24/03/2005
A un minuto dalla fine di una partita ormai largamente vinta , e nello stoico tentativo di segnare una rete ormai ininfluente.
E' terminato così il campionato di uno dei giuocatori più talentuosi e discussi dei giorni nostri, croce e delizia dei tifosi, sempre pronto a stupire e dividere le folle con infinite discussioni sulle sue esplosive esibizioni.
Un perno della Fasolada, sempre in grado di torreggiare su compagni ed avversari, grazie alle sue doti fisiche fuori dal comune. Giocatore imcompreso e incomprensibile, ambidestro, in grado quindi di sbagliare indifferentemente con entrambi i piedi, capace (ipse dixit) di giocare senza problemi sia su una fascia che sull'altra, sempre abile ad entrare a partita in corso e cambiare subito gli esiti della sfida .
Un totem insomma, ma anche un parafulmine, grazie alla sua capacità di attirarsi senza problemi critiche feroci e dare così sollievo ai compagni, che con cotanto punto di riferimento possono sempre guardarsi indietro e dire "Ho giocato di merda ,ma pur sempre meglio di Bosio".
Una perdita incommensurabile quindi, che segnerà senza dubbio alcuno la disgraziata stagione della Fasolada, già a lungo provata dall'assenza del proprio Capitano.
Una stagione difficile quella dell' Alberto nazionale, condotta fino all'ultimo alla vana ricerca della forma migliore, e conclusa nel peggiore dei modi fermandosi così a uno score di 3 reti in 13 partite (5 vittorie,5 sconfitte e 3 pareggi).
Nonostante le opache condizioni fisiche il grande Bosio si è sempre applicato con impegno, cercando di dare il suo contributo nonostante la posizione di indubbio svantaggio che ha ogni volta rispetto ai propri compagni e agli avversari : giuocare con un pesante fardello tra le gambe genera problemi sia nella coordinazione al tiro che nello scatto... e le conseguenze si vedono spesso.
Ma la fibra è forte, e l'uomo/campione si riprenderà, e tornerà più forte di prima.Su questo non c'è alcuna ombra di dubbio, il mondo del calcio a 5 non può, anzi non deve, perdere una stella di tale livello.
Ma come canterebbe Freddy Mercury (che se avesse potuto vedere il suo pennone si sarebbe subito prostrato adorante) "The show must go on"....
Coraggio Alberto ,sarà dura ma ce la farai .
Cordialmente Vostro , Candido Cannavò