Sem Terra - Appunti sul discorso di Lucia Marina Dos Santos

L'America Latina sta vivendo un periodo particolare nella sua traiettoria, un periodo di ribellione all'impero. Negli anni '70 la dipendenza era totale salirono al potere le dittature militari e i lavoratori furono messi da parte nelle diverse trattative ma resistettero. Dopo di che ci furono democrazie di facciata, che dipendevano dalle politiche neoliberiste. In Brasile e in Perù si consegna il potere al Capitale Internazionale. Ma come accade periodicamente il sistema è entrato in crisi. Il popolo si è accorto che in questi decenni di dominazione totale le condizioni di diseguaglianza si sono aggravate. Siamo entrati in un'epoca nuova, nata dalla rivolta popolare, ma anche dai forum contro i neoliberisti. Da qui le forze popolari e politiche egemoni hanno cercato lo scontro politico. Ma dal 2002 i candidati che si dichiarano neoliberali non hanno più vinto.
Ci sono tre tipi di governo in America Latina:

  1. i governi progressisti di sinistra, che affrontano problematicamente il capitale (Venezuela, Bolivia, Cuba);
  2. i governi progressisti moderati, che mantengono una politica ambigua (Argentina, Brasile, Uruguay, Ecuador);
  3. i governi conservatori, che rappresentano i neoliberisti (Cile, Paraguay, Colombia).
Quali sono le prospettive di confronto difronte a questo quadro?
  1. Usare la forza per fare cambiamenti strutturali e non solo temporanei per rompere col neoliberismo. C'è bisogno di alzare la coscienza delle basi, dal basso.
  2. Mantenere l'autonomia dei movimenti sociali dai governi, anche da quelli progressisti.
  3. Dedicarsi quotidianamente alla formazione dei politici per un cambiamento dall'interno.
  4. Avere mezzi di informazione indipendenti.


Lucia Marina Dos Santos



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