questo blog se così lo vogliamo chiamare non è una pagina a sé stante. dovrebbe essere un frame di un frameset. se non è così, per favore, riparti da qui.

è facile, sarai anche un utente abbastanza avanzato immagino, e mi fai anche un favore, così se ti piace anche - o soltanto, perché è probabile- il resto del sito, puoi guardare quello. un giorno forse aprirò un blog indipendete dal mio sito, o magari staccherò questo, ma adesso non è il momento. di là ci trovi altra roba mia, link, autobiografie, e il mio mp3. ammesso che ti interessi. oppure, puoi anche solo continuare a leggere il blog, ma dentro il frameset, così magari mi mandi affanculo sulla tagboard mentre leggi. dai, che bello! altrimenti, buona lettura decontestualizzata e enjoy my

the black blog.

life is a story- told by an idiot- full of sound and fury- and signifying nothing

::::a story about maiuscoli permanenti e formattazioni poco eleganti::::

una delle poche cose che non so e' se questo e' un blog o meno.

dei blog vorrebbe avere struttura, frequenza di aggiornamento
dei blog non vuole avere sintesi, grafica, stile, sobrieta'
e comunque chi scrive e' una Persona Estremamente Figa (fenotipicamente ed ontologicamente)
dopotutto farsi i ca**i degli altri ha sempre un fascino sinistro e morboso
e ho bisogno di pensare che forse qualcuno legga per alimentare il mio ego maniacale.

una specie di diario.
falsa timidezza e falso esibizionismo.
born to be a star.
porn to be a star.
burn to be a star.

since 30 settembre 2001_

Tempi precedenti_
primo anno
secondo anno- ottobre novembredicembre gennaio febbraio marzoaprile

guarda le cartoline delle vacanze di asha
versione circa 50k uno e due
versione circa 110k una e due

 

#uno giugno#

consegnato anche se non finito, fatto tutto, ormai manca poco, martedi' inizia lo stage.

"Pace Giovanna pelletteria", mia madre che mi indicava quale lettera era quale, stampatello minuscolo in un font bastoni grosso e scuro, su sfondo crema.
ho imparato a leggere su una busta da shopping io.
non c'è molto da stupirsi.
i bambini, come dice bartezzaghi, si divertono di più a leggere- riuscire ad astrarsi dal significato globale della sequenza di lettere è divertente.

evvabbè, sarò pure fucsia e laureanda, ma ho il diritto di essere scazzata anche io- nonostante le paiètt, i colori, la fantasmagoria ogni persona ha innumerevoli infiniti possibili motivi per essere scazzata oggi ne ho scelto uno anche io, pescando a caso tra le pentole di luoghi comuni tristissimi, come ad esempio un0'ingiustizia, una perdita, o una dimenticanza o una lontananza. solite cose.

il diggei passava cindy lauper.
io:"ma secondo te *girls just wanna have fun* non è troppo da ghei?"
al."da zitelle, vorrai dire. e infatti chi sta ballando? io e te. perché siamo zitelle dentro."

e comunque, vorrei proporre a qualunque antropologo in ascolto se per caso non volesse fare una ricerca con osservazione partecipante sul pubblico delle serate anni 80. voglio capire chi sono, le loro motivazioni, da dove vengono.

morivo dalla voglia di dirlo sul blog per fare la figura dell'intellettuale figa:
1) ho ripreso in mano un libro di letteratura narrativa dopo un anno e mezzo di saggi. ho iniziato da "chiedi alla polvere" di john fante.
2)d. mi ha chiesto di partecipare al quarto numero di c:cube, con un articolo sul logo nike. a settembre partirà l'operazione.

 

#27 maggio#

marzullo, ti ho fregato. ho la risposta. la vita è un sogno. [h. 20:11]

 

_________________________________________________________________

LODE A CAPPA! EVVIVA CAPPA! QUANDO CAPPA E' TRA NOOOOOOOOIIIII TU LA LUCE VEDRAAAAAAIIIIIIIII

(si capisce che ho visto men in black II ?)

giorno due. meno tre. fatta quarta di copertina e iniziate le conclusioni, che vanno a gonfie vele lasciando basiti gli avventori sottoposti a lettura random di frammenti. l'impaginazione generale da inserire nel cdrom da consegnare in segreteria, che non sarà quella definitiva della stampa, deve ancora essere fatta. mancano le firme del titolare di cattedra, il chiar.mo esimissimo genialissimo prof. dott. mitic. a.abruzzese, che recupero domani, e se egli dovesse essere irreperibile per sars o roba simile sono fottuta, ma questo non ci interessa.
incredibili attacchi di megalomania e dominazione del mondo. "i got the power". continuo a pensare che sia una cosa veramente (veramente-veramente-veramente- con un tizio pelato muscoloso che fa strane coreografie qui intorno) divertente finire una tesi, o sto prendendo una cantonata colossale o come dicono tutti sto alla facoltà dei puffi oppure come sospetto io da tempo sono un fottutissimo genio anche io. cosa potrebbe pensare una persona che non mi conosce leggendo queste parole? che ho un'ego come le vecchie twin towers? che sono un'idiota? che non ho capito niente della vita? che penso che ce l'ho solo io? ma no, io sono come la donna che cerca martino barbieri su pig magazine. bella dentro, stupida fuori. o anche simpatica fuori, antipatica dentro. o anche brutta dentro. o anche. che bella parola "oanche". e comunque tutto questo è fittizio, fatto rimane che iersrera ad un seminario fotografico in facoltà, interrogata dal fotografo/docente sul perché fotografo, mi sono ritrovata a rispondergli con tono confuso/terrorizzato "ma devo rispondere per forza io?", e successiva presa per il culo da parte di tutti quelli che mi conoscevano lì dentro (due persone). trovo ancora allucinante il fatto di aver passato cinque anni in una facoltà intesa come edificio e non aver mai preso nulla dai distributori automatici di merendine/bevande, a volte mi chiedo come faccio a ritrovare da qualche parte le prove della mia esistenza, come un personaggio di un racconto che ho scritto e che non è piaciuto a molti che scopriva di essere stato invisibile per tutta la vita. no, sempre per chi non mi conosce: non scrivo racconti, non li so scrivere, non voglio scriverli, non sono capace. era un compito a casa per una lezione del master, basta così.

salt peanuts!

 

#26 maggio#

"e di dove sei?"
"roma."
"ah, che bella città, è bellissima!"

#2
"quindi non sei di milano."
"no, sono di roma."
"ah, che città bellissima!"

ah, come sono perpendicolari i muri quando non si sa cosa dire!

[ost: placebo, piur mornin]

inizia il film: la sorella di mia sorella si laurea.

giorno numero uno: meno quattro alla consegna. mancano le conclusioni. manca l'impaginazione generale. impaginate le foto. completati indice, bibliografia, webgrafia, filmografia, ringraziamenti, dedica, disclaimer e copertina. manca la quarta di copertina.

per il resto, manca da assaggiare il magnum edizione "gola". slurp. (slurp? oddio.)

entro gongolante in cucina dalla mia coinquilina I., le mostro con orgoglio il mio ultimo acquisto: "guarda, ho comprato un COLINO!", gingillandomi nella mia autosoddisfazione. mi guarda inebetita. non capisce. poverina.

 

#24 maggio#

non mi basta la memoria... per un altro post. non mi piace come scrivo. è grave?

nel post precedente: dimenticato i link per matteo bittanti e suoblog. eccoci qua.

"eh, sta polmonite anonima."[l.]

 

#16 maggio#

ieri, un anno fa, avevo scritto "asha copywriter", perché avevo passato il colloquio per entrare in accademia di comunicazione. oggi, un anno e un giorno dopo, aggiorno il blog e bloggo una cosa che ho saputo qualche giorno fa, precisamente martedì.
a giugno.
inizio uno stage.
di sei mesi.
con rimborso spese.
in
YanG_e_RUBbICAM.

^_______________^

fata/stagista!

e per chi lo volesse sapere, il giorno d'inizio dello stage è anche il giorno ultimo scadenza consegna TESI. che io consegnerò ovviamente prima.
da oggi, quasi copy ancora dippiù: ALLUCINANTE! sto per entrare nel meraviglioso mondo dell'advertising :))
così, d'estate, insieme alla tesi, in un'agenzia sita in una piazza in cui ci si arriva percorrendo una via che ha lo stesso nome della via dove, a roma, ho frequentato le elementari (e l'asilo, prima). from the cradle to the stage :P

"sono in un periodo di grandi cambiamenti. devo solo decidere cosa cambiare."[secca]

e siccome sono smemorata_ ho deciso inizio a scrivere una sezione, docacchiocapita, "i feticci della memoria".

il primo che mi ricordo è una citazione modificata di amico fragile (sempre sempre in tema).

"pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una tastiera."[me]

in pratica, se esistono i frattali che si espandono all'indietro e verso l'interno, qui sta diventando una cosa del genere.

poi.

beccatevi questo link, salaria113. è la mia università, la facoltà che ho visto più per gli esami che per altro, impegnata come sono sempre stata ad intrattenere rapporti intimi col mio divano. ebbene adesso che vado via fanno la mostra, le foto, mi viene quasi nostalgia, volevo quasi esserci, invece guardo le foto per trovare facce conosciute ma le nuove generazioni le ignoro, in compenso mi accorgo che le pettinature e le scarpe sono le stesse che a milano adesso, è evidente che per essere trendi non bisogna usare "figa" come intercalare obbligatoriamente.
tutto il sito, e anche logistiche offline e altre cose, powered by folia, che quest'anno si configura come matricola di SdC. :)

e infine, perché non sono geek, giro una domanda fatta sul forum di hdemia. chi sa, mi faccia sapere.

ma bando alle esitazioni, passo di slancio al prossimo ultimo argomento, prima che coli via anche quello.

matteo bittanti e relativo blog.
lo conosco perché scrive su duel, articoli molto vicini alle mie fissazioni. un giorno quando avrò il coraggio e più di tre righe dignitose in mente, gli scriverò.

fissazioni musicali del momento:
the neptunes
motel connection
cat power
robots in disguise

ieri sera ho stata (!!!!) al concerto di maximilian hecker, ottantotto gradi centigradi nel locale, tredici fuori, ho chiesto un negroni al bancone, la tipa mi guarda "si, come si fa?" e io dentro di me "cazzo, sono proprio milanese."

perché in televisione i film fanno meno effetto?
perché credi di più ad una cosa senza cornice, o di cui non percepisci la cornice.

e se le piante carnivore fossero vegetariane?
gli verrebbe l'encefalopatia spongiforme.

e se la bossa nova fosse più veloce?
sarebbe una samba.

e se volessi farti regalare un cellulare?
sarei combattuta tra un ericsson bellissimo e tecnologicissimo per tornare alle mie radici e un siemens xelibri bellissimo e basta, senza soluzione al dilemma.

e se matrix reloaded fosse una sola?
chissene, era una sola anche episodio due, ma il punto non è il film. il punto è il nerd.

e se il grande fratello avesse anche una quinta, una sesta e una settima edizione?
spererei di essere tra i registi :D

aprii quella busta. dentro c'era un foglio quadrato, nero, con scritto, cubitale, "M".
dietro, le seguenti parole. "questa è una lettera di *amore*." la M, ovviamente. :)

credetemi, ho finito oggi.

 

#11 maggio#

dirsi bonariamente "eh gia', sono proprio rincoglionita" con condimento di duepuntiparentesi un po' dovunque non equivale affatto a scoprire, con annessa risatina isterica rivelatrice di disappunto, di avere molti punti in comune con il protagonista di "memento".
ricordati di ricordare.
non esco sempre con la penna e il taccuino, perché me li dimentico.
quindi capita spesso che quando mi viene in mente qualcosa e ho la certezza di starmela per dimenticare nel giro di venti secondi, in genere causa l'affollamento entropico di pensieri nella maggioranza stupidi causato da cocktail alcolici bevuti in numero maggioruguale a due, scrivo sul cellulare, salvo il messaggio, anche se è una cosa che odio, in mezzo a un locale con la musica alta, estrarre il telefonino dalla borsa e scrivere un messaggio, ne scrivo già troppi quando il resto del mondo sta in silenzio, e il fatto che non lo stia scrivendo per inviarlo è ininfluente. scrivo, e lascio là salvato.
risultato è che spesso, dopo duetre mesi, vado per caso alla sezione "propri messaggi" e mi trovo sei messaggi con parole scritte a caso, e dico "ah, cazzo è vero, dovevo scrivermi questa cosa". ma non è questo il punto. giovedì sera ho scritto una cosa. punto. venerdì sapevo benissimo che c'era e stavo copiandola sul taccuino (perchè? non lo so.). apro il taccuino e ci trovo la stessa, identica, precisa spiccicata cosa scritta lì chissà quando, chissà quanti cocktail fa, chissà quanti locali, sere, e musiche fa. rimango allibita. cazzo, memento, non è possibile, e improvvisamente mi ricordo che questa cosa scritta in quel momento già in doppia copia è una cosa che mi viene in mente ogni singola volta che ho un cocktail in mano da anni, e ogni singola volta mi sono dimenticata di ricordarmela. adesso sono qua, e non so se rompere l'inquietudine di questa catena di asterischi e note e tentativi di estrarre questo concetto dal casino per- finalmente- lasciarlo da qualche parte, da solo, aggiungerei per poi dimenticarmi di averlo scritto qui. ma si, adesso che ci penso ho sempre voluto scriverlo qui e ogni volta non sono mai riuscito a portarlo fuori dai cocktail. deve essere troppo stupido, allora. beh si, magari non è esattamente geniale però sai che? sticazzi.
deandré in "amico fragile" dice a un certo punto "dopo aver attraversato litri e litri di corallo", che è una stupenda espressione della fatica immensa che si fa a tenersi a galla per affrontare l'altro da sé quando si beve. in genere si attraversa letteralmente un muro di stordimento da dove arriva tutto sfocato, tutto abbastanza trascurabile, perché verso l'interno invece c'è tutta l'attenzione del mondo, anche se non è facile spiegare come funziona.
ci siamo quasi, ci sto arrivando.
una volta da bambina ho visto una puntata di quark che spiegava il vino e gli effetti dell'alcol sul cervello umano. i neuroni, o qualcosa del genere, erano raffigurati come dei connettori, una specie di unione di due spine, una maschio e una femmina. l'effetto del vino, invece, era raffigurato come delle piccole damigianine che si infilavano tra questi connettori. eccola la cosa che dovevo scrivere, le damigianine. ogni volta che bevo io vedo queste damigianine e dico sempre, ma sempre, "cazzo quark aveva proprio ragione", e osservo questo distaccamento questa specie di lag o di barile di corallo che si infila tra il soggetto alcolista e il resto del mondo. le damigianine, era tutto qua, e mi sono trovata ste damigianine scritte in due posti diversi, contemporaneamente. memento. adesso mi sono ricordata di ricordare.
per inciso, la sera del telefonino era il concerto dei babalot, bellissimo, belle le canzoni nuove, ancora più belle quelle vecchie, splendide le figure di merda che sono riuscita a fare :)) ho scambiato un tizio a caso per frenziss e sono stata redarguita acidamente dal tastierista "guarda che quello non è frenziss", lo so stella ma sono miope come una cipolla! ho sbagliato il titolo di una canzone e sono stata redarguita da un tipo che scattava le foto, la mia dignità fortunatamente mi ha impedito di dire "ohhh ciccio guarda che io li conosco!!!!", ho incrociato lo sguardo incenerente di una ragazzina che dietro di me ha urlato qualcosa di quanto è figo uno dei babalot e io stupidamente mi sono girata per vedere chi era che parlava; ho scoperto di essere una promoter pessima quando alla domanda di uno sconosciuto avventore "chi sono? no, perché vedo che conosci tutti i testi" ho risposto "vabbe ma li conosco di persona", però alla fine ho fatto il mio dovere di fan supporter e ho acquistato il disco, legalmente, e sono contenta perché dentro il booklet c'è la foto della mia pistola sparabolle di sapone fatta da me. mi fa strano citare le parole di una canzone scritta da una persona che conosco, ma se un giorno dovesse leggere qua voglio che legga:
"sopra la panca sotto è un inferno peggio che andare da villa a salerno" è GENIALE. panca bestia è FICHISSIMA! una cosa strepitosa. io li consiglio sempre a tutti, i babalot. spettacolo. magggggici.
insomma ero al concerto dei babalot, poi dopo la fine, la damigianina, ho avuto un'altra rivelazione.
all'inizio della serata musicale non live mi hanno rovesciato il cocktail.
dio li fulmini, ho pensato.
ma adesso so che dio mi ha dato la faccia di coolo.
avevo lasciato il mio bicchiere là sopra, su un gradino.
mi giro, mi rigiro. a terra, tutto. bestemmione.
volevo picchiare qualcuno. più per una cosa genovese di soldi che per altro.
insomma ad un certo momento dico "si lo so che sono a milano non a roma sono in una città di stronzi ma io adesso devo fare un test voglio vedere voglio capire quanto funziona la mia faccia di culo."
salgo gli scalini verso il bar.
mi piazzo davanti al barista che mi aveva fatto il bicchiere che è stato rovesciato.
faccia da cercafamiglia.
"ti ricordi di me?"
"si"
"hai presente il cocktail che mi hai fatto?"
"si"
(quasi piangendo)
"un idiota mi è venuto addosso e me l'ha rovesciato!" (non è vero. l'hai lasciato incustodito!)
egli, senza rispondere e senza battere ciglio, me ne prepara uno nuovo, AGGRATIS.
lo ringrazio commossa, mi giro, mi allontano quanto basta per urlare MA VIEEEENIIIII MA CHI SONOOOOOOOOOO :] e festeggiare il mio cocktail gratuito frutto del mondo che per un nanosecondo sono riuscita a far girare secondo la mia volontà.
poi dopo penso "ma che tenero che carino forse a milano non sono tutti stronzi!"
commenti della gente cui ho raccontato su questa ultima mia osservazione:
"secondo me era un barista terrone" :))))
comunque l'opinione comune dice che ci sono riuscita perché:
a) sono una donna
b) ho la faccia buona
quindi le mie teorie sulla faccia di culo cadrebbero... bah.
io sono felice lo stesso^__________^

"sono tridimensionale, ho l'ombra."[secca]

beh si, penso di avere scritto praticamente tutto quello che volevo scrivere.

chihuahua.

in ultimo, una cosa che ho scoperto adesso, fataattentaaglieuri: tto sommato nfinale il blog è un risparmio di soldi, così almeno non fai telefonate dal cell a chi sta lontano per raccontare le tue stronzate, che bello. utile, comodo, pratico. fatica 50% in meno. scassamento di palle di chi asciughi con i simpatici racconti telefonici delle tue scoperte psicosociologiche, 100% in meno. così almeno, se vogliono approfondire, chiamano loro. e risparmi ancor dippiu' :P

 

#5 maggio#

giornata dello sguardo lucido sulla contemporaneità-

giornalefemminile con titolo tipo regime fascista (donna moderna).
editoriale.
"sorridete, vi siete accorte che forse siete tristi solo perché siete a dieta?"
segue un editoriale condito di scelte: mangiatevelo il cioccolatino, mettetelo lo zucchero, ingrassate ma siate felici, ché quando siamo a dieta siamo insopportabili. (le donne sono insopportabli quando sono a dieta. quando hanno le mestruazioni. quando sarcazzo. mi sorge un dubbio: lo saranno sempre?) e segue racconto della pr che sorseggia smorfiando un the senza zucchero, dell'altra triste che tocca che rifiuti la pastasciutta e roba simile.
segue, in pagine successive, un intero giornale ripieno di:
fighe magrissime svestite
pubblicità di creme di bellezza
pubblicità a regimi dietetici ipocalorici
pubblicità di costumi da bagno stretti anche per una barbie
consigli per mantenere una pelle senza cellulite
.... ma non ho capito, ma non aveva detto che dovevamo essere grasse?
vabe.
mi pareva.
ma allora vaffanculo, pero'.

__________

ma per caso quest'anno, adesso in particolare, vanno di moda
LE SNEAKERS?
no, perché da donna moderna a p.i.g. a i-d il mondo straborda di scarpe da ginnastica modello 70-80.
evitando accuratamente di parlare, ovviamente, di quelle alte da pugile dentro cui si infilano i jeans.
e le converse che adesso sono hip e costano CINQUANTA EURI.

e le nike rosa che non posso avere perché costano CENTO EURI. che in effetti per una snicher nike è pure poco.

quest'estate mi compro le canguro.

_________

momento estremo di ca********************** eh insomma quello.

"qualsiasi sia" non mi piace. meglio "qualunque sia". no, era una cosa personale tra me e chiunque abbia scritto la pubblicità sector.

chihuahua.

 

#4 maggio#

oggi persone serie. post col titolo. oooh.

* come scoprire di essere intolleranti classisti *

A e B parlano. C assiste alla conversazione, e pensa.

B:"La letteratura non è cultura. E' una perdita di tempo."
A:"Ma dai, non è vero! Io ho letto e riletto dei romanzi bellissimi."
B:"Non capisco perché devo leggermi delle storie inventate. Piuttosto mi leggo un libro di storia, o un trattato di economia."
C:(annamo bene. io non apro un libro di storia dalla terza elementare, forse.)
A:"Ma dai, ora non mi puoi dire che non ci sono romanzi che fanno cultura! Pensa ai promessi sposi!"
B:"Beh, ma io la storia la so già... due deficienti che non riescono a sposarsi, ma che trama insulsa, io fossi stata in loro sarei scappata in un altro paese! Allora è meglio Giulietta e Romeo."
C:(Beh, anche loro volevano sposarsi. e allora? forse è che è più stringato?)
A:"Ma dai, io ogni tanto mi rileggo l'addio ai monti..."
B:"Ma smettila, è una perdita di tempo!"
A:"Ma se non li hai letti i Promessi Sposi come puoi dirlo?"
B:"Ho visto il film."
C:(minchia, beh, se hai visto il film allora cambia tutto. domani vado ad affittarmi lo sceneggiato sui fratelli karamazov e mi metto l'anima a posto.)
A:"Ma non vuol dire... anche se al liceo lo fanno studiare..."
B:"Ecco, ad esempio, anche se non ho fatto il liceo questo non vuol dire che..."
C:(Ah, ecco.)
A:"Ad esempio, mica leggi un libro solo per la storia... ci sono tante altre cose..."
B:"No, guarda, secondo me intanto leggiti il Vangelo."
C:(Come, scusa????)(c cade dal divano rovinosamente.)
A:"Il Vangelo?"
B:"Sì, guarda, recenti studi stanno dimostrando che quello che c'è scritto potrebbe essere tutto vero. Non ho tempo per le storie inventate. Sono una perdita di tempo."

a volte, il segreto della schifezza interiore di una persona si capisce tutto da un "Ah, ecco" pensato.
anche se in certi casi certe cose si pensano solo per infierire su soggetti già evidentemente svantaggiati.

e anche per oggi è tutto.
vado a vedermi il film dei Promessi Sposi.

"E' la cosa più orribile che abbia mai visto."[Blob]

ps: siccome non ho nulla di meglio da fare, e anche se mi manca l'ultimo capitolo, ho scritto i ringraziamenti della tesi. sembra l'interno di un cd, d. non me li approverà mai :]

 

#3 maggio#

avere il raffreddore a maggio di questi tempi non è carino.

io:"eeeetciù"
l.:"ma che ti sei mangiata la pasta con la SARS?"

................

"anime semplici abitano talora corpi complessi."
"nel tuo caso direi deformi."

 

#2 maggio#

appena per un minuto.

i rapporti tra i sessi opposti sono stati sempre analizzati da tutti in tutti i modi ed è ovvio che nella maggior parte dei casi lo studioso di un sesso propendesse per il proprio, cercando in modo smaccato o meno di denigrare quello opposto o quantomeno di dimostrarne l'inferiorità
ed è ovvio del resto che le donne per una serie di ragioni innate sono estremamente superiori agli uomini e non c'è nemmeno bisogno di dirlo né di dimostrarlo
ma a volte
il subconscio
gioca veramente brutti scherzi.
un giorno, mentre stai facendo bollire una pentola di cavolfiori,
no, non la pentola, i cavolfiori stanno bollendo, anzi l'acqua, per essere precisi.
ti accorgi di avere detto o pensato una frase che nemmeno in un film di bridget jones.
e allora pensi
cazzo,
il subconscio può essere veramente molto potente.
ora questo non fa parte della mia autocoscienza in corso di donna al 100%, perché sovrappeso etc etc etc, non è che voglio iniziare proprio in questo momento un percorso di autoanalisi attraverso le mille meraviglie dell'animo umano (informe, non chiederci la parola e via dicendo) femminile.
è che...
è che...
è che...
ma quante calorie avrà un cavolfiore?
lo sapevo che gli inserti sulle diete non avrei mai dovuto buttarli!

"è la più triste ragazza con un martini in mano che abbia mai visto."[vanilla sky]

ah, appena visto "I Tenenbaum". azz.