otre-Dame
de Paris narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale di
Notre-Dame e del suo amore tanto impossibile quanto tragico per Esmeralda, una
bella gitana.Un amore condannato dall'ingiustizia e dall'ipocrisia.Quasimodo
costretto dalla sua bruttezza a guardare il mondo dall'alto di una torre un
giorno si innamora perdutamente di Esmeralda che vede ballare e cantare sulla
piazza davanti alla cattedrale. Ma Esmeralda è innamorata di Febo, il bel
capitano delle guardie del Re. Febo è fidanzato di Fiordaliso, una giovane e
ricca borghese, ma la bellezza esotica e sensuale della gitana non lascia
indifferente l'uomo che da subito se ne invaghisce.Anche Frollo, l'arcidiacono
della cattedrale, è segretamente attratto dalla zingara e spiando le mosse dei
due amanti in un raptus di gelosia e di desiderio carnale represso per
sbarazzarsi del rivale pugnalerà Febo alle spalle. Esmeralda viene arrestata con
l'accusa di aver tentato di uccidere il capitano delle guardie e gettata in
prigione.Frollo approfittando della situazione offre la libertà alla donna in
cambio del suo corpo. Esmeralda inorridita rifiuta l'offerta minacciandogli
vendetta. Quasimodo libera Esmeralda e la nasconde nella sua torre.Ma Clopin
amico di Esmeralda e suo protettore fraintendendo le intenzioni di Quasimodo
attacca la cattedrale, mettendosi a capo di una rivolta, per liberare la bella
gitana.Nel tentativo di sedare la rivolta Phoebus e i suoi uomini mettono a
ferro e fuoco la cattedrale e uccidono Clopin.Il povero Quasimodo credendo che
Febo voglia liberare Esmeralda consegna la donna a Frollo che a sua volta la
consegna alle guardie. Per Esmeralda è la fine. In realtà Febo vuole la morte
della gitana perché solo così potrà sposarsi con la sua ricca
fidanzata.Quasimodo dopo aver assistito all'impiccagione della sua amata resosi
conto del tradimento dell'arcidiacono folle di rabbia getta Frollo dalla
torre.Distrutto dal dolore il gobbo conduce il corpo dell'amata alla fossa
comune dove si lascerà morire al suo fianco.
Racconto 2
Romanzo di
Victor Hugo, pubblicato nel 1831, è ambientato nel Medioevo ai tempi di Luigi
XI.
Esmeralda, una giovane zingara di grande avvenenza, è solita danzare sul
sagrato della chiesa di Notre-Dame. L'arcidiacono Claudio Frollo è attratto
dalla giovane donna e, pur fra sentimenti contraddittori, cerca di farla rapire
dal campanaro Quasimodo, un essere deforme fino alla mostruosità. Il tentativo
fallisce e la ragazza è salvata da Febo di Chateaupers, il giovane e bel
comandante di una squadra di arcieri, di cui Esmeralda si innamora perdutamente.
Febo, però, ha mire meno sublimi e l'attira in una casa di
malaffare cercando di vincere le sue resistenze. Nel mezzo del tentativo di
seduzione sopraggiunge l'arcidiacono Frollo che uccide Febo e ricatta Esmeralda:
se cede alle sue voglie sarà salva, altrimenti l'accuserà dell'uccisione del
capitano.
Esmeralda rifiuta il patto scellerato e con la corda al collo è condotta sul
sagrato della chiesa per fare ammenda di un delitto che non ha commesso.
Interviene il campanaro Quasimodo, anch'egli follemente innamorato di Esmeralda,
che l'afferra e la trascina dentro il tempio. Poiché esiste il diritto d'asilo
all'interno della chiesa, la giovane non può essere ripresa dalle guardie e il
campanaro diventa il suo custode-carceriere.
I vagabondi della Corte dei Miracoli, il quartiere dove vive Esmeralda, prendono
d'assalto Notre-Dame per liberarla, Quasimodo oppone un'epica resistenza: "Chi
avesse potuto vedere Quasimodo in quel momento, sarebbe stato atterrito…". Come
un forsennato, alzandosi e abbassandosi con incredibile energia schivava i colpi
degli assedianti e lanciava pietre su di loro dalle balaustre. Quando stavano
per sfondare la porta, fu la volta di due getti di piombo fuso "… che aprirono
due buchi neri e fumanti nella folla, come avrebbe fatto un getto di acqua calda
con la neve". Mentre il campanaro deforme è occupato a respingere chi vuole
togliergli Esmeralda, l'arcidiacono approfitta del trambusto e rapisce di nuovo
la ragazza, affidandola ad una donna che si era fatta murare da anni in una
cella che ha solo un piccolo spiraglio sulla strada. La reclusa riconosce nella
fanciulla la figlia abbandonata anni prima e cerca di proteggerla, ma arrivano
le guardie, prendono Esmeralda e la trascinano al supplizio. Dalle torri di
Notre-Dame l'arcidiacono Frollo e il campanaro Quasimodo assistono alla sua
impiccagione. Folle di dolore il campanaro lancia Frollo dall'alto della torre,
recupera il cadavere di Esmeralda e tenendolo stretto va a morire nel cimitero
di Montfaucon.
Dalla critica fu definito più poema che romanzo, con personaggi che sono
diventati simboli, con due grandi protagonisti: la chiesa e Quasimodo.
La
vicenda, melodrammatica, tetra, grottesca, ha commosso lettori di tutti i tempi
e ispirato il mondo del cinema, prima di approdare in teatro con quella che
l'autore, Riccardo Cocciante, definisce "un'opera popolare moderna", che ha
entusiasmato chiunque l'abbia vista.
Il gobbo di Notre Dame del 1923 è il primo film muto, interpretato da Lon
Chaney. Nel 1939 è la volta del capolavoro interpretato da Charles Laughton nei
panni di Quasimodo e Maureen O'Hara in quelli di Esmeralda. Fu un successo anche
per le fantasmagoriche scenografie, considerati i tempi. Nel 1956 terzo film,
questa volta ci sono Gina Lollobrigida ad interpretare la bella zingara e
Antony Quenn nel ruolo del gobbo, ma il film non convince molto.
La storia è stata realizzata anche a cartoni animati dalla Disney, che è già al
secondo episodio.