IL DIVENIRE
Aristotele dice che “se non ci fosse nulla di eterno
non sarebbe possibile neppure il divenire”;
in effetti se tutto è in divenire
(quindi si muove e cambia e finisce)
cosa resta?
LA REALTA’
Aristotele e Platone.
Per Platone la vera realtà è al di là delle cose
che ci appaiono.
Per Aristotele la vera realtà è dentro le cose!
L’AVVENTURA DELL’INDAGINE RAZIONALE
Il mondo del pensiero, della “theorìa”,
è meraviglioso; immergersi in esso
è veramente bello. E’ come tuffarsi
nelle profondità degli abissi marini
ed esplorare incantati ogni cosa.
LA MOLTEPLICITA’ E IL DIVENIRE
Illusione e realtà.
Per esempio: per la filosofia indiana
La varietà (la molteplicità) è una pura illusione,
tale da farci credere di vivere
in un mondo complesso e articolato; il mondo
esterno non esiste
e la molteplicità non è altro che apparenza.
L’ESPERIENZA
L’esperienza concreta esercita un controllo
sulle tesi della filosofia. La verifica sensibile
non è criterio di verità per le conclusioni filosofiche
ma nessuna tesi filosofica può essere
in contraddizione con l’esperienza certa.
Una filosofia che neghi il movimento,
la realtà esterna, la libertà umana,
si squalifica immediatamente (j.j.sanguineti, 1984).
FILOSOFIA…
Intendo la filosofia
come riflessione critica sull’intero dell’esperienza.
FEDE- RAGIONE
Come la filosofia presuppone i dati dell’esperienza,
così la teologia (riflessione sulla fede nella rivelazione)
presuppone
i dati già acquisiti dalla riflessione teoretica
(infatti in quanto messaggio di salvezza
propone un “sapere” non verificabile scientificamente –
non è epistéme – ma attingibile attraverso la testimonianza)
e li utilizza per esprimere una “conoscenza”
(è più sapienza che conoscenza)
che non è attingibile dalla sola ragione.
CONOSCENZA DI FEDE
La conoscenza di fede è
conoscenza della verità per testimonianza,
la quale presuppone però la verità che
ogni soggetto può acquisire direttamente
per esperienza e poi per inferenza (a. livi, 2003).
FILOSOFIA E METODO
La filosofia soggiace al metodo che adotta.
FILOSOFIA E TEOLOGIA
Teologia e metodo.
Ogni teologia si fonda sempre,
più o meno consapevolmente,
su una determinata filosofia;
il tipo di filosofia presupposta
soggiace, a sua volta, al metodo
che si adotta (e ai presupposti da cui parte).
DI FRONTE A UN DISCORSO
Tre domande bisogna intanto porsi
di fronte a un qualsiasi discorso:
1. il perché dell’affermazione
di uno stato di cose (rendere ragione);
2. cosa c’è di vero in ciò che sto
ascoltando (non solo in senso soggettivo,
riguardo alla persona che parla, ma soprattutto
in senso oggettivo, ossia riguardo al contenuto
di ciò che viene affermato)? Cfr. FeR 83 e 90.
3. la mancanza in un discorso
di argomentazione che mostri la connessione logica
delle varie parti del discorso
può nascondere inganni della retorica
(tanto avversata da Aristotele nel Grillo).
RECTA FIDES E RECTA RATIO
Recta ratio e recta fides sono incompatibili?
No, anzi si richiamano a vicenda.
SOPHIA ED EPISTEME
Necessità della riflessione sapienziale della fede
(conoscenza di fede)
e necessità della conoscenza della ragione
(conoscenza filosofica):
sophìa ed epistéme.
*
Cuore e mente vanno accesi
ed alimentati insieme.
*
La filosofia non redime la vita.
*
ON THE ROAD
On the road in tre sensi:
a. non c’è un luogo preciso in cui fare filosofia,
perché l’uomo è filosofo sempre; quindi anche
per strada e in qualunque posto in cui vive.
b. on the road come cammino di vita
personale e comunitario verso la verità.
c. infine on the road come libertà.
Questo vuol dire recuperare in filosofia
la via sapienziale, come invita a fare
il Papa in FeR.



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