Commento dell’esperto
ai presepi in gara per il concorso: “Fantapresepe 2006”
Quello di Davide è il presepe meno preconfezionato di tutti. L'innocenza dei bambini li porta a fare le cose con passione, con impegno, e a vincere le timidezze del proprio carattere. Così il presepio di Davide, che non ha niente di artificioso o di finto, lascia trasparire che proprio lì dove l'uomo lavora, Dio vuole nascere, senza tante pretese...
Il presepe di Daniele e Chiara, lascia traspaire la velocità con cui è
stato fatto e soprattutto la velocità con cui vorrà essere rimesso via per l'anno
prossimo. Infatti han lasciato apposta il cassetto aperto per non dover fare la
fatica di riaprirlo. Inoltre la stella cometa, che sta tenacemente scappando
dalla capanna (luogo su cui, invece, dovrebbe essere adagiata), si dirige verso
qualcosa di sconosciuto (forse il pino, o il pastore). evidentemente, nella
fretta, avevano finito lo sfondo per fare il cielo stellato...
I presepi di Marinella e di Ilaria denotano che da ormai molti anni viene
riutilizzato sempre lo stesso muschio. Balza agli occhi il colore ormai
sbiadito del lichene. forse le nostre due partecipanti non sanno che, se non
hanno il tempo materiale di andare a "fare il muschio" possono
comperare quello finto al centro verde...
Il presepe di Elena e Gian è evidentemente un falso storico. non solo
perchè a Betlemme è raro vedere la neve, ma soptrattutto perchè a Brignano è
stato raro, quest'anno vedere una temperatura che andasse sotto i 5 gradi (e
per avere neve bisogna essere a zero). Però forse in loro c'è la speranza che
la stagione sciistica non sia finita, visto che nel presepio di neve finta ne
hanno messo un montone...
Quello di Paola è il risultato scientifico di una caduta dalle scale, del
fagotto con dentro le statuine, la capanna e gli addobbi natalizi. visto
l'esito buono dell'esperimento (dopo le urla della madre che a fatica riesce a
salire al piano di sopra, Paola ha pensato di lasciare lì il tutto. si sa mai
che quel fagotto possa ritornare a posto da solo.
a dir la verità, visto il successo lavorativo in ambito internazionale, qualcuno
si aspettava statuine vestite con pelle di coniglio, gatto, nutria, ....
Il presepe di Stella non ha bisogno di commenti. Visti i legami di
parentela con Pier, anche Stella ha fatto la sua uscita, scrivendo
"cascata vera". Se volessimo sottilizzare, bisognava allora, scrivere
anche: "legna vera", "muschio vero", "telo di stoffa
azzurro vero". Ma che ci volete fare... parla da solo l'asino in primo
piano della terza foto che pare dirci: "io sono finto, ma ce ne sono tanti
che sono veri!"....
Paolo, da buon cattolico, tendente all'islamismo, ha messo il suo presepe
nel camino (si sa mai che qualcuno lo possa infiammare; oppure un cortocircuito
delle 1000 lampadine in 20 cmq di spazio...). comunque pare un bel lavoro: la
stella cometa è al posto giusto; il cielo stellato copre tutto lo spazio
ocupato dal presepio; forse Paolo doveva dirci l'acqua che sgorga dalla
sorgente è finta!....