La donna al tempo delle suffragette

in calce  Inez Milholland (Boissevain) "Angeli d'acciaio" (Iron Jawed Angels) e Margaret Sanger

e gli scioperi della fame

LA REGINA DELLA CASA  

rielaborazione da almanacco Sei per l’anno 1914

Ho chiamato così, nel primo capoverso di questo pezzo, la massaia, la moglie, la regina (detronizzata) del focolare italiana (ma non credo fosse tanto diversa altrove) che all'epoca doveva sbarcare il lunario, mettere assieme il pranzo con la cena nei momenti più difficili (come le guerre e le cattive annate) con poche entrate e tante uscite: un po’ come succede oggi 2012 dopo 100 anni. Gli uomini la chiamavano anche "la madre dei miei figli", sempre che fosse vero, poi tutto finiva lì, perché sia a lei che ai figli erano attribuiti ruoli molto diversi da quelli che pensiamo o presupponiamo. Con un prevalente indirizzo economico (dalla parola fare Economia = risparmiare, cito da Zingarelli "Un dato risultato col minimo di mezzi", l'esatto contrario di quello che insegnano nelle università oggi o nelle scuole di partito e di governo), la donna era quella che semplicemente provvedeva in casa ad una serie di “cose” materiali che spaziavano dal vestiario alla alimentazione, dalla medicina alla educazione, etc. etc. cose per le quali oggi sarebbero necessarie quattro lauree. I figli, se erano un investimento sul futuro (per il contadino una spalla per la vecchiaia e braccia per la terra) lo stabilivano tante circostanze dai confini molto incerti. Per i ricchi il figlio era solo la continuazione dell’asse ereditario e della discendenza, quello che avrebbe ereditato e perpetuato il potere. Tutto quello che sovvertiva questo ordine era visto come rivoluzionario, ancor più delle idee politiche (rivoluzionarie ben s'intende), che si professavano a quel tempo perché era un salto nel buio. Qualcuno potrebbe infatti pensare che allora socialismo e sindacalismo facessero rima con femminismo e lavoro ma non era esattamente così. All'inizio per il sindacato gli iscritti (gli operai) erano quelli delle fabbriche che abitavano in città e non i contadini e per i socialisti la suffragetta* era il diavolo. Ancora nel 1910 Turati si pronunciò contro il voto alle donne. La "compagna" Anna Kuliscioff gli rispose nelle pagine di ”Critica Sociale” difendendo il suffragio femminile (il Comitato Pro- Suffragio aveva chiesto al Partito Socialista di pronunciarsi sulla questione). La Kuliscioff fondava e dirigeva anche il giornale femminile "La Difesa delle Lavoratrici" (1912/1925) all'epoca di questo scritto (1914) con contributi di Margherita Sarfatti, ebrea, "compagna" di Benito Mussolini. http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/annakuli.htm   

http://digilander.libero.it/fiammecremisi/statistiche.htm

statistiche dell'unità d'Italia

L’articolista (dell'almanacco SEI citato) puntava poi con una serie di consigli ad indirizzare le donne a carriere nuove Kuliscioffcome l’operaia, l’impiegata in aziende private, l’insegnante, la farmacista, l’infermiera che davano un reddito discreto, ma in ambito prevalentemente urbano, dove sicuramente dal reddito bisognava togliere l'affitto. Da questa classificazione percepiamo quale doveva essere il salario: in fabbrica 80 lire al mese (e c'era una famiglia anche numerosa da mantenere) ed ancor meno ad una nurse (dalle 40 alle 60 lire al mese come per la domestica o poco più se istitutrice), che segue i bambini nelle famiglie dell’alta borghesia, ma che alloggia spesata (come la domestica). Le insegnanti, dopo la grave crisi  di fine secolo, dovrebbero guadagnare molto di più circa 2000 lire l’anno (170 al mese) che equivale al doppio di quello che percepisce un operaio.    

l'alcolismo anche infantile era pratica comune fra i poveriNel 1913, le suffragette avevano avuto la loro prima martire: Emily Davison (vedi sotto). La giovane donna si gettò sotto la carrozza reale durante un derby (corsa ippica). Se aveva titolo civile la regina deceduta pochi anni prima perché non loro ?

Dal reddito pro capite annuo postunitario di 316 lire con un breve calcolo interpolato otteniamo quello attuale (1914) medio che dovrebbe essere di circa 600 lire di cui quasi un decimo andrà in tasse indirette. Tasse sullo zucchero, spiriti, energie, fiammiferi, birra, sale, tabacchi, grano, e altri dazi marittimi e gabelle locali (ma questa è una media come è una media il salario che ha picchi e abissi, per chi lo ha !) che la nostra massaia si ritrova già sui prezzi al banco. Eravamo i più tartassati d’Europa poiché calcolando anche i dazi, variabili a seconda delle annate produttive ma non solo (dazi sulla siderurgia, cotone, lana, caffè, etc), il peso fiscale arrivava a circa 100 lire che è il 20% (meno della metà di quello nostro del 2007 !!!). Nella tabella a fianco prezzi medi (al piccolo ingrosso)di alcuni generi di grandi acquirenti come i convitti (unica statistica disponibile nel 1912): il prezzo al dettaglio rilevato da alcuni comuni risulta in media un 10% superiore. Ogni statistica è comunque rudimentale e disomogenea non esistendo organi preposti. Un terzo della popolazione sfugge poi al dazio perché autoconsuma quanto produce o riesce a scambiarlo in "nero". E’ nota la rincorsa nottetempo fra gabellieri e contadini per carichi occultati come il vino che viaggiava da comune a comune. E’ evidente dalla tabella che la carne sia ancora un genere di lusso e quindi si consumano solo bassi tagli e animali da cortile e solo nelle feste. Che dei grassi si consumino solo quelli meno nobili come lardo e strutto deriva dalla regionalità dell’Italia come le proteine che vengono in genere assunte nei formaggi e nelle uova (o nel pesce).  

Prezzi in centesimi convitti rilevaz..comunali prezzi esteri

pane x (kg) 0,385 0,42 Gb 0,335
pasta 0,533 0,55  
grano   0,45 Gb 0,31
farina   0,44 De 0,35
riso 0,477   Fr 0,40
carne 2,153  
olio x (lt) 1,728 2,00  
latte (lt) 0,331 0,34  
vino (lt) 0,478    
zucchero 1,579    
caffè 3,764    

A metà della guerra rilevo su un sito una statistica dei prezzi "calmierati" di diversi generi alimentari, in genere di provenienza italiana (spesso locale): Burro lire 5,50 al Kg, pecorino lire 4,20 al kg, Farina 0,45 al Kg, pasta lire 0,80 (0,90) al Kg, Pane lire 0,45 (0,50) al Kg, Riso lire 0,80 al Kg, Olio lire 4 al litro, carne bovina magra lire 5,50 al Kg., di bassa macelleria lire 1,50, carne ovina da lire 2,10 a 3,10 secondo i tagli. Carbone lire 25 al q.le (fra parentesi le tendenze all'aumento causa importazione e rarefazione). Per l'olio come detto si sopperiva con grassi animali e anche di burro e carne si faceva parco uso così come della pasta che era spesso fatta in casa. Il Riso come la pasta ha subito grossi aumenti presumiamo anche per le condizioni di mercato (il raccolto italiano del 1917 era sceso da 58 milioni di q.li di grano a  38!!!).

La collocazione rurale di molti dà la possibilità quindi d'integrare il vitto con una varietà di verdure e frutta e altri generi a basso prezzo, altrimenti introvabili, così come provvedere al vestiario, alle calzature e tantissime altre cose che oggi noi abbiamo dimenticato come si fanno in casa artigianalmente. Che il vino (Italia maggior produttore mondiale) sia fra i più bassi dei costi (ma non del latte e del pane) denota che è ancora considerato integrativo dell'alimentazione (veniva dato ai bambini vedi foto sopra per le calorie) con le inevitabili dipendenze. Altro prodotto anomalo nella classifica il caffè che in effetti viene sostituito e integrato spesso da surrogati. Spendere oltre una lira al giorno pro capite per l’alimentazione diventava un rischio (e si era in presenza di un'alimentazione da fatica che richiedeva oltre 3.000/3500 calorie). Con un kilo di pane e un litro di vino siamo già a 0,86 centesimi. Non stupisce quindi che il mais (di cui non troviamo prezzi), le patate e prodotti del bosco come le castagne fossero la base della alimentazione per molti mesi. Con cosa si sopravviveva una volta è cosa sconosciuta ai più.

Suffragette

 

Movimento sorto in Gran Bretagna alla fine dell'Ottocento per ottenere il suffragio elettorale femminile. Pronunciamenti in favore del voto femminile si erano avuti in Francia e in Inghilterra alla fine del secolo XVIII (1700), ma un vero movimento femminile nacque in Inghilterra solo un secolo dopo. Ottenuto il voto municipale (1869) e di contea (1880), esso si pose l'obiettivo del voto per il parlamento. Progetti di legge e studi di fattibilità in Italia si hanno fin dal 1880 ma nessuno si conclude positivamente. Il rifiuto di concedere l'estensione del voto femminile portò Emmeline e Sylvia Pankhurst (madre e figlia) a fondare nel 1903 un movimento (Women's Social and Political Union di seguito abbreviato in WSPU) che venne definito "militante" per le azioni di lotta, anche violente, attuate come la rottura dei cristalli dei negozi. Interrotte le proteste nel 1914 per contribuire alla causa bellica nazionale (erano decimate dagli arresti e dovevano approfittare dell’evento per acquisire onore e gloria) nel 1918 le donne inglesi sopra i trent'anni ottennero il voto politico e nel 1928 il suffragio fu esteso a tutte le donne maggiorenni. Anche negli Stati uniti si formarono dal 1869 movimenti analoghi che riuscirono a ottenere il suffragio nel 1920. Il primo paese in cui le donne ottennero il diritto di voto fu l'Australia, nel 1903, ma qualcuno indica anche la Nuova Zelanda 10 anni prima. Se anche gli uomini italiani analfabeti avevano diritto al voto, perché non le donne laureate e libere professioniste che pagavano le tasse. Poi non vigeva il principio 'No taxation without representation' ? niente tasse se non sei rappresentato. Nel maggio del 1912 durante la discussione del progetto di legge della riforma elettorale italiana che avrebbe concesso il voto agli analfabeti maschi, il deputato Mirabelli propone un emendamento per dare il voto anche alle donne. Giolitti però si oppone strenuamente, definendolo “un salto nel buio”. Secondo Giolitti il voto alle donne doveva essere concesso gradualmente, a partire dalle elezioni amministrative e dopo la revisione dei diritti civili. L’emendamento è respinto con 200 voti contro, 48 a favore (vi compaiono qui ora Turati, Treves, Sonnino etc….) Tre anni dopo per le elezioni locali Treves, Sonnino, Luzzati, Bissolati etc.. ripropongono l’emendamento che non viene votato per mancanza del numero legale.

 

Gli scioperi della fame

Legati a questi personaggi, almeno in terra inglese abbiamo diversi metodi di protesta come detto e diversi metodi di reazione del potere o per meglio dire della legge. Al culmine (1909), possiamo dire, della protesta a seguito di una carcerazione (Marion Wallace Dunlop) per aver stampato e incollato sul muro Camera dei Comuni un estratto del Bill of Rights, la predetta dette inizio allo sciopero della fame. Il suo status di "prigioniera politica" non le venne riconosciuto ma fu in breve rilasciata. Il contagio si diffuse fra tutte quelle, anche più famose, che verranno d'ora in poi fermate. Il Governo a questo punto dispose, per non sporcare l'immagine della giustizia, un trattamento ospedaliero di routine che consisteva nella alimentazione forzata. Considerate il periodo e la tecnica medica, nonché i relativi processi di sterilizzazione. Un tubo, non un tubicino con gel anestetizzante, veniva immesso nel naso e spinto giù per mezzo metro nello stomaco mentre la malcapitata veniva tenuta da ferma da diversi infermieri. Il liquido versato era pane latte e brandy e si seguiva anche la via della gola con un apribocca e le naturali conseguenze, in questo come nell'altro caso, che si sbagliava sovente buco e si riversava la sostanza liquida nei polmoni. Il fronte medico si spezzo creando una classe di obiettori. Una di queste donne, Lady Constance Lytton, incarcerata poi rilasciata per scarsa salute, per non essere da meno di una popolana si fece rimettere dentro sotto falso nome. Subì 8 trattamenti prima di essere nuovamente scoperta ( http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/Wlytton.htm ).

 

CHAPTER XIII - JANE WARTON
He seemed annoyed at my resistance and he broke into a temper as he plied my teeth with the steel implement. He found that on either side at the back I had false teeth mounted on a bridge which did not take out. The superintending wardress asked if I had any false teeth, if so, that they must be taken out; I made no answer and the process went on. He dug his instrument down on to the sham tooth, it pressed fearfully on the gum. He said if I resisted so much with my teeth, he would have to feed me through the nose. The pain of it was intense and at last I must have given way for he got the gag between my teeth, when he proceeded to turn it much more than necessary until my jaws were fastened wide apart, far more than they could go naturally. Then he put down my throat a tube which seemed to me much too wide and was something like four feet in length. The irritation of the tube was excessive. I choked the moment it touched my throat until it had got down. Then the food was poured in quickly; it made me sick a few seconds after it was down and the action of the sickness made my body and legs double up, but the wardresses instantly pressed back my head and the doctor leant on my knees. The horror of it was more than I can describe. I was sick over the doctor and wardresses, and it seemed a long time before they took the tube out. As the doctor left he gave me a slap on the cheek, not violently, but, as it were, to express his contemptuous disapproval, and he seemed to take for granted that my distress was assumed. At first it seemed such an utterly contemptible thing to have done that I could only laugh in my mind. Then suddenly I saw Jane Warton lying before me, and it seemed as if I were outside of her. She was the most despised, ignorant and helpless prisoner that I had seen. When she had served her time and was out of the prison, no one would believe anything she said, and the doctor when he had fed her by force and tortured her body, struck her on the cheek to show how he despised her! That was Jane Warton, and I had come to help her.

Nel 1910 la protesta venne sospesa nella speranza di ottenere qualche risultato con le mozioni presentate. La protesta tornò in piazza nel 1912 per concretizzarsi nel 1913 nel "Cat and Mouse Act" che concedeva alle donne di uscire alimentarsi poi ritornare dentro (in Inghilterra sono molto più paranoici di quanto si creda).  Il Poster preparato e affisso dalle suffragette (vedi a lato) affossò quel poco di credibilità di cui godeva ancora presso l'opinione pubblica intellettuale. Le suffragette ora erano passate allo sciopero della fame, della sete e del sonno. I giornali ormai pubblicavano i memoriali e solo lo scoppio della guerra disinnescò la bomba.

Kitty Marion era stata alimentata forzatamente per 232 volte e chiese più volte ai medici di darle del veleno. Fanny Parker venne alimentata dal retto.
 

“Se temeste che il suffragio delle donne spingesse a corsa vertiginosa il carro del progresso sulla via delle riforme sociali, calmatevi! Vi è chi provvede freni efficaci: vi è il Quirinale, il Vaticano, Montecitorio e Palazzo Madama, vi è il pergamo e il confessionale, il catechismo nelle scuole e.... la democrazia opportunista!!” A.M. Mozzoni

 

PRISONS & PRISONERS - SOME PERSONAL EXPERIENCES BY CONSTANCE LYTTON AND JANE WARTON, SPINSTER 

LONDON WILLIAM HEINEMANN ed. 1914

le sue memorie in Inglese http://digital.library.upenn.edu/women/lytton/prisons/prisons.html  

Sembrava seccato dalla mia resistenza e mi forzò nervosamente i denti con l'attrezzo in acciaio per scoprire che avevo un impianto di denti mobile. La guardiana sovrintendere mi avvisava ora che se avevo altri denti posticci andavano tolti per il rischio di soffocamento. Io non risposi e il processo andò avanti. Ha infilato il suo strumento verso il basso e premuto paurosamente sulla gengiva. Ha detto che se ho resistito così tanto con i miei denti, avrebbe dovuto darmi da mangiare attraverso il naso. Il dolore era intenso quando ha proceduto a girare molto più del necessario l'apribocca fino a quando le mie mascelle sono state ben distanziate, molto più di quello che poteva essere in modo naturale. Poi mi mise in gola un tubo che mi sembrava troppo grosso qualcosa come quattro piedi di lunghezza (più di un metro). L'irritazione del tubo era eccessiva, soffocavo. Poi il cibo mi veniva  versato in fretta, ma mi ha fatto lo stesso male pochi secondi dopo che è sceso. Mi rovesciavano la testa alla mia reazione e il dottore stava appoggiato sulle ginocchia.  Quando fu finita il medico mi ha dato uno schiaffo sulla guancia, non violentemente, ma, per così dire, per esprimere la sua disapprovazione. All'inizio sembrava una cosa assolutamente spregevole averlo fatto e subito. Poi, improvvisamente, ho visto Jane Warton distesa davanti a me, e sembrava come se fossi fuori di lei. Era la più disprezzata, prigioniera ignorante e impotente che avevo visto. Nessuno mi avrebbe creduto Quella era Jane Warton, ed ero venuta per aiutarla.

     
....  il sensualismo è per noi un’ossessione: ond’è che, mentre crediamo e ci vantiamo di essere i padroni, in realtà noi siamo gli schiavi delle nostre donne !..(parola di maschio)

La donna la famiglia e la legge

 

Succedeva a una pur ristretta minoranza di donne, che erano libere professioniste o proprietarie immobiliari, di pagare tasse salate ma di non poter decidere sul fine di queste come facevano gli uomini. Facevano parte di comitati e associazioni pro voto, nel tempo, diversi personaggi della vita pubblica, etichettate come femministe, e solo in parte qui citate: Anna Maria Mozzoni, Bice Sacchi, Maria Montessori, Ada Negri, Grazia Deledda, Virginia Treves, Olga Lodi, Teresa Labriola, Anna Kuliscioff, Carlotta Clerici, Linda Malnati, Ersilia Maino etc.. A molte non era bastato frequentare i licei all’epoca dell’Unità d’Italia, molte si erano laureate, come Giuseppina Cattani (1859-1914) Medico e ricercatrice scopritrice del siero antitetanico in collaborazione con il prof. Guido Tizzoni dell'Università di Bologna (dal 1877 al 1900 sono soltanto 24 le laureate in medicina). Morirà a Imola di tumore da radiazioni. O Rina Monti (1871-1937) zoologa e docente di Anatomia e Fisiologia comparate all’Università di Pavia o Teresa Labriola (1873-1941) laureata in legge che sarà la prima avvocatessa d'Italia o Emma Strada prima laureata in ingegneria nel 1908 o Ernestina Prola prima donna italiana ad ottenere la patente nel 1907. Ma molte professioni vennero negate come la ragioniera libera professionista o la dipendente statale per il campo di studio, come la laurea in lettere degli archivi.

…. Da noi la questione femminile è, e deve essere, sopra tutto questione di educazione maschile. In pochi paesi d’Europa i rapporti fra uomo e donna sono ancora così primitivi come in Italia, vale a dire così dominati dal senso e dal pregiudizio e così poco corretti ed ingentiliti da forze morali. Generalmente noi non vediamo nella donna altro che la femmina e difficilmente riusciamo a stabilire con essa dei rapporti sani e naturali di buona amicizia. Noi non pensiamo che a corteggiarla, ad amarla e ad averne le grazie. Come l’alcolismo per i popoli nordici, così il sensualismo è per noi un’ossessione: ond’è che, mentre crediamo e ci vantiamo di essere i padroni, in realtà noi siamo gli schiavi delle nostre donne. Noi dobbiamo desiderare tutto ciò che possa fare degli Italiani non più il sesso debole, come argutamente osservava Flaubert in una sua commedia inedita, ma il sesso veramente forte: dobbiamo favorire tutto ciò che possa sottrarci al dominio della femmina, modificando e migliorando i nostri rapporti sessuali. Ma per raggiungere un tale fine il mezzo forse più efficace è quello di far sì che le nostre donne... ci incutano un po’ più di rispetto, che si raccomandino a noi per altri fascini oltre che per il fascino della bellezza: che acquistino una personalità loro: che siano più serie, più disinvolte, più sicure di sè. Ed il voto sarebbe appunto un ottimo mezzo. Perchè, in sostanza, il voto è una patente di cittadinanza, è un’abilitazione all’esercizio della vita pubblica, è un accrescimento di dignità e di responsabilità (del prendersi resp....)

 

(sotto) Dopo una dura giornata di lavoro torni a casa ed ecco quello che trovi

Nel complicato e vastissimo campo delle nostre leggi c’è un minimo di cognizioni che a nessun cittadino dovrebbe essere permesso d’ignorare.

Fra moglie e marito. — i rapporti tra i coniugi  sono regolati assai brevemente dalla legge : la formula generale delle obbligazioni che corrono tra di loro è questa: reciproca assistenza, fedeltà e coabitazione. Il marito ha il dovere di somministrare alla moglie ciò che è necessario ai bisogni della vita, in proporzione delle sue sostanze; mentre d’altra parte la moglie ha il dovere di contribuire al mantenimento del marito se questi non ha mezzi sufficienti. I beni che la donna, sposandosi, porta nella famiglia, possono essere a titolo di dote, o beni parafernali, e vi sono in proposito norme speciali. La dote è formata di quei beni che la donna porta all’atto del matrimonio ed espressamente sotto questo titolo: Di questi il solo marito ha l’amministrazione durante il matrimonio, egli solo ha diritto di riscuotere frutti ed interessi. Si dicono invece parafernali i beni che porta la moglie, ma che non sono compresi nel contratto di dote, e di questi beni la moglie ha il dominio, l’amministrazione, il godimento (che esclude il marito ma..). La moglie però non può esercitare in riguardo a questi beni alcuni atti senza l’autorizzazione del marito.

Ciò che può e non può fare la moglie. — L’autorizzazione maritale è una importante istituzione destinata a conservare l’unità e il patrimonio della famiglia. La moglie non può, senza l’autorizzazione del marito: fare donazioni; alienare beni immobili; sottoporre i beni ad ipoteca; contrarre mutui; cedere o riscuotere capitali; costituire garanzie; fare transazioni e stare in giudizio relativamente agli atti suddetti. La moglie però è libera da questo vincolo quando il marito è minorenne o interdetto o assente nel senso legale, o quando il marito stia scontando una pena di oltre un anno di carcere, o quando essa moglie sia commerciante. Nel caso che il marito neghi la sua autorizzazione, la moglie può sempre ricorrere al Tribunale che provvede dopo aver sentito le ragioni dei coniugi. La donna maritata non può esercitare il commercio senza il consenso espresso o tacito del marito. Quando 1’ esercizio del commercio è pubblico e notorio, si presume che la moglie sia autorizzata. Il marito però può fare espresso divieto con una dichiarazione in carta bollata, presentata al Tribunale, e pubblicata nella forma speciale degli atti di commercio. Se il marito sia minorenne o interdetto o assente o in carcere per espiare una pena di oltre un anno, la moglie che sia maggiorenne non ha bisogno di consenso.

 

Quando la mamma è fuori a fare casino

La separazione legale - Il matrimonio non si scioglie che con la morte di uno dei coniugi, però è ammessa nella nostra legge la separazione personale. Questa può essere domandata nei casi di adulterio, di volontario abbandono, di eccessi, di sevizie, minacce, ingiurie gravi o di incompatibilità di carattere. I coniugi possono domandare d’accordo la separazione con ricorso ai Tribunale. In questo caso il presidente del Tribunale chiama i coniugi avanti a sè e tenta di riconciliarli se la riconciliazione non avviene, il Tribunale dà atto della separazione. Se è uno solo dei coniugi che chiede la separazione, questi deve pure presentare ricorso al Tribunale, in carta da bollo come tutti gli atti, allegando i motivi. Il presidente dei Tribunale chiama i coniugi e tenta la riconciliazione: se questa non avviene, i coniugi sono rimessi davanti al Tribunale per la causa e la sentenza.

I FIGLI

I figli sono soggetti alla patria potestà fino all’età maggiore -ossia a 21 anni - o fino all’emancipazione. La patria potestà significa questo: che il padre rappresenta i figli in tutti gli atti civili e ne amministra i beni. Il padre però non può vendere, ipotecare, dare in pegno i beni del figlio, contrarre mutui a nome di lui, e comunque fare atti eccedenti la semplice amministrazione, senza il consenso del Tribunale. Per riscuotere capitali o vendere mobili del figlio, il padre deve avere l’autorizzazione del Pretore.

Per mandarli a scuola. — I genitori sono obbligati a provvedere all’istruzione dei figli quando questa, istruzione, non sia fatta impartire in famiglia o in un istituto privato. La legge obbliga i genitori a mandare i figlioli alle scuole elementari comunali fino all’età di anni 12. L’obbligo dell’istruzione comprende tutto il corso inferiore delle elementari nei Comuni dove non ci sono che le prime tre classi; e anche il corso superiore nei Comuni dove esiste.

 

Per mandarli al lavoro. - I genitori che vogliono mettere al lavoro i loro figli, dovranno tener conto di alcune norme di legge -i fanciulli non possono essere Impiegati prima degli anni 12, ai lavori negli opifici industriali, nei laboratori, nelle costruzioni edilizie; — non possono, prima degli anni 14 essere occupati ai lavori sotterranei in cave o miniere o gallerie. Fino all’età di 15 anni i fanciulli non potranno essere ammessi ai lavori suddetti, se non siano muniti di un libretto con certificato medico da cui risulti che sono sani e adatti al lavoro. Il libretto è rilasciato gratuitamente dai Comune, e contiene anche il certificato di compimento delle classi elementari.

L’emancipazione. - Il figlio minorenne che abbia compiuti i 18 anni può essere emancipato dal genitore o dal Consiglio di famiglia. Per effettuare 1’emancipazione è necessaria una dichiarazione del genitore davanti il Pretore, oppure una deliberazione del Consiglio dl famiglia. Il minorenne è sempre emancipato col matrimonio. L’emancipazione dà al minorenne la capacità di fare da solo tutti gli atti che non eccedano la semplice amministrazione. L’emancipazione dà anche diritto ai minorenni di esercitare il commercio, purchè vi siano autorizzati con una dichiarazione del genitore in carta da bollo davanti il Pretore, o da una deliberazione, pure da scriversi su carta da bollo, del Consiglio di famiglia o di tutela

 

Pankhurst 

Angeli d'acciaio

 

Vicenda narrata in un film "Angeli d'acciaio" (Iron Jawed Angels) di Katja von Garnier Con Hilary Swank nella parte di Alice Paul e Julia Ormond nella parte di Inez

 Una scheda del film n. 21 è visibile al link http://digilander.libero.it/freetime1836/cinema/indicecinema.htm

http://memory.loc.gov/ammem/collections/suffrage/nwp/profiles3.html  

     
Inez Milholland (Boissevain) (1886-1916) from The U.S. Library of Congress

Inez Milholland remains famous as the beautiful "Joan of Arc" -like symbol of the suffrage movement. She appeared dramatically astride a white horse leading more than 8,000 marchers at the head of the March 3, 1913, suffrage parade held the day before Woodrow Wilson’s presidential inauguration in Washington, D.C. Born into a well-to-do New York family, she was the daughter of John Milholland, a newspaper editorialist and a reformer with the National Association for the Advancement of Colored People (NAACP). Milholland studied in schools in England and Germany before attending Vassar College, where she was a star athlete on the track team. She graduated from Vassar in 1909 and earned a law degree at New York University Law School. Milholland married a Dutch businessman, Eugen Jan Boissevain, in London in July 1913. She became a labor and children’s rights attorney and later served as a journalist and correspondent. She worked with the Women’s Trade Union League and the National Child Labor Committee. Along with Dorothy Day, Crystal Eastman, Louise Bryant, Alice Paul and other activists, Milholland was part of an avant garde Greenwich Village group of progressives and socialists involved in the production of The Masses, a cutting-edge magazine that fused radical art, graphic satire, and political commentary. The Masses, begun in 1911, was shut down in 1917 because of its editor’s antiwar stance. Milholland herself protested the United States entering World War I ……

Inez Milholland  was a popular speaker for the cause of suffrage, and she refused to cut back her schedule to accommodate her pernicious anemia. She collapsed during a speech in Los Angeles on October 22, 1916. At the hospital, blood transfusions over the next days could not save her, and she died November 25, 1916.  Many suffragists considered her a martyr to the cause of woman suffrage.  Here, she was depicted with the white horse she rode at the head of the suffrage parade, March 3, 1913

 

     
Margaret Higgins Sanger (September 14, 1879 – September 6, 1966)  

Vicenda narrata in un film "Scelte del cuore" vedi locandina sotto in parte non coincidente con la biografia   

Una scheda del film è visibile al link al n. 21 http://digilander.libero.it/freetime1836/cinema/indicecinema.htm

Enciclopedia delle donne Elisa Caracciolo e Sylvie Coyaud..segue  ..

Le era contemporanea (di Inez Milholland) ma su  strade diverse delle rivendicazioni femminili per le questioni più incisive, per gli sviluppi successivi e per la prematura morte di Inez. Poichè il personaggio è complesso e ancor oggi bersaglio, a 50 anni dalla sua morte, di feroci critiche e mistificazioni mi limito a darne un breve profilo biografico (i suoi primi anni sono il tema del film "Scelte del Cuore") e quello che si è detto e si dice sui media che è la cosa più divertente. Premetto che si tratta al 99% di organizzazioni cristiane e cattoliche romane con esponenti più che significativi. Uno di questi è Antonio Gaspari corsivista de "l'Avvenire" e direttore de "l'Ottimista", giornale on line che arriva come spam a molti utenti. A Boffo de l'Avvenire come a Gaspari ho mandato contributi storici ma penso non fossero d'accordo sui contenuti perchè non li hanno pubblicati ma in cambio me li sono tolti dalle "scatole". Boffo poi se ne è anche andato. Poteva restare e parlarci bene dell'Imu di Bagnasco e di quanto saranno contenti i poveri. Oggi (2012) credo però che abbiano pensieri più grossi: dopo la pedofilia i segreti del Papa.

Margaret Sanger nasce a Corning (NY) cito da Enciclopedia delle Donne .... Sesta di undici fratelli, Margaret ha 16 anni quando sua madre, Anne Purcell, muore affetta dalla tubercolosi e da un tumore uterino, dopo ben 18 !!! gravidanze (e loro non erano poveri). Il padre Michael Hennessy Higgins è infatti uno scultore di monumenti funerari. Margaret riesce a seguire un corso per infermiere e, a 23 anni sposa l’architetto progressista William Sanger da cui avrà tre figli. Dal 1912 cura le famiglie misere del Lower East Side, e inizia a scrivere per il «New York Call» la rubrica di educazione sessuale - Quello che ogni ragazza dovrebbe sapere -  che incoraggia le donne alla maternità scelta e responsabile. A dispetto delle leggi Comstock contro l’oscenità che vietano, sui metodi contraccettivi, l’informazione distribuisce il pamphlet Family Limitation. Dopo la morte per aborto di una sua paziente, nel 1914 lascia il marito, fonda il mensile «The Woman Rebel» in cui rivendica per le donne il diritto di disporre del proprio corpo e usa per la prima volta il termine “controllo delle nascite”. Viene arrestata, liberata su cauzione, ma non la paga (versa !?). Fugge in Europa e in Olanda scopre l’esistenza del diaframma, metodo più efficace delle lavande con acido borico e delle pasticche di chinino che lei raccomandava, e rientra in patria un anno dopo, appena prima della morte della figlia Peggy. Il 16 ottobre 1916, fonda a Brooklyn la prima clinica per la pianificazione familiare (Planned Parenthood); il 25 la polizia la chiude, arresta lei e il resto del personale. Tutti sono condannati a 30 giorni in carcere, una sentenza confermata in appello, ma nel 1918 senza clamore un’altra sentenza autorizza i medici a prescrivere contraccettivi quando una maternità mette a rischio la salute della donna... segue a fianco

 

 

La Higgins Sanger nelle parole di Gaspari .......Per introdurre la figura di Margaret Sanger (1883-1966) si possono dunque usare proprio le parole scelte da Cascioli e Gaspari; che aprono così il paragrafo intitolato "L'eugenetica incontra il femminismo": "Tra i membri della American Eugenics Society troviamo Margaret Sanger, una donna che il settimanale Time ha inserito tra i cento leader e rivoluzionari più importanti del Novecento. La sua crociata per legalizzare il controllo delle nascite diede il via al movimento per la liberazione della donna, così la dipinge Time e nello stesso articolo viene citato lo storico e novellista H.G. Wells che nel 1931 scriveva: "Quando la storia della nostra civilizzazione sarà scritta, sarà una storia biologica e Margaret Sanger sarà la sua eroina". Si tratta di due definizioni che danno l'idea di come eugenetica e femminismo radicale si siano fusi in Margaret Sanger, fondatrice prima della American Birth Control League (1916) e poi della International Planned Parenthood Federation (IPPF, 1952), organizzazione cresciuta al punto da essere oggi la principale partner e ispiratrice dell'UNFPA, il Fondo dell'ONU per la Popolazione. Per la Sanger, insomma, l'autodeterminazione della donna è un mezzo per controllare la selezione della razza..." http://inoz.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=380146  il testo e la critica completi
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Forum escogitur Arcangelo Michele (l’Arcangelo Michele proprio quello che scrive, traducendo dai numerosi blog integralisti Usa senza bisogno di metterci farina del suo sacco, casomai ne avesse uno: di penne per scrivere nelle ali ne aveva e ne avrà sicuramente a volontà):
Margaret Sanger, (1879-1966), femminista, suffragetta socialista, missionaria dei metodi contraccettivi e - da ultimo - fondatrice del potente istituto Planned Parenthood - che, con finanziamenti dei Rockefeller, diffonde la contraccezione e l’aborto nel mondo sotto l’egida dell’Onu (ndr: ma questo ben 40 anni dopo l'istituzione). Margaret Sanger fu un’accesa radicale di sinistra, amica di "rari" comunisti americani come John Reed, Upton Sinclair e dell’anarchica Emma Goldman; apostola del libero amore ebbe numerosi amanti e non pochi famosi, come Havelock Ellis e H.G. Wells. Nel 1912 un suo opuscolo sulla contraccezione ("Cosa dovrebbe sapere ogni ragazza") fu sequestrato per oscenità. Nel 1922 sposò il magnate del petrolio James Noah II Slee: il contratto matrimoniale prevedeva per lei l’indipendenza sessuale; l’indipendenza finanziaria fu assicurata dai pozzi del felice marito, che finanziò i gruppi e le leghe per il controllo delle nascite fondate via via dalla consorte. La propaganda contraccettiva della Sanger non si mantenne a lungo nei limiti dell’ideologia progressista. Al principio, la suffragetta consigliava decotti abortivi al prezzemolo nel quadro della "liberazione della donna lavoratrice". Ma alla fine degli anni ’20, nella sua opera capitale "The Pivot of Civilization", finì per raccomandare "l’eliminazione della gramigna umana" ossia la "sterilizzazione delle razze geneticamente inferiori", e predicò la "cessazione della carità" per "non prolungare la vita degli inadatti". II tutto per "salvare il pianeta" dalla sovrappopolazione. Elencò le "razze disgeniche" da sradicare: "Neri, ispanici, indiani americani", e anche "fondamentalisti e cattolici". Nel 1939 dedicò le sue preoccupazioni eugeniche ai negri. "Le masse dei negri, specie nel Sud, si riproducono sventatamente e disastrosamente, col risultato che crescono fra i negri, ancor più che fra i bianchi, i meno intelligenti e meno adatti". Un suo "Negro Project" mirava a coinvolgere ministri del culto di colore per diffondere la contraccezione fra la razza inferiore.

 

Nel 1939 infatti, la Sanger lancia il Negro Project perché anche la popolazione più povera degli stati del Sud abbia il diritto di decidere se e quando avere figli. Lei stabilisce che il personale dei consultori deve essere afro-americano (come in quello che aveva creato a Harlem) immaginando che negli stati segregati un personale simile sia presente e libero di esercitare il proprio mestiere, o che possa trasferirsi dagli stati del Nord senza incontrare un’opposizione violenta. La sua Division for Negro Service comprende corsi di educazione sessuale, la sperimentazione di metodi più semplici e meno costosi del diaframma come era avvenuto in precedenza nelle zone rurali depresse. Ma gli attivisti del nord sono cacciati via, i medici bianchi abusano del progetto per sterilizzare forzosamente donne e uomini di colore (comunque questo venisse definito), e la Lega decide di chiuderlo nel 1943. Contraria alla depenalizzazione dell’aborto, che a suo avviso deve restare un delitto, e alla masturbazione, che ritiene una devianza dalle gravi conseguenze fisiche e psichiche, Margaret Sanger è in parte conservatrice eppure guida una rivoluzione che non si è ancora fermata....

Circolano in rete su "America Needs Fatima" (titolo che è tutto un programma) due immagini spacciate per vere ma dei veri e propri fotomontaggi (fatti anche male) in cui la Sanger aizza quelli del Ku Klux Klan (naturalmente nemici dei neri). In una di queste foto da piccola donna raggiunge i 2,5 metri d'altezza. Sicuramente la calunnia alberga fra i cattolici come non vi trova posto la verità.

Se Gaspari vuole smentire

   

Comstock la soppressione del vizio

da Wikipedia ... The Comstock Act, 17 Stat. 598, enacted March 3, 1873, was a United States federal law which amended the Post Office Act (violazione della posta) and made it illegal to send any "obscene, lewd, and/or lascivious" materials through the mail, including contraceptive devices and information. In addition to banning contraceptives, this act also banned the distribution of information on abortion for educational purposes. Twenty-four states passed similar prohibitions on materials distributed within the states. These state and federal restrictions are collectively known as the Comstock laws.... George Bernard Shaw coined the term "comstockery" to refer to Comstock's rampant censorship (vedi sopra la sua società); Shaw himself was the target of legal proceedings to keep his "Mrs. Warren's Profession" (1905) from being performed, due to its theme of prostitution, but the tactic backfired when Comstock lost the case and his negative publicity made the play only more successful. By his death in 1915, Comstock claimed to have pulped over 160 tons of literature, and had brought about the suicide of 15 people. Comnstock si vantava di aver bruciato 160 tonnellate di pubblicazioni oscene e indotto al suicidio !!! 15 persone

 
   

Mentre viaggiava in Europa nel 1914, la Sanger incontrò Havelock Ellis, uno psicologo che aveva scritto molto sulla sessualità. Influenzato da Ellis, la Sanger respinse la visione della sessualità di Freud, per adottare quella di Ellis che stabiliva la sessualità essere una potente forza liberatrice. Questo le ha dato un altro argomento a sostegno del controllo delle nascite: soddisfare un bisogno critico psicologico, consentendo alle donne di godere pienamente dei rapporti sessuali, liberi dalla paura di una gravidanza indesiderata. Sanger wrote that masturbation - both actual and mere fantasizing - was wasteful and harmful. Sanger believed that women had the ability to control their sexual impulses, and should utilize that control to avoid sex outside of relationships marked by "confidence and respect." She believed that exercising such control would lead to the "strongest and most sacred passion."
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Aggiungo qualcosa di una breve ricerca e dai termini che in rete definiscono le biografie. Le stesse associazioni citate sopra così definiscono Obama: "comunista" (ndr: da rari come dice l'arcangelo Michele saranno diventati più numerosi se l'hanno eletto presidente) per quanto segue - Washington, DC (LifeNews.com) – A new report issued by the Inspector General for the U.S. Agency for International Development (USAID) reveals the Obama administration has spent over $23 million (dollari) for activities in Kenya to influence voters there to support a new constitution that would allow virtually unlimited abortions. Un nuovo rapporto rilasciato dalla ispettore generale di USAID rivela che l'amministrazione Obama ha speso oltre $ 23 milioni di dollari per attività in Kenya onde influenzare gli elettori a sostenere una nuova costituzione che permetterebbe aborti virtualmente illimitati. Certo che Obama non ha altro di cui occuparsi e preoccuparsi in questo momento.

 

Biografie, note del redattore per il più sprovveduto: Le alcove americane vengono spesso definite (nel gergo) ... ha dormito con  slept with.. così sappiamo dall'Arcangelo Michele che la Sanger ha dormito con H.G. Wells che a sua volta ha dormito con (ne cito una sola perché la lista si sta allungando) - Martha Gellhorn - che a sua volta ha dormito veramente con tanti ne cito uno solo più che famoso Ernest Hemingway ma mi corre l'obbligo di aggiungere, per omissione, che nella lista manca Indro Montanelli, per sua stessa dichiarazione giacente con la predetta complice una fugace avventura (sveltina) ad Helsinki, sotto le bombe dei comunisti russi nel marzo del 1940 quando eravamo alleati di Stalin. Non vorrei infierire molto ma l'immagino il proletario americano schiacciato dai figli e senza alcuna possibilità di riscatto, bianco e nero che fosse, perchè in quel periodo dopo i neri c'erano gli italiani. E a tenerlo in questa condizione per poterlo controllare e sfruttare meglio la chiesa (le chiese) e il capitale. E noto che entrambe queste "fedi" hanno sempre basato la loro forza, non nel salvare la vita materiale, ma quella spirituale del cittadino. Ben si intende per capitale non obbligatoriamente deve essere quello imperialista, va bene anche quello collettivista o fascista perche destino del povero è sempre quello di rendere grande il paese. Non è un mistero che la chiesa si affermò sulle ceneri dell'impero romano, così come sulle ceneri di qualcun altro. E' una ruota che gira e prima o poi a fare la parte di cenere qualcuno viene chiamato anche a Roma.   

Malthusiani e non (teoria del controllo demografico rifiutata dalla chiesa e sicuramente dal capitale) la fede ha portato un grande beneficio al pianeta sia sotto l'aspetto ambientale, Gesù, il papa, la chiesa, Gaspari rifiutano di riconoscere la terra come bene primario dell'umanità - se non qui da un'altra parte -.

Di queste teorie si può dire bene o male ma si possono "verificare" solo quando accadono e quando ci siamo tagliati i ponti alle spalle e questa volta credo proprio che ci siamo molto vicini. Non sono ancora riuscito a trovare nella Bibbia qualche accenno all'ecologia o all'ambiente perché è di questo che stiamo parlando.

   


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