Mercoledì 12 Marzo 2003
La beffa
Censimento,
niente compensi
a marzo

I ritardi, come gli esami, non finiscono mai. E a volte diventano una beffa. E’ il caso dell’ennesimo rinvio nel pagamento della terza rata destinata ai rilevatori e ai coordinatori che hanno partecipato a vario titolo alle attività del censimento 2001. «Le continue e reiterate promesse dell´amministrazione comunale di Roma e in particolare dell´assessore Gramaglia - spiega Michele Marocco, vicesegretario provinciale della Fials/Cil, componente del Csa, coordinamento sindacale autonomo - che prevedevano il pagamento alla fine del mese di marzo o al massimo ai primi di aprile, ancora una volta non si sono tradotte in realtà». Oltre 2.000 persone, infatti, tra cui un migliaio di dipendenti comunali e 900 studenti della Sapienza, aspettano l´ultimo 30% del compenso per il lavoro concluso il 30 giugno del 2002. Il Campidoglio, responsabile di questi pagamenti, non ha ancora ricevuto i fondi relativi alla terza rata dall´Istat. E per sollecitare i responsabili, decine di operatori hanno dato vita al "comitato terza rata". «Inoltre - aggiunge Marocco - non sono ancora stati trovati i fondi per il pagamento delle operazioni di confronto dei dati rilevati. La situazione è inconcepibile: abbiamo deciso che, entro la fine del mese, convocheremo un´apposita assemblea generale in Campidoglio, nel I dipartimento, riunendo tutti i lavoratori che hanno partecipato alle operazioni del censimento e stiamo pensando ad azioni legali nei confronti del Comune di Roma».

L. Bru.