L’Ultima Alba
1.
…dalla portiera aperta si
diffonde l’antiquata musica Rock degli anni ’90, del secolo precedente …… “Rock
is dead” canta Marilyn Manson……ormai rabbonito con il passare del tempo e che
si presenta (senza più molto successo) con testi inneggianti alla vita,
esibendosi in spettacoli di periferia…
…ferma sulle otto ruote
metalliche, la Ford-Tsunami “Mack IV”, color rosso fuoco è parcheggiata di
sbieco su quello che, probabilmente, era il parcheggio dell’università……… ora
ridotto ad una distesa di asfalto spaccato in grossi blocchi, dai quali, come
esalazioni maligne, filtrano piante verdi e blu dalle foglie contorte, come la
loro stessa natura…
…dopo aver vagato intorno
all’auto per qualche ora, finalmente, la sente arrivare………… è un sesto senso
sviluppato nel corso dei secoli………… si dice che ci sono alcuni surfisti in
grado di sentire l’ “onda”………… non che sia così difficile, possono pensare
alcuni, immaginando quei ragazzi con la loro tavola da surf sottobraccio di
fronte ad un mare agitato………… un’unica visione di color blu scuro e
spumeggiante……… un demone d’acqua e spuma in continua ebollizione…
…ma quello a cui lui si
riferisce è “l’onda”……… l’onda che il surfista aspetta, e teme al tempo
stesso…… la sua onda……… quella che sta per cavalcare……… la migliore…… la più
grande …… un mostro composto da migliaia di ettolitri d’acqua, che si dirige
come un treno verso la spiaggia e i curiosi che osservano a debita distanza,
vestiti di impermeabili giallo limone con annesso cappellino dello stesso
colore…
…se ci sono surfisti che
riescono a sentire la loro “onda”…
…lui sente il sole…
…che ci vuole ???…… penseranno
alcuni………… si guarda l’orizzonte scuro e, lentamente, lo si vede schiarire………
passa qualche minuto e il sole sorge lentamente in cielo, scaldando e
illuminando la giornata…
…ma, pensando questo, si fa lo
stesso errore di chi giudica semplice sentire “l’onda” del surfista…
…lui sente il sole……… lo sente
senza nemmeno guardarlo sorgere………… lo avverte come una sensazione fisica………
una fruscio sotto la pelle………… la sua mente già in allarme lo avverte di
correre ai ripari il prima possibile…
…lo ha sempre fatto finora…………
alle volte, nemmeno usciva all’aperto finché non era notte fonda………qualche
volta se l’è cavata per un capello, riportando solo qualche lieve bruciatura…
…ma stavolta è diverso…
…seduto sopra un pezzo di muro
crollato, osserva le colline lontane…
…dieci minuti…
…qualche secondo in meno, o
forse in più…
…ecco la sensazione affinata in
secoli di esistenza………… dire “in secoli di vita” era un termine inappropriato e
del tutto stupido…
…dieci minuti e quella landa
desolata e morta, sarà illuminata…………uno spettacolo di squallida desolazione
fin dove spazia lo sguardo…
…dieci minuti……… ora, gettando
un’occhiata distratta all’orologio, rimangono circa nove minuti e quarantadue
secondi…
…già, all’orizzonte, il nero
della notte inizia a impallidire e sfumare in un blu scuro…
…nove minuti abbondanti per
ricordare tutto…
…non sono un granché, questo è
vero…
…affatto…
…si può concedere, al massimo,
un paio di ricordi…… i più salienti……… quelli più importanti …forse (tirandole
per le corte) tre ricordi, nel breve tempo che il sole impiegherà a salire…………
ma non più di questi…
…altro tempo, pare, non gli
essere concesso…
…non deve divagare, quindi…
…tira fuori da una tasca della giacca
di pelle un consunto pacchetto di sigarette, schiacciato e pressato come fosse
un tubetto di denti spremuto fino all’ultimo…
…un residuato dei tempi andati
quando, ancora, non era illegale fumare…
…gli è costato parecchio
comprarlo da quel ricettatore del Bronx, un paio di anni prima……… ma ogni
sigaretta se l’è goduta fino in fondo…… una lunga boccata di fumoso piacere ad
ogni tiro…
… una sigaretta solo ogni tanto,
chiaramente………quando i ricordi si facevano più pressanti e non aveva niente con
cui scacciarli……… si stendeva in uno squallido letto di un’ancor più squallido
motel e fissava il soffitto grigiastro, mentre la luce dei cartelloni al neon
dall’esterno, sfarfallavano la loro spettrale luce sulle pareti…
…Darla, Angelus, Drusilla,
Buffy, Dawn…
…fumava, lasciando uscire i
ricordi e guardandoli disperdersi in aria…
…Xander, Anya, Tara, Willow, Giles…
… con fare esperto, colpisce
leggermente il pacchetto contro il pugno chiuso, e vede spuntare il filtro
dell’ultima sigaretta…… se lo porta alle labbra, serrandola delicatamente,
mentre accartoccia il pacchetto ormai vuoto e inutile e lo scaglia lontano, in
mezzo alle macerie…
…qualcosa di piccolo, stride con
rabbia e corre via, disturbato dall’impatto di quell’approssimativa palla di
carta……… Spike ha solo la visione di un corpo dal pelo grigio e due piccole
code rosate che nascono dalla stessa radice………il topo-mutante sfugge alla vista
del vampiro e si rifugia sotto qualche altro sasso…
…nove minuti, ora………forse meno…
…Spike estrae un accendino (non
ancora considerato illegale, visto che al Parlamento hanno dibattuto a lungo,
sul fatto che quest’oggetto ha, certamente, altri usi, che servire solo ad
accendere una sigaretta) e con un colpo del pollice fa scattare la piccola
pietrina che provoca una scintilla… che si ingrandisce fino a diventare una
piccola fiammella…
…non ancora…
…spegne l’accendino prima ancora
di averlo avvicinato alla sigaretta…
…otto minuti e mezzo…
…c’è ancora tempo…
…tempo per ricordare, il motivo per
cui, di nuovo, è tornato a Sunnydale…
…quanto tempo è passato da
allora ???…
…non hanno una grande importanza
i decenni passati…
…importa, solo, la prima volta
che se ne è realmente andato…
…non la fuga con Drusilla al
fianco, mentre Angelus si faceva un viaggetto all’inferno…
…andare……… arrivare……… per lui è
sempre stato la stessa cosa……………nessun posto lo avrebbe mai chiamato “casa”………
era eternamente di passaggio…
…un sogghigno divertito compare
sul suo volto mentre inarca la schiena e si gode ciò che resta del fresco
notturno…
…eternamente di passaggio…
…due termini contrastanti che,
di certo, non sarebbero stonati in bocca a Giles…
…il sorriso si rabbuia un poco…
…non ha mai, realmente,
sopportato quel saccente Osservatore Inglese……… ma, come gli altri, anche lui
sentì qualcosa agitarsi in petto, il giorno in cui lo seppellirono…
…ci rifletté a lungo quando, due
giorni dopo, riuscì di nuovo a connettere in maniera giusta, passata la sbronza
a cui si era dato in una sorta di ultimo addio in stile Inglese…
…magari gli era andata di
traverso la cena, fatta la notte prima della morte dell’Osservatore…
…forse era quello…
…di SICURO era quello…
…non poteva, forse (e
sottolinea forse) essere il fatto che l’Osservatore gli era, in qualche maniera,
simpatico ???…
…ma sta divagando, giusto ?…
…getta un’occhiata all’orologio
piegando il braccio verso la faccia e facendo una smorfia…
…sette minuti…
…è incredibile, come il tempo
voli quando ci si diverte…
…cosa stava pensando ?…
…ah, già………la prima, vera,
volta in cui se ne è andato…
…già…
…sì !…
…proprio…
…quella…
2.
Tutti guardano il cimitero
vuoto………… fino a pochi minuti prima un’orda di creature, nere come il buio dell’abisso,
avevano urlato…… gridato…… agitato pugni come esagitati spettatori ad una
partita dell’Arsenal …
…Buffy e Giles gettavano
occhiate alle stelle e al cimitero ora vuoto…
…Tara e Willow confabulavano tra
loro parlando di cose che lui non aveva alcun interesse a sentire…
…Xander (come sempre) aveva
l’aria del tizio che, all’improvviso, si trova in un posto e in un luogo che
non gli appartengono……… teneva in mano quella balestra con la stessa
disinvoltura di chi sta per spararsi ad un piede con una doppietta…
…lui ha sogghignato e già si
immaginava la scena… il sorriso si è allargato e ha riso divertito, scotendo la
testa……… un modo per scacciare l’ansia…
…non c’era speranza…
…lo sapeva perfettamente…
…non sembrava esserci fine a
quell’orda di esseri che erano passati da quel varco astrale…
…l’ultima battaglia sembrava ad
un passo di distanza……ma, a differenza di molti film di serie B, gli eroi non
avevano tirato fuori all’ultimo istante un’arma o un’idea che li avrebbe messi
in grado di vincere lo scontro…
…si erano semplicemente riuniti
e, ognuno a suo modo, si era preparato alla battaglia imminente ……
praticamente, non c’era stato tempo per fare altro…
…tutto era perduto…
…la fine era imminente…
…poi, all’improvviso, l’orda
aveva cambiato idea ed era tornata indietro…
…erano ancora vivi…
…scioccati, stupefatti,
increduli……… ma ancora vivi…
… per quanto, quest’ultimo
termine, non gli appartenesse affatto in nessuna maniera immaginabile…
… semplicemente, gli altri…… Giles,
Xander, Tara, Willow e Buffy erano ancora vivi…… sarebbero tornati alla loro
casa…… ai loro amori……… alla loro Vita…
… per quanto lo riguardava, lui
aveva solo un’ulteriore possibilità di tornare nella sua cripta e stravaccarsi
in poltrona macinando un film horror dietro all’altro, fino a passare l’alba,
il giorno, il pomeriggio e poi arrivare, di nuovo, alla sera successiva…
…non era stato un gran guadagno
che l’orda se ne fosse andata…
…almeno, per lui, non lo era
stato…………tanto valeva attendere la fine, già seduto in poltrona, guardando
“Passioni” e bevendo birra e sangue……… o magari una partitina a poker puntando
anche quello che non aveva, pur di andarsene in bellezza……… oppure…
…ma sta di nuovo divagando…
…il tempo corre e la marea sale
inarrestabile…
…poteva fare cento cose, invece,
appena ha ricevuto la chiamata di Giles si è precipitato al cimitero…
…il motivo ?…
…è così scontato e banale…
…avrebbe rivisto lei …
…che gli importava se il mondo
fosse diventato la tavola imbandita per l’Orda ???…… in un modo o nell’altro
lui, il “grande” Spike, sarebbe rimasto a galla in mezzo alla follia
generale………… lo aveva sempre fatto e non sarebbe stata certa la prima volta…
…lei sarebbe morta…
…in prima linea, come sempre…………
avrebbe combattuto e sarebbe morta………non più una romantica fine come quando si
lanciò dalla struttura (e lui lì sotto a guardarla cadere con un urlo congelato
in gola…… vederla volare verso il basso era qualcosa di così estraneo, che la
sua mente rifiutava l’idea…… NON si sarebbe sfracellata al suolo……… ne era
certo……… certo come che, distesa in maniera scomposta dopo l’impatto, Buffy non
si sarebbe più rialzata…)…… l’Orda l’avrebbe fatta a pezzi e sarebbe diventata
uno spuntino diviso in trenta o quaranta bocche…
…lui era lì, solo per lei…
…non c’era nessun piano……… non
c’era nessuna auto veloce con il motore acceso e pronta alla fuga……… non c’era
nessun fazzoletto intriso di cloroformio da premerle sul viso e stordirla, per
caricarla in macchina e scappare insieme a lei, rimandando di qualche giorno
l’inevitabile……… non c’era nessuna casa fuori mano in cui passare con lei le
ultime ore…
…era lì solo per vederla di
nuovo…… per essere con lei, senza che lei lo desiderasse veramente…
…poteva sorridere rivolto a lui……
poteva aver bisogno della sua spalla per piangere…… poteva aver bisogno di lui,
per avere parole di conforto…
…ma non aveva, mai, realmente
bisogno di lui…
…quanto faceva male
saperlo…………sapere che il suo sorriso……… i suoi pensieri……… il suo cuore e la
sua anima erano per qualcun altro…
…sapere che, nonostante la
passione…… la volontà…… l’intensità di quello che lui provava, nulla sarebbe
cambiato…
…l’amore, per Buffy, aveva il
volto di Angel…
…lui, invece, era…
…la sua mente si rifiuta di
pensare a quella parola…
…la sfugge fino a che, i suoi
occhi fissano il rossore che si staglia oltre le colline…
…lui era un passatempo…
…ecco…
…l’ ha pensato…
…ha definito sé stesso con la parola
proibita e il mondo non è crollato su se stesso, seppellendolo…
…il tempo vola…
…e lui ha altro da ricordare…
…ha ancora tempo per farlo………
non molto a dire il vero……… ma non è un ricordo molto lungo…
…la strada verso la sua casa…………
trotterellava dietro di lei come un cagnolino che segue il padrone……… la sua
bocca si apriva e chiudeva senza riuscire a far uscire le parole che gli
gravitavano in bocca e nella mente…
…per Buffy era stata una
giornata micidiale………… se ci avesse provato, lei forse non si sarebbe
opposta……ma per lei sarebbe stato solo un modo per sfogare l’ansia e la
fatica………lei lo considerava soltanto questo…
…lui era un passatempo in una
uggiosa giornata di pioggia…
…pensando a questo paragone, per
qualche secondo si chiese se gli fosse ritornata la vena poetica……la VENA
poetica !!!……… la VENA !!!……… capito la battuta ???…… ha sorriso brevemente,
cercando di scacciare quel peso fatto di parole e pensieri che premevano per
uscire, ma che lui non aveva ancora raccolto abbastanza coraggio per dare
libero sfogo…
…lui era solo un passatempo…
…lei non glielo aveva detto a
parole… non ancora, comunque……… e del resto le ore successive, gli evitarono
l’umiliazione di sentirselo dire prima o poi……… almeno, con il passare degli
anni, si è illuso che quella parola, prima o poi, si sarebbe trasformata in
“mio unico amore”…… e che solo la sua stupida decisione gli aveva impedito di
essere lì ad ascoltarla…
…ma………… sta continuando a
divagare, giusto ???…
…arrivarono fino alla porta di
casa e lei si congedò con un cenno della mano…
…ci si chiede sempre se, a
questo punto, si può osare chiedere qualcosa ad un donna…… un bacio, sarebbe
troppo ???……… rispondere semplicemente al saluto, sarebbe troppo poco ???…
…<Buffy…> ha chiamato lui,
mentre la ragazza era già sulla porta di casa………… lei si è voltata guardandolo
con occhi stanchi…
…non è vero che è sempre così
maledettamente difficile iniziare un discorso…
…la verità è che è sempre
maledettamente difficile continuarlo…
…esprimere a parole tutto quello
che si prova…
…come un musicista che cerca di
dipingere su tela la sua musica……o come un pittore che cerca di illustrare un
suo quadro usando le note di un pianoforte…
…c’è, semplicemente, una
barriera da oltrepassare…
…aprire la bocca e buttare fuori
tutto quello che si sente dentro…
…alle volte può essere la cosa
più difficile del mondo……… e quando, queste possibilità di farlo si bruciano
una dopo l’altra, fino a che non è più possibile farlo, si rimane solo con una
manciata di sogni infranti……… di “Se avessi detto…” “Se avessi fatto…”……
illusioni…… sogni di vite parallele…
…<…ci vediamo in giro,
Cacciatrice…> ha concluso, facendo un cenno di saluto con la mano…
…ha camminato guardando di
fronte a sé, senza più voltarsi indietro…
…forse Buffy ha risposto al
saluto……… forse è rimasta lì a chiedersi perché lui l’abbia chiamata
“Cacciatrice”, salutandola in maniera tanto formale………… forse…
…non lo ha mai saputo…
…di certo, dopo qualche giorno,
lei e gli altri, hanno capito il perché di quel saluto…
…a lui sono servite solo due ore
per rendere decisivo quel semplice pensiero…
…il tempo di mettersi seduto in
poltrona…… bere una tazza di sangue e nemmeno vuotarla tutta…
…poi è rimasto lì a fissarla per
qualche minuto………… cercando scuse nella sua mente……… cercando motivi validi che
contrastassero quella decisione…
…che diavolo !!!……… lui era
impulsivo di natura………… magari ci doveva ripensare……… la sera dopo, probabilmente,
avrebbe visto tutto in maniera differente……… sotto un’altra luce…
…ma non c’era che un’unica via
d’uscita……… lo sapeva…… e rimandare, sarebbe solo servito a restare ancora più
prigioniero della sua ragnatela di sentimenti……… prigioniero e carceriere di se
stesso…
…il suo compito era finito………
aveva promesso di proteggere Dawn al posto di Buffy……… lei era tornata dalla
morte e il suo giuramento non aveva più valore…
…non c’era più motivo per
restare…… nessun vincolo che lo trattenesse…
…forse, solo…
…no !…
…Buffy avrebbe amato Angel fino
alla fine dell’eternità…………… solo lui, il “grande” Spike, ancora, si illudeva
che fosse un’effimera passione……… che prima o poi lei si sarebbe stancata di
una creatura che vive una vita a metà……… diviso tra il bene e il male…
…almeno lui, il “grande” Spike,
non le ha mai mentito su questo…………… il chip l’ ha costretto ad un’altra
esistenza………… ma, come un lupo costretto alla catena, lui non si è mai
abbassato a leccare la mano del padrone……… anzi……… per tutte le volte che ha
potuto, ha sempre cercato di morderla……… di sfuggire al chip……… di tornare a
essere se stesso…
…ed ora, eccolo lì……seduto in
poltrona a fissare la porcellana bianca, sporca di una virgola di sangue
rosso………si è alzato di scatto con un preciso pensiero nella mente…… il pensiero
si era trasformato in impulso irrefrenabile………… qualcosa che doveva fare
immediatamente, prima che cambiasse idea e continuasse su quella strada di
un’esistenza a metà, diviso tra passione per Buffy e invidia per il ruolo di
Angel………… per quel posto che il suo vecchio “amico” occupava nel cuore di
lei……… e che niente e nessuno avrebbe mai scalzato…
…si è rimesso la sua giacca di
pelle …… non ha preso altro che questa……… non c’era niente altro che dovesse
portare via………è uscito dalla cripta e ha camminato per tutta la notte…… si è
nascosto alla luce del sole…… e ha camminato ancora, appena il sole è calato…
…ha teso il pollice fino a che
una macchina si è fermata………… poi ha teso tutto il pugno…… e infine, soffrendo
atrocemente per i lancinanti dolori del chip neurale, ha steso un
rappresentante di bibbie (rilegate in pelle rossa o nera, a scelta, 19.95 $,
compreso un piccolo libro dei salmi a parte) … gli ha rubato la macchina e ha
guidato fin dove lo portava la strada e la notte…
…e così via per i mesi
successivi…
…il semplice pensiero, alla
fine, era diventata semplice realtà dei fatti…
3.
Eccolo…………adesso non ha bisogno
di sentirlo……… di percepirlo con un sesto senso…
…lo vede chiaramente…………il bagliore
oltre le colline…
…sta aumentando…… una curva di
luce accecante che continua ad aumentare di dimensioni……… le ombre si allungano
verso di lui, quasi si rendessero conto di cosa è…e che volessero proteggerlo
dai raggi del sole…ma senza alcuna possibilità di farlo realmente… stanno
perdendo la battaglia contro la luce e svaniscono lentamente, rintanandosi
sotto i muri crollati…… dietro gli angoli coperti di detriti…… sotto le pietre…
…quanto resta ?…
…tre……… forse quattro
minuti……………forse bastano………forse no…
…con un sogghigno, Spike decide
di vedere se riesce a concludere…
…eccolo lì, allora…
…sono passati trent’anni da
allora……… dal giorno in cui ha salutato Buffy ed è uscito, quasi completamente,
dalla sua vita……non ci sarebbe mai stato un posto per lui, nel cuore di lei
…ecco la cosa orribile…
…i tre (forse quattro) minuti si
sono ridotti ulteriormente…… già sente l’onda di calore avvicinarsi verso di
lui…… deve sbrigarsi……… stringere il più possibile il filo dei suoi ricordi…
…eccolo, di nuovo, a Sunnydale…
…in quella distesa di macerie
che si stendono per tutta la lunghezza della città, riducendo ogni costruzione
umana a qualcosa non più alto di un paio di metri…
…è successo…
…lui c’era…
…che dicano pure che sia stato
un attacco terroristico o quello che cavolo vogliono…
…lui c’era…
…ha visto…
…ha visto Buffy, per
quell’ultima volta…
…l’ultima volta, di una serie di
ultime volte in cui, negli anni precedenti al “Giorno Zero” è tornato a Sunnydale…………
i motivi ???……… i motivi per cui tornava indietro come un fumatore che non
riesce a smettere ???…… neppure lui ha preferito indagare ulteriormente…
…era solo un continuo riaprire
quella ferita che cercava di rimarginare, fuggendo via ogni volta che la sua
presenza non era più indispensabile…
…alla fine si porta la sigaretta
alla bocca e l’accende, riempiendosi la bocca di una boccata di fumo che
espelle e si diverte a vedere dispersa da una leggera brezza…
…la piccola curva di luce è
diventata una grande curva di luce…
…raggi di luce scandagliano le
rovine come fari in cerca di qualcosa da illuminare………alcuni sono talmente
vicini da sentire il loro calore come una ventata proveniente da una fornace
aperta…
…si dicono molte cose di
Sunnydale…
…si dice che un minuto passato
qui, è un anno in meno di vita…
…si dice che niente sopravviva
più di qualche ora in quell’ambiente malsano…
…si dice che solo un pazzo o
qualcuno che non ha più niente da perdere, ormai si avventuri in quella landa
radioattiva…
…e in quest’ultimo punto, lui è
certo di riconoscersi in entrambe le descrizioni…
4.
Soffia un’altra boccata di fumo,
seguendo con lo sguardo le evoluzioni di quella grigia colonna che si dissolve
in brevi istanti…
…sì !…
…dissolta !…
…meglio così…
…nessun funerale……… nessuna
tomba……… niente pezzi da recuperare…… niente braccia o gambe sparpagliate in
giro…… o budella sanguinanti che sono rimaste impigliate in qualche spuntone di
ferro e ondeggiano stancamente verso il terreno, come segnavento in fase di
fiacca…
…dissolta…
…meglio così…
…si è illuminata…
…Buffy si è illuminata in quei
pochi secondi in cui era ancora riconoscibile…
…prima che Hydra prendesse il
sopravvento e la facesse…
…bhe…
…la facesse cambiare…
…dissolta…
…svanita come una fiammella in
un incendio…
…c’è qualcosa di poetico in
fondo…
…Buffy si è illuminata di luce
propria……… con la stessa “luce” con cui ha illuminato tutti coloro che le sono
stati accanto in quei anni…
…poi è svanita…
…polvere alla polvere…… cenere
alla cenere…
…ma è banale !!!…
…Spike scuote la testa
disgustato, mentre le ombre attorno a lui si rimpiccioliscono… l’ambiente,
adesso che viene illuminato, è ancora più squallido di quanto si possa
immaginare………calcinacci coperti da orrendi rampicanti verdi/blu, fin dove si
può guardare…
…gli eroi non muoiono mai, in
maniera così banale, commenta Spike al suo stesso pensiero…
…niente polvere e cenere…
…luce…
…Buffy è diventata luce…
…questo è un pensiero
migliore………… una migliore visione dei fatti…
…un minuto……… non di più…
…dopo diventerà una torcia……… ci
sarà qualche secondo di agonia, attorniato dalle fiamme che salgono e lo
divorano……… l’odore della sua stessa carne che arde e sfrigola, come pancetta
dentro all’olio bollente…
…poi sarà finita…
…dalla macchina con la portiera
aperta, ancora si spande nell’aria una musica di puro Rock …
… i Queen cantano “The Show Must
Go On”……… questa è la versione di “Live in Wembley ‘86” ……Spike ne è quasi
certo……… si sente l’intensità di quella voce…… si sente il dolore…… Freddy Mercury sa che sta per morire…… e
canta mettendo tutta l’anima quell’ultima canzone, come una bandiera per la
vita…
…ci può ancora riuscire,
commenta Spike guardando il sole nascere lentamente e l’onda di luce che si
avvicina sempre di più a lui…
…leva lo sguardo in alto, verso
un cielo che diventa via via sempre più azzurro e terso…
…è uno spettacolo magnifico……
qualcosa che non ricordava neppure più…
…ci può riuscire…… mica ha intenzione
di suicidarsi in maniera……… bhe……… in maniera così banale……… svanire nel nulla,
senza nessuno che assista al suo ultimo sfolgorio………… non sarebbe in linea con
il suo stile…
…che diavolo !!!……… la colonia
di Marte sarà completata in meno di dieci anni…… volendo, un giorno, fra venti
o trent’anni, potrebbe anche andare a visitarla…… il primo vampiro su Marte…
…sogghigna, immaginando se
stesso in un cartellone cinematografico con quel titolo da film degli anni ‘60…
…la portiera dell’auto è aperta
e i vetri si possono oscurare semplicemente premendo un pulsante ……… un comodo
optional, ormai in voga, come le ruote in metallo morbido che “non si
consumano mai” come recita quello stucchevole Jingle…
…se mette le ali ai piedi, ci
riesce di certo ad infilarsi dentro, prima che la luce solare lo raggiunga ……
al massimo ne esce con qualche scottatura e niente più………… o forse, come
sempre, riuscirà a precedere il sole di un passo o due……… una scommessa che,
finora, ha sempre vinto…
…ci può riuscire, lo sente…
…ma prima di prendere qualunque
decisione, decide di fumare quell’ultima sigaretta, godendosela con calma fino
all’ultima boccata……… mentre il sole, lentamente, sorge all’orizzonte, segnando
una nuova, radiosa, alba…