Movimento femminile culturale e
religioso anti-femminista
L’ANTIABORTISTA
MADRE TERESA DI
CALCUTTA
CONTRO IL
MADRE TERESA PARLA AI “SUOI”
MOVIMENTI PER LA VITA
Intervista rilasciata ai movimenti per la vita, qualche anno
prima della sua morte.
“Coloro che accettano
l’aborto, devono illudersi pensando che il bambino non nato non è un essere
umano o devono sostenere che l’uccisione di un essere umano innocente, PUO’
ESSERE giustificata. Se essi ingannano loro stessi pensando che il bambino non
nato non è un essere umano, allora SI COMPORTANO COME I NAZISTI che allo stesso
modo, ingannavano loro stessi pensando che le loro vittime non erano esseri
umani. Quindi se non si considera il bambino non nato come un esser umano, si
potranno facilmente non considerare esseri umani il bambino nato deforme e la
persona anziana. Molto presto arriveremo a non considerare esseri umani, tutti
coloro che rappresentano un peso e questa SARA’ LA FINE DELL’UNITA’ E DELLA
PACE.
Ed è vero che l’aborto è il più
grande distruttore della pace in famiglia. Quindi tutte le nazioni che non si
oppongono a questo male quale è l’aborto, troveranno in seno a loro stesse una
vita famigliare distrutta ed una nazione distrutta. Inoltre, i paesi che
permettono l’aborto non ottengono il numero sufficiente di nascite per una
crescita costante della popolazione. La storia dimostrerà che sopravvivranno
soltanto quei popoli che hanno proibito l’aborto”.
Domanda:
Alcuni movimenti femministi sono stati
in gran parte responsabili della legalizzazione dell’aborto. In che direzione
si devono muovere i movimenti di liberazione della donna?
“I movimenti femministi
dovrebbero discutere su uguali diritti umani delle donne, nonché SUL DIRITTO DI
ESSERE DIVERSE COME DONNE. Quando un gruppo umano, dopo essere stato sfruttato,
ritrova la propria libertà, ci sono sempre coloro che pensano che, per essere
rispettati, devono diventare come gli sfruttatori. Infatti, durante il periodo
coloniale, gli “indigeni” pensavano di dover diventare come gli Europei per
essere rispettati. Così, oggigiorno, certe donne pensano di dover diventare
come gli uomini per essere rispettate. Per competere nel mondo degli uomini, le
donne vogliono interrompere la gravidanza ogniqualvolta la RESPONSABILITA’ di
doversi prendere cura di un bambino possa impedir loro di competere con gli
uomini per un lavoro di alto livello, e così via.
MA PROPRIO COME UN “INDIGENO” UMILIA SE
STESSO CERCANDO DI DIVENATARE EUROPEO, ALLO STESSO MODO, UNA DONNA UMILIA SE
STESSA CERCANDO DI COMPORTARSI COME UN UOMO.
Non esiste
niente di più degradante per una donna che uccidere il proprio bambino per
poter competere con l’uomo (o per la sua cosiddetta libertà). In questo modo,
la donna sostiene che le qualità femminili di maternità ed educazione del
bambino, e cosi via, sono da disprezzare e non sono tanto preziose quanto le
qualità maschili”.
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