La Finanziaria secondo T. Padoa Schioppa

9 OTTOBRE 2006

 

Dopo aver riletto la revisione delle aliquote e gli altri provvedimenti "disciplinari", sentite le spiegazioni vaghe ed insufficienti di T. Padoa Schioppa e R. Prodi e i vari commenti sulla Finanziaria 2007, la conclusione può essere una sola:

A PAGARE L'AUMENTO DI GETTITO E IL RIEQUILIBRIO NON SARANNO GLI EVASORI FISCALI AMICI DEL CENTRODESTRA E LA PLETORA PUBBLICA, MA I SOLITI NOTI, IL CHE PROMETTE DI SPUTTANARE VERGOGNOSAMENTE I 4 SBANDIERATI TITOLI DELLA SUDDETTA MANOVRA E CIOE' : CRESCITA, SVILUPPO ECONOMICO, EQUITA', GIUSTIZIA SOCIALE.

Questo consente di dire che se il CentroDestra è una confraternita di ladroni evasori fiscali, di razzisti separatisti ed ex-fascisti in cerca di reputazione, il Governo Prodi non ha tuttavia le palle per fare quello che deve essere fatto senza colpire dove è più facile, dove la gente, anche se incazzata, non può farci nulla, come ad esempio aumentando la pressione fiscale diretta sulle fasce di reddito dipendente medio-alte, quella indiretta sulle fasce di reddito dipendente medio-basse, colpendo con le patrimoniali su immobili e auto e lasciando vivere gli evasori che si nascondono dietro i redditi medio-bassi, quelli che si nascondono dietro i redditi medio-alti e alti e i ricchi che non hanno bisogno di nascondersi.
La confidenza di Prodi e di T. Padoa Schioppa nella risposta virtuosa degli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) ai tagli sui trasferimenti è la ciliegina finale sulla presa per il culo, perché tutti sappiamo che voragine di disonestà, di mafia e di clientelismo siano tali Enti.
In altri termini, la solita vigliaccata all'italiana e la mangiatoia pubblica di questo paese vince ancora una volta!
Tra questi e quegli altri siamo proprio messi bene e prende sempre più vigore il principio di azzerare la Repubblica e appaltare la gestione del paese agli Scandinavi, anche perché almeno con loro si potrebbe arrivare ad assistere a cose come queste:

SCANDALO IN SVEZIA

Non paga canone tv e contributi colf
donna ministro costretta a dimettersi

Cecilia Stego Chilo, outsider della politica e neoministro della cultura, lascia dopo le rivelazioni di un giornale. Due giorni fa si era dimessa Maria Borelius, ministro del Commercio, sempre non aver pagato il canone tv

I dettagli qui.

 

F. G. Urbon

 

Appendice

Uno sguardo alle dichiarazioni dei redditi dei più noti ... EVASORI in una rielaborazione dei dati pubblicati da Corriere della Sera e Repubblica del 14 Ottobre 2006, che rappresentano le categorie che dichiarano di più e di meno, regione per regione.

 

evasori

 

I numeri rappresentano medie nazionali; così ad es. i commercialisti vanno dai 29339E/anno del Molise ai 124000E/anno del Trentino, ma nelle altre regioni essi dichiarano meno di 25000E/anno; i gioiellieri (in Calabria 12000E/anno) e i baristi dichiarano meno di un maestro elementare; i dentisti vanno dai 25000E/anno della Calabria ai 56000E/anno del Friuli, ma nelle altre regioni essi dichiarano meno di un impiegato di banca; tra gli evasori che hanno manifestato in piazza nei giorni scorsi con Gianfranco Fini c'erano gli avvocati, i quali, poverini, starebbero, a sentir loro, come un 7° livello FIAT in Sicilia, poco meglio in Campania, Puglia e Valle d'Aosta, decisamente meglio solo nel Lazio, ma decisamente peggio in tutte le altre regioni.
Altri bei campioni di onestà sono i proprietari di autosaloni di Piemonte Lazio e Campania, che denunciano un reddito inferiore a quello dell'operaio di Mirafiori, come fanno i tassisti (per confronto, nel diagramma sono stati riportati in bianco riferimenti fiscali di alcuni tra i contribuenti senza scampo: operai, maestri elementari, funzionari metalmeccanici).
Nel diagramma non appaiono i NOTARI, altra bella categoria di evasori, perché i loro guadagni immeritati avrebbero reso illeggibile l'istogramma degli altri: quelli della Lombardia, "dove i prezzi degli immobili sono quel che sono e le operazioni societarie numerose", dichiarano 1/3 meno di quelli del Trentino, ossia circa 300.000E/anno in meno per chi ci crede, ossia per il fisco italiano, che è sempre molto coraggioso ed agguerrito contro le categorie finanziariamente più deboli ma lascia "campare" tranquilli questi anacronistici parassiti.
Un'anomalia è rappresentata dal dato sui ceramisti: quelli piemontesi dichiarano più di 60000E/anno, mentre quelli delle altre regioni danno una media di 4500E/anno, in piena NO TAX AREA; che qualcuno abbia confuso i ceramisti autonomi celtici con l'industria sabauda della ceramica all'uranio arricchito?!
Adesso la parola al Sig. Visco!
Vedremo se sarà capace di fare i fatti oltre i bei discorsi!

 


 

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