Movimento femminile culturale e religioso anti-femminista

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ABORTO: IL MALE CHE GENERA ALTRO MALE.

TESTIMONIANZA DI KELLY.

 

Dietro agli aborti c’è UN ENORME INDUSTRIA TECNOLIGICA IN CONTINUO SVILUPPO, coordinata e che funziona specificamente per ottenere e vendere organi dei feti abortiti integri il più possibile e di ottima “qualità”. Ora si sa il motivo per cui molti ambulatori preferiscono effettuare L’ABORTO CON NASCITA PARZIALE, perché con questo tipo di aborto si è in grado di avere intere parti di corpo dei feti da cui si possono prelevare gli organi destinati alle ricerche, mentre con gli altri tipi di aborto (che consistono nel massacrare e trucidare completamente il corpo dei feti all’interno dell’utero della donna) i tessuti e parti di corpo in questo caso macerati, diventano NON UTILI per le ricerche ed i trapianti.

Una donna si è rivolta al programma tv LIFE DINAMICS per parlare di cosa succede ai tanti feti  dopo gli aborti, il suo nome non può essere rivelato in quanto la donna esegue ancora il suo lavoro  di cui ci ha parlato, per questo appare di schiena davanti alle telecamere e la sua voce è stata alterata elettronicamente  per evitare che venga riconosciuta. La donna in questione che viene chiamata con il nome di fantasia: KELLY, lavora con un team per una “ditta” esterna, lei ha il compito di recarsi presso gli ambulatori ed ospedali in cui si praticano gli aborti TARDIVI  per analizzare e procurare tessuti ed organi fetali per poi rivenderli (la ditta per cui lavora). Lei dice: ogni giorno prendiamo una lista di tessuti ed organi umani che richiedono i RICERCATORI, LE INDUSTRIE FARMACEUTICHE ED UNIVERSITA’, prendiamo in esame le cartelle “cliniche” di ogni feto e scartiamo quelle che non vogliamo, NON PRENDIAMO ESEMPLARI con malattie sessualmente trasmesse o con anomali fisiche, prendiamo i più perfetti esemplari per i ricercatori.

Le vittime (i feti) hanno su per giù 30 settimane di gestazione, ne prendiamo anche occhi, fegati, cervelli, timi, sangue del cuore, sangue del cordone ombelicale, sangue del fegato e addirittura sangue degli arti.

 

KELLY racconta che un giorno mentre lavorava, gli furono dati una coppia di gemelli in una bacinella, ERANO ANCORA VIVI, il dottore tornò indietro e gli disse: avete preso esemplari buoni! Sono gemelli, lei rispose: C’è qualcosa che non va! SI MUOVONO! IO NON FACCIO QUESTO. NON E’ NEL MIO CONTRATTO, gli disse che non voleva far parte della perdita delle loro vite, così il dottore prese una bottiglia di acqua sterilizzata, buttò l’acqua nella bacinella facendo annegare i bambini.

 

Nell’intervista KELLY ci racconta che molte delle infermiere impiegate in questi ambulatori SONO LESBICHE  e quando la madre (la paziente) dorme in stato di incoscienza, esse parlano dei genitali della paziente con commenti sgradevoli e degradanti e a volte prendono il numero di telefono della paziente dalla cartella clinica per chiamarle e chiederle di uscire, insomma fanno delle vere e proprie avances sessuali; KELLY dice che spesso succede che donne (lesbiche) o uomini in queste cliniche, PERSEGUITANO queste donne, imbattendosi su di loro per chidere loro un APPUNTAMENTO PRIVATO.

 

 

 

 

 

 

                                                                           

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