Soggetti |
125S,
con cui la Ferrari conquistò nel maggio 1947 la sua prima
vittoria sul circuito di Caracalla a Roma.
500F2, corse dal 1951 al 1953. Fu
concepita di getto, in una notte, da Aurelio Lampredi, conquistò
due titoli mondiali, nel 1952 e nel 1953, con Alberto Ascari.
801F1 del 1957, un modello proveniente
dalla Lancia che permise a Fangio di vincere il titolo mondiale.
246F1 del 1958, curata dalle abili
mani di Alfredino Ferrari, figlio di Enzo, conquistò il
mondiale piloti con Mike Hawtorn.
156F1 del 1961. Ha rappresentato
la grande svolta tecnica della Ferrari: con questo modello si
passò dal motore anteriore con trazione posteriore al motore
posteriore con trazione posteriore. I 200 CV del suo V6 piegarono
ogni avversario nella stagione 1961.
158 del 1964, evoluzione del modello
156. Con questa monoposto John Surtees vinse il 3° mondiale.
312T del 1975, capostipite della
generazione "T", cioè monoposto con cambio trasversale,
fu campione del mondo con Niki Lauda.
312T4 del 1979. Vincitrice del mondiale
piloti con Jody Scheckter. Vi fu usato in via sperimentale il
cambio semi-automatico che si rivelerà vincente negli anni
90.
126C, un monoposto, spinto da un
motore turbo da 600 CV, che costituisce una vettura laboratorio.
Velocissima, bella, ma fragile non permise ai piloti di esprimere
il potenziale che tuttavia nel 1983 permise alla Ferrari di vincere
il mondiale costruttori.
156/85, un modello legato al nome
di Michele Alboreto: memorabile fu il suo trionfo al Nurbuergring.
F1 91. Con questa monoposto comincia
lera Barnard, il progettista inglese che firmò le
F1 dei primi anni 90. La 639
venne soprannominata "papera" per il suo musetto largo
e basso.
F310. E la vettura di Michael
Schumacher. Con essa la Ferrari, con il suo 10 cilindri a V, torna
ai vertici della F1. |