TEST DI TINETTI

 

Il test di Tinetti è uno dei più diffusi in ambito geriatrico ed è basto sulla valutazione delle performance finalizzate all’equilibrio, delle performance finalizzate all’andatura ed all’analisi delle caratteristiche che influenzano  la mobilità.

 

 

VALUTAZIONE DELL’EQUILIBRIO:

 

 

1)     VALUTAZIONE DELL’EQUILIBRIO DEL TRONCO DA SEDUTO

 

a)     Normale:     se il paziente presenta un equilibrio stabile

b)     Adattabile:  se il paziente per tenersi dritto deve reggersi alla sedia

c)  Anormale:   se il paziente non riesce affatto a mantenersi in

                                     equilibrio da seduto.

 

2)     VALUTAZIONE DELLA CAPACITA’ DELL’ANZIANO DI ALZARSI DA   

     UNA SEDIA

 

a)     Normale:     se il paziente è capace di farlo con un solo tentativo   

                          senza aiutarsi con gli arti superiori                       

b)     Adattabile:  se il paziente si tira su con le braccia o se prima di

                          alzarsi flette il tronco eccessivamente

c) Anormale:    se il paziente effettua numerosi tentativi prima di alzarsi,

                          o necessita di aiuto.

 

 

3)     VALUTAZIONE DEL PERIODO IMMEDIATO DELLA STAZIONE

ERETTA (primi 3-5 secondi)

 

a)     Normale:     se il paziente è capace di stare fisso senza appoggi                                   

b)     Adattabile:  se il paziente necessita di appoggi esterni o effettua 

                          lievi movimenti per mantenere l’equilibrio                          

c) Anormale:    se il paziente è incapace di mantenere l’equilibrio in

                                     ogni caso.

 

 

4)     VALUTAZIONE DELLA STAZIONE ERETTA PROLUNGATA

 

a)     Normale:     se il paziente è in grado di mantenersi in piedi senza

                          aiuti esterni                                   

b)     Adattabile:  se il paziente è stabile ma tiene i piedi divaricati                          

c)  Anormale:   se il paziente presenta segni di instabilità e si mantiene

                                     a supporti.

 

 

 

 

 

5)     VALUTAZIONE DELL’EQUILIBRIO AD OCCHI CHIUSI (a piedi uniti)

 

a)     Normale:     se il paziente è stabile senza mantenersi                                   

b)     Adattabile:  se il paziente si stabilizza solo con i piedi divaricati                              

c)  Anormale:   se il paziente presenta segni di instabilità e compensa  

                                     utilizzando supporti esterni.

 

 

6)     VALUTAZIONE DELL’EQUILIBRIO DURANTE UN GIRO SU SE STESSO DI 360°

 

a)     Normale:     se il paziente non barcolla e presenta un movimento 

                          fluido                                   

b)     Adattabile:  se il paziente effettua passi irregolari                          

c) Anormale:    se il paziente presenta un passo instabile ed usa

                                     supporti esterni.

 

7)     VALUTAZIONE DELLA CAPACITA’ DEL PAZIENTE (in piedi) DI REAGIRE A PERTURBAZIONI ESTERNE DELL’EQUILIBRIO (il terapista applica alcune spinte allo sterno)

 

a)     Normale:     se il paziente è capace di contrastare la pressione

                          mantenendo la stabilità                                   

b)     Adattabile:  se il paziente è costretto a spostare i piedi per

                          mantenere l’equilibrio                          

c) Anormale:    se il paziente senza il supporto dell’esaminatore

                          perderebbe l’equilibrio.

 

8)     VALUTAZIONE DELLA CAPACITA’ DI SEDERSI SULLA SEDIA

 

a)     Normale:     se il paziente si siede con un movimento fluido                                   

b)     Adattabile:  se il paziente per sedersi ha bisogno di aiutarsi con   

                          le braccia ed effettua il movimento troppo rapidamente                          

c) Anormale:    se il paziente cade sulla sedia o si siede sui margini.

 

 

 

 

 

 

VALUTAZIONE DELL’ANDATURA:

 

 

1) VALUTAZIONE DELL’INIZIO DELLA DEAMBULZIONE

 

a)     Normale:     se il paziente inizia a camminare senza incertezze con movimenti

                          precisi e senza sollevare eccessivamente (oltre i 5 cm) il piede con

                          cui inizia                                

b) Anormale:    se il paziente presenta esitazioni e movimenti poco coordinati o se

                                      il piede viene eccessivamente sollevato o strisciato.

 

 

2) VALUTAZIONE DELLA LUNGHEZZA DEL PASSO

 

a)     Normale:     se il paziente presenta una lunghezza del passo superiore alla

                          lunghezza del piede                                

b) Anormale:    se avviene il contrario.

 

 

3) VALUTAZIONE DELLA SIMMETRIA DEL CAMMINO

 

a) Normale:     se il paziente presenta un passo di lunghezza identica per ambedue 

                         gli arti inferiori

b) Anormale:   se il paziente presenta una lunghezza del passo diversa tra i due

                                    arti e/o l’avanzamento avviene sempre con lo stesso piede.

 

 

4) VALUTAZIONE DELLA CONTINUITA’ DEL CAMMINO

 

a) Normale:     se il tallone di un piede viene sollevato quando l’altro tallone tocca 

                                    a terra e la lunghezza del passo rimane costante.

b) Anormale:   se tutta la pianta rimane sul pavimento prima che l’altro piede

                                     venga sollevato, la lunghezza del passo è irregolare e sono

                                     presenti soste nella deambulazione.

 

5) VALUTAZIONE DELLA DEVIAZIONE NELLA DIIREZIONE  DEL CAMMINO

(osservando il paziente posteriormente)

 

a) Normale:     se i piedi avanzano lungo un linea piuttosto dritta

b) Anormale:   se il piede effettua delle deviazioni rispetto alla linea di direzione del

                                    cammino.

 

6) VALUTAZIONE DELLA STABILITA’ DEL BACINO

(osservando il paziente posteriormente)

 

a) Normale:     se il paziente presenta una deambulazione in cui il bacino non

                                    oscilla in maniera anomala e le ginocchia o la schiena non vengono 

                                    piegate eccessivamente.

b) Anormale:   se tutto ciò è presente e le braccia vengono utilizzate per favorire

                         l’equilibrio.

 

7) VALUTAZIONE DELLA STABILITA’ DELLA DEAMBULAZIONE

(osservando il paziente posteriormente)

 

a) Normale:     se il paziente presenta una camminata in cui i piedi si sfiorano

                         medialmente                                   

b) Anormale:   se il paziente presenta una camminata in cui i piedi avanzano

                         troppo divaricati.

 

 

 

8) VALUTAZIONE DELLA CAPACITA’ DEL PAZIENTE DI GIRARSI MENTRE  

    DEAMBULA

 

a) Normale:     se il paziente presenta un cambio di direzione nella camminata

                         privo di oscillazioni anomale ed effettuato con movimento ben

                         coordinato                                   

b) Anormale:   se sono presenti barcollamenti, incertezze e discontinuità del

                         movimento.

 

 

 

 

 

 

La quantificazione del RISCHIO CADUTE si ottiene attribuendo un punteggio ad ogni prova.