questo blog
se così lo vogliamo chiamare non è una pagina a sé stante.
dovrebbe essere un frame di un frameset. se non è così, per favore,
riparti da qui.
è facile, sarai anche un utente abbastanza avanzato immagino, e mi fai anche un favore, così se ti piace anche - o soltanto, perché è probabile- il resto del sito, puoi guardare quello. un giorno forse aprirò un blog indipendete dal mio sito, o magari staccherò questo, ma adesso non è il momento. di là ci trovi altra roba mia, link, autobiografie, e il mio mp3. ammesso che ti interessi. oppure, puoi anche solo continuare a leggere il blog, ma dentro il frameset, così magari mi mandi affanculo sulla tagboard mentre leggi. dai, che bello! altrimenti, buona lettura decontestualizzata e enjoy my
the black blog.
life is a story- told by an idiot- full of sound and fury- and signifying nothing |
::::a story about maiuscoli permanenti e formattazioni poco eleganti::::
una delle poche cose che non so e' se questo e' un blog o meno.
dei blog vorrebbe
avere struttura, frequenza di aggiornamento
dei blog non vuole avere sintesi, grafica, stile, sobrieta'
e comunque chi scrive e' una Persona Estremamente Figa (fenotipicamente ed ontologicamente)
dopotutto farsi i ca**i degli altri ha sempre un fascino sinistro e morboso
e ho bisogno di pensare che forse qualcuno legga per alimentare il mio ego maniacale.
una specie di
diario.
falsa timidezza e falso esibizionismo.
born to be a star.
porn to be a star.
burn to be a star.
since 30 settembre 2001_
Tempi
precedenti_
primo anno
secondo anno- ottobre
novembredicembre gennaio
febbraio marzoaprile
guarda le cartoline delle
vacanze di asha
versione circa 50k uno e due
versione circa 110k una e due
#uno giugno#
consegnato anche se non finito, fatto tutto, ormai manca poco, martedi' inizia lo stage.
"Pace Giovanna pelletteria", mia madre che mi indicava
quale lettera era quale, stampatello minuscolo in un font bastoni grosso e scuro,
su sfondo crema.
ho imparato a leggere su una busta da shopping io.
non c'è molto da stupirsi.
i bambini, come dice bartezzaghi, si divertono di più a leggere- riuscire
ad astrarsi dal significato globale della sequenza di lettere è divertente.
evvabbè, sarò pure fucsia e laureanda, ma ho il diritto di essere scazzata anche io- nonostante le paiètt, i colori, la fantasmagoria ogni persona ha innumerevoli infiniti possibili motivi per essere scazzata oggi ne ho scelto uno anche io, pescando a caso tra le pentole di luoghi comuni tristissimi, come ad esempio un0'ingiustizia, una perdita, o una dimenticanza o una lontananza. solite cose.
il diggei passava cindy lauper.
io:"ma secondo te *girls just wanna have fun* non è troppo da ghei?"
al."da zitelle, vorrai dire. e infatti chi sta ballando? io e te. perché
siamo zitelle dentro."
e comunque, vorrei proporre a qualunque antropologo in ascolto se per caso non volesse fare una ricerca con osservazione partecipante sul pubblico delle serate anni 80. voglio capire chi sono, le loro motivazioni, da dove vengono.
morivo dalla voglia di dirlo sul blog per fare la figura dell'intellettuale
figa:
1) ho ripreso in mano un libro di letteratura narrativa dopo un anno e mezzo
di saggi. ho iniziato da "chiedi alla polvere" di john fante.
2)d. mi ha chiesto di partecipare al quarto numero di c:cube,
con un articolo sul logo nike. a settembre partirà l'operazione.
#27 maggio#
marzullo, ti ho fregato. ho la risposta. la vita è un sogno. [h. 20:11]
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LODE A CAPPA! EVVIVA CAPPA! QUANDO CAPPA E' TRA NOOOOOOOOIIIII TU LA LUCE VEDRAAAAAAIIIIIIIII
(si capisce che ho visto men in black II ?)
giorno due. meno tre. fatta quarta di copertina e iniziate le
conclusioni, che vanno a gonfie vele lasciando basiti gli avventori sottoposti
a lettura random di frammenti. l'impaginazione generale da inserire nel cdrom
da consegnare in segreteria, che non sarà quella definitiva della stampa,
deve ancora essere fatta. mancano le firme del titolare di cattedra, il chiar.mo
esimissimo genialissimo prof. dott. mitic. a.abruzzese, che recupero domani,
e se egli dovesse essere irreperibile per sars o roba simile sono fottuta, ma
questo non ci interessa.
incredibili attacchi di megalomania e dominazione del mondo. "i got the
power". continuo a pensare che sia una cosa veramente (veramente-veramente-veramente-
con un tizio pelato muscoloso che fa strane coreografie qui intorno) divertente
finire una tesi, o sto prendendo una cantonata colossale o come dicono tutti
sto alla facoltà dei puffi oppure come sospetto io da tempo sono un fottutissimo
genio anche io. cosa potrebbe pensare una persona che non mi conosce leggendo
queste parole? che ho un'ego come le vecchie twin towers? che sono un'idiota?
che non ho capito niente della vita? che penso che ce l'ho solo io? ma no, io
sono come la donna che cerca martino barbieri su pig magazine. bella dentro,
stupida fuori. o anche simpatica fuori, antipatica dentro. o anche brutta dentro.
o anche. che bella parola "oanche". e comunque tutto questo è
fittizio, fatto rimane che iersrera ad un seminario fotografico in facoltà,
interrogata dal fotografo/docente sul perché fotografo, mi sono ritrovata
a rispondergli con tono confuso/terrorizzato "ma devo rispondere per forza
io?", e successiva presa per il culo da parte di tutti quelli che mi conoscevano
lì dentro (due persone). trovo ancora allucinante il fatto di aver passato
cinque anni in una facoltà intesa come edificio e non aver mai preso
nulla dai distributori automatici di merendine/bevande, a volte mi chiedo come
faccio a ritrovare da qualche parte le prove della mia esistenza, come un personaggio
di un racconto che ho scritto e che non è piaciuto a molti che scopriva
di essere stato invisibile per tutta la vita. no, sempre per chi non mi conosce:
non scrivo racconti, non li so scrivere, non voglio scriverli, non sono capace.
era un compito a casa per una lezione del master, basta così.
salt peanuts!
#26 maggio#
"e di dove sei?"
"roma."
"ah, che bella città, è bellissima!"
#2
"quindi non sei di milano."
"no, sono di roma."
"ah, che città bellissima!"
ah, come sono perpendicolari i muri quando non si sa cosa dire!
[ost: placebo, piur mornin]
inizia il film: la sorella di mia sorella si laurea.
giorno numero uno: meno quattro alla consegna. mancano le conclusioni. manca l'impaginazione generale. impaginate le foto. completati indice, bibliografia, webgrafia, filmografia, ringraziamenti, dedica, disclaimer e copertina. manca la quarta di copertina.
per il resto, manca da assaggiare il magnum edizione "gola". slurp. (slurp? oddio.)
entro gongolante in cucina dalla mia coinquilina I., le mostro con orgoglio il mio ultimo acquisto: "guarda, ho comprato un COLINO!", gingillandomi nella mia autosoddisfazione. mi guarda inebetita. non capisce. poverina.
#24 maggio#
non mi basta la memoria... per un altro post. non mi piace come scrivo. è grave?
nel post precedente: dimenticato i link per matteo bittanti e suoblog. eccoci qua.
"eh, sta polmonite anonima."[l.]
#16 maggio#
ieri, un anno fa, avevo scritto "asha copywriter",
perché avevo passato il colloquio per entrare in accademia di comunicazione.
oggi, un anno e un giorno dopo, aggiorno il blog e bloggo una cosa che ho saputo
qualche giorno fa, precisamente martedì.
a giugno.
inizio uno stage.
di sei mesi.
con rimborso spese.
in
YanG_e_RUBbICAM.
^_______________^
fata/stagista!
e per chi lo volesse sapere, il giorno d'inizio dello
stage è anche il giorno ultimo scadenza consegna TESI. che io consegnerò
ovviamente prima.
da oggi, quasi copy ancora dippiù: ALLUCINANTE! sto per entrare nel meraviglioso
mondo dell'advertising :))
così, d'estate, insieme alla tesi, in un'agenzia sita in una piazza in
cui ci si arriva percorrendo una via che ha lo stesso nome della via dove, a
roma, ho frequentato le elementari (e l'asilo, prima). from the cradle to the
stage :P
"sono in un periodo di grandi cambiamenti. devo solo decidere cosa cambiare."[secca]
e siccome sono smemorata_ ho deciso inizio a scrivere una sezione, docacchiocapita, "i feticci della memoria".
il primo che mi ricordo è una citazione modificata di amico fragile (sempre sempre in tema).
"pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una tastiera."[me]
in pratica, se esistono i frattali che si espandono all'indietro e verso l'interno, qui sta diventando una cosa del genere.
poi.
beccatevi questo link, salaria113.
è la mia università, la facoltà che ho visto più
per gli esami che per altro, impegnata come sono sempre stata ad intrattenere
rapporti intimi col mio divano. ebbene adesso che vado via fanno la mostra,
le foto, mi viene quasi nostalgia, volevo quasi esserci, invece guardo le foto
per trovare facce conosciute ma le nuove generazioni le ignoro, in compenso
mi accorgo che le pettinature e le scarpe sono le stesse che a milano adesso,
è evidente che per essere trendi non bisogna usare "figa" come
intercalare obbligatoriamente.
tutto il sito, e anche logistiche offline e altre cose, powered by folia,
che quest'anno si configura come matricola di SdC. :)
e infine, perché non sono geek, giro una domanda fatta sul forum di hdemia. chi sa, mi faccia sapere.
ma bando alle esitazioni, passo di slancio al prossimo ultimo argomento, prima che coli via anche quello.
matteo bittanti e relativo blog.
lo conosco perché scrive su duel, articoli molto vicini alle mie fissazioni.
un giorno quando avrò il coraggio e più di tre righe dignitose
in mente, gli scriverò.
fissazioni musicali del momento:
the neptunes
motel connection
cat power
robots in disguise
ieri sera ho stata (!!!!) al concerto di maximilian hecker, ottantotto gradi centigradi nel locale, tredici fuori, ho chiesto un negroni al bancone, la tipa mi guarda "si, come si fa?" e io dentro di me "cazzo, sono proprio milanese."
perché in televisione i film fanno meno effetto?
perché credi di più ad una cosa senza cornice, o di cui non percepisci
la cornice.
e se le piante carnivore fossero vegetariane?
gli verrebbe l'encefalopatia spongiforme.
e se la bossa nova fosse più veloce?
sarebbe una samba.
e se volessi farti regalare un cellulare?
sarei combattuta tra un ericsson bellissimo e tecnologicissimo per tornare alle
mie radici e un siemens xelibri bellissimo e basta, senza soluzione al dilemma.
e se matrix reloaded fosse una sola?
chissene, era una sola anche episodio due, ma il punto non è il film.
il punto è il nerd.
e se il grande fratello avesse anche una quinta, una sesta e
una settima edizione?
spererei di essere tra i registi :D
aprii quella busta. dentro c'era un foglio quadrato, nero, con
scritto, cubitale, "M".
dietro, le seguenti parole. "questa è una lettera di *amore*."
la M, ovviamente. :)
credetemi, ho finito oggi.
#11 maggio#
dirsi bonariamente "eh gia', sono proprio rincoglionita"
con condimento di duepuntiparentesi un po' dovunque non equivale affatto a scoprire,
con annessa risatina isterica rivelatrice di disappunto, di avere molti punti
in comune con il protagonista di "memento".
ricordati di ricordare.
non esco sempre con la penna e il taccuino, perché me li dimentico.
quindi capita spesso che quando mi viene in mente qualcosa e ho la certezza
di starmela per dimenticare nel giro di venti secondi, in genere causa l'affollamento
entropico di pensieri nella maggioranza stupidi causato da cocktail alcolici
bevuti in numero maggioruguale a due, scrivo sul cellulare, salvo il messaggio,
anche se è una cosa che odio, in mezzo a un locale con la musica alta,
estrarre il telefonino dalla borsa e scrivere un messaggio, ne scrivo già
troppi quando il resto del mondo sta in silenzio, e il fatto che non lo stia
scrivendo per inviarlo è ininfluente. scrivo, e lascio là salvato.
risultato è che spesso, dopo duetre mesi, vado per caso alla sezione
"propri messaggi" e mi trovo sei messaggi con parole scritte a caso,
e dico "ah, cazzo è vero, dovevo scrivermi questa cosa". ma
non è questo il punto. giovedì sera ho scritto una cosa. punto.
venerdì sapevo benissimo che c'era e stavo copiandola sul taccuino (perchè?
non lo so.). apro il taccuino e ci trovo la stessa, identica, precisa spiccicata
cosa scritta lì chissà quando, chissà quanti cocktail fa,
chissà quanti locali, sere, e musiche fa. rimango allibita. cazzo, memento,
non è possibile, e improvvisamente mi ricordo che questa cosa scritta
in quel momento già in doppia copia è una cosa che mi viene in
mente ogni singola volta che ho un cocktail in mano da anni, e ogni singola
volta mi sono dimenticata di ricordarmela. adesso sono qua, e non so se rompere
l'inquietudine di questa catena di asterischi e note e tentativi di estrarre
questo concetto dal casino per- finalmente- lasciarlo da qualche parte, da solo,
aggiungerei per poi dimenticarmi di averlo scritto qui. ma si, adesso che ci
penso ho sempre voluto scriverlo qui e ogni volta non sono mai riuscito a portarlo
fuori dai cocktail. deve essere troppo stupido, allora. beh si, magari non è
esattamente geniale però sai che? sticazzi.
deandré in "amico fragile" dice a un certo punto "dopo
aver attraversato litri e litri di corallo", che è una stupenda
espressione della fatica immensa che si fa a tenersi a galla per affrontare
l'altro da sé quando si beve. in genere si attraversa letteralmente un
muro di stordimento da dove arriva tutto sfocato, tutto abbastanza trascurabile,
perché verso l'interno invece c'è tutta l'attenzione del mondo,
anche se non è facile spiegare come funziona.
ci siamo quasi, ci sto arrivando.
una volta da bambina ho visto una puntata di quark che spiegava il vino e gli
effetti dell'alcol sul cervello umano. i neuroni, o qualcosa del genere, erano
raffigurati come dei connettori, una specie di unione di due spine, una maschio
e una femmina. l'effetto del vino, invece, era raffigurato come delle piccole
damigianine che si infilavano tra questi connettori. eccola la cosa che dovevo
scrivere, le damigianine. ogni volta che bevo io vedo queste damigianine e dico
sempre, ma sempre, "cazzo quark aveva proprio ragione", e osservo
questo distaccamento questa specie di lag o di barile di corallo che si infila
tra il soggetto alcolista e il resto del mondo. le damigianine, era tutto qua,
e mi sono trovata ste damigianine scritte in due posti diversi, contemporaneamente.
memento. adesso mi sono ricordata di ricordare.
per inciso, la sera del telefonino era il concerto dei babalot,
bellissimo, belle le canzoni nuove, ancora più belle quelle vecchie,
splendide le figure di merda che sono riuscita a fare :)) ho scambiato un tizio
a caso per frenziss e sono stata redarguita acidamente dal tastierista "guarda
che quello non è frenziss", lo so stella ma sono miope come una
cipolla! ho sbagliato il titolo di una canzone e sono stata redarguita da un
tipo che scattava le foto, la mia dignità fortunatamente mi ha impedito
di dire "ohhh ciccio guarda che io li conosco!!!!", ho incrociato
lo sguardo incenerente di una ragazzina che dietro di me ha urlato qualcosa
di quanto è figo uno dei babalot e io stupidamente mi sono girata per
vedere chi era che parlava; ho scoperto di essere una promoter pessima quando
alla domanda di uno sconosciuto avventore "chi sono? no, perché
vedo che conosci tutti i testi" ho risposto "vabbe ma li conosco di
persona", però alla fine ho fatto il mio dovere di fan supporter
e ho acquistato il disco, legalmente, e sono contenta perché dentro il
booklet c'è la foto della mia pistola sparabolle di sapone fatta da me.
mi fa strano citare le parole di una canzone scritta da una persona che conosco,
ma se un giorno dovesse leggere qua voglio che legga:
"sopra la panca sotto è un inferno peggio che andare da villa a
salerno" è GENIALE. panca bestia è FICHISSIMA! una cosa strepitosa.
io li consiglio sempre a tutti, i babalot. spettacolo. magggggici.
insomma ero al concerto dei babalot, poi dopo la fine, la damigianina, ho avuto
un'altra rivelazione.
all'inizio della serata musicale non live mi hanno rovesciato il cocktail.
dio li fulmini, ho pensato.
ma adesso so che dio mi ha dato la faccia di coolo.
avevo lasciato il mio bicchiere là sopra, su un gradino.
mi giro, mi rigiro. a terra, tutto. bestemmione.
volevo picchiare qualcuno. più per una cosa genovese di soldi che per
altro.
insomma ad un certo momento dico "si lo so che sono a milano non a roma
sono in una città di stronzi ma io adesso devo fare un test voglio vedere
voglio capire quanto funziona la mia faccia di culo."
salgo gli scalini verso il bar.
mi piazzo davanti al barista che mi aveva fatto il bicchiere che è stato
rovesciato.
faccia da cercafamiglia.
"ti ricordi di me?"
"si"
"hai presente il cocktail che mi hai fatto?"
"si"
(quasi piangendo)
"un idiota mi è venuto addosso e me l'ha rovesciato!" (non
è vero. l'hai lasciato incustodito!)
egli, senza rispondere e senza battere ciglio, me ne prepara uno nuovo, AGGRATIS.
lo ringrazio commossa, mi giro, mi allontano quanto basta per urlare MA VIEEEENIIIII
MA CHI SONOOOOOOOOOO :] e festeggiare il mio cocktail gratuito frutto del mondo
che per un nanosecondo sono riuscita a far girare secondo la mia volontà.
poi dopo penso "ma che tenero che carino forse a milano non sono tutti
stronzi!"
commenti della gente cui ho raccontato su questa ultima mia osservazione:
"secondo me era un barista terrone" :))))
comunque l'opinione comune dice che ci sono riuscita perché:
a) sono una donna
b) ho la faccia buona
quindi le mie teorie sulla faccia di culo cadrebbero... bah.
io sono felice lo stesso^__________^
"sono tridimensionale, ho l'ombra."[secca]
beh si, penso di avere scritto praticamente tutto quello che volevo scrivere.
chihuahua.
in ultimo, una cosa che ho scoperto adesso, fataattentaaglieuri: tto sommato nfinale il blog è un risparmio di soldi, così almeno non fai telefonate dal cell a chi sta lontano per raccontare le tue stronzate, che bello. utile, comodo, pratico. fatica 50% in meno. scassamento di palle di chi asciughi con i simpatici racconti telefonici delle tue scoperte psicosociologiche, 100% in meno. così almeno, se vogliono approfondire, chiamano loro. e risparmi ancor dippiu' :P
#5 maggio#
giornata dello sguardo lucido sulla contemporaneità-
giornalefemminile con titolo tipo regime fascista (donna moderna).
editoriale.
"sorridete, vi siete accorte che forse siete tristi solo perché
siete a dieta?"
segue un editoriale condito di scelte: mangiatevelo il cioccolatino, mettetelo
lo zucchero, ingrassate ma siate felici, ché quando siamo a dieta siamo
insopportabili. (le donne sono insopportabli quando sono a dieta. quando hanno
le mestruazioni. quando sarcazzo. mi sorge un dubbio: lo saranno sempre?) e
segue racconto della pr che sorseggia smorfiando un the senza zucchero, dell'altra
triste che tocca che rifiuti la pastasciutta e roba simile.
segue, in pagine successive, un intero giornale ripieno di:
fighe magrissime svestite
pubblicità di creme di bellezza
pubblicità a regimi dietetici ipocalorici
pubblicità di costumi da bagno stretti anche per una barbie
consigli per mantenere una pelle senza cellulite
.... ma non ho capito, ma non aveva detto che dovevamo essere grasse?
vabe.
mi pareva.
ma allora vaffanculo, pero'.
__________
ma per caso quest'anno, adesso in particolare, vanno di moda
LE SNEAKERS?
no, perché da donna moderna a p.i.g. a i-d il mondo straborda di scarpe
da ginnastica modello 70-80.
evitando accuratamente di parlare, ovviamente, di quelle alte da pugile dentro
cui si infilano i jeans.
e le converse che adesso sono hip e costano CINQUANTA EURI.
e le nike rosa che non posso avere perché costano CENTO EURI. che in effetti per una snicher nike è pure poco.
quest'estate mi compro le canguro.
_________
momento estremo di ca********************** eh insomma quello.
"qualsiasi sia" non mi piace. meglio "qualunque sia". no, era una cosa personale tra me e chiunque abbia scritto la pubblicità sector.
chihuahua.
#4 maggio#
oggi persone serie. post col titolo. oooh.
* come scoprire di essere intolleranti classisti *
A e B parlano. C assiste alla conversazione, e pensa.
B:"La letteratura non è cultura. E' una perdita di
tempo."
A:"Ma dai, non è vero! Io ho letto e riletto dei romanzi bellissimi."
B:"Non capisco perché devo leggermi delle storie inventate. Piuttosto
mi leggo un libro di storia, o un trattato di economia."
C:(annamo bene. io non apro un libro di storia dalla terza elementare, forse.)
A:"Ma dai, ora non mi puoi dire che non ci sono romanzi che fanno cultura!
Pensa ai promessi sposi!"
B:"Beh, ma io la storia la so già... due deficienti che non riescono
a sposarsi, ma che trama insulsa, io fossi stata in loro sarei scappata in un
altro paese! Allora è meglio Giulietta e Romeo."
C:(Beh, anche loro volevano sposarsi. e allora? forse è che è
più stringato?)
A:"Ma dai, io ogni tanto mi rileggo l'addio ai monti..."
B:"Ma smettila, è una perdita di tempo!"
A:"Ma se non li hai letti i Promessi Sposi come puoi dirlo?"
B:"Ho visto il film."
C:(minchia, beh, se hai visto il film allora cambia tutto. domani vado ad affittarmi
lo sceneggiato sui fratelli karamazov e mi metto l'anima a posto.)
A:"Ma non vuol dire... anche se al liceo lo fanno studiare..."
B:"Ecco, ad esempio, anche se non ho fatto il liceo questo non vuol dire
che..."
C:(Ah, ecco.)
A:"Ad esempio, mica leggi un libro solo per la storia... ci sono tante
altre cose..."
B:"No, guarda, secondo me intanto leggiti il Vangelo."
C:(Come, scusa????)(c cade dal divano rovinosamente.)
A:"Il Vangelo?"
B:"Sì, guarda, recenti studi stanno dimostrando che quello che c'è
scritto potrebbe essere tutto vero. Non ho tempo per le storie inventate. Sono
una perdita di tempo."
a volte, il segreto della schifezza interiore di una persona
si capisce tutto da un "Ah, ecco" pensato.
anche se in certi casi certe cose si pensano solo per infierire su soggetti
già evidentemente svantaggiati.
e anche per oggi è tutto.
vado a vedermi il film dei Promessi Sposi.
"E' la cosa più orribile che abbia mai visto."[Blob]
ps: siccome non ho nulla di meglio da fare, e anche se mi manca l'ultimo capitolo, ho scritto i ringraziamenti della tesi. sembra l'interno di un cd, d. non me li approverà mai :]
#3 maggio#
avere il raffreddore a maggio di questi tempi non è carino.
io:"eeeetciù"
l.:"ma che ti sei mangiata la pasta con la SARS?"
................
"anime semplici abitano talora corpi complessi."
"nel tuo caso direi deformi."
#2 maggio#
appena per un minuto.
i rapporti tra i sessi opposti sono stati sempre analizzati da
tutti in tutti i modi ed è ovvio che nella maggior parte dei casi lo
studioso di un sesso propendesse per il proprio, cercando in modo smaccato o
meno di denigrare quello opposto o quantomeno di dimostrarne l'inferiorità
ed è ovvio del resto che le donne per una serie di ragioni innate sono
estremamente superiori agli uomini e non c'è nemmeno bisogno di dirlo
né di dimostrarlo
ma a volte
il subconscio
gioca veramente brutti scherzi.
un giorno, mentre stai facendo bollire una pentola di cavolfiori,
no, non la pentola, i cavolfiori stanno bollendo, anzi l'acqua, per essere precisi.
ti accorgi di avere detto o pensato una frase che nemmeno in un film di bridget
jones.
e allora pensi
cazzo,
il subconscio può essere veramente molto potente.
ora questo non fa parte della mia autocoscienza in corso di donna al 100%, perché
sovrappeso etc etc etc, non è che voglio iniziare proprio in questo momento
un percorso di autoanalisi attraverso le mille meraviglie dell'animo umano (informe,
non chiederci la parola e via dicendo) femminile.
è che...
è che...
è che...
ma quante calorie avrà un cavolfiore?
lo sapevo che gli inserti sulle diete non avrei mai dovuto buttarli!
"è la più triste ragazza con un martini in mano che abbia mai visto."[vanilla sky]
ah, appena visto "I Tenenbaum". azz.