13 Marzo 2003
CONTRO LA MAFIA DEL PETROLIO

 

Petrolieri ed OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia tra 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che il prezzo conveniente è la metà.

Ormai i consumatori hanno scoperto che possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende, e che basta decidere di usare il potere che abbiamo.

La proposta è che, da qui alla fine dell'anno, non si compri più benzina delle due più grosse compagnie, SHELL ed ESSO, che peraltro ormai formano una compagnia soltanto. Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a ridurre i prezzi . Se queste due compagnie ridurranno i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi.
Per farcela, però dobbiamo essere in milioni in tutto il mondo.

Questo messaggio, proveniente dalla Francia, è stato inviato a una trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a... diciamo una decina di amici, siamo a trecento. Se questi fanno altrettanto, siamo a 3000, e così via. Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla...settima "generazione", avremo raggiunto e informato trenta millioni di consumatori!

Inviate dunque questo messaggio a dieci persone, chiedendo loro di fare altrettanto. Abbiamo calcolato che, se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa 300 milioni di persone in otto  giorni.

E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere.

 


 

NdR: il messaggio in questione è un "Internet message" di origine momentaneamente sconosciuta. Lo pubblico perché mi sembra un'ottima idea, da praticare non solo contro la ESSO e la SHELL, ma contro tutti gli interessi multinazionali nel mondo in generale e nel Golfo Persico in particolare. Infatti, io sono convinto che né il Governo Francese, né quello Tedesco, né quello Russo, né quello Inglese si sarebbero comportati meglio di quello Americano se fossero stati al suo posto. Questi sono tutti uguali, sono i colonialisti di sempre, sono l'ombra dell'Inmperialismo dei Romani, nelle ambizioni e nei metodi; basti guardare ciò che ancora fa la Francia in Africa. L'America è nel ciclone perché si muove come l'elefante nel negozio dei cristalli e perché ha molte risorse e molta determinazione in più, come i Romani. Se un "embargo" ci deve essere, che sia quello serio, sia contro tutta l'America e sia contro tutti gli interessi privati del mondo prima che riescano a distruggere del tutto il già compromesso equilibrio del mondo.

F. G. Urbon

 


 

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