DOLORE

 

 

Solo con il tuo dolore
come un vento leggero e freddo
immobile come uno scoglio
nel movimento scuro del mare,
il tuo volto coperto,
aggrappato al dolore.


Disperazione.
Rabbia.
Delusione.
Si muovono in te,
si affollano e ti portano via.


Prendi il dolore,
tienilo stretto,
non perderlo
nella calca della delusione.


Non buttarti nel crepaccio
ampio e profondo
al buio senza fine.


Aggrappati ai bordi,
non gettarti nel vuoto
come un viaggiatore stanco
alla fine di un lungo viaggio.


Dibattiti, reagisci,
aggrappati con tutta la forza
ai margini scivolosi
della disperazione.


Grida, urla,
sprigiona la tua gioia
di vivere,
come un gioioso orgasmo
a lungo trattenuto.


La luce del sole
ti attende,
la luna gialla e splendente,
le stelle che illuminano
i tuoi campi fioriti di
immensi e orgogliosi
girasoli.

 

Avishag

 

 

Torna alle poesie