"Dipingere è il parlare con se
stessi: tra una sinapsi e l'altra c'è l'idea, la
pennellata, l'essere, il sentire, e deve essere subito
trasferita sulla tela"
"E' una frase che mi colpì particolarmente quando
ero a fargli visita nel suo studio di Pontedassio, ma che
fotografa quello che Marco Ferrari fissa nei suoi dipinti
ad olio. La contrapposizione della condizionante realtà
alla suggestione, allo stato d'animo, all'impressione,
dunque all'affascinante oltre-realtà è messa in risalto
dall'artista che pone di fronte il formale e preciso
bianco e nero al colore nel quale è evidenziato il
proprio "io" dell'artista come si può notare
dai molteplici "ritratti d'animo".
La pittura cui egli dedica la parte più recondita del
proprio pensiero, l'istintivo gesto con il quale coglie l'attimo
fuggente che colpisce il suo intimo, lo induce a creare
immagini genuine ed appariscenti allo stesso tempo con
colori che sembrano rincorrersi e fondersi insieme
fissando così la visione delle sue sensazioni più
profonde.
Le mutazioni delle forme, la percezione della nostra
realtà più interiore sfocia in visioni oniriche che l'artista
rende proprie nei suoi oli e pastelli fissando l'oltre-realtà
dell'inconscio in una trasparente cromia dove la ricerca
di un'oasi intimistica sbocca nella voluta trasgressione
alla realtà visiva troppo ovvia, diventando così
specchio delle più recondite parti dello spirito nell'evoluzione
del tempo"
Casimiro Prof. Bertolotti
(Esperto e collezionista d'arte)
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