La beffa
Censimento,
niente compensi
a marzo
I ritardi, come gli esami, non finiscono mai. E a
volte diventano una beffa. E’ il caso dell’ennesimo rinvio nel pagamento della
terza rata destinata ai rilevatori e ai coordinatori che hanno partecipato a
vario titolo alle attività del censimento 2001. «Le continue e reiterate
promesse dell´amministrazione comunale di Roma e in particolare dell´assessore
Gramaglia - spiega Michele Marocco, vicesegretario provinciale della Fials/Cil,
componente del Csa, coordinamento sindacale autonomo - che prevedevano il
pagamento alla fine del mese di marzo o al massimo ai primi di aprile, ancora
una volta non si sono tradotte in realtà». Oltre 2.000 persone, infatti, tra cui
un migliaio di dipendenti comunali e 900 studenti della Sapienza, aspettano
l´ultimo 30% del compenso per il lavoro concluso il 30 giugno del 2002. Il
Campidoglio, responsabile di questi pagamenti, non ha ancora ricevuto i fondi
relativi alla terza rata dall´Istat. E per sollecitare i responsabili, decine di
operatori hanno dato vita al "comitato terza rata". «Inoltre - aggiunge Marocco
- non sono ancora stati trovati i fondi per il pagamento delle operazioni di
confronto dei dati rilevati. La situazione è inconcepibile: abbiamo deciso che,
entro la fine del mese, convocheremo un´apposita assemblea generale in
Campidoglio, nel I dipartimento, riunendo tutti i lavoratori che hanno
partecipato alle operazioni del censimento e stiamo pensando ad azioni legali
nei confronti del Comune di Roma».
L. Bru.