(1+1) = ?
(seconda parte)
7.
Dana chiude la porta con uno
strattone e si avvia verso le porte dell’ascensore, quando, dopo una breve nota
musicale, queste si aprono…
…Scully si ferma a mezza strada e fissa
l’ascensore aperto…
…c’è qualcosa di sbagliato………… di
terribilmente sbagliato…
…l’ascensore si è semplicemente
aperto al piano…………ma è vuoto………… e non c’è nessuno, lì intorno, ad averlo
chiamato…
…d’accordo……… razionalmente Scully
sa che questo non vuol dire niente……… magari, al piano di sotto c’è un
ragazzino in vena di scherzi che preme un pulsante e esce dall’ascensore prima
che questo si chiuda…
…tutto per fare un dispetto a chi
sta aspettando…
…razionalmente questa è la più
ovvia delle spiegazioni…
…ma, nel profondo della mente di
Dana……… nel punto più scuro, dove si agitano quelle paure senza nome che
popolano il cervello di chiunque, c’è una voce che parla…
…che parla di oggetti comuni che si
comportano in maniera sbagliata…………… non c’è altro modo di definire questo loro
funzionamento…
…Scully, all’improvviso, chiude il
pugno e lo abbatte sulla ringhiera di metallica…
…STUPIDA, STUPIDA, STUPIDA…
…prende una boccata d’aria e la
incamera nei polmoni…… un passo avanti……… poi un altro …… poi un altro ancora…
…perché ha paura di un ascensore
aperto ????……… le serviva per scendere, giusto ???……… ed eccolo al suo piano………
senza nemmeno il bisogno di dover aspettare per chiamarlo…
…l’ascensore è arrivato quando le serviva…………
perché le sembra qualcosa di anormale ???…
…non c’è nessun motivo……… NESSUNO…
…la verità è che si sta facendo
contagiare da Mulder……… tutte quelle teorie campate in aria su cospirazioni
aliene e creature mitologiche e magie e ………… tutte le cose assurde che si
possono immaginare quando si pensa a Mulder…
…un passo e un passo e un passo…
…e Dana si ferma di scatto…
…con la coda dell’occhio ha visto
qualcosa che l’ ha raggelata…
8.
L’orologio da muro è
cambiato……cioè……… è sempre lo stesso……… però è “cambiato”…
…non è che prima fosse un orologio
da parete e ora sia diventato una pendola in stile ottocento, da accoppiare con
lo stile delle finte lampade in stile ottocento…
…l’orologio da parete è sempre un
orologio da parete……… stesso colore……… stesso modello…
…ma è cambiato…
…la sua forma è diversa…
…strana…
…prima…………… prima era un orologio
circolare……… e ora…………… ora ha un lato…… un lato appena pronuncia……… un lato
sghembo……… ma pur sempre un lato in un orologio circolare…
…nella parte destra (un orologio
circolare non dovrebbe avere parti sinistre o destre, dato che non ha lati…… ma, adesso, Quest’orologio ha un
Lato……) si è formata…… non è facile da definire …… una sorta di gobba…
…come se l’orologio si stia
sciogliendo…
…è una grossa goccia di metallo e
legno che, fra poco, si staccherà e si spiaccicherà sul pavimento formando una
piccola pozza dai confusi colori marrone legno e metallo dorato…
…Scully guarda l’orologio da parete
e non riesce a fare altro che ascoltare il suo tic-tac…
…naturalmente c’è una spiegazione
logica……… razionale…… scientifica…
…di sicuro…… l’orologio non è mai
stato rotondo…… ha quella forma bizzarra solo per aggiungere un tocco di
originalità in un ambiente squallido…
…quando, prima (e anche dopo……
……chiaramente non esiste un prima e un dopo, dato che l’orologio ha sempre
avuto quella forma strana………… OVVIO…… chiaro ………razionalmente la mente di
Scully già pone spiegazioni scientifiche per quello strano fenomeno…) ha
attraversato il corridoio ha solo lanciato un’occhiata distratta all’orologio…
…un’occhiata troppo veloce che la
sua mente ha tradotto in un orologio dalla forma rotonda…
…giusto…… tutto chiaro e
scientificamente preciso………… ha semplicemente dato un’occhiata superficiale,
dando per scontato che l’orologio fosse rotondo…
…cose che, ovviamente, non è…
…è un orologio circa rotondo……… una
forma strana, ovviamente………… ma non c’è niente di più di questo…
…sennonché…
…sennonché nella mente di Scully si
agita il vago timore che, da un secondo all’altro (cosa impossibile, Dana lo sa
bene…… dato che si tratta di una cosa logicamente impossibile… ) l’orologio
inizi a sciogliersi come neve al sole e colare lungo la parete fino a formare
una pozza di metallo, legno e ingranaggi, tutto mischiato sul pavimento…
…Dana lo fissa per diversi secondi,
mentre l’unico rumore udibile è il monotono, continuo, perfetto tic-tac che si
spande nell’aria………… nessun’altro suono………… quasi che lei e l’orologio fossero
gli unici due esseri rimasti al mondo…
…ma questo pensiero, per la mente
di Scully, è doppiamente sbagliato…
…Primo : perché, c’è un’ovvia
spiegazione sul fatto che, in quel momento, per uno strano caso del destino,
lei potrebbe essere l’unica persona su quel piano…… o forse in tutto l’Hotel…
…Secondo : come si può considerare
“essere vivente” un semplice, strambo, orologio da parete ??? … si tratta di
una COSA ???… di un OGGETTO INANIMATO???…
…una mano si alza e l’indice si
tende…………… il braccio avanza un centimetro alla volta…
…paura…… timore…
…tutto l’universo di logica e
razionalità che l’ ha sempre guidata potrebbe crollare in un secondo… nel
momento stesso in cui il dito non tocchi la superficie metallica
dell’orologio…… ma affondi dentro di esso, facilmente, come infilzare un
budino…
…sulla pelle non ci sarà la
pressione di qualcosa di freddo e duro…… ma molliccio………come qualcosa di
fradicio…
…perché “fradicio” ???… perché ha
pensato alla parola “fradicio” ???… la mente di Scully, rifiuta questo termine
che è comparso all’improvviso per descrivere la possibile sensazione al tocco
con la superficie dell’orologio …
…perché non ha pensato “umido”
???…… perché non ha pensato “bagnato” ???…… perché non ha pensato “molle” ???…
… “fradicio” è un termine
orrendo……… ci si associano immagini di corpi morti che sono stati in acque
troppo tempo…………di pelle gonfia e arti
flaccidi e viscidi che si staccano alla minima pressione, lasciando
dietro di loro chiazze di sangue nerastro e pelle…
…il dito indice, arrivato a pochi
centimetri dal vetro dell’orologio, si ritrae indietro…
…Scully SA……… in quel momento
comprende con assoluta chiarezza di pensiero…… SA che se avesse continuato e il
dito fosse, davvero, affondato nella superficie di quello strano orologio……
tutto il suo mondo, di logica e rigide leggi scientifiche, sarebbe caduto come
un castello di carte…
…è solo un orologio da parete, con
una forma strana !!!… conclude Scully abbassando il braccio…
…ecco tutto……… anche se lo tocca,
sentirà solo il metallo e il legno di cui è composto…… niente di più………… ma
toccarlo davvero, vorrebbe dire cedere a quella parte spaventata che urla in
una parte buia del suo cervello……… quella parte più primitiva……… quella che si
spaventa al rombo dei tuoni …… ma lei è una scienziata e non può dare ascolto a
quella voce venuta dal nulla…
…è un orologio strano, in uno
squallido ambiente………… ecco l’unica, reale, spiegazione…
…Scully non gli concede un altro
secondo e si incammina verso l’ascensore……quando, con la solita allegra nota
musicale, queste si chiudono…
9.
…calma…
…respirare con calma…
…mandare aria nei polmoni e tenerla
lì, fino al momento di cambiarla di nuovo…
…con orrore, Scully si rende conto
di essere sul punto di farsi prendere da un attacco di panico…
…e l’orrore, consiste nel fatto che
tutto quello che la sta terrorizzando……… ciò che sta scotendo le basi del suo
Credo scientifico sono : un accappatoio, un cellulare, un ascensore e un
orologio da parete…
…e proprio questi semplici oggetti
inanimati……… il pensiero di queste Cose che hanno tutte funzioni strane e
diverse da quelle originali, genera il senso di paura che la costringe a
serrare con forza la ringhiera metallica…
…nell’aria continua a risuonare il
monotono tic-tac dell’orologio……… ma Dana non prova neppure a voltarsi…
…si rende conto che la sua mente
non riuscirebbe a reggere la vista dell’Orologio da parete che, ormai sciolto,
cola lungo la parete, continuando a ticchettare tranquillamente…
…un passo avanti…… e un altro…… e
un altro…
…e alla fine si trova di fronte
alle porte metalliche…
…il dito sale di scatto e preme
l’interruttore per chiamare l’ascensore…
…non accade niente…
…è ovvio…… la parte ancora
razionale del suo cervello, la convince che ci vuole qualche minuto prima che
l’ascensore arrivi……… forse, qualcosa più di un minuto, se è occupato…… forse
ancora di più se, all’arrivo di chi lo occupa, sale qualcun altro che decide di
salire ad un altro piano…… magari ancora più tempo se il ragazzino in vena di
scherzi decide di riprendere i suoi dispetti………… o magari……
…ecco una visione orribile…
…uno scheletro sudicio e coperto di
polvere e ragnatele, dal cranio tappezzato di stopposi capelli rossicci………
ancora con il dito ossuto premuto sul pulsante di chiamata, per un ascensore
che non arriverà mai…
…DEVE ANDARSENE !!!…
…deve uscire dall’ Hotel in qualche
maniera………… o………… o sente che è sul punto di cedere……… di urlare……… di
strillare…… di guardare in faccia quella parte oscura del suo cervello e
scoprire che gli X-Files di Mulder, sono tutt’altro che fatti immaginari visti
da gente ubriaca……… ha paura di scoprire che U.F.O. , fantasmi, creature
mitologiche, mutanti, esseri extra-dimensionali sono creature terribilmente,
tangibilmente, reali……… e che paure senza nome possono abbattere la logica più
ferrea e l’assoluta credenza nella scienza…
…ma l’ascensore, nonostante la
volontà di Scully……… nonostante la sua disperata, muta, richiesta d’aiuto… non
arriva affatto…
…non c’è nessuna flebile luce che
filtra dalle porte chiuse……… nessuna speranza che queste si aprano e mostrino
una cabina accogliente e pronta a portarla a terra…
…quando, all’improvviso, una luce
che sale dal basso verso l’alto, illumina davvero lo spazio tra le porte
metalliche…
…il cuore di Dana ha un sussulto……
il dito è rigidamente premuto sul pulsante……… qualche secondo di attesa……… non
di più……… non riuscirebbe ad aspettare più di questo breve lasso di tempo…
…e gli occhi si sbarrano
dall’incredulità quando la luce non si ferma affatto……… ma prosegue
tranquillamente verso l’alto……… verso quel dito che, solo un secondo prima, di
certo, ha premuto il pulsante prima di lei…
…il dito si fa paonazzo nel premere
il pulsante di chiamata, quasi che questo servisse a fermare la cabina e farla
tornare indietro……lacrime di rabbia si affacciano sugli occhi di Dana, quando
vede che anche questo gesto non ha alcun effetto……… che dal basso, ora, sale
solo buio…… segno che la cabina continua a salire…
… “FERMATI !!!… FERMATI !!!…”…
vorrebbe urlare Scully……… ma l’ascensore prosegue imperterrito, superando il
piano e perdendosi da qualche parte più in alto…
…Dana indietreggia di un passo…………
fissa le porte chiuse con la mente piena di paura…… mai, prima d’ora, si è
sentita tanto sola e spaventata…
…non c’è nessuna logica…… nessuna
spiegazione scientifica alla sua paura……… ma sa che se non se ne va da quel
Hotel alla svelta, non potrà farlo mai più…
…come una furia si getta lungo le
scale, saltando i primi tre gradini e salendo verso il piano superiore, immerso
nel buio…
…percorre di corsa la prima rampa………
poi la seconda…… ma si ferma alla terza e non può più andare avanti…
…il muro fa una brusca deviazione e
le sbarra il cammino, chiudendosi sopra di lei…
…non c’è più logica……… nessuna
razionalità a cui appellarsi……… nessuna spiegazione che può venirle in aiuto…
…sopra di lei c’è solo un solido
muro che ferma l’avanzata delle scale…
…un solido muro con la stessa carta
da parati scolorita che popola il muro del suo piano…
…un solido muro che ingoia il resto
delle scale e parte dell’ultimo gradino…
…Dana retrocede di un passo…… la
bocca aperta ma senza che una parola ne esca……… gli occhi increduli……… fissi………
non esistono spiegazioni logiche………… non possono esistere…
…che spiegazione può esserci per
comprendere l’innegabile fatto che una scala che sale verso il piano
superiore…… ma, anziché sbucare sul pavimento del piano superiore, finisce
inghiottita da un muro ???…
…Scully retrocede di un passo…… e
di un altro……… mette un piede in fallo e si sente cadere…
…le mani cercano di afferrare la
ringhiera metallica per aggrapparsi a qualcosa………ma quest’ultima, non si trova
nel punto dove era fino ad un secondo prima…
…poi… dopo un brevissimo volo
durato un’eternità intera…… l’impatto della schiena contro i contro gli
scalini…… il dolore lancinante che sale al cervello……… i sussulti del suo corpo
che rotola lungo le scale …… i brevi lampi di comprensione in un oceano di nero
silenzio e dolore…
…infine, nella sua mente, cala il
silenzio e la pace che porta l’incoscienza…
10.
La portiera si apre e Scully entra
in macchina……… il volto di Mulder è del tutto neutro… sguardo che si è voltato
brevemente verso di lei……… poi gli occhi tornano a fissarsi sulla strada…
…guardano senza un vero interesse
la piccola flotta di auto che solca l’asfalto, diretta chissà dove…
…magari, immagina lei, Mulder si
chiede se qualcuno di quelle facce che si vedono dai finestrini, ha avuto
esperienze con entità biologiche aliene…
…il sorriso di Scully non oltrepassa
le labbra e si limita a diventare una semplice immagine nella mente…
…Thomas Rogan si è svegliato………… e,
per tre ore, ha raccontato a Mulder il suo viaggio in una terra meravigliosa
alla fine di un lungo tunnel buio…
…ma di esperienze con alieni
(secondo la sua nuova, ennesima, versione) dice di non ricordare assolutamente
nulla…… scuote la testa incredulo e divertito, quando Mulder gli racconta le
stesse storie con cui lui, fino a poche ore prima, riusciva a scroccare due
birre dagli astanti che si fermavano ad ascoltarlo al bar (il famoso Filly’S,
situato nel sottoscala della ottava strada…… almeno, “famoso” per quelli che lo
conoscono e a cui piace parlarne bene, vantando così, chissà cosa…) …
…il volto neutro di Mulder, ormai
lei lo sa bene, è soltanto una maschera per nascondere il disappunto per questo
ennesimo buco nell’acqua…
…non che lui…… FOX MULDER… si
arrenda di fronte a questo……… anzi……… ora è più che mai motivato a cercare la
Verità che insegue da una vita intera…
…Scully si aggiusta la cintura e
gli rivolge un breve, neutro, sorriso……… nessuna parola…… nessun’altro cenno…
…che potrebbe dire ???……… della sua
notte di incubi al Metronid Hotel……… o almeno, le pare di ricordare, erano
incubi………… adesso………… adesso è tutto più confuso……… i particolari svaniscono
uno dopo l’altro, nonostante i suoi sforzi per tenerli bloccati…
…chiude la portiera e abbassa il
finestrino gettando un’ultima occhiata al Hotel…… una terza (o quarta)
categoria scadente…………quella al terzo piano le sembra la sua stanza………e…
…e…
…e Scully si sporge avanti come se
potesse mettere a fuoco l’immagine che è passata di fronte al vetro per una
frazione di secondo e che ora è già svanita…
…una faccia dagli occhi aperti e
dalla bocca urlante……… i capelli rossi……… le mani aperte che premono contro il
vetro, dando l’impressione che voglia sfondarlo…
…poi è sparita…
…prima che la macchina parta, Dana
continua a fissare la finestra buia della sua stanza………… non appare niente…
…probabilmente era solo il residuo di
quello strano sogno, ormai quasi del tutto dimenticato…
…un’immagine di pochi istanti…
…ma…………… quel volto……………… Dana
continua a rivederlo con la mente, ma i particolari continuano a cambiare…… a
non incastrarsi l’uno all’altro………… quel volto urlante è comparso solo per
pochi istanti e i particolari più vitali si sono persi di certo…
…nella sua mente, mentre la
macchina si immette nel sonnolento traffico cittadino, Dana archivia la visione
di quella faccia come una sorta di allucinazione perché…… e la cosa impossibile
è proprio questa……… una cosa del tutto ridicola e associabile alla maggior
parte degli inconsistenti X-Files di
Mulder…………perché………
…bhe …
… quella faccia !!!…
… quella faccia urlante!!!…
… sembrava proprio la sua…
FINE
11.
…<MULDEEEEER………
MUUUUUULDEEEEEERR………… aiutami………AIUTAMI
!!!…> le mani doloranti, colpiscono con
forza i fragili vetri, ma quest’ultimi non vanno per nulla in pezzi…… assorbono
il colpo con un suono sordo…
…<…CI CREDO…> urla
Scully in preda alla disperazione……… lei ORA ci crede……… crede assolutamente a
tutti gli X-Files……… cose impossibili che, per qualche strano caso, in certi
momenti sparsi nel tempo, divengono cose reali e concrete come tutte le altre…
…<…MULDER……… CI CREDO,
MULDER……CI CREDO…> urla Dana con il volto striato di lacrime……<…AIUTAMI
MULDER…………ODDIO TI PREGO……… FAMMI USCIRE……… MULDER………… TI PREGO……
MULDEEEEEEEEEEEEEEEER…>
…continua ad urlare lei, mentre
nella macchina del collega sale un’altra Dana Scully…
…l’auto ingrana la marcia e si
immette nel traffico cittadino, allontanandosi in breve tempo…
…poi, per la Dana Scully rimasta
intrappolata al terzo piano del Metronid Hotel, tutto si fa buio…
…tutto svanisce…
… ogni sensazione…
… ogni percezione…
… ogni cosa……
…tutto ha fine in pochi istanti…
…poiché le Condizioni per cui 1+1
ha generato un numero all’incirca uguale a 2, di mutano di nuovo per l’ennesima
volta…
…e Ora……Adesso…… (1+ 1) è
perfettamente uguale a 2…
…e tutta la Realtà alterata vissuta
fino a questo momento, riprende la sua normale esistenza…
…e due Scully - come direbbe lei
stessa - come è ovviamente…
… razionalmente…
… e scientificamente impossibile…
… non possono esistere allo stesso
tempo…
…il titolo di questa storia è
presto spiegato…
…Einstein diceva che 1+1 è circa 2……… dato che le Condizioni variano
di continuo, non è possibile dire, in un momento precedente al risultato, che
1+1 sia assolutamente uguale a 2…
… e non chiedetemi altro, perché
non saprei spiegarlo meglio…