Visione
tremenda
In alto,
sopra un muretto
sull'argine del fiume,
tra verdissime foglie
ed il fragore dell'acqua,
una tenera famiglia.
Mamma
anatra, fiera
con una decina di vispi pulcini
piccoli e rumorosi in fila
in tenera compagnia,
sono in equilibrio sul ciglio.
Armonia
e bellezza estreme,
la natura che incanta
in quei piccoli e goffi esserini,
che imitano la mamma
in gesti iniziali di una vita.
A rincorrersi
spingendo
a roteare festosi tra loro,
ad imparare le cose del mondo
tra le ali materne sicure
e giocare pigolando felici.
Quando
improvvisa e veloce
l'anatra aprendo le ali
si getta dall'alto nell'acqua;
guardo i piccoli smarriti,
non sanno piu' cosa fare.
Pochi
secondi di attesa
e un primo pulcino si butta,
un rapido volo e lo schianto,
seguono veloci tutti gli altri
senza pensare, senza capire.
La fine
e' immediata,
la scena irreale,
tanti piccoli uccellini
sacrificati a turno, immaturi,
a seguire lo scellerato esempio.
Tanti
ingenui corpi suicidi
restano immobili nel greppo,
niente piu' vita,
immenso amore sprecato,
non voleranno ancora.
Rimango
impietrito
a tanta violenza improvvisa,
immotivata cambia la scena,
da gioa e allegria
a silenzio spettrale.
Il cuore
sussulta,
il respiro piu' intenso
per rispetto alla strazio
che mi e' toccato vedere,
resto intristito, non potro' mai capire.
Giuseppe
- 14.04.02
|