Scheda bibliografica:

Antonino Zichichi

PERCHE' IO CREDO IN COLUI CHE HA FATTO IL MONDO

(ed. il Saggiatore, Milano 1999)


1.
Fede e Scienza non sono in antitesi; scrive l'Autore: "mai uno scienziato credente e' diventato ateo. Semmai e' successo il contrario" (pag.154). Ne' la scienza ne' la logica matematica possono concludere che non esiste Dio (pag.156); inoltre, logica matematica e scienza sono parte del tutto, e se Dio e' tutto, non puo' essere scoperto per mezzo di una sua parte (pag.156). L'ateismo, pertanto, non puo' dimostrare che non esiste Dio (pag.158).
La fede, sottolinea l'Autore, e' speranza (pag.19), scienza e fede sono in comunione fra loro (pag.22): in ogni oggetto volgare, in ogni protone, dappertutto e' scritta la storia del mondo e tutte le leggi fondamentali della natura (pag.21 e pag.164).

2.
La nostra cultura e' oggi in gran parte pre-scientifica ed ha prodotto almeno tre mistificazioni culturali (falsi teoremi, pag.43):
- indistinguibilita' fra scienza e tecnica;
- antitesi fra scienza e fede;
- dalla scienza non scaturiscono valori.
Pitagora e Democrito rappresentano il pensiero pre-galileiano, logico-astratto ma separato da ogni verifica sperimentale (pag.15): tremila anni di logica matematica non hanno portato alla scoperta della Logica del Creato (pag.156), anzi, Godel ha capito che esistono teoremi matematici che sono veri ma non dimostrabili; allora, si domanda l'Autore, come puo' il rigore logico dimostrare l'esistenza di Dio? (pag.138).

3.
Le teorie filosofiche prescindono dalla prova sperimentale e si occupano tanto dell'Immanente quanto del Trascendente; inoltre, la filosofia spesso pretende di saper risolvere i mali del mondo, senza sottoporsi a verifica sperimentale e restando nel solo ambito del linguaggio, come la poesia (pag.120). Applicata all'Immanente, la filosofia e' andata completamente fuori strada: seguendo le leggi del pensiero ideate da Kant, per esempio (spazio assoluto e tempo assoluto), nel mondo non potrebbe esistere la luce (pag.121). Si possono costruire molte logiche, tutte rigorose, ma il rigore logico non e' una condizione sufficiente, sebbene sia necessaria (pag.21).
I progressi della scienza vengono dal totalmente inatteso, non da falsificazioni (Popper), con una umilta' intellettuale che manca nel sapere non scientifico: "ecco perche' di Scienza ce n'e' una sola mentre di Arte, Letteratura, Filosofia e di altre attivita' intellettuali ce ne sono tante e spesso in contraddizione le une con le altre" (pagg.122-123).
Lo scientismo, la pretesa che la scienza capisca tutto, e' percio' la negazione della scienza; lo scientismo confonde scienza e tecnica, cio' che si puo' fare tecnicamente e' ammesso anche moralmente (pag.125).

4.
La scienza e' cio' che distingue l'uomo dagli altri esseri viventi (pag.78), essa pero' non fa parte del patrimonio culturale dell'uomo moderno ma e' un privilegio di pochi specialisti (pag.98): vi e' allora un problema di educazione alla Scienza (pag.50), perche' una scoperta scientifica e' fonte di emozioni quanto un capolavoro dell'arte.
I laboratori di ricerca scientifica possono esistere indipendentemente dalle industrie e dalle loro applicazioni, la scelta fra tecniche buone e tecniche cattive non e' di natura scientifica: ogni civilta' pre-scientifica ha prodotto utensili di pace e ordigni di guerra (pagg.36-37); finora, pero', e' stata la violenza politica a decidere le priorita' nelle applicazioni tecnologiche delle scoperte scientifiche: la tecnica richiede invece un controllo etico-morale (pag.185).
Finora la scienza e' stata finanziata solo con gli spiccioli dell'economia mondiale; ma e' la scienza, non le ideologie politiche, il motore del progresso: il progresso non dipende dalle ideologie politiche ma dalle applicazioni tecnologiche di pace e dalle scoperte scientifiche (pag.217).
Viviamo invece in una crisi di cultura: "la mega-condanna a morte, per fame, avviene in uno dei periodi piu' floridi che questo pianeta si sia trovato a vivere" (pag.170). La tecnologia e' piu' avanzata dell'industria, occorre investire risorse nella ricerca scientifica pura, quello che serve e' un grande Progetto Manhattan a scopi di pace e di progresso (pagg.183-184): nel terzo millennio occorre "realizzare una Grande Alleanza tra Scienza e Fede" (pag.217).

Altre considerazioni dell'Autore sulla scienza sono analizzate negli Argomenti filosofici sulla conoscenza in questo sito.


Schede bibliografiche

Menu' principale