Lunga lista di neonati abbandonati
Cinque casi in meno di due mesi
Negli ultimi due mesi sono ben cinque i neonati lasciati morire dalle madri, abbandonati in un armadio o rinchiusi in una busta di plastica. Da Trento a Biella, da Frosinone a Messina, il fenomeno sembra inarrestabile. Ecco una panoramica dei casi di abbandono a volte a lieto fine, degli ultimi anni. Protagoniste sono sempre più spesso giovani donne immigrate senza lavoro.
7 MARZO 1999 - Nella discarica del comune di Terme Vigliatore, in provincia di Messina, viene trovato il cadavere di un neonato. La madre 32enne viene arrestata.
30 AGOSTO 2000 - In un'area di servizio dell'autostrada
Milano-Laghi, viene abbandonato un neonato. Lo trova una
coppia che si ferma a fare benzina. Il bimbo è adagiato in una borsa bagnata
dalla pioggia, con un cartello con su scritto "Non posso sfamarlo, aiutatelo, si
chiama Angelo, è nato il 19 di agosto". Il piccolo, che pesa quasi 4 Kg,
viene ricoverato all'ospedale di Rho.
19 GENNAIO 2001 -
A Roma, in un cassonetto, viene recuperato un neonato. La San
Vincenzo dé Paoli rilancia la proposta di istituire centri di accoglienza per
minori abbandonati nelle strutture sanitarie.
15 FEBBRAIO
2001 - Nel comune di Pontedera, in provincia di
Pisa, un maschietto di soli 3 giorni viene trovato morto in un
cartone, in un cassonetto della ditta "Ecofor". Lo scopre un'operatrice della
ditta mentre lavora al nastro dove si separano i rifiuti contenuti nei
cassonetti della carta. Il corpicino del piccolo non presenta le tipiche
medicazioni al cordone ombelicale, chiaro segno che probabilmente il parto è
avvenuto in una casa.
18 GIUGNO 2001 - A
Catania, sul banco della Chiesa dei Minoriti, nella
centralissima via Etnea, viene trovato un bimbo di due giorni. Il neonato viene
soccorso dalla polizia municipale.
2 APRILE 2004 -
A Milano, il parroco del Santuario San Camillo de Lellis, dopo
avere celebrato la Messa, trova sotto una statua della chiesa un neonato
abbandonato. Il bimbo, di circa due mesi, sta bene. Accanto a lui, in un
sacchetto, sono stati lasciati dei vestitini.
9 APRILE
2004 - A Modena, nei giardinetti di via Wagner, un
neonato viene abbandonato in condizioni di salute critiche. Il piccolo viene
ricoverato nel reparto di terapia intensiva e gli viene imposto il nome di
Jacopo. Ma ora dopo ora le sue condizioni peggiorano. Molte persone si fanno
avanti per chiederne l'adozione. Nei giorni successivi, una ragazza di 18 anni
si presenta in questura e afferma di essere la madre del piccolo. Il 24 aprile
tocca ad un ragazzo, che dichiara di essere il padre. Il 27 aprile si esegue
l'esame del Dna sui due giovani. Prima ancora di una risposta definitiva, il 6
maggio Jacopo muore.
15 MAGGIO 2004 - A Verona, un neonato viene
trovato abbandonato dentro un sacchetto, in un campo tra Montecchio e Quinzano.
La scoperta viene fatta da un poliziotto, attirato dal pianto del piccolo, che
subito dopo viene ricoverato in gravi condizioni nel reparto rianimazione
dall'ospedale di Verona. La madre viene identificata poco dopo: è una
rumena di 20 anni. La donna, immigrata regolare in Italia da diversi anni,
collabora con la polizia, riconoscendo il neonato, ma non fornisce spiegazioni
del suo gesto, forse dovuto ad una forte depressione post partum.
5 GIUGNO 2004 - A Treviso, viene
ritrovato il corpicino morto di una neonata abbandonata in un fossato. La madre
viene accusata di omicidio volontario.
17 LUGLIO 2004 -
A Villa d'Alme, in provincia di Bergamo, viene
scoperto un bimbo di soli tre giorni abbandonato in una scatola di pannolini
vicino ad un'edicola.
5 AGOSTO 2004 - A
Verona, un neonato morto viene trovato all'interno di un
armadio. La madre, una cittadina polacca, è accusata di occultamento di
cadavere.
31 GENNAIO 2005 - Nel
Grossetano, in un podere nelle campagne di Roselle, una neonata
morta viene trovata all'interno di una stufa. Con l'accusa di omicidio
volontario aggravato finiscono uin carcere i genitori della piccola, due rumeni
di 28 e 32 anni.
11 LUGLIO 2005 - Una bambina appena
nata viene abbandonata nel cassone di un camion parcheggiato in via del Casale
Ferranti, a Capannelle, a Roma. A
trovarla è un uomo allarmato dal pianto della piccola. La bambina viene
portata in ospedale e si salva.
27 AGOSTO 2005 - Ad
Acerra, in provincia di Napoli, viene trovata
senza vita una neonata all'interno di un cassonetto in via Calzolaio. Il
corpicino era stato chiuso in un sacchetto e poi abbandonato. La madre,
un'ucraina clandestina, subito dopo aver dato alla luce la bambina, ha avuto
un'emorragia ed è stata ricoverata in una clinica. Ad avvertire gli agenti
del commissariato di Acerra sono i responsabili della clinica. La donna viene
arrestata, insieme ad altre tre persone che l'hanno aiutata a commettere il
crimine.
28 AGOSTO 2005 - al
Casilino, a Roma, una donna nigeriana di 29
anni subito dopo aver partorito in casa, ha chiuso il corpicino del piccolo in
un sacchetto di plastica e lo ha nascosto dietro un cespuglio.
20 SETTEMBRE 2005 - Una donna bulgara di 34 anni
partorisce da sola in casa a Biella e poi nasconde il corpo del
neonato in un mobile del bagno. La scoperta avviene dopo che la donna viene
ricoverata in ospedale per una grave emorragia causata dal recente parto.
27 SETTEMBRE 2005 - Il corpo senza vita di un
neonato viene trovato all'interno di una busta di plastica, lungo la riva del
lago Caldonazzo, in provincia di Trento.
All'interno della busta anche una grossa pietra, messa
appositamente affinché il corpicino del piccolo potesse andare a fondo.