Cascata

 

 

Era pomeriggio inoltrato,
stavo passeggiando in riva al fiume
senza cercar emozioni, senza fini,
la luce filtrava dai rami
era morbida, rosata,
era come se avesse spessore,
come se respirassi un fluido.

Il verde intenso mi avvolgeva,
foglie di tantissimi tipi
miniature e giganti,
colonie di formiche irrequiete
a scalare radici intricate,
eleganti farfalle leggiadre
come piccoli e lentissimi alianti,
mi sentivo un pezzetto del posto,
gustavo inebriato
il profumo dei campi bagnati,
delle more sui rami
di piccoli fiori
disseminati a migliaia.

Ad un tratto un rumore
ogni passo piu' forte
mi distoglie improvviso
da questo mondo incantato,
un brusio, sembra uscire dal fiume,
mi avvicino curioso
e diventa fragore.

Uno scorcio tra gli alberi e vedo,
finalmente capisco quel suono:
una immensa cascata davanti,
tanti flutti nell'aria intravedo,
infinite microscopiche gocce
che riflettono i colori del bosco.

L'acqua fresca
sta scorrendo con forza
salta in basso provocando rumore,
sono immobile e guardo il vapore
vola in alto nel cielo
provocando dei coni di luce,
i colori dell'iride intero.

Mulinelli che girano allegri,
tanti pesci che saltano giu'
le conifere che vedo innaffiate
rigogliose si protendono al sole;
in quel posto gia' bello e sereno,
incorniciato dai miei sentimenti
son felice di esserci entrato.

Tra bellezza
ed immensa natura
sono io che ti penso col cuore,
ti terrei stretta forte a baciarti
per colmare quel vuoto che resta,
per far pieno il mio spirito immenso
gia' felice di vivere e basta.

Ora so, sto vivendo con te,
e la cascata piu' bella sparisce...
ho bisogno di immergermi ancora,
ancora, " ne ho voglia, ti prego ",
nel tuo corpo o solo nel cuore
che mi offri senza chiedere niente.

 

Giuseppe - Luglio 2002

 

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