Tormenta

 

 

Era una giornata grigia,
il cielo scuro
come la mia anima,
triste, pensieroso, inquieto.

Iniziava a fischiare il vento
e le piante piegate con forza,
quando dalle nubi di piombo
inizio' a cadere la neve.

Quei fiocchi cosi candidi e gonfi
mi riempivano la vista,
roteanti danzavano
e cadevano ovunque.

Il bianco dominante,
un centimetro dopo l'altro
si impossessava del panorama
e il verde schiariva sparendo.

Il silenzio, rotto dal sibilo
drammatico dell'aria agitata,
regnava sovrano
e tutti fermi a guardare.

Stormi di passerotti
cercavano riparo;
il freddo riempiva ogni angolo,
il fiato restava sospeso.

La tormenta diventa cornice,
e dalle finestre guardavo incantato
quel mondo di ghiaccio,
che insistente aumentava spessore.

La vita che rallenta,
la gioia dei bimbi,
le paure dei vecchi,
l'inverno che scorre.

Tante calze in attesa,
il natale piu' rosso,
le piante addobbate,
il fuoco che scalda.

Scendi dal cielo
neve sinuosa,
ho il caldo torpore
che riempie il camino.

Ti vedo nel freddo,
coi guanti e la sciarpa,
ti vedo sorrider felice,
e sogni la slitta che vola.

Ti vedo coi rossi sul viso,
col caldo cappello,
ti vedo felice
tra gente che corre.

Ti amo tormenta,
ti vedo passata
e torno felice a sognare
le corse tra campi innevati.

 

Giuseppe 13.12.01

 

Torna alle poesie