro cavo con una parete di osso compatto e un'ampia cavità midollare centrale contenente il midollo osseo. Le epifisi (prossimale e distale) si trovano all'estremità della diafisi, sono costituite principalmente da osso spugnoso ricoperto da un sottile strato di compatto.

Le ossa sono rivestite da periostio con potenzialità osteogeniche; la cavità midollare delle diafisi e quelle dell'osso spugnoso sono rivestite da endostio anch'esso con proprietà osteogeniche. Sulle superfici delle ossa piatte del cranio il tessuto osso-compatto prende il nome di tavolato esterno ed interno, in mezzo è compreso un strato di tessuto spugnoso detto diploe il periostio prende il nome di pericranio, l'endostio invece dura madre

Struttura microscopica

L'osso compatto è costituito , per la maggio parte da una sostanza interstiziale calcificata matrice; questa è organizzata in lamelle che disponendosi in forme concentriche delimitano un dotto : il canale di Havers. Nella sostanza fondamentale sono distribuite cavità a forma di lente biconvessa dette lacune ossee ciascuna delle quali è occupata dalla cellula ossea: osteocita, l'insieme prende nome di osteone. I canali di Havers contengono vasi sanguigni e linfatici, fibre nervose e tessuto connettivo, sono disposti in modo parallelo tra di loro, comunicano con la superficie libera dell'osso e la cavità midollare nonché tra di loro con dei canali disposti trasversalmente e obliquamente detti canali di Wolkmann. La componente inorganica dell'osso è costituita di cristalli submicroscopici di una forma di fosfato di calcio simile all'idrossipatite Ca10 PO4 6 (OH)2 tali cristalli hanno dimensioni di poche centinaia di Angstrom di lunghezza e di 10-30 di spessore, sono compresi nella sostanza costitutiva delle fibre collagene della matrice organica con intervalli regolari di 600-700 A°

Cellule dell'osso

Nell'osso in attivo accrescimento si distinguono 4 tipi cellulari:

Istogenesi e accrescimento dell'osso

L'istogenesi avviene sempre dalla trasformazione di un tessuto connettivo preesistente

1) ossificazione intramembranosa. In seno al primitivo tessuto connettivo (ossa piatte della testa)

2) ossificazione encondrale. In seno a un modello cartilagineo preesistente ( ossa del bacino, arti colonna vertebrale etc.) sono dette anche ossa di sostituzione perché in un primo tempo sono costituite da cartilagine ialina. Si ha:

Un osso lungo è formato dalla diafisi, con cavità midollare e due estremità epifisarie cartilaginee l'accrescimento in spessore consiste nella deposizione di sali di calcio nella matrice sottostante: il periostio (per intervento degli osteoblasti), la cavità midollare si ingrandisce per riassorbimento della sua parete ( ad opera degli osteoclasti). L'accrescimento in lunghezza si ha per l’aumento della cartilagine epifisaria detta di accrescimento che viene gradualmente sostituita da tessuto osseo. Il midollo osseo occupa la cavità delle ossa lunghe, nonché la spongiosa dei corpi vertebrali, delle coste, dello sterno e delle ossa piatte della pelvi. Alla nascita quasi tutte le ossa contengono midollo emopoieticamente attivo midollo rosso. poi in alcuni distretti diminuisce il numero delle cellule emopoietiche e aumenta quello degli adipociti midollo giallo. Questa trasformazione prosegue più intensamente nelle ossa lunghe che nello scheletro assile. Nell'adulto perciò il midollo contenuto nelle ossa degli arti è formato da adipociti; il midollo rosso emopoiticamente attivo persiste nelle vertebre - coste -sterno - osso iliaco.

 

FUNZIONI DEL CALCIO

Come sale inorganico (idrossi-fluo-apatite) fa parte della strutture delle ossa e dei denti 99,5 %

In forma ionica (Ca++) entra:

 

Schema delle forme in cui si trova il calcio nel plasma

 

 

Metabolismo del calcio.

Nel plasma si trova :- ionizzato Ca++ diffusibile 10mg/100ml - legato a proteine non diffusibile ( Ca di riserva di pronto impiego) --combinato con acido citrico etc. diffusibile L'innalzamento del pH tende a far combinare il Ca++ con le proteine , affinità con l'albumina.

L'assorbimento del calcio della dieta avviene nell’intestino tenue con un meccanismo attivo che dipende dalla vitamina D3.

- combinandosi con fosfati ossalati è insolubile e poco assorbibile l'escrezione avviene con le feci , tramite il rene e le ghiandole sudoripare

Funzioni del fosforo

Vi sono strette relazione tra il metabolismo del calcio e del fosforo, il rapporto ottimale nella dieta Ca:P è di 1:1

Metabolismo del fosforo

Nel plasma -- fosfati inorganici-- fosforo lipidico-- estere fosforico. Assorbimento del fosforo inorganico avviene nell'intestino in quantità maggiore del calcio. Più calcio nella dieta diminuisce l'assorbimento del fosforo per la formazione ,nell'intestino, di fosfati di calcio. L’escrezione è prevalentemente renale

Azione dell'ormone parotideo( vedi anche S. ENDOCRINO Controllo ormonale dell’omeostasi del calcio)

Paritirina o paratormone ha un azione :ipercalcemica ipofosfatemica

Effetto dell'ormone calcitonina

Prodotto dalle cellule parafollicolari della tiroide

Azione : ipocalcemica e ipofosfatemica (più rapida dell'effetto della paritirina)

 

SCHELETRO

 

Lo scheletro animale si divide in due parti

Scheletro assile

Nel loro insieme vertebre coste e sterno formano la gabbia toracica

Scheletro appendicolare

Arti anteriore posteriore

 

OSSA

Le ossa presentano nella loro superficie delle formazioni che hanno diverso significato funzionale (contribuiscono alle articolazioni, danno inserzione ai muscoli , permettono il passaggio di tendini e legamenti) ed in base alla loro finalità e conformazione vengono indicate

 

ARTICOLAZIONI

Le singole ossa formano nel loro insieme lo scheletro. Per permettere il movimento i segmenti ossei che vengono in contatto tra di loro assumono un’ organizzazione che in base ad alcune particolarità morfofunzionali determinano le possibilità di movimento. In base a le diverse tipologie le articolazioni vengono divise:

Sinartrosi

I capi ossei sono tra loro contigui con l'interposizione di tessuto connettivale fibroso o cartilagineo i movimenti sono in genere limitati.

Sindesmosi : tessuto interposto fibroso che si organizza in un vero legamento tra le superfici ossee -se meno addossate ne deriva una maggiore mobilità es. osso ioide - tibia & fibula

Sincondrosi : sostanza intermedia è cartilagine ialina: sfenoide - occipitale

Anfiartosi o sinfisi : capi ossei articolari sono uniti mediante un disco fibro-cartilagineo continuo con le superfici articolari- i movimenti sono maggiori es. corpi vertebrali tra di loro.

Diartrosi

I capi ossei sono contigui e possono scivolare l'uno sull'altro; consente talvolta ampi movimenti.

Componenti morfologiche delle diartrosi

Tipi di diartrosi