Lou
1. Città di Callintown,
Washington, 2003
Si
chiama Enrique…… Enrique Diego Velasquez per essere precisi…
… per
gli amici, Henry…… quindi, praticamente, per tutti quelli che conosce e per
ogni persona che entra nel suo locale…
…il
Sally’s…
…sembra
il vagone di un treno, lasciato lì per una sosta che, in seguito, si è
protratta per decenni …… …uno di quei vecchi locali che si possono trovare
lungo le strade poco frequentate……pochi turisti e clienti esterni che passano
da quelle parti più per caso che per una meta precisa…… ma, in compenso, molti
affezionati clienti di Callintown, la città vicina…
…lui
stesso è capitato da quelle parti quasi per caso…… aveva un po’ di soldi e
voglia di fermarsi in un posto da poter chiamare casa, dopo anni passati a girare
senza una metà…
… il
cartello con su scritto “Cedesi attività” era giallo e la scritta nera……
sembrava un fiore messo lì per attirarlo……e così ha comprato il locale…… sono
quasi vent’anni, ormai…… e ancora non ha la minima idea di chi sia questa Sally
a cui è intestato il ristorante…… né, del resto, l’aveva quel tale Michael
Sallynger che gli ha ceduto l’attività…
…poco
importa, del resto…
…il
locale, con il passare degli anni, è diventato una meta fissa per tutti quei
pendolari della cittadina che vanno o che vengono per lavoro …per i minatori
della vecchia “respiracarbone” a inizio o fine turno…… per lo sceriffo Turnen……
per il vecchio Slim (che riposi in pace !)……e per molti altri di cui adesso,
Henry (per gli amici), non riesce a ricordare i nomi…
…non ci
riesce perché ha occhi solo per fissare la ragazza di fronte a sé…
…e si
rende conto che, in quella giornata di pioggia, uguale a mille altre, sta per
morire…
…lo
vede negli occhi giallastri della giovane donna che lo ha afferrato al collo e spinto
verso il bancone……e nella bocca aperta e nei canini appuntiti…
2.
Flash…
…rapidi…
…veloci…
…ha
letto da qualche parte che quando si sta per morire rivedi tutta la vita…
…lui ha
solo lampi di ricordo…
…gira
gli occhi e questi si fissano su questo o quell’oggetto e gli tornano alla
mente scene di vita, in maniera così vivida da sembrare che siano successe solo
poche ore prima…
…la
porta del bagno mezza chiusa…
…Lou…
…cinque
anni fa ? …
…sì,
più o meno…
…ricorda
che era una giornata qualunque…… del resto che cosa sarebbe dovuto succedere di
così spettacolare ? … due soli a brillare nel cielo ?… un’invasione aliena ? …
…il
vecchio Slim era morto da un’anno almeno…
…dopo
la morte della moglie si era lasciato completamente andare alla deriva…
…nessun
figlio e nessun parente…
…passava
tutto il giorno a bere o ciondolare in giro per la città…
…il più
delle volte, si addormentava sul tavolo e lui non se la sentiva di prenderlo di
peso e portarlo in strada…… lo stendeva su una brandina nel magazzino e lo
lasciava lì a dormire…… il giorno dopo, lo ritrovava sempre lì…
…se non
altro, l’ultima volta, non lo ha trovato morto steso lì sopra……… era un
brav’uomo che non si era meritato quella sorte…
… ha deciso
di impiccarsi…… “esco dalla finestra”…
l’unica cosa scritta su un biglietto che si era appuntato alla camicia…
…lo
hanno trovato solo una settimana dopo e solo su sua richiesta…
…anche
perché nessuno aveva il motivo di cercarlo…
…ma si
sta parlando di Lou, vero ? …
…bhe,
Helen, una delle sue cameriere, aveva deciso di andarsene due giorni prima……
<Dio ha bisogno di me…> ha esclamato <…nel mondo c’è tanto da
fare…>……lui ha cercato di farle capire che, in certa misura, anche lì al
Sally’s ce ne era di lavoro da fare…… era stagione di caccia …l’unico periodo
dell’anno in cui perfetti sconosciuti riempivano il locale…
…avvocati
e altri professionisti di città che, una volta all’anno, smettevano vestiti
firmati e cravatte e imbracciavano fucili …… pronti a passare la notte
all’addiaccio come dei veri uomini…… ma prima di questo, una puntata al Sally’s
per un decaffeinato, uova, pancetta, torta di panna, bottiglie di acqua gassata
e un frullato dietetico…
…questo
era quello che voleva dire ad Helen per convincerla a rimanere almeno per quel
periodo…
…ma lei
è stata irremovibile…
… paga
del mese…liquidazione…saluti e abbracci con tutti…… si ricorda solo il suo
braccio pallido che spunta fuori dal finestrino della sua piccola camaro color
blu elettrico…… un’adesivo “Dio ci Ama”
sulla carrozzeria e un piccolo crocifisso attaccato allo specchietto
retrovisore ……la mano si muove per salutare mentre l’auto scompare oltre la
curva…
…ogni
tanto arriva una cartolina dalla Cambogia o da qualche altro posto esotico…
…almeno
due anni che non arriva niente…
…ma sta
divagando, vero ? …
…infatti
il ricordo riguarda Lou…
…la
prima volta che l’ha incontrata…
…Louise
Delgado… il nome intero…
…per
tutti Lou…… così come lui era, per tutti gli altri, Henry …
…era
entrata nel locale e, senza esitazione, si era andata a sedere in fondo,
accanto alla porta del bagno……lui ricorda che era dietro il bancone, accanto
alla cassa…… l’aveva vista arrivare camminando a passo tranquillo…… sbucando
dalla curva dove, due giorni prima Helen era sparita……22/23 anni al massimo……
jeans blu chiaro (e probabilmente quel colore stinto non era quello
originale)…una giacca verde militare e una sacca a tracolla…… un cappuccio di
lana nero sulla testa…… alcuni riccioli castani che erano sfuggiti……le mani
infilate nelle tasche della giacca per tenerle al caldo…
…in
quei occhi color nocciola aveva uno sguardo duro…
…questo
lo ha impressionato subito…
…dopo
essersi seduta ha ordinato una bistecca con contorno di patate, un frullato e
un dolce…… ha continuato a guardare fuori dalla finestra fino a che non sono
arrivati i piatti in tavola, continuando a tamburellare con le dita sul
tavolo……
…dava l’impressione di dover
dare un’impressione…
…lui
stesso sa che è una frase stupida, ma non ha mai saputo spiegarla meglio…
…la
sacca posata accanto a lei…… ha mangiato con furia i primi bocconi…… poi ha
iniziato ad andare con calma, mentre la bistecca spariva dal piatto…… scoccava
occhiate verso Sylvia e Mabel, le altre due cameriere…… e verso di lui che,
dietro la cassa, poteva dominare tutto il locale come un giudice seduto sullo
scranno…
…ha
avuto quest’immagine e ha sorriso…
…mentre
era impegnato con il conto di cinque “cacciatori” che sembravano del tutto
fuori luogo con quelle tute mimetiche e occhiali spessi un palmo, con la coda
dell’occhio l’ha vista alzarsi da tavola…… calma e sicura……parte del dolce
ancora sul piatto…… doveva dare l’impressione che non avesse ancora finito di
mangiare…… ha raccolto la sua sacca e si è avviata verso il bagno…
…non si
è mai definito un genio, questo è vero……lui era uno di quelli che, guardando in
Giallo in Tv, poteva capire chi fosse il colpevole, solo dopo che
l’investigatore/poliziotto/detective di turno puntava il dito verso di lui/lei…
… “AH !!! ECCO … GIUSTO”…classico commento…
…ma non
ci voleva per forza un genio per capire cosa stava succedendo…
3.
Per
prima cosa ha visto cadere la sacca…… poi, dalla finestra è spuntato uno
stivale consumato …… questo era un particolare che non aveva notato per niente…
…poi
una gamba…
…poi il
busto piegato…
…poi il
resto del corpo…
…e
quando si è resa conto che la sua sacca era sparita nel nulla…
…è
rimasta lì imbambolata…
…lui è
spuntato da dietro l’angolo tenendola la sacca in una mano…
…nei
film adora questo effetto sorpresa…
…il
cattivo di turno, sicuro del suo crimine, si vede spuntare da dietro l’angolo
il buono e capisce di essere fregato…
…d’accordo
che è solo un film…
…d’accordo
che è scontato…
…d’accordo
che usano sempre la stessa scena per tutti i film d’azione…
…però
fa sempre effetto…
…lei è
rimasta lì a fissarlo…
…lui
era quasi certo che tutto quello che lei possedeva era in quella sacca…
…la
faccia di lei era, in un certo modo, comica…… la bocca aperta come se dovesse
dire qualcosa ma non usciva un suono…… gli occhi stupiti…
…ha
scoccato un’occhiata spaventata verso l’auto dello sceriffo che arrivava
lentamente…
…panino
e caffè…
…come
al solito, tutti i giorni…
…preciso
come un’orologio…
… la
solita ronda per l’unica strada principale della città… colazione… e poi dritto
in un ufficio…
…lei è
crollata……all’improvviso…… tutta quell’aria da dura che aveva visto fino a poco
prima era scomparsa del tutto……una maschera che, probabilmente, si metteva per
poter camminare tranquilla lungo le strade isolate come quella…
…<…avevo
fame…… sono due giorni che non mangio…> ha esclamato all’improvviso,
cogliendolo di sorpresa…… un tono di
vergogna nella voce…… <… e non ho un soldo, va bene ? …> ha aggiunto con
rabbia…… gli occhi stretti tra le palpebre ……era sul punto di piangere e si
tratteneva a stento…
…<DAI…>
ha incitato lei, facendo un cenno in direzione della macchina……<…dai,
allora…… fammi arrestare…> <E il conto chi lo paga ? …> ha chiesto lui
con tono normale……lei si è stretta le braccia al petto senza dire altro…
…ha
gettato un’occhiata alle spalle, poi è tornata a guardare la sacca…
…poteva
anche scappare…
…ma
avrebbe perso tutto quello che aveva…
<Mi
serve una cameriera per oggi…> ha esclamato lui all’improvviso…… a distanza
di cinque anni ancora se ne chiede il motivo …… <…cinque e novantacinque
l’ora…… come per le altre…… otto o dieci ore…… tolto quanto mi devi, il resto è
tuo…>
…lei lo
fissava e basta…
…forse
si stava chiedendo perché la prendeva in giro, prima di chiamare a gran voce lo
sceriffo che stava scendendo dalla macchina…
…poi lo
ha guardato negli occhi e si è resa conto che parlava seriamente…
…<Le
mance sono tue…> ha aggiunto lui… <…è iniziata la stagione della caccia……
ci saranno parecchi clienti…… e una mano mi servirebbe…>
…silenzio…
…stava
valutando ancora la proposta…
…lui
stesso si è chiesto perché, in quel momento, non le ha lanciato la sacca e le
ha semplicemente detto di andarsene…
…12
dollari e 80 centesimi…
…ecco
il suo conto…
…non
sarebbe andato in fallimento se non li avesse incassati…
…ma
nonostante questo, non gli piaceva passare da stupido e farsi fregare in
maniera così semplice…
…ecco
il motivo per cui ha lasciato a metà il conto dei cacciatori ed è uscito dal
locale, per arrivare prima della donna e portarle via la borsa……nascondersi
dietro l’angolo e godersi quella scena “effetto sorpresa”…
…ecco
tutto …
…o
forse no…
… forse
c’era altro, ma sul momento non la compreso appieno…
…sono
cinque anni che continua a chiedersi perché, in quel giorno, ha cercato di
convincere quella perfetta sconosciuta ad accettare una giornata di lavoro al
Sally’s…
…manco
fosse uno di quei ristoranti francesi “CHEZ QUALCOSA”…
…<Incassi
almeno 50 dollari…… puliti…> ha aggiunto…<…così la prossima volta che
entri in un locale, puoi mangiare con calma, senza doverti inventare una via di
fuga…>
…<Va
bene…> ha replicato lei con un filo di voce……la testa reclinata verso il
basso……lui gli si è limitato a posare la sacca a terra…… <Ti aspetto
dentro…> ha detto…
…era
più che certo di sentire passi veloci dietro di lui…… una mano rapida come
l’artiglio di un falco che afferra la sacca…… e poi la corsa veloce ……passi,
sempre più distanti e sempre più difficili da sentire…
…non è
andata così…
…si è
presentata nel locale, con la sacca appoggiata sulla spalla…
…lui ha
chiamato Mabel e le ha detto di spiegarle cosa fare…… l’uniforme rosa e il
grembiule di Helen erano ancora appese dentro il suo armadietto…… forse perché
lui pensava (o sperava) di rivederla in settimana…
…i
vestiti le andavano troppo larghi…… sembrava che le fosse caduta addosso una
tenda rosa …… se fosse stata nuda, probabilmente, avrebbe visto un corpo che
era abituato a saltare fin troppi pranzi e cene…
…Mabel
ha aiutato Lou a vestirsi e le ha spiegato brevemente cosa dover fare…
…in
fondo non era una cosa così complicata, dover servire a tavola…
…certo…
…una
cosa semplice…
…dover
andare avanti ed indietro nel locale per un numero imprecisato di volte…
…portare
vassoi pieni di roba stando ben attenti a non far cadere tutto a terra…
…ricordarsi
a chi spetta ogni singola ordinazione nel vassoio…
… dover
sempre dire “arrivo” a quei sette/otto clienti seduti in tavoli diversi che, in
quel preciso istante, hanno deciso di dover chiamare la cameriera per ordinare
o lamentarsi di qualcosa…
…dover
sorridere ad ogni richiesta, anche se oggi può essere la giornata peggiore
della tua vita…
…eccetera
eccetera…
…appunto…
…una
cosa semplice…
4.
…notte
fonda…
… era
stata una buona giornata…
…i
cacciatori e i soliti clienti se ne erano andati soddisfatti…… o almeno
sperava…… l’incasso del mese, finora, era stato soddisfacente…… abbastanza per
pagare le bollette… il mutuo della casa… gli stipendi… i fornitori… e,
chiaramente, eccetera eccetera…… la lista continuava e rischiava di riempire la
pagina intera…
…ma non
era il caso di deprimersi, no ? …
…non
poteva dire di avere in banca abbastanza da definirsi ricco…
… ma
almeno per un altro anno il “Sally’s” non avrebbe chiuso i battenti…
…era
già qualcosa…
…stava
completando i conti della serata quando ha alzato gli occhi…
…Lou
era lì… di fronte alla porta…… il volto
stanco… ancora nell’uniforme da cameriera…
…giusto…
…ha
iniziato a far ballare le dita sulla calcolatrice e il risultato delle ore di
lavoro era 53 dollari e 55 …… meno i 12 dollari e 80 …
…ma
chissenefrega…
…ha
contato 60 dollari in biglietti da cinque e da dieci e glieli ha consegnati…
…<Il
pranzo te lo offro io…… hai lavorato bene…> e lo pensava veramente…… gli era
già capitato, diverse volte in quei anni, di ragazze appena assunte che non
reggevano il ritmo della “stagione di caccia” e a metà della giornata se ne
andavano, lasciandolo in un mare di guai…… lei aveva resistito tutto il giorno
nonostante il viso mostrasse sempre più segni di fatica…
…ma in
quel momento lei era impegnata a contare i soldi per dire qualcosa……<…
grazie…> ha esclamato infine a bassa voce…… sembrava una parola che non
usasse spesso… <C’è un motel da queste parti ?…> ha chiesto, riponendo il
denaro in una tasca dei pantaloni…<Certo…… c’è un Bed & Breakfast in
città…> ha risposto lui facendo un cenno vago con la penna…<… cinque
miglia in quella direzione…>
…silenzio…
…<E
considera che siamo in piena stagione di “Cacciatori Dilettanti”…… la maggior
parte di loro preferisce dormire in una stanza che in mezzo alla natura
selvaggia, così come gli dovrebbe competere come ruolo…> la battuta è caduta
nel vuoto…
…silenzio…
…<Oppure…>
ha ripreso lui <…c’è una brandina nel magazzino…> … era quella che usava
con il vecchio Slim…… non c’è la fatta a buttarla…… forse perché, a parte quel
“coso di ferro e stoffa” era l’unica testimonianza rimasta del fatto che il
vecchio Slim sia mai esistito……per il resto non c’era altro al mondo…
…nell’aria
ancora silenzio…
… più
opprimente stavolta…
…lei si
è stretta le braccia al petto ed è indietreggiata di un passo, fino a sentire
il muro dietro di sé…
…bhe…
…loro
due soli…
…una
giovane donna carina…
…una
notte già inoltrata…
…neanche
un’anima per cinque miglia…
… non
l’aveva denunciata…
… gli
doveva un pranzo e una paga…
…e
c’era una brandina libera che poteva ospitare due persone, se messe una sopra
l’altra…
…una
semplice concatenazione di eventi…
…se
avesse aperto la sua sacca era certo di trovare un coltello o un rasoio…..
qualcosa di affilato per difendersi da situazioni come quelle……… ma non aveva
la sacca accanto… e lui era almeno venti centimetri e cinquanta chili superiore
a lei…
…ha
raccolto il denaro dentro una cassetta e se lo è tenuta sottobraccio……
nell’altra ha preso i libri contabili per far vedere che aveva entrambe le mani
occupate…
…Lou
ancora ferma sulla porta…… ma è retrocessa di un passo quando lo ha visto
arrivare…
…<Le
chiavi sono sotto la cassa …> ha esclamato con voce tranquilla, senza
neanche guardarla in faccia…<…quella rossa è della porta…… quella blu del
ripostiglio…… quella gialla è della porta posteriore…… le altre non
importa……chiudi pure quando esco…… domani si riapre allo sette…… se te ne vai
prima, chiudi e lascia le chiavi sotto i gradini dell’ingresso…>
…l’ha
oltrepassata, lasciandole sul viso, di sicuro, un’espressione stupefatta…
…<Ti
fidi ? …> ha chiesto lei <E cosa puoi fare ? …> ha domandato lui di
rimando… ha fatto ballare sotto il braccio la cassetta del denaro per sentir
tintinnare le monete <…i soldi me li porto via… … e nel locale non ne
tengo…… puoi rubare al massimo quello che ti entra nella sacca…… e non credo
che darai fuoco a questo posto…… e se mi sono sbagliato su uno di questi punti,
vuol dire che mi sono meritato quello che può succedere…>
…detto
questo si è avviato verso la porta senza rallentare il passo…
…l’ha
spalancata con una spallata leggera ed è uscito, dritto al suo furgone…
…convinto
che non avrebbe più rivisto Lou…
…si
sbagliava di nuovo…
…forse
la prima volta in vita sua che è stato felice di farlo…
6.
Mattina…
… ore
cinque e cinquantasei …
…si è
fermato di fronte al locale e ha battuto con l’indice il vetro dell’orologio…
…quattro……anzi,
adesso tre minuti alle sei…
…sempre
in orario o comunque leggermente in anticipo…
…non
che importasse, dato che a quell’ora, al massimo, poteva servire la colazione
alle numerose alci sopravvissute della battuta di caccia……e in seguito ai
delusi cacciatori che tornavano a mani vuote…… e stomaco vuoto…
…ma si
era fatto un punto d’onore personale arrivare sempre in orario al lavoro…
…se lui
stesso non l’avesse fatto, come poteva riprendere quel dipendente se arrivava
in ritardo ?…
…non
che avesse mai licenziato nessuno, finora……ma doveva, comunque, dare
l’impressione di essere il “Capo”…… e il “Capo” è sempre un duro e rigido
riguardo al regolamento…
…ha
sorriso…
…ore
cinque e cinquantotto…
…è
sceso dal furgone e si è goduto quel momento di quasi silenzio assoluto,
escludendo qualche verso d’uccello…
…da
qualche parte, oltre le colline, stava iniziando ad albeggiare……nel cielo il
manto scuro che aveva dominato fino a poco prima si stava lentamente
dissolvendo in presenza della luce che avanzava…… c’era qualcosa di magico in
quel leggero e impercettibile cambio di colore…
…sentiva
l’umidità nell’aria…
…odore
di muschio e alberi…
…un
vento leggero fischiava tra i rami…
…sarebbe
stata un’ottima giornata…
…ha
assentito con forza a nessuno…
…ne era
certo…
…
un’ottima giornata…
…si è
avviato verso la porta e questa si è aperta…
…era il
momento di verificare cosa avesse rubato…
…ad una
prima occhiata sembrava tutto più o meno allo stesso posto di poche ore prima…
…bhe……
certo l’immagine di quella donna che corre via nella notte con tutto il bancone
e un tavolo sulle spalle era comica, quanto impossibile…
…più
probabilmente aveva svuotato la dispensa…
…si era
riempita le tasche con tutto quello che poteva entrarci e ora si ritrovava con
un sacco pieno da scoppiare di cibarie e bibite…
…aveva
fatto male a fidarsi ?…
…ma non
era per il denaro perso, questo no di certo…
…era,
forse, solo per aver dato, di nuovo, la fiducia a qualcuno ed essere stato
fregato…
…poi si
era reso conto, all’improvviso, che sperava solo che Lou avesse rubato
abbastanza cibo per una settimana…
…l’idea
di saperla affamata e senza denaro, rannicchiata da qualche parte al freddo,
gli procurava un brivido lungo la schiena……non riusciva a togliersi di mente
quell’immagine di lei, giusto il giorno prima, con le braccia strette al corpo
e sul punto di piangere…
…indifesa…
…forse
era per quello che gli aveva offerto un lavoro ? …
…cinque
anni che ci pensa e continua a scansare la risposta a questa domanda…
…non
era mai stato il tipo di sentimentalismi…… e sapere che li poteva provare,
rischiava di far crollare l’idea che aveva sempre avuto di se stesso…
…è
avanzato lungo il locale facendo risuonare i passi…
…poi si
è fermato e ha aperto la bocca per chiamarla…
…ed è
rimasto così diversi secondi, prima di rendersi conto che ancora non sapeva che
nome avesse……finora non si erano affatto presentati…
… “Ehy,
Tu ???”… sembrava di chiamare un cane…
…qualcosa
doveva comunque fare…
…ha
pestato con forza i piedi sul pavimento per fare rumore, mentre andava verso il
magazzino…
…nessuna
voce o risposta…
…ha
aperto la porta e ha trovato la brandina aperta in mezzo alla stanza……la sacca
sopra, aperta e vuota…… un piccolo mucchio di oggetti accanto al cuscino……
qualche oggetto personale che era curioso di vedere…… ma ha sentito la porta
del bagno aprirsi ed è tornato nel locale…
…Lou
era lì…… ancora nell’uniforme di Helen…… non si era nemmeno tolta la targhetta
con il nome……i capelli chiusi dentro un’asciugamano….
…<Mi
sono data una lavata…>…ha esclamato…… poi ha distolto lo sguardo <…e ho
scaldato dell’acqua in una delle pentole del magazzino…… era rotta…… gli
mancavano i manici…> …ha aggiunto quasi per giustificare l’uso di una
pentola che, comunque, era inservibile…
…Eddie,
il lavapiatti, si era offerto di riparala…
…lui
ringraziava il cielo che non lo aveva ancora fatto…
…probabilmente
sarebbe esplosa subito dopo…
…come
chi possiede un pollice verde per le piante, Eddie ha una sorta di tocco magico
nelle riparazioni…… tutto quello che è rotto, lui ripara…
…poi funziona per due minuti…
… in
seguito fa un filo di fumo nero e brucia…
… la
radio è rotta … Eddie : La riparo io…
…bruciata…
…il
televisore è rotto …Eddie : Lo riparo io…
…bruciato…
…il suo
furgone è rotto … Eddie : Lo riparo io…
…il
risultato è scontato…… e tanto, quel giorno, a lui andava di camminare…… per
cinque interminabili miglia…
…il
forno a gas è rotto … Eddie : Lo riparo io…
… ha
afferrato un coltello ed era pronto ad usarlo…… …… sarebbe stato sicuramente
assolto per legittima difesa…
…ma si
parlava di Lou, giusto ?…
…non è
il caso di distrarsi anche se lui sente che, fra meno di un minuto, sarà morto…
…Lou
era lì…… <…ho usato l’acqua per lavare i miei vestiti…> ha aggiunto… … e
lui si è chiesto da quanto tempo non riusciva a farlo, se coglieva l’occasione
di una pentola piena d’acqua calda appena poteva…
…sono
rimasti così, fissandosi, per un minuto…
…<Per
caso…> e si è interrotta…sembrava imbarazzata…<…non è che ti serve una
cameriera anche per oggi ?…> <A dire il vero…> con questo preambolo,
l’ha vista impallidire…… era più che certa che la prossima parola a conclusione
della frase sarebbe stata “NO” …<…mi serve una cameriera per tutto il resto
della settimana…>
…una
mano è scattata avanti <Enrique Diego Velasquez…> si è presentato <…ma
per tutti sono Henry…> <Louise…………. Delgado…> ha aggiunto lei dopo un
secondo di pausa… dava l’idea di essersi inventata il cognome su due piedi… una
cosa del genere l’aveva già vista in un film …
…che
fosse davvero il suo cognome, in questi cinque anni, non lo hai saputo…… né del
resto gli mai veramente importato…
<…Lou…>
ha aggiunto dopo qualche secondo, mettendo avanti la sua mano…… se la sono
stretta…… ha visto quelle piccole dita sparire nella stretta della sua mano
grassoccia…
…ed è così
che è cominciata…
…quella
prima settimana di lavoro…… seguita da un’altra…… da un’altra ancora…… poi da
un mese…… da un’anno……e così via…
…dopo i
primi tempi Lou aveva iniziato a mettere su quel peso che riempiva in maniera
soddisfacente l’uniforme …… poi, più avanti con il lavoro, ha lasciato il
magazzino e la brandina e si è trasferita in città…… aveva trovato una stanza e
Mabel e l’accompagnava al lavoro tutti i giorni…
…e il
sorriso…
…lo
aveva con tutti…
…era
qualcosa di sincero …… qualcosa che usava con tutti i clienti che ormai aveva
imparato a conoscere sia per nome che per ordinazione…… come Frankie Kaplan che
consultava il menù per venti minuti buoni e, alla fine, ordinava sempre
un’omelette di tre uova e un caffé freddo con molto zucchero…
…poi,
quasi all’improvviso, Mabel se ne è andata …… qualcosa che, purtroppo, era
nell’aria…… qualcosa che speri non debba succedere così, da un giorno
all’altro…
…non se
ne è andata alla maniera di Helen, salutando con una mano, mentre imboccava una
curva e spariva dietro gli alberi…
…cancro…
…quello
che fumava lei, finito il turno di lavoro (e all’ultimo anche dentro il turno)
non lo si poteva avere neppure dopo un turno nella miniera respirando a pieni
polmoni e senza maschera…
…una
volta lei stessa disse che, il vecchio Dottor Malik, aveva di punto in bianco
smesso di parlare della sua salute e, ogni volta, iniziava a parlare del tempo…
…brutta
giornata quella…
… Lou
si è chiusa in bagno a piangere per quasi tutto il turno…
…
Sylvia, l’altra cameriera, si è sposata poche settimane dopo e si è trasferita
a Los Angeles…
…cose
che capitano del resto…
…una
rotazione costante di donne più o meno giovani che, in seguito, hanno imparato
da Lou a lavorare…… così come lei lo aveva imparato da Mabel…
…e la
risata, improvvisa…
…lo
strappa dai ricordi di quei giorni…
…chi ha
riso ?… cerca con lo sguardo ma si accorge che quasi tutta la “famigliola” si è
messa a ridere…… una risata sincera e per questo terribile…
…non
doveva andare così…
…perché
sta succedendo a loro? …
…Lou la
guarda con la stessa domanda negli occhi…
…chi ha
le risposte, alzi la mano, per piacere…
7.
Una
notte qualunque……quasi ora di cena…… giornata da cani, siamo sinceri…… pioggia
a catinelle da due giorni…… una pioggia così fitta e un cielo così buio che
senza orologio non si potrebbe nemmeno dire che ore sono…
…lui in
ritardo…… la prima, vera, volta da quanto tempo ? …… non lo ricordava affatto……
partito a metà pomeriggio per pagare i fornitori in città……… da qualche tempo
preferiva farlo di persona…… diverse volte, nelle passate settimane, gli veniva
detto che i soldi, lungo il semplice tragitto, da un conto all’altro, svanivano
nel nulla…
…dannati
computer…
…era di
nuovo a casa e, dopo una rapida corsa in bagno …… serata importante…… ballo in
smoking con la vedova Pinklerton…… lui era pronto di nuovo a partire…
… ma il
furgone, all’improvviso, non era della stessa idea……… Eddie che abita accanto a
casa sua, si è offerto di provare a ripararlo…… del resto, adesso, lavora come
inserviente da Tomlison, il meccanico…
… “ci
penso io”…ha detto…… “di sicuro è la cinghia o il motore di avviamento…”… o
qualcosa del genere…
…ha
deciso di accordargli un’ultima possibilità…
…solo
per stavolta…
…anche
perché ne aveva disperatamente bisogno…
…motore
ruggente e scattante…
…cento
metri e brucia, ha malignato una voce da qualche parte nella su testa…
…e
invece non è successo…
…primo
miglio, tranquillo…
…secondo
miglio, tranquillo…ha acceso la radio e messo qualcosa di orecchiabile…
…terzo
miglio, tranquillo…le dita batteva a tempo di musica sul volante…
…quarto
miglio, si ferma di colpo…
…la
chiave gira a vuoto e si sente solo una sorta di rumore che aspira…
…ha
lanciato ad Eddie ogni sorta di maledizione che ha visto nei film di Harry
Potter…
…
qualcuna di quelle, anche solo a furia di tentativi e sbagli, sarebbe dovuta
per forza arrivargli…
…ha
preso l’ombrello e camminato sotto la pioggia…
…un
fitta pioggia scrosciante che rimbalzava sul manto stradale e lo colpiva alle
gambe, inzuppandogli i pantaloni e le scarpe…… si è chiesto se, un giorno,
inventassero un’ombrello a copertura totale…… si era immaginato chiuso dentro
una bolla di plastica trasparente a camminare a passo tranquillo lungo quella
strada, senza che una sola goccia di pioggia lo colpisse…
…è
riuscito a sorridere…
…ma
solo quando, come un faro nella tempesta, ha visto le luci accese del Sally’s
poco lontano…
…in
ufficio c’era lo smoking nero e le scarpe da ballo…… qualcosa di asciutto…
…la
settimana prima, Lou era entrata nel suo ufficio e lo aveva visto volteggiare
da solo in mezzo alla stanza…sul tavolo una radiolina gracchiava qualcosa che
sembrava un valzer…
…<…la
vedova Pinklerton mi ha invitato ad un ballo…e ho accettato…> <Vedo…>
ha ribattuto lei con un sorriso divertito… erano almeno due anni che Lou
cercava di convincerlo ad accettare gli inviti della Pinklerton …<Quando mi
muovo mi sento un’orso con il mal di piedi…> ha ribattuto lui, a braccia
larghe per mostrare la ciccia che debordava dai pantaloni… negli ultimi tempi
si era lasciato andare, inutile mentirsi ……lo smoking nero lo affinava, certo…
i radi capelli grigi gli davano quell’aria da signore di campagna…… ma in quanto
a ballare ? …… si sentiva un perfetto deficiente mentre cercava di muoversi a
tempo di musica…
…Lou ha
allargato le braccia e gli si è avvicinato… <…ti faccio vedere…> gli ha
sorriso…
…stringersi
guancia a guancia non sembrava possibile…
…due
pance che, per ragioni diverse, si toccavano prima dei proprietari…
…eh,
già…
…sta di
nuovo balzando da un ricordo all’altro…
…ma
questi sono ricordi sicuri…… cose belle e preziose che non vuole perdere…
…guarda
gli occhi giallastri davanti a lui e quel sorriso malvagio…
…davanti
alla porta il “bambino” imbraccia un grosso fucile calibro .12 con cui minaccia
i presenti…
…hanno
detto che lui (definito “il ciccione”) è fortunato…… morirà per ultimo…
…e
domani il suo nome sarà sul giornale…
…ma
parliamo di Lou, è meglio…
…qualche
mese prima…
…all’improvviso
ha lasciato a metà mentre prendeva un’ordinazione ed è corsa in bagno… <Fa
sempre così, quando qualcuno ordina il polpettone…> ha commentato lui, per
fare una battuta… qualcuno ha sorriso……lui si è limitato a fare un cenno ad
Alysha, una delle nuove cameriere, di continuare a prendere l’ordinazione, poi
ha seguito Lou in bagno…
…era in
ginocchio davanti ad una tazza e dava di stomaco con forza aggrappandosi ai
bordi di ceramica……poi si è alzata ed è barcollata verso un lavandino…<…sto
bene…> ha detto con voce sofferente, mentre si puliva la bocca con un polso…
…<Lo
vedo…> ha commentato lui…<…anche a me, appena sveglio, piace vomitare……
rende gioiosa tutta la giornata…>…battuta a vuoto……lei fissava il volto allo
specchio, senza riuscire a girarsi per guardarlo…
…<…sono
incinta…> ha detto infine con un filo di voce…
…lui ha
rapidamente dato una scorsa alla lista di comportamenti che poteva avere in
quel momento …… i due estremi erano “gettarsi
a terra iniziando a gridare e scalciare” e “coprirsi gli occhi con le mani e singhiozzare come un vitello”…
…<
…oh …> è quello che ha detto…… una sorta di via di mezzo tra i due…
…e poi,
sinceramente, che altro poteva dire ?…
…poi
Lou è scoppiata a piangere…… <…e adesso che faccio ?…> ha chiesto senza
aspettarsi la risposta da nessuno…… le si è avvicinato e le ha porto uno dei
suoi fazzoletti…… lei ha continuato a piangere per diversi minuti poi, con
qualche singhiozzo, tutto è finito…… il fazzoletto zuppo di lacrime…
…<Il
padre ? …> ha chiesto lui infine…
…silenzio…
…
<Willam……Brooks…> dopo qualche minuto…<Oh…> risposta da
deficiente…… ma che altro poteva dire ?… stava prendendo in seria
considerazione l’idea di iniziare a sbattere la testa contro il muro…… era una
cosa come un’altra, pur di fare qualcosa che non fosse restare lì come un
cretino a dire “oh” ogni volta…
…William
Brooks…
…l’unico
cliente che Lou, negli ultimi tempi, si affrettava a servire di persona e
restava lì quasi in sua contemplazione…
…giovane,
bello, occhi verdi e capelli castani……e un lavoro assicurato nella miniera,
così come suo padre, suo nonno, il suo bisnonno e via risalendo almeno fino a
Wunk, il primo uomo delle caverne…
…a Lou
scintillavano gli occhi quando parlava di lui con Shirley, una delle sue
colleghe…
…William
Brooks che è partito due mesi prima per andare a lavorare come mazziere a Las
Vegas …… o questo è quello ha raccontato…
…William
e Lou ne avevano parlato dietro il locale…… Lei aveva pianto, mentre Lui le
sussurrava parole dolci e prometteva di tornare presto……e lui, Henry, con
l’orecchio attaccato alla parete ad ascoltare come un vecchio depravato…… se
nella sua esistenza c’è stato un momento così degradante, non lo ricordava…
…<Ne
parlerai con lui ? …> ha chiesto, stupendosi di essere riuscito a formulare
una frase intera e non il solito “oh”… <…si è sposato…> ha risposto lei
con un filo di voce…<…con una ballerina ……un colpo di fulmine… me lo ha
scritto la settimana scorsa…>
…anche
lui ha sperato in un colpo di fulmine… che lo facesse cadere incenerito in quel
momento … almeno non sarebbe rimasto lì fermo come un’imbecille, con il
cervello grippato di troppe parole che non si riescono a concatenare per
formare una frase di senso compiuto…
…<Lo
vuoi tenere ? …>… MAGNIFICO !!! … che domanda da deficiente … davanti a lui
c’era una donna che fino ad un momento prima era in lacrime… che il ragazzo che
l’ha messa incinta, adesso è sposato con un’altra… e lui cosa le va a chiedere
? … se vuole tenersi il bambino !!! … poteva anche offrirsi di portarla in una
clinica per abortire, già che c’era…
…SARCASMO
…SARCASMO …
…APPLAUSI …
APPLAUSI …
…<…non
lo so…> ha risposto infine… si è asciugata gli occhi e si è lavato il viso…
<…adesso torno al lavoro…> ha aggiunto pur di dire qualcosa di normale…
…questo
è successo diversi mesi prima…
…qualche
settimana dopo quel dialogo/monologo/oh Lou stava servendo la “classica famigliola
americana”…… Padre, madre, una bambina piccola e un neonato seduto sul
seggiolone issato sulla poltroncina…
… Lou
aveva sul volto il suo sorriso sincero…… ultimamente era difficile vederglielo
come un’alba rovinata sempre da un temporale…… <…come si chiama ?…> ha
chiesto alla madre dopo aver preso l’ordinazione … <… Vincent…> ha
risposto la donna… <…ciao, Vincent…> ha salutato Lou al neonato …… e
questo ha aperto la bocca e sbadigliato…… il padre gli ha aggiustato la
cuffietta azzurra e il bimbo sembrava essersi addormentato…
…quando
la “classica famigliola americana” se ne è andata, Lou è rimasta ferma davanti
alla vetrata a veder partire la macchina…… una mano appoggiata al ventre che
iniziava a crescere…… è rimasta così per un minuto, dimentica di tutto, persino
di Frankie che la chiamava per farsi prendere l’ordinazione…… la classica
omelette di tre uova e un caffé freddo con molto zucchero…
…<Me
lo tengo…> ha detto a fine serata…… lo sguardo risoluto…… una voce ferma,
sarebbe stata la ciliegina sulla torta …… ma non si può avere tutto, no ? …… la
voce tremava leggermente per quello che, da adesso in poi, il destino che aveva
scelto le indicava una strada difficile…
…madre
di un bambino…senza marito e con lavoro da cameriera a 8,95 l’ora (l’aumento,
dopo due anni, ci voleva)…
… ma
questa era Lou…
…vivere
ogni giorno per ogni giorno…… Domani si vedrà…
…<Iniziamo
dal ciccione ? …> domanda una voce femminile che lo strappa via dai ricordi…
…la
“mamma” dirige la scena da dietro il bancone… … ha appena ripulito la cassa e
in aggiunta si è messa in borsa una confezione di sei birre scure…
…il “bambino”
avrà l’età per berle ?…
…domanda
stupida…
…<…perché
no ? …> chiede “Junior”… il braccio buttato sulle spalle di Lou…… lei lo
fissa terrorizzata e si stringe le braccia alla pancia per difendere quella
vita non ancora nata…
…e che
forse non vedrà mai la luce…
8.
Era
arrivato a Sally’s poco prima…… incredibile, vero ? …… gli sembra che sia
passata una vita intera…… anzi, cinque anni da quando ha visto Lou per la prima
volta…… e invece, se guardasse il suo orologio, sono passati appena cinque
minuti…
…era la
macchina…
…ecco
tutto…
…era
sbagliata…
…non
c’è altro termine per definirla…
…c’erano
diverse auto in quella serata di pioggia…
…alcune
le conosceva…
…
…poi
c’erano le classiche macchine e camion dei turisti di passaggio o qualche
camionista in cerca di un caffè bollente per reggere il resto della strada…
…e
c’era quella macchina…
…parcheggiata
di traverso…… il muso che quasi sbatteva contro la corvette di Dennis…
…parcheggiata
in quella maniera solo per dare fastidio alle altre auto e costringere a
difficili manovre per uscire…
…cattiveria
gratuita…
…se
fosse stata una di quelle auto in stile “Fast And Furios” avrebbe anche potuto
essere il classico autista professionista di Los Angeles che ci teneva ad farsi
notare anche solo in una cittadina come quella…… anche solo per impressionare
qualche cameriera e convincerla a farsi un giro…
…se
fosse stata un’auto del genere…
…ma la
macchina era una familiare degli anni ’60…
…ecco
cosa era sbagliato…
…sembrava
l’auto della famiglia Bradford…… o Bradley…… bhe, quella Serie Tv, ecco…
…il
tizio che guida un’auto del genere, al massimo, può essere un’ingegnere in
qualcosa…
…aveva
un brutto presentimento…
…ha
divorato gli ultimi metri di corsa, poi arrivato quasi davanti alla porta si è
fermato…… non voleva irrompere come una furia…… bagnato e gli occhi fuori dalle
orbite dall’ansia…… solo per scoprire che l’auto apparteneva ad un tale “John”
che di lavoro faceva l’ingegnere edile…
…ha
aperto la porta ed è entrato…… e la prima cosa che ha visto è stata Lou…
…era
seduta ad un dei tavoli…… come tutti gli altri clienti aveva uno sguardo
terrorizzato…
…steso
a terra, in una pozza di sangue, al centro del locale, c’era Malcom…… ancora
stretto in mano un grosso coltello da macellaio…… la porta del bagno è mezza
aperta…… le gambe stese di Sybil le impediscono di chiuderla…… gambe che
terminano con due piedi, uno dei due scalzo…… riconosce la scarpa rimasta
tenacemente sul piede……morta anche lei…… ne è certo…
…<Ciao
ciccione…> ha esclamato una voce infantile alle sue spalle…… si è voltato e
ha visto solo la canna del fucile calibro .12 …… a tenerlo un bambino di dieci
anni…… occhi giallastri e una bocca deformata da aguzzi canini…
9.
Enrique
Diego Velasquez sta per morire e il suo cervello parte, di nuovo, in un’altra
direzione…
…si
rende conto che in effetti non si era sbagliato di molto…
…la
familiare degli anni ’60 appartiene davvero ad una famiglia…
…anzi…
…la più
classica famiglia media americana degli anni ’60 che si può immaginare…
…potrebbe
chiamarli con i nomi che ha in mente e sarebbe certo di non sbagliare…
…l’uomo
si chiama John…… in questo momento si gusta un frappé di fragola comodamente seduto
su uno sgabello…… e da quando hanno frappé di fragola ? … e l’odore…… e il
colore…
…è
rosso…… e sicuramente non è fragola…
…la
donna, Jane, si limita a ripulire la cassa e mettere in una grossa borsa da
commesso viaggiatore (sporca di chiazza scure che, ormai ne è certo, in origine
erano rosse e dense) quello che le piace…
…il
bambino Jhon JrJr tiene sotto mira i presenti…
…la
ragazza, Janette, la classica figlia maggiore bionda e fermaglio nei capelli,
lo ha spinto verso il bancone e si limita a fissarlo con quel sorriso bestiale
fissato sul volto…… gode della sua paura…<Diventerai famoso, ciccione…>
gli dice…
…il
ragazzo, John Jr, ancora con il suo giaccone dell’universita (LS) a lettere
gialle su stoffa rossa, stringe a sé Lou come farebbe il classico innamorato ad
un Drive-In…
…
<Posso tenermela, papà …>… chiede all’improvviso… un singhiozzo da
qualcuno dei presenti … testa bassa e preghiere di uscirne vivi… Lou è
impietrita e lo sguardo è rivolto a lui…… non si stacca neanche per un’istante dai
suoi occhi…<No, Junior…> replica il padre posando il suo bicchiere ormai
vuoto… <La voglio come fidanzata…> protesta il ragazzo, aumentando la
presa per attirarla ancora più vicino a lui……<Una al mese…… ne avevamo
parlato…> replica il padre…… e non si stupirebbe se adesso tirasse fuori una
pipa e l’accendesse per proseguire nella discussione…… questo, almeno, non
accade… <Ma l’ultima si è rotta subito…> replica Jr in tono lamentoso…
…ROTTA
!!! …
…Lou
chiude gli occhi e abbassa la testa…… le braccia serrate come una morsa sulla
pancia…
…colpa
sua…
…vorrebbe
che qualcuno gli puntasse il dito contro e lo dicesse apertamente “COLPA TUA
HENRY !!!”…
…di
questo se ne deve rendere conto…
…Lou,
nonostante le condizioni, ha preteso di continuare a lavorare ugualmente…
…la
faccia sempre più stravolta alla fine di ogni turno…
…<I
soldi mi servono, lo sai…> glielo ha detto chiaro e tondo al termine di
un’altra serata …… lei era china sui tavoli a pulire… la pancia sfiorava quasi il
piano di legno… ha avuto un mancamento improvviso ed è scivolata a terra…… non
si era fatta niente, ma lui era stato irremovibile…… <Tu domani non vieni a
lavorare… ti pago la maternità …> …facile ? … per niente…… non era solo la
paga… ma le mance… con quelle, ormai, quasi raddoppiava la giornata…… il fatto
è che ormai era benvoluta da tutti e un paio di dollari a cliente li aveva
sempre, anche da quelle pettegole del club del Libro che andavano al Sally’s
solo per vedere la cameriera incinta e malignare alle sue spalle… “Mia cara”
ognuna delle loro frasi conteneva quelle parole, che non avevano alcun vero
sentimento d’affetto……era solo un modo
dire…… “ sta per nascere, vero mia cara ?”…” il padre, mia cara ?” … alla fine
le davano un paio di dollari in più, come fosse carità ……lei si limitava a
sorridere e ringraziare …
… una
sera l’ha trovata in lacrime al bagno…<…è solo uno spettacolo…… e hanno
pagato per vederlo…> le ha detto…
…Lou
non meritava questo…
…per
niente…
…<Bhe,ciccione…>
esclama la ragazza dai occhi gialli fissandolo in faccia…<…mi sa che ci
siamo…… stai per diventare il matto che ha fatto una strage…> aggiunge
spingendolo ancora con più forza contro il bancone…
…l’idea
gli sembra vecchia…… di nuovo il cervello, che fugge via…… comunque l’idea è
vecchia e già usata in molti film che ha visto…… e poi come si spiega la cassa
vuota e lui morto con un fucile in mano ?…… resterà solo il mistero della
strage al Sally’s, un locale vicino a Callintown…
…e
tutti cadaveri…
…a quel
punto ha importanza davvero se non si può spiegare ?…
…<Io
voglio la sorpresa dentro la troia…> esclama il “ragazzino” puntando il
fucile verso Lou…… la ragazza di fronte a lui ride in maniera divertita…
<Secondo me è maschio…> esclama la “mamma” dietro di lui… <Secondo me
femmina…> ribatte il “papà”…<… ci scommetto un dollaro…>
…qualcuno
piagnucola…un brusio di preghiere recitate sottovoce…
…John
Jr afferra il mento di Lou e gli solleva la faccia…<Papà e mamma hanno
scommesso…… mi sa che ti dobbiamo aprire in due per vedere chi ha ragione…>
esclama tranquillamente…… Lou apre la bocca ma non riesce a far uscire il
fiato…
…tutto
è così orribile che la sua mente fugge via…
…<…vi
prego…> riesce solo a dire…… le mani aperte e le dita serrate sulla pancia…
…Enrique
Diego Velasquez… Henry per gli amici… si rende conto che è finita…
…se ne
rende conto con una chiarezza terrificante…
… tutto
ciò che ha fatto… tutte le persone che ha conosciuto in quei anni… tutto quello
che ha costruito con difficoltà e pazienza…… Lou stessa……… è stato solo un
sogno che ora sta per concludersi…
…
<…un sogno…> lo dice senza neanche rendersi conto di parlare……<Certo
ciccione…> ribatte la ragazza con voce allegra <… è tutto un sogno…>…
…E POI LO VEDE !!! …
10.
Il volto appiccicato alla finestra…
…è ORRENDO…
…ma è umano, senza dubbio…
…la barba fitta e incolta… i capelli NERI… il tutto incrostato di
sudiciume…
…gli occhi spiritati…
…le labbra come due grossi vermi rossastri…
… lo STA FISSANDO E sorride CON I DENTI GIALLASTRI E SUDICI …
… POI apre la bocca …
… un orrendo buco nero di carne…
…e URLA…
… una sola parola…
…la scandisce …
…quell’urlo silenzioso che solo lui sente…
…quella parola che gli si conficca nel cervello…
…LI…
…BE…
…RA…
…MI …
11.
Non c’è
mai stato un volto alla finestra…
… mai
stato, anche se lo ha visto…
… anche
se lo conosce…
…perché
era il suo stesso volto di molti anni prima…
…ha
sperato che lo lasciasse in pace per qualche anno…
…non è
successo…
…LUI è
tornato…
… è
riemerso con una tale semplicità da fargli provare un brivido d’orrore…
l’ultimo che Enrique Diego Velasquez (Henry, per gli amici) prova prima di
scomparire dentro di lui…
…solo
una bugia…
… una
bugia durata vent’anni …
…però ci
aveva creduto…
…per
davvero…
…essere…
…
…
…
…ma è
tutto finito, vero ? …
…però è
calmo…
…tranquillo…
…è di
nuovo nel mondo che, per poco, ha sperato di lasciarsi alle spalle…
…fissa
la vampira <…non parlavo con te, puttana…> esclama con voce atona …… vede
un’ombra nello sguardo e il sorriso che sembra congelato più che reale…
…forse
“Janette” capisce…
…forse
no…
…ha
importanza ???…
…ci
vuole solo un secondo…
… piega la testa e la fa scattare avanti colpendo
“Janette” con una testata…… sente il rumore del naso che si rompe e la vampira
che barcolla all’indietro…
…non
perde tempo…
…le
afferra un braccio e la tira a sé…
…il
naso distrutto e uno zampillo di sangue sul volto…
…il
boato del fucile…
…riempie
il locale…
…schizzi
di sangue che dipingono vetri e vestiti e volti e tavoli…
… un
fiore rosso si apre sulla maglietta bianca di Janette …… caccia un grido di
dolore…… tra la confusione sente comunque il rumore dell’otturatore…… il
bossolo vuoto che cade a terra e tintinna…
…PATETICI…
…un
mucchietto di pulcini, che sono passati da predatori a prede in meno di un
secondo e che ora non sanno come reagire……non ha nemmeno bisogno di voltarsi
per vedere la faccia stupefatta di John e Jane ancora bloccati in quelle pose
divertite di meno di quattro secondi prima…
…spinge
via Janette e si avventa contro la cassa……… venti anni e questa è una delle
poche cose che non è cambiata…… così come lui…… non pensa più…… si limita a sollevarla
e lanciarla con forza…… “Jhon JrJr” punta di nuovo il fucile…… rimane congelato
quando vede qualcosa che, in condizioni normali sarebbe impossibile veder
galleggiare in aria……… poi quaranta chili di metallo e plastica gli piombano in
piena faccia…
…il
rumore tintinnante delle monete e dei piccoli campanelli…
…Babbo
Natale che porta doni…
…il
corpo sbalzato all’indietro e il fucile che spara senza mira…… un pezzo del
bancone esplode in un mare di schegge…
…sembra
il segnale di start ad una gara di corsa…… la gente esce fuori dai tavoli e
inizia a correre via…
…una
mano artigliata si allunga da dietro il bancone e cerca afferrarlo…… “Jane” con la faccia inferocita…… lui
l’aiuta…… in fin dei conti è un gentiluomo……le afferra al volo la mano con una
presa d’acciaio e tira…… il corpo trascinato a mezzo bancone…la testa che
penzola oltre il bordo…
…tira
indietro il braccio libero…… la mano stretta a pugno… poi la fa calare con
tutto il peso…
…un
fabbro che colpisce con forza un’incudine…
…la testa
non esplode come effetto speciale in qualche film…
…sente
però il rumore del cranio che si rompe…… sangue che inizia a filtrare dai
capelli biondi…
…il
corpo ha solo un sussulto…poi si immobilizza…
…John è
ancora seduto sul bancone………ha una sorta di aspetto comico… il bicchiere di
frappé ancora in mano……il volto è tornato umano…
… in
meno di venti secondi la sua serata “mordi & fuggi” è andata a gambe
all’aria…… e ora Jane, Janette e Jhon JrJr sono fuori combattimento……ma non
Jhon Jr…… il classico giocatore di football delle superiori che ragiona solo
con i muscoli e nient’altro…
…ringhia
di rabbia in mezzo alla confusione della gente che scappa…… e per uscire alla
svelta dal tavolo, scaraventa via Lou…
…per un’interminabile
istante, dentro di sé, sente il fantasma di Henry urlare…
… Lou
colpisce il bancone e lancia un grido, poi si accascia a terra…
…è
allora che qualcosa gli esplode nella testa…
…e
perde ogni freno…
…anche
lui “diventa” in mezzo ai corpi in fuga che lo colpiscono per guadagnare
l’uscita…
…il
volto si deforma fino a far emergere i canini…… quei demoniaci occhi giallastri
osservano di nuovo il mondo dopo più di venti anni di sonno forzato…
…Janette
gli si scaglia contro con un grido……le braccia aperte e le dita artigliate……il
volto insanguinato……sembra la strega del paese di Oz…… gli manca solo il
cappello…… da qualche parte nella sua mente la voce di Henry si fa sentire…
…lui la
spegne, semplicemente……Henry è morto meno di un minuto prima…… punto e basta…
…si
volta di scatto con una tale velocità che sarebbe inconcepibile pensarla
addosso ad una massa di carne come la sua……la faccia di Janette impatta contro
un camion lanciato a cento all’ora…… un bestione da strada fatto di carne e
ossa che terminano con dita d’acciaio…
…il
rumore della carne che si lacera quando le nocche le scavano il volto………
un’occhio fugge via dall’orbita e danza un secondo nell’aria, prima di
precipitare come una stella cadente…
…la
vampira piroetta in maniera sgraziata, con la faccia distrutta che spruzza
sangue sui tavoli e il bancone…… poi rovina a terra in maniera scomposta……
gambe e braccia larghe…
…JR…
…lo
sente arrivare e si volta ad affrontarlo…… lo vede sfiorare Jhon Sr che, ancora
comodamente seduto, tiene sulla faccia quell’espressione stupita……è convinto
che secondo il suo punto di vista quello che sta accadendo non è reale, ma
frutto di un sogno…
…un’incubo
a dire il vero…
…se questa
sera avessero proseguito, forse a ora starebbero bevendo sangue caldo da
qualche collo giovane dalle parti di Washington…
…ma
hanno pagato per lo spettacolo e ora se lo devono godere tutto…
…lo ha
detto Lou……era una cosa del genere…
…Jr si
fa sotto e lo colpisce con un pugno alla faccia…… la mira è precisa……sente il
dolore che gli esplode nella testa……è una sensazione che desiderava di provare
da anni…ritrovare un vecchio e caro amico…
…Jr
parte con un gancio destro e poi un sinistro…
…la
testa balla sul collo…
…ma il
corpo appesantito non si sposta di un centimetro…
…<…impegnati,
JR…> lo sibila tra i denti sanguinanti…
…parte
un altro pugno… lo incassa in pieno petto… sente qualcosa che si rompe… il
pacemaker installato anni prima……doveva dare una parvenza di vita a Enrique
Diego Velasquez…… gli piaceva la sensazione di sentire quel rimbombo dentro di
lui……una piccola scossa elettrica che faceva contrarre un muscolo non più in
funzione da millenni…
…adesso
è finita del tutto…
…anche
l’ultima maschera cade a terra e si trascina via Henry …
…arriva
un nuovo pugno…
…ne fa
partire uno anche lui…
…dieci
dita che si scontrano con forza a mezz’aria…
…sente
il rumore degli ossicini che si frantumano…… il volto di Jr si irrigidisce dal
dolore, mentre indietreggia tenendosi la mano ferita…… le dita piegate in
angoli innaturali…
…ma non
ha ancora finito con lui…
…Janette
si fa viva (così per dire) in quel momento…… gli salta addosso e cerca di afferrarlo……
le braccia che tentano inutilmente di serrargli lo stomaco che trabocca dalla
cintura…… la sente ringhiare ferocemente…… immagina il suo volto distrutto che
cola sangue……retrocede di scatto spostando tutta la sua mole verso l’angolo di
un tavolo…
… sente
il rumore acquoso di carne che viene bucata, il rumore di legno in agonia per
l’impatto …… e il soddisfacente rumore di un’osso che si rompe…
…Janette
ringhia di dolore e lascia la presa…
…Jr si
fa sotto di nuovo…… il braccio sano che parte con il più potente dei suo colpi…
…anche
stavolta incontra un mano più resistente…
…altre
dita rotte…
…il
volto di Jr torna di nuovo umano…
…la
faccia è una maschera di dolore…
…retrocede
con le braccia a penzoloni che terminano in due grumi sanguinanti…
…<…ma
chi cazzo sei ? …> sibila con la bava alla bocca…
…potrebbe
anche dirglielo…… ma è certo che nessuno della “famigliola” abbia mai sentito
parlare di lui …… forse qualche secolo fa, sentendo il suo nome, si sarebbe
goduto il suo momento di gloria…… terrore puro instillato nei cuori dei suoi
avversari…
…una
terrificante leggenda materializzata in (ormai troppa) carne e ossa di fronte a
loro…
…ma
adesso…
…scrolla
mentalmente le spalle…
…questi
pulcini, risorti da meno di quanto ? …… trent’anni ? …… cinquanta ? …
…lo
guarderebbero in faccia e non capirebbero…
…non è
che non ci crederebbero…
…solo
che, più probabilmente, non ne hanno mai sentito parlare…
…di
lui…
…di LORO…
…<…se
te lo dico…… che cambia ?…> replica lui con un sorriso terrificante…
…poi
allarga le braccia e avanza…
…Jr ha
lo sguardo di un’animale braccato…… retrocede velocemente passando accanto a
Jhon, ancora inchiodato sul suo sgabello…… lo sguardo ebete……la sua “famiglia”
è stata distrutta in meno di cinque minuti e lui non riesce a fare altro che
stare seduto e fissarlo…
…quello
sguardo non gli piace…
…appena
gli è vicino lo colpisce al volto…… un’artigliata rapida e feroce…… la parte
sinistra del volto dilaniata……la guancia da quel lato non esiste più…… un pezzo
di carne colpisce il petto di JR e lo sguardo terrorizzato che ne viene fuori,
ripaga il tutto…
…la
bocca è una caverna …. la lingua rossastra come un grasso verme rintanato e
denti come stalattiti e stalagimiti…
…John
scivola dalla sedia e cade a terra…
…sente
sul viso un sorriso emergere e lo lascia sul volto…
…Jr
retrocede velocemente…… inciampa nel corpo steso di Malcom e cade a terra…
…una
cosa poetica…
…una
vendetta dall’oltretomba…
…Jr
cerca di allontanarsi ma le mani rotte non lo aiutano…… i piedi scivolano sul
sangue……gli è addosso prima che possa fare altro……gli afferra la testa con
entrambe le mani…… alza lo sguardo e incontra quello di Lou…
…è
riuscita a strisciare sotto uno dei tavoli…
…e ha
visto tutto…
…lo
fissa con gli occhi sbarrati……le labbra serrate……le mani a proteggere la
pancia…… il mascara gli è colato sul volto insieme alle lacrime……sembra un
cadavere……apre la bocca come dire qualcosa…
… ma la
faccia le si contrae…
…e urla…
…un’urlo
di dolore che la getta a terra…
…si
rannicchia su se stessa continuando ad urlare…… le mani premono sulla pancia
come per contenerla…
…Henry
riemerge……si sostituisce a lui in maniera così facile da sembrare che non se ne
sia mai realmente andato…
…Henry
è lì, dentro la sua testa…
…anche
Lui stesso è lì…
…tutti
e due…
…nello
stesso momento…
…non
c’è posto per entrambi e ci può essere un’unica soluzione…
…creatore
e creatura che si mischiano per ottenere qualcuno che sappia cosa fare in quel
momento…
…e non
certo dire “oh”, suggerisce sarcasticamente Henry…
…
afferra la testa di Jr e gli spezza il collo …
… Lou
ha bisogno immediato d’aiuto…
12.
In fin
dei conti non è stato così difficile ripulire…… tutti quei film che ha visto in
quei anni lo hanno aiutato…vorrebbe sorridere se la situazione e il posto non
fossero quello che sono…
…Ospedale
di Callintown…
…ha
trovato il suo cellulare e chiamato immediatamente…… la voce che sentiva uscire
dalla sua bocca sembrava davvero disperata…
…ma era
solo finzione ? …
…ha
risposto
…c’è
stato un tentativo di rapina…
…Malcom
e Sybil sono morti e Lou ferita…
…Lou
che continuava ad urlare con le mani contratte sulla pancia…
…il
volto sofferente e stravolto…
…che
altro dire ?…
…aggiungere
di cinque corpi riversi in pozze di sangue gelido…… e che il sole, l’indomani,
avrebbe vaporizzato…
…era
tentato di andare verso Lou per cercare di aiutarla…
…ma si
è fermato…
…ma era
più che certo che avrebbe solo peggiorato le cose…
…lei lo ha visto…
…ha
visto esattamente quello che lui è stato nel corso della sua esistenza…
…lo ha
visto nel pieno della sua ferocia…
… per
il momento doveva ripulire in fretta …
… “ti
accompagno in macchina”…lo ha detto con un sorriso che non ricordava neanche
più di avere …… ha afferrato il piccolo JrJr per i capelli e ha trascinato lui
e quello che restava della sua testa, dentro l’auto…
…il
parafango posteriore giaceva a terra, staccato di netto……il parcheggio vuoto……
si immaginava le macchine che cozzavano l’una con l’altra pur di permettere ai
loro occupanti di fuggire da quel posto…
…ha
caricato anche gli altri quattro corpi…… due semplici viaggi…… due/tre corpi a
viaggio…
…non
c’è voluto molto…
…John
lo guardava con quella faccia sfigurata…uno sguardo turbato…
…e
perché, poi ?...
…aveva
ricomposto la famiglia…
…Jhon e
Jane davanti…… ovviamente Jhon alla guida…
…le
braccia incastrate nel volante e opportunamente spezzate per tenerlo bloccato…
…dietro
tutti i i”figli”…
…JrJr
al centro…… la testa deformata dal colpo…….. Janette con la faccia distrutta e
la camicia insanguinata, seduta dietro la madre …… Jr con la testa piegata in
un’angolo impossibile per un corpo umano, dietro al padre…
…ha
bloccato il pedale del gas rompendo una gamba a Jhon…
…non lo
ha sentito gridare neanche una volta…
…forse…
…ma
solo forse…
…lui
era l’unico di quel gruppetto ad aver capito chi si era trovato di fronte…
…troppo
tardi…
…l’ha
capito troppo tardi, ma il suo cervello ancora rifiutava quella realtà…
…Loro
sono Leggenda…
…sono
leggenda per quelle stese creature che sono leggende per gli umani…
…c’erano una
volta, cento guerrieri…
…è così
che comincia ogni volta la loro storia quando qualcuno la vuole raccontare…… da
quel punto in poi le versioni differiscono da bocca a bocca…… e il passare dei
secoli, e poi dei millenni, ha solo creato una quantità incalcolabile di storie
sempre diverse e, alle volte, addirittura fin troppo fantasiose…
…ma
inizia sempre allo stesso modo…
…c’erano una
volta, cento guerrieri…
…ricorda
di aver sogghignato…
…ha
acceso il motore…… poi staccato il freno a mano…… Jhon lo ha fissato per tutto
il tempo…
…<Guidate
con prudenza…>……gli è uscita di bocca senza che potesse fare niente per
impedirlo ……c’era una parte di lui che godeva di quella sensazione di
superiorità…
…un
bestia, che poteva considerare come prede persino i lupi più feroci…
…la
macchina ha sobbalzato in avanti e il motore ha ruggito come un drago appena
liberato…
…dalla
parte opposta vedeva arrivare luci azzurre e rosse…
…mai
una visione tanto bella prima d’ora…
…le
ruote dell’auto hanno sbandato leggermente sul pietrisco bagnato… ma il
tragitto rettilineo è rimasto tale…
…almeno
fino alla curva dietro gli alberi…
…la
stessa curva che ha ingoiato Helen e fatto uscire Lou…
…poi il
rumore dell’impatto…
…e
l’esplosione…
…persino
nei film sembra impossibile che una macchina due secondi dopo essersi
schiantata contro qualcosa esploda in una palla di fiamme…
…bisognava
aiutare…
…alla
fine, la tanica di benzina di scorta di Malcom e il fornello a gas riparato da
Eddie e che lui, mai e poi mai, aveva avuto il coraggio di accendere, sono
serviti a qualcosa…
13.
La
dottoressa Wathink è avanza lungo il corridoio con sguardo impassibile……
stringe una cartella tra le mani……le labbra sono serrate e lo sguardo duro…
…solo
il giorno prima che ha ordinato a Lou solo una fetta di torta al limone perché
stava iniziando ad ingrassare nei punti sbagliati……aveva fatto una faccia buffa
per dire questa frase…
…si
avvicina a loro a passi misurati…
…se
vuole creare un’effetto di snervante attesa ci sta riuscendo…
…si
ferma di fronte e tira un fiato…
…Lou
non ha nessuno…
… così
ha sempre detto, dopo diverse volte che gli veniva chiesto da dove veniva e
perché era in strada da sola…… “vengo da Los Angeles e mi piace viaggiare a
piedi”…lo diceva con tono duro che doveva chiudere la questione…… questo era
tutto quello che era disposta a dire…
…le
socie del Club del Libro avevano spinto lo sceriffo Turnen a investigare…
…non
era risultato niente…
…forse
perché quelle indagini non le aveva mai fatte…
…lui e
lo sceriffo avevano brindato con un paio di birre la sera stessa, giù da Danny,
un bar sulla strada principale…… “alle zitelle impiccione” avevano detto
facendo tintinnare le bottiglie…
…
entrambi erano abbastanza al mondo da saper valutare una persona……se Lou aveva
deciso di dare un cognome falso era qualcosa che riguardava solo lei…
…lui,
comunque, una mezza idea se l’era fatta…
…l’aveva
vista senza vestiti, qualche anno prima…… era ritornato da una serie di
commissioni e una volta entrato nel Sally’s aveva avuto l’orrenda visione di
frullato appiccicato ovunque…… sui vetri…… sui tavoli…… sul bancone…… sui
clienti che si lamentavano…
…la
macchina dei frullati si era rotta ed Eddie, senza nessuno che potesse
controllarlo o impedirglielo, aveva deciso di ripararla…
…c’è
altro da aggiungere ? …
…è
andato nel magazzino a prendere le scope e gli stracci e ha trovato Lou…… era
in reggiseno e mutandine…… teneva in una mano l’uniforme che da rosa era
diventata multicolore……si è coperta subito e lui è uscito, scusandosi…
…ha
fatto solo in tempo a vedere un tatuaggio attorno a suo ombelico…
…lettere
gotiche che scrivevano una parola…… anzi, un numero…
…sapeva
dai notiziari, che le bande Latine di Los Angeles avevano numeri come sigle di
riconoscimento…
…una
semplice associazione di idee…
…ma, a
parte questo, ha apprezzato il fisico di Lou…… i giorni in cui era costretta a
saltare i pasti erano distanti anni luce…
…ma si
è distratto, vero ? …
…i
ricordi di Henry sono certo preferibili alla faccia seria della dottoressa
Wathink …
…sono
lì in attesa da ore, ormai…… c’è lo sceriffo Turnen appena tornato dalla caccia
all’uomo (ovviamente infruttuosa) dei rapinatori dopo che questi hanno
abbandonato l’auto dopo averla bruciata…
…è
arrivato anche Frankie Kaplan …… e Eddie con la sua tuta da meccanico, sporca
d’olio (e la parte di Henry che è in lui spera solo che ci sia caduto dentro e
non l’abbia addosso per aver riparato i freni di qualche auto) …e Shirley che
quella sera aveva chiesto un giorno di ferie ……e diverse altre persone che, nel
corso degli anni, avevano imparato ad apprezzare e amare Lou…
…poi
come se l’attesa spasmodica abbia fatto salire la tensione al massimo, la
dottoressa parla… <Ha quasi perso il bambino…… adesso, però, è stabile…>
nel tono di voce sembra di sentire un sospiro di sollievo fin troppo trattenuto
…
…il
sospiro di sollievo contagia tutti i presenti…
…anche
lui che, però, è costretto solo a fingere di emetterne uno…
…questo
si paga ad essere non-morti…… il corpo non ha più bisogno d’aria…
…<Voglio
vederla ? …> il tono è autoritario……
differente da quello che userebbe Henry…… metterci un punto
interrogativo alla fine è stata solo un’idea che ha realizzato all’ultima
parola…… ma in mezzo a quella giungla di emozioni che si sprigiona dai
presenti, passa quasi inosservato quel differente cadenza di voce e quella
frase sbagliata…
…<Adesso
è sotto sedativo…> replica la dottoressa…… e questo sembra chiudere ogni
questione…
…come è
d’obbligo in quei momenti, i presenti fanno mille congetture su dove possono
essere scappati quei assassini, dopo aver incendiato la loro auto…
…lui si
limita ad annuire…
…qualcuno,
in preda alla rabbia per l’aggressione e l’omicidio,suggerisce un linciaggio…
…un’idea
che non si realizzerà mai, neanche se la “famigliola” potesse tornare dalla
polvere, perfettamente integra davanti a loro…
…
questi umani, sono fin troppo civili…
…lui lo
farebbe di certo, se ne gliene venisse data la possibilità…
…ha
ricordi vaghi…
…seimila
anni possono calare un mantello su maggior parte della sua esistenza, ma ha ancora
ha qualche reminiscenza della sua vita umana…
…la
giungla…
…un
mare verde pieno di suoni e odori…
…questo
è il ricordo più antico dove arriva la sua mente…
…era
già un uomo adulto allora…
…tutto
quello che c’era prima, semplicemente, non esiste …
…ricorda
il suo muoversi agile tra la fitta vegetazione…… cercare le tracce della
preda…aspettare …poi attaccare…… e la carne arrostita sopra quelle fiamme…o
strappata cruda a morsi…
…era
già un cacciatore allora…… prima ancora di “diventare”…
…lo sceriffo
Turnen gli fa un cenno e lo distrae dai suoi pensieri…
… è ora…
…ha
cercato di rimandare il più possibile questo momento, ma sa bene cosa sta per
succedere…
…gli
altri avventori del locale sono fuggiti a gambe levate…… è probabile che
qualcuno di loro stia ancora correndo…… ma prima o poi si fermeranno e
racconteranno quello che hanno visto…
…è
inevitabile…
…racconteranno
di una “famigliola” che ha fatto irruzione nel locale e di due morti ammazzati
tra i dipendenti del locale…… racconteranno la faccia mostruosa e bestiale di
Janette… probabilmente una maschera…… il cervello umano tende semplicemente a
razionalizzare quello che sembra fin troppo sconvolgente…
…racconteranno
che il proprietario del Sally’s, un tale Enrique Diego Velasquez (Henry per gli
amici) ha affrontato quei cinque e che loro si sono messi in salvo (“scappati
senza guardarsi indietro” è la traduzione che più si accosta a quella parola)
durante la lotta…
…e poi
c’è Lou…
…quando
si sveglierà racconterà quello che ha visto… quello che, la maggior parte degli
avventori fuggiti, non hanno fatto in tempo ad assistere in pieno…
…lui
che “diventa”…
…affronta
tutti e cinque e li fa a pezzi…
…lui,
finora, si è semplicemente limitato a dire che al suo arrivo ha rimediato un
paio di pugni e poi la “famigliola” è scappata… lasciando morti a terra Sybil e
Malcom morti…… e Lou rannicchiata sotto un tavolo in preda a dolori atroci…
…una
bugia pietosa che sa bene non reggerà oltre un giorno…
…il
tempo che gli serve…
…annuisce
allo sceriffo e si fa largo tra le persone radunate…
14.
<Volevo
la tua versione, Henry…> lo chiede con uno sguardo triste………più di vent’anni
che non c’è un’omicidio in città… gli unici fatti di sangue di questi due
decenni si verificano solo durante la stagione dei Cacciatori… … qualcuno che
preme un grilletto e pensa di aver preso un cervo….. che poi si scopre essere
un dentista di Washington…
…e in
una notte sola, due morti e una donna ferita …
…e una
famiglia di assassini in fuga…
…<Non
ho visto molto…> ripete le stesse medesime parole che ha detto ore prima……
<…sono arrivato e ho visto le macchine schizzare via…> aggiunge con un
tono per niente convinto…… lancia uno sguardo ai presenti e poi torna a fissare
lo sceriffo…
…<…devo
parlarti in privato…> aggiunge sottovoce……la voce ha un leggero tremolio… lo
sguardo che saetta tra i presenti per assicurarsi che quella frase non sia
stata colta da nessuno…
…del
resto tutti sono impegnati a parlare tra loro…… ricordi di Lou, Malcom e Sybil…
e minacce di carcere a vita per la “famigliola”…… l’idea del linciaggio sembra
essere stata del tutto accantonata…
…ovviamente…
…troppo
civili…
…troppo
umani…
…
<…è veramente importante Frank…> aggiunge con un tremolio ancora maggiore
nella voce…lo sceriffo lo guarda serio e annuisce…
…fa un
cenno con il capo e loro due, mestamente e senza che gli altri quasi se ne
accorgano, lasciano il gruppo…
…si
avviano lungo il corridoio e arrivati davanti ad uno sgabuzzino, lo sceriffo
apre e gli fa cenno di entrare……l’ambiente è piccolo e le loro due pance non
aiutano a muoversi con grazia…
…<Mi
sembri sconvolto, Henry…> esclama lo sceriffo squadrandolo… si conoscono da
quasi vent’anni ed è la prima volta che usa con lui quel tono di voce…<…cosa
non mi hai detto ?…> domanda con voce dura…
…Henry
scivola via…… quando sente le parole uscire dalla bocca quasi non la riconosce
quel tono…
…la
voce è la stessa…
…la
faccia è la stessa…
…il
corpo è lo stesso…
…ma, al
tempo stesso, è tutto diverso…
…<Io
sono Callicratos…>…non c’è traccia di menzogna in quel tono di voce e in
quello sguardo che fissa l’uomo negli occhi…
…Callicatros…
… “
…la “Bestia” dell’Artiglio di
Sangue…
…si
fissano per un’interminabile minuto…
…poi
Frank Turnen, Sceriffo di Callintown e controllore di Zona del Gruppo, reagisce
nel più breve tempo possibile che gli consentono i suoi riflessi umani…
…la
mano scende verso la pistola, ignorando la voce che gli risuona nel cervello
ripetendo senza sosta la frase “troppo tardi”…
…Callicratos
scatta avanti con una mano e afferra con forza la spalla destra, bloccandogli
il braccio…… le dita grassocce della mano quasi a sfiorare il calcio della
pistola…dita immobilizzate come l’artiglio di un falco…
…lo
sceriffo inchiodato contro il muro…
…lui “diventa” davanti ai suoi occhi…
…un’ulteriore,
ma ormai superflua, prova della sua identità…
…Frank
Turnen…
…non è
stato a tradirlo il suo odore…
…Remora
diceva di poterlo sentire a miglia di distanza……l’odore dell’odio di ogni
membro del Gruppo per le creature delle Tenebre…
…questo
è quello che diceva quel suo “fratello”…… ma in quella mente perennemente
sconvolta dalla follia è difficile dire cosa fosse reale e cosa vaneggiamento …
…semplicemente,
sapeva chi era lo sceriffo, fin dal primo momento che lo ha incontrato…
…il
volto torna normale…
…vorrebbe
poter emettere un vero sospiro…
…così
tanto da fare in così poco tempo…
15.
Una
lama di luce filtra tra le tende e illumina a strisce la stanza altrimenti
buia……sta per sorgere l’alba…
…anche
se quella fosse una stanza con più malati e non una singola, la figura di Lou
si riconoscerebbe comunque per la pancia tondeggiante, al sicuro sotto le sue
mani e uno strato di coperte azzurre…
…è
rimasto immobile, lì a fissarla, per quelle ore…
…in Lou
c’è qualcosa che non si riesce a spegnere, nonostante i calci che la vita gli
ha sempre dato…
…è come
una luce…
…calda…
…
morbida…
…è quel
suo modo di fare che, ad una prima occhiata, può sembrare duro, soprattutto con
le cameriere appena assunte che non reggono il ritmo……ma poi è sempre Lou ad
aiutarle a servire quando sembra non siano in grado di reggere…
…o
quando, morta da poco Mable, lo ha visto che si metteva in bocca una
sigaretta…… gli l’ha tolta dalle labbra e l’ha gettata……e senza dire una
parola…… dopo ottant’anni ha smesso di fumare da quel giorno e non ha più
ripreso…
…ma
questi sono esempi da poco, siamo sinceri……… non descrivono pienamente Lou…
…si
ricorda…
…ecco…
…questo
è un’esempio valido…
…si
ricorda di un paio d’anni prima…
…era in
ufficio a fare i conti…… giornata fiacca come del resto capita in quasi tutto
l’anno, tranne ovviamente nella stagione della caccia……pochi clienti quella
mattina…… pochi la sera…… solo Lou e Malcom al lavoro…
…era da
ridere…… si barcamenava continuamente tra conti e scadenze, mentre sarebbe solo
bastata una telefonata ad una delle banche in cui aveva i suoi conti…… e il
direttore stesso gli avrebbe portato in serata una valigetta con un milione di
dollari in contanti…
…ha
sorriso all’idea…
…ma
aveva deciso di essere Enrique Diego Velasquez, proprietario del Sally’s con
tutti i problemi quotidiani che una persona normale doveva affrontare…
…e poi
l’ha sentita…
…è
stata una sensazione così forte da costringerlo ad alzare lo sguardo verso la
porta chiusa e fissarla con forza quasi potesse penetrare il legno e osservare
negli occhi l’avversaria…
…ha
stretto la penna e l’ha frantumata tra le dita senza nemmeno rendersene conto…
…paura…
…ci ha
dovuto riflettere qualche secondo per rendersi conto di provare quella
sensazione…
…sì, paura…
…erano
secoli, se non millenni, che non la sentiva più…
…non
paura per il combattimento, questo no…
…ma per
Henry…
…tutta
l’illusione che si era costruito stava per crollare come un castello di carte…
…ormai,
fissandosi allo specchio, era il volto di Henry che vedeva…… e gli piaceva
quello che veniva riflesso…
…si è
alzato come in trance…… alcune sono più sensibili di altre, senza dubbio……
forse lui ha avvertito la sua presenza ma lei non la sua…
…c’era
solo da sperare che fosse così…
…si è
accostato alla porta e l’ha aperta quel tanto che bastava per gettare
un’occhiata nel locale…
…avrebbe
riso se la situazione non fosse stata tanto drammatica…
…nella
vita prima di “Henry”, avrebbe sfondato la porta con un calcio, fatto irruzione
nel locale ringhiando e urlando, pur di combattere…
…ma
quello era Lui prima di Henry…
…ora
c’era Henry che era troppo attaccato alla sua esistenza per rischiarla…
…buffa
cosa la vita umana…
…poi
l’ha vista…
…non
aveva bisogno di ulteriori sensazioni…
…giovane…
…sedici/diciassette
anni…
…Cacciatrice…
…lo ha
sentito dentro di sé con una sensazione precisa…
…uguale
alle innumerevoli altre che ha avuto, prima di affrontare quella di turno e
ucciderla…
…è
rimasto lì…
…immobile…
…sperando
solo di non essere notato…
…qualcuno
stava bussando con forza ai limiti della sua coscienza…
…Callicratos
era dell’idea di attaccare subito e approfittare del vantaggio…
…Henry,
invece, si trovava immobilizzato dalla paura che tutto il suo mondo sarebbe
crollato da lì ad un minuto, nel momento stesso in cui quella Cacciatrice
avesse voltato la testa verso la porta e si fosse accorta di lui…
…forse
era qui proprio per lui…… forse no…
…aveva
una qualche importanza ? …
…da
secoli, ormai, i membri dell’Artiglio di sangue si ritenevano estinti ai più…
…scomparsi
era il termine migliore…
…sia
loro stessi che tutti quelli che credevano di conoscere la loro fine,
applicavano quel termine…
…scomparsi…
…non
estinti…
…probabilmente
sarebbe potuto andare da quella giovane Cacciatrice e dirle il suo nome e a
quale gruppo di vampiri apparteneva…
…e lei
l’avrebbe guardato senza capire…
…sarebbe
dovuto “diventare” per essere preso sul serio…
…poi
ucciderla…
…uccidere
Malcom…
…e Lou…
…unica
soluzione per tenersi stretta la vita di Henry…
…unico
modo per distruggere completamente la vita di Henry…
…paradosso
logico…
…questi
pensieri gli si sono affollati in mente e, per qualche minuto, gli hanno
occupato il cervello …… non si è nemmeno reso conto di Lou che, dopo aver
ascoltato l’ordinazione, portava in tavola alla Cacciatrice…
…e se
si fosse solo fermata a mangiare ? …
…nella
zona buia dove l’aveva relegato, Callicratos si era messo a ridere per
l’idiozia di quest’idea…
…era
come se Rambo facesse colazione guardando i cartoni animati di Spongebob, prima
di andare a fare una strage in campo nemico…
…ma, in
fin dei conti, poteva anche darsi, ha suggerito una parte speranzosa della sua
mente…
…persino
lui si deve nutrire…
…vent’anni
che non si attacca ad un collo umano, pur di non lasciare in giro cadaveri e
continuare con quella finzione… e per questo ringrazia l’invenzione delle
banche del sangue e dei dipendenti corrotti che credono di rifornire
periodicamente il “grasso tizio” che lavora per qualche ospedale illegale…
…è
rimasto lì…… immobile…
…si è
messo solo ad osservarla…
…meglio,
stavolta…
…sedici/diciassette
anni, come aveva visto…
…giacca
verde militare di poco prezzo…… una sacca dello stesso colore…… occhi verdi…… i
capelli rossi nascosti sotto un berretto di lana nero dal quale fuggiva qualche
ricciolo…
…il
volto pallido…
…mangiava
con voracità, strappando morsi al panino e bevendo ad ogni boccone…
…ha
avuto un dejavù improvviso…
…gli è
sembrato di tornare indietro di qualche anno e rivedere di nuovo Lou…
…lo
sguardo poi…
…sono
passate un paio di macchine sfrecciando a forte velocità e
…non
sembrava in caccia di qualcuno, ma una preda pronta alla fuga…
…Lou
era lì…… puliva i tavoli con gesti lenti, mentre aspettava che finisse di
mangiare…
…alla
fine, quando l’ha vista succhiare anche le ultime gocce di bibita a pulire il
piatto dalle briciole più grosse, le ha portato il conto…
…ha
combattuto contro Cacciatrici…… lottato con dozzine di loro…… ha visto ogni
possibile espressione su volti che cambiavano ogni volta…
…irata…
…sorridente…
…sofferente…
…rabbiosa…
…gioiosa…
…ma mai
quello che ha visto nel volto di quella ragazza…
…uno
sguardo contrito mentre posava il foglietto del conto sul tavolo, dopo averlo
osservato fin troppo a lungo……ha infilato la mano in una tasca e ha tirato
fuori una manciata di spiccioli che sono tintinnati sul tavolo quando li ha
disposti davanti a lei………e poi, dopo diverse volte che contava senza riuscire a
totalizzare quello che c’era scritto sul conto, ha frugato per bene fino a
trovare qualche altra moneta in una tasca interna e metterla insieme alle
altre…
…<Non
hai un soldo, vero ? …> ha chiesto Lou…… il tono non era di rimprovero……
sembrava triste……<Pensavo bastassero…> ha replicato la ragazza a voce
bassa…… il termine Cacciatrice, persino Callicratos, non riusciva più ad
usarlo…
…Lou è
arretrata verso il bancone e ha aperto il portadolci…… ha tagliato una grossa
fetta di torta e gliela portata in tavola…
…<…non
posso pagarla…> ha ribattuto la ragazza, quando ha visto il piatto comparire
sul tavolo …le labbra contratte…<Offro io tutto il pranzo…> ha replicato
Lou…<…non ho mai mandato via nessuno a stomaco vuoto…> il tono era
gentile… quasi premuroso…
…Lou ha
aspettato che la ragazza finisse di mangiare e poi gli porto una busta con
diversi altri panini……<Torna a casa…> le ha detto infine…<… per strada
non c’è niente di buono…>……<Io non ho nessuna casa a cui tornare…> ha
replicato la ragazza con tono serio…
…si
sono guardate per un secondo…
…Lou ha
poi semplicemente annuito…
…era
certo che se loro due avessero storie fin troppo simili…
…<Buona
fortuna…> le ha augurato Lou mentre lui sentiva la porta aprirsi e poi
chiudersi…
…ha
azzardato un’occhiata e ha visto Lou aprire la cassa e metterci dentro il
denaro per pagare tutto…
…l’aveva
detto che avrebbe offerto lei…
…questa
è Lou…
…il
giorno dopo sono arrivati due agenti del F.B.I. … Lou era di riposo…… meglio
così…… cercavano una ragazza che rispondeva alla descrizione della Cacciatrice…
…rapina
e complicità in omicidio…
…poteva
anche essere, non sarebbe stata la prima volta…
…ma in
quello sguardo vergognoso di chi ha troppa fame e non abbastanza denaro per
pagare, non riusciva a vedere nessuna scintilla di furia omicida…
…Anima
perduta……così il Gruppo classificava le Cacciatrici che si ribellavano al loro
destino… e le eliminavano per far succedere qualcuna più motivata…
…non
che fossero davvero le Cacciatrici l’ago della bilancia del destino del mondo…
…ma il
Gruppo si era arrogato un diritto divino di vita e morte su chiunque
combattesse le creature delle Tenebre…
…gli
domandarono se l’aveva vista…
…ovviamente
l’aveva vista…
…ricordava
chiaramente che gli aveva chiesto se c’era un autobus per il Canada e lui
l’aveva indirizzata in città…
…ringraziamenti
da parte dei due “agenti” che subito sono usciti dal locale e sono saliti su
un’anonima auto…
…ho
sorriso pensando alla faccia dei due se gli avesse detto che, anziché trovare
un’Anima Perduta, si erano trovati davanti a Callicratos……la “Bestia”…
…ha
bevuto con calma il suo caffé continuando a fissare l’auto che si allontanava e
spariva lungo la strada……proprio nella direzione opposta dalla quale, il giorno
prima, aveva visto allontanarsi
…un
mugolio lo strappa ai ricordi…
…Lou
che si sveglia…
16.
Le
palpebre sfarfallano per aprirsi…sente schioccare le labbra secche… la lingua
che le inumidisce …un respiro pesante ma regolare…… l’anestetico che ancora sta
facendo il suo dovere e rende il mondo di Lou un luogo ovattato e rallentato…
…gli
occhi sbattono diverse volte fissando il soffitto…
…poi la
testa si alza un poco per vedere la pancia piena e le mani che la proteggono…
… la
testa si volge e i loro sguardi si incontrano…
…si era
preparato un discorso…… molto lungo e complesso che l’ha stupito diverse volte…
…non si
è mai definito intelligente…… forse anche per questo lo chiamavano
…ma
quando ha fissato gli occhi di Lou e ha visto il terrore in quello sguardo, il
discorso gli è passato di mente…
…<Ti
giuro che non voglio far del male né a te né al tuo bambino…>…si è
affrettato a dire… le labbra di Lou aperte e un grido che stava per uscire
fuori…e lì si è congelato … gli occhi che cercavano nella stanza qualcuno… ……
ma la stanza era una singola e a parte loro due non c’era nessun altro…
…e
adesso ? …
…
questo è il punto in cui, in tutti i film che ha visto, il protagonista dice
una frase storica che verrà di certo citata in libri e altri film…
…ma a
lui non venivano in mente altre parole…
…nessuna
frase ad effetto…
…poteva
solo, banalmente, dire la verità…
…<Ho
sognato Lou…> il tono era triste perché era così che si sentiva… <…per
vent’anni ho sognato di essere una persona normale…… con un lavoro normale…… e
una vita normale…… ma io sono esattamente quello che hai visto ieri sera…… il
sogno è finito…>
…silenzio…
…la bocca
di Lou era ancora aperta e il respiro veloce…
…era
certo che si stava chiedendo se avrebbe fatto in tempo a gridare “aiuto” prima
che lui l’aggredisse…
…non
aveva il tempo per dirle, di nuovo, che non le avrebbe fatto del male…… anche
se era la verità, dopo ieri sera, non era certo che l’avrebbe creduto…
… il
tempo corre inesorabile e ha ancora diverse cose da fare…
…<So
che non ti fidi delle banche e tieni i tuoi risparmi in una cassetta, nascosta
dietro il frigorifero …… nascondila
meglio, prima cosa…… seconda cosa, ci ho messo dentro abbastanza denaro per
doverti più preoccupare di come poter crescere da sola il tuo bambino…> …
…a quel
punto c’è poco altro da aggiungere …
…anche
se “poco” non definisce per niente quello che sta per dire…
…quello
che Callistratos, nel pieno della sua coscienza, sta per dire…
…<Sei
stata quello che, prima di incontrarti, non ho mai avuto in tutta la mia
esistenza…… una buona amica…>
…silenzio…
…lei è
lì che lo fissa…… la labbra che si sfiorano…
…forse
vuol dire qualcosa…
…ma non
c’è davvero più tempo…
…si
volta e si allontana da lei…
…in una
scena simile in un film che ha visto, a quel punto, la protagonista lo chiama e
gli dichiara amore eterno o una cosa così…
…lui si
limita ad aprire la porta ed uscire…
17.
Vola il
tempo quando ti diverti…
…sorride
alla battuta detta a sé stesso nel locale vuoto…
…chiazze
di sangue a terra e il nastro giallo della polizia ancora a fasciare la porta
del locale…
…il
volto è già coperto di una leggera peluria…
…si
passa una mano sulla testa e sente i capelli…
…stanno
di nuovo crescendo…
…ha
speso un’ora al giorno negli ultimi vent’anni per strapparsi via i capelli,
così da poter dare in seguito l’impressione di perderli progressivamente……
negli ultimi anni è arrivato anche a ingrigire quelli che lasciava in testa in
un lavoro a dir poco maniacale…
…il
diavolo si nasconde nei dettagli…
…chi lo
ha detto ? …
…ormai
non importa più saperlo…
…poco
prima ha tirato l’ultima metaforica riga nell’immaginaria lista che aveva in
testa…
…per
prima cosa, subito dopo l’ospedale, si è presentato davanti alla Signora
Trolloper, presidentessa del club del Libro…
…lei
era ancora in vestaglia di seta color rosa confetto con motivi floreali…
…l’idea
di Callicratos era di ammazzarla, squartarla, appendere le budella come
festoni, impalare la testa in giardino e verniciare la casa con il suo sangue…
…Henry
era di tutt’altro avviso…
…<Lou
è una persona meravigliosa…> era la pura e semplice verità da dire…… solo
così era certo di poter ferire lei e tutte le altre socie…<…dolce, gentile e
sincera……cioè tutto quello che voi arpie del Club del Libro non sarete mai…>
…non ha
aspettato la risposta…… se ne è andato a casa di Edna Pinklerton…… appena lei
ha aperto la porta lui l’ha baciata…
…nei
film era una scena che funzionava…
…forse
ne ha visti troppi…
…ci ha
pensato seriamente mentre facevano l’amore…
…poi,
mentre lei dormiva, se ne è andato…
…aveva
ancora due cose da fare…
…una,
però, l’ha saltata…
…era
inutile anche solo provarci…
…ha
tirato una riga sopra quella voce solo per cancellarla…
…far
promettere ad Eddie di non toccare più niente di meccanico, era qualcosa di
certo superiore alle forze anche di membro dell’Artiglio di Sangue…
… ha
sogghignato all’idea mentre guidava verso il locale …
… poi
il sorriso si è spento …
…allora,
ancora una sola cosa da fare…
…niente
d’impegnativo, stavolta…
…solo
aspettare…
18.
<Oggi
è il tuo giorno fortunato, Frank………stai per diventare un’eroe…> il tono era
serio e le parole sincere…… non aveva alcuna intenzione di uccidere lo sceriffo
Turnen…
…ha
avuto una visione, durante le ore di attesa nell’atrio …
…una
visione che ha determinato quella scelta…
…cosa
avrebbe raccontato Lou una volta cosciente ???…
…di
Henry che “diventava”…
…Henry
che fino a poche ore prima camminava tranquillamente sotto il sole del mattino…
…un
vampiro che cammina sotto il sole vuol dire una sola cosa…
…Artiglio di Sangue…
…gli
unici al mondo che possono vivere in tutti e due i mondi…
…Frank
Turnen avrebbe tirato quest’ovvia conclusione…
…lui,
un povero controllore di Zona, sbattuto lì venticinque anni prima a sorvegliare
una cittadina dopo che, in una sola notte, ben dodici cacciatori erano stati
uccisi e i corpi mutilati da quella che poteva essere una bestia feroce fuggita
da qualche zoo o l’opera di un Serial Killer…
…dodici
morti in meno di un giorno…
…uno
degli ultimi sfizi che si è voluto togliere prima di diventare Henry…
…poi,
sopra una collina, ha guardato la città…
…il
posto, alla luce del sole, mentre succhiava il sangue rimasto sulle mani, gli è
piaciuto…
…tranquillo…
…immerso
nel verde…
…viverci
qualche anno in serenità…
…ha
annuito e deciso di provarci…
…un
modo come l’altro per ingannare l’eternità…
…aveva
scordato, però, il Gruppo…
…un
massacro del genere non sarebbe passato inosservato…
…avrebbero
capito che si trattava di un vampiro, nonostante i corpi a pezzi…… forse
proprio per la mancanza della maggior parte del sangue…
…errore…
…pochi
non-morti si sarebbero “ingozzati” di una strage del genere…
…avrebbero
indagato per forza…
…e,
come ha saputo in seguito dopo essersi trasferito in città, cinque anni dopo,
pochi giorni dal massacro, il giovane e appena diplomato agente di polizia di
Washington, Frank Turnen, aveva preso servizio in città…
…e lì,
era stato dimenticato…
…ha
sempre provato pietà per Frank…
…un
piccolo ingranaggio di una macchina così complessa da poter, tranquillamente,
continuare a funzionare anche con ingranaggi inutilmente dispersi in posti come
quello…
…immaginava
il povero Frank che, ogni giorno, faceva il suo inutile rapporto all’Operativo
Centrale…
…magari
veniva letto o subito archiviato e dimenticato anche quello…
…del
resto, ormai, Frank Turnen era diventato lo sceriffo benvoluto dalla comunità,
padre e marito esemplare…
…forse
aveva sognato di diventare un Operativo sempre in giro per il mondo a caccia di
demoni e a sventare questa o quella apocalisse…
…ma
ormai sperava solo nella pensione…
…aveva
deciso di fargli un regalo…
…da
parte di Henry o di Callicratos ? …
…questo
non lo poteva sapere…
…era
necessario, comunque…
…poteva
fuggire, gli è venuto subito in mente questo, mentre aspettava la dottoressa
che portasse, sperava, buone notizie…
…ma
c’era quella visione…
…in
questi vent’anni, nessuno come Lou gli era stato così vicino…… tutti in città
lo avrebbero confermato…
…nel Gruppo,
di certo, avrebbero pensato che lei sapesse cosa fosse lui in realtà…
…e,
quindi, potesse aiutarli a trovarlo ed eliminarlo…
…e qui
comincia la visione…
…se
l’era anche immaginata da diverse angolazioni come la scena di un film…
…due
agenti…… forse dell’F.B.I., come l’ultima volta…… forse polizia di stato…… o di
qualche altro organo federale… non aveva importanza…
…e
forse erano davvero agenti…
…il
Gruppo è come una pianta ramificata un po’ ovunque…
…comunque,
la visione era questa…
… i due
agenti entravano nella stanza di Lou e mentre uno dei due si sedeva accanto al
letto, l’altro si metteva alla finestra a osservare il paesaggio…
…prima
di tutto le facevano le loro scuse per il disturbo e le chiedevano se andasse
tutto bene con il bambino…… frasi che dovevano servire a tranquillizzarla…
…poi
quello seduto estraeva un block notes e iniziava a fare domande…
…le
prime erano di rito…… nome, cognome, residenza e così via…
…le
seconde ordinarie…… cosa ricordava della strage, se ha riconosciuto qualcuno…
…poi
c’erano domande personali… …era mai finita a letto con Henry , aveva rapporti
con qualcuno della banda …
…poi
domande più bizzarre … se credeva ai vampiri, se sapeva cosa fosse l’Artiglio
di Sangue…
…ad un
certo punto, in mezzo a tutte queste domande, Lou si sarebbe di certo rifiutata
di rispondere…
…l’agente
seduto avrebbe annuito e detto che capiva…… poi avrebbe chiuso e riposto il
block notes…… nel far questo, il collega alla finestra avrebbe afferrato la
testa di Lou e le avrebbe tappato la bocca…
…quello
con il block notes le avrebbe dato un pugno al fianco…… forte…
…le
avrebbero tenuta serrata le labbra fino a che l’ultimo mugolio di dolore non si
fosse spento…
…poi
l’avrebbero minacciata di colpirla di nuovo, stavolta sulla pancia, se provava
ad urlare una volta che la mano fosse stata tolta dalla bocca…
…l’agente
si sarebbe seduto, di nuovo, e con tutta calma avrebbe tirato, di nuovo, fuori
il block notes… poi gli avrebbe fatto, di nuovo, l’ultima domanda alla quale
lei non aveva risposto…
…il
resto non era difficile da immaginare…
…ad
ogni risposta non data o che a loro due sembrasse falsa, avrebbe ricevuto un
pugno sullo stomaco…
…alla
fine l’avrebbero uccisa comunque…
…e la
cosa più terribile era che questo tipo di interrogatorio l’avevano inventato
proprio loro “fratelli”…
…il
Gruppo aveva semplicemente imparato la lezione e la applicava…
…Lou
sarebbe stata “sacrificata” per un bene superiore…
…che
fosse d’accordo o no…
…la
visione si concludeva con il suo volto esanime…
… la
bocca spalancata e gli occhi vitrei…
…aveva
avuto anche l’dea di fuggire e portarsi dietro Lou…
…impossibile
da realizzare…
…lei,
incinta, sarebbe stata la metaforica ancora che lo avrebbe rallentato… e allo
stesso tempo un faro che avrebbe segnalato la loro presenza…
… e, in
ogni caso, nelle sue condizioni qualunque stress sarebbe stato fatale per il
bambino…
…Lou
doveva rimanere in città…
…e
c’era un’unica soluzione a questo punto…
19.
Sono
lì…
…lo
sente…
…lo sa…
…Frank
ha solo dovuto riferire un messaggio semplice…
…quel
misero ingranaggio, in quel giorno, ha messo in moto tutto il complesso
macchinario di cui fa parte…
…un
giorno di gloria eterna per quella piccola rotellina…
…essere
la parte vitale di un’attacco diretto ad un membro dell’Artiglio di Sangue…
… ha
saputo che nel Gruppo la chiamano, pomposamente, “Operazione Fenice”…… un nome
che ha sempre trovato ridicolo …
… appena
arrivato nel locale ha tirato fuori la cassetta dei risparmi di Lou …… l’ha
aperta trovandoci dentro banconote stropicciate, monete, foto personali che non
avuto il tempo di guardare e la targhetta di riserva con il nome “LOU” scritto
a lettere svolazzanti e ancora chiusa nella sua bustina di plastica……si è
limitato a riempire la scatola con diverse mazzette di banconote, prima di
rimettere tutto a posto…
…l’immagine
che ha avuto diversi anni prima, del direttore di banca che arriva con una
valigetta con un milione di dollari, non era neppure tanto impossibile da
realizzare, se cosi può dire…… è bastata solo una telefonata appena uscito
dall’ospedale…
…farcita
la scatola di soldi, e rimessa a posto, è andato a sedere al tavolo più lontano
dall’ingresso …… e si è goduto un momento di silenzio …
…guardare
quel locale che per venti lunghi anni è stato una casa per lui…… la porta che
si apriva con quello scampanellio e annunciava l’arrivo o la partenza di
qualcuno…
…il
vecchio Slim… Mabel… Frank Turnen…Lou… Helen… e tanti altri…
…ha
guardato l’ora e, per l’ultima volta, Henry ha picchiettato sul vetro
dell’orologio con un sorriso…
…era
tardi…
… se lo
è tolto e lo ha posato sul tavolo…
…Henry
era appena morto…
…stavolta
definitivamente…
…rimaneva
solo Callicratos e i ricordi che Henry gli aveva lasciato…
…seimila
anni…
…se lo
è ripetuto in testa diverse volte…
…ha
richiamato alla mente scene di battaglia o eventi storici ai quali ha assistito
di persona…
…seimila
anni…
…poteva
finire, semplicemente, così ? …
…e per
cosa, poi ? …
…per
una donna umana e per un bambino non ancora nato ? …
…ha
riso…
…una
risata forte che ha riempito il locale vuoto…
…lui è
quello che il Gruppo definisce un Errante…
…un
membro dell’Artiglio di Sangue senza fissa dimora, né Malebolgie, né servi al
seguito…
…i più
difficili da trovare, perché non hanno niente che li leghi ad un determinato
posto…
…sono
in pochissimi rimasti ormai a fare questa …… “vita”…
…lui
stesso… Trepcos, Jacob, Remora (in un certo senso, per diverso tempo lo è
stato), Haiberg, Zamusa, Visara …e forse qualcun altro, ma adesso ricordarseli
non ha importanza…
…seimila
anni…
…può
ancora sfondare la porta sul retro e fuggire nel bosco…
…cani ?
… ricerche satellitari ? … Operativi con occhiali ad infrarossi ? …
…esplode
in una nuova fragorosa risata all’idea…
…alla
fine del giorno, ne è certo, resterebbe solo lui…
…in
piedi, in mezzo ad una foresta cosparsa di cadaveri …
…seimila
anni…
…e tutto
questo per una donna umana e un bambino neppure nato…
…<Ha
dato un calcio…> ha detto Lou, qualche settimana prima, con una mano premuta
sulla pancia…sul viso un’espressione di gioia…gli occhi le
scintillavano…<…vieni a sentire…>…lui ha appoggiato le dita grassocce
sulla t-shirt nera…… ma il bambino non si è mosso per un bis…… come una stella
cadente… quando la vedi e lo dici a qualcun altro è già sparita all’orizzonte…
…però,
concentrandosi, ha sentito il battito dei due cuori chiusi in quel corpo…
…uno
dei due se lo è immaginato piccolo come la falange di un dito …
…ma
batteva regolarmente, lo sentiva…
…ha
chiuso gli occhi ricordando il volto di Lou…… meravigliosi occhi color
nocciola…… uno sguardo dolce…
…<…Lou…>……
Callicratos lo ha sussurrato nel silenzio…
…la sua
esistenza in cambio di quella di una donna umana e di un bambino non ancora
nato…
…tutto
si riduceva a questo…
…senza
di lui, quei due non avevano più alcun valore come fonte d’informazioni…
…a
conti fatti, ci guadagnava sia Henry che Callicratos…
…ha
sorriso sarcasticamente…
…poi è
“diventato”…
…è
corso verso la porta sfondandola di peso e scardinandola…
…il
campanello è stato strappato via dalla forza dell’impatto…… è caduto sul
pavimento e ha trillato per un’ultima volta…
…fuori…
…aria
fredda del mattino…
…ha
saltato i gradini atterrando di peso nel pietrisco…
…un
timido sole si affacciava nel cielo terso…
…un
azzurro così intenso da far male…
…una
splendida giornata dopo così tanti giorni di pioggia…
…ha
aperto la bocca e ringhiato con tutta la sua ferocia verso quel muro verde di
alberi, riempiendo il silenzio con quel verso bestiale…
…lo sparo…
…dissolvenza in nero…
FINE
…Titoli di Coda…